Nessuna pausa per i futuri universitari che dovranno affrontare i test d’ingresso per le facoltà a numero chiuso.
In questi mesi i ragazzi ex-liceali e futuri-universitari sono alle prese con lo studio per poter affrontare i test d’ingresso per quelle facoltà a numero chiuso.
Tra date nazionali e date create appositamente per alcune delle Università italiane, cerchiamo di fare chiarezza e dare tutti i consigli utili a coloro che dovranno sostenere i test d’ingresso per le facoltà a numero chiuso.
Nel decreto maturità del ministro Maria Chiara Carrozza è contenuta anche una parte che prevede che gli studenti abbiano dieci minuti in più per svolgere i test d’ingresso alle facoltà a numero programmato. Si passa dai 90 minuti degli anni precedenti a 100 minuti per poter completare i test d’ingresso.
Confermato il metodo di punteggio totale:
- 90 punti per le risposte alle domande,
- 10 punti massimo di bonus.
E il test sarà composto da 60 domande a cui rispondere in 100 minuti: per ogni risposta esatta verrà assegnato
- 1,5, per ogni risposta errata si viene penalizzati di uno 0,4, contrariamente a quanto avveniva negli anni scorsi dove la penalizzazione per le domande sbagliate era di 0,25.
Ulteriore bonus punteggio è da calcolare in base al voto di maturità.
Per poter sostenere il test d’ingresso i ragazzi dovranno sostenere una spesa che può variare a seconda dell’Università, le differenze maggiori sono tra le Università private e le Università pubbliche. Naturalmente la spesa va moltiplicata per ogni tentativo che i ragazzi faranno per poter superare i test d’ingresso. Secondo recenti sondaggi il 40% delle aspiranti matricole tenterà la sorte solamente una volta con i test d’ingresso. Addirittura uno su cinque si iscriverà a tre o più sessioni dei test d’ingresso, al fine di aumentare il numero si possibilità.
I costi variano da un minimo di 25 euro ad un massimo di 100 euro, per le Università pubbliche. L’Università con i costi più alti è la LUISS con 110 euro, subito seguita dall’Università Cattolica con poco più di 100 euro
Tra le università meno care c’è quella di Padova, dove il costo per effettuare un test d’ingresso si aggira intorno ai 27 euro, e quella di Roma Tre dove per un test d’ingresso gli studenti dovranno pagare intorno ai 25 euro. Il conto inizia a diventare più salato per gli studenti che decidono di provare ad entrare all’università di Catania, dove un test di ammissione si aggira sui 40 euro. Milano è tra le più care insieme a Bologna, Napoli e Pavia, dove svolgere un test d’ingresso per gli studenti significa affrontare una spesa che varia tra i 75 e i 100 euro.