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Vacanze a Formentera: spiagge e itinerari e vip a Formentera

R. C.
22/11/2024

Ecco come sono le vacanze a Formentera: isola che oltre ad essere una delle mete vacanziere più desiderate ed apprezzate in assoluto, nei mesi caldi dell’anno, diventa patria di tantissimi personaggi famosi.

Formentera viene scelta come location ideale per godersi le spiagge, il mare cristallino e la natura incontaminata dell’isola.

Ma prima di vedere chi sono i vip che anche quest’anno hanno faranno le vacanze a Formentera, andiamo a conoscere quali sono le spiagge e i luoghi da dover visitare per chi si appresta a partire per le Baleari. 

Le spiagge da non perdere nelle vacanze a Formentera. Due sono le spiagge che vi invitiamo a visitare tra le più belle di Formentera: Illetes e Levante, a nord dell’isola.

Note per la loro bellezza naturale, conosciute soprattutto perché si trovano a metà strada da due punti di forte interesse: le Saline e Espalmador. Le Saline all’alba e al tramonto diventa un vero e proprio spettacolo di luci e colori che insieme ai fenicotteri, che giungono in questa zona per nutrirsi, diventano un tutt’uno con la natura.

Espalmador è un’isolotto protetto come Riserva Naturale. Un luogo che dista solo 150 metri, infatti, è possibile raggiungerlo sia in barca, a nuoto e condizioni permettendo camminando in acqua, perché in condizioni di bassa marea l’acqua arriva all’altezza della pancia. L’unica costruzione presente in questo isoloto completamente disabitato è la Torre di Sa Guardiola. Un piccolo angolo di paradiso che può rendere speciale la vostra estate 2013.

Gli itinerari per le vacanze a Formentera: dove andare e cosa fare per divertirsi a Formentera

Il mezzo ideale per muoversi durante le vacanze a Formentera è la bici, questo perché l’auto risulta inutile per pochi chilometri e lo scooter molto rumoroso. Inoltre per poter avvedere ad alcuni itinerari naturalistici è previsto solo l’uso della bici, e in alcuni casi solo a piedi.

Un percorso immerso nella vegetazione dell’isola ma anche il più lungo è il Camí Vell de La Mola. L’itinerario inizia da Sant Francesc, è lungo 3000 metri e si percorre su una strada asfaltata; lungo il percorso si può ammirare il Mulino den Tanuet, nei pressi di San Ferran. Subito dopo c’è il Camí de S’Estany, 2.7oo metri: è ubicato all’interno del Parco Naturale di Ses Salines e si trova in una zona di grande interesse racchiusa da S’Estany, San Francesc, Es Pujols e La Savina. Il Camí de Dalt de Porto Salè è lungo, 2.500 metri: da qui si può ammirare tutta l’isola, un panorama da togliere il fiato!

Subito dopo ci si imbatte nel Mulino di Sa Miranda. Un altro itinerario molto interessante è il Camí de Sa Talaiassa, 2000 metri, che è un itinerario misto: l’ultimo tratto è percorribile solo a piedi, e porta al punto più alto dell’isola. Per coloro che preferiscono un percorso più facile e quindi più breve c’è il Camí de S’Estany des Peix, solo 800 metri, anche questo all’interno del Parco di Ses Salines.

Cosa non fare durante le vacanze a Formentera. È bene sottolineare che gli isolani non gradiscono la presenza dell’italiano nella loro isola, minando la stessa tranquillità dell’isola. Evitate, quindi, di correre con i motorini lungo i 21 chilometri di strada asfaltata e di urlare come se stesse succedendo chissà cosa. Data la dimensione dell’isola e lo stato delle strade, il mezzo più comodo è la bici ma se scegliete di usare i motorini, fatelo con criterio e rispettate questa oasi di pace. Se volete un po’ di privacy, relax e mare pulito è da evitare la spiaggia di Es Pujols che, soprattutto nel mese più caldo dell’anno è la più frequentata sia di giorno che di notte. Per trascorre una vacanza tranquilla a Formentera bisogna optare per i mesi di maggio e giugno, sconsigliati i mesi di luglio e agosto presi d’assalto dai turisiti. Vi consigliamo inoltre di ordinare nei ristoranti invece della pizza e della pasta, i prodotti tipici di Formentera anche perché non saranno mai buoni come quelli made in italy.

Cosa mangiare durante le vacanze a Formentera. Sicuramente a Formentera potrete gustare un ottimo pesce, in tutte le sue varianti, è un cibo che compare in quasi tutte le ricette dell’isola: dal guisat (bollito con patate) alle preparazioni con il riso alle immancabili fritture o la semplice preparazione “alla brace”. Da assaggiare è il peix sec: pesce essiccato al sole che viene utilizzato molto spesso sia per le insalate che in altri gustosi piatti; è quindi la specialità della tradizione gastronomica di Formentera. La mattanza è un altro prodotto tipico dell’isola.

I dolci sono un’altra caratteristica del posto, soprattutto invitiamo ad assaggiare le orelletes, che sono pasta sfoglia e zucchero a velo, e i bunyols, dolcetti fritti con succo d’arancia.

I vip che decido di trascorrere le loro vacanze a Formentera: ecco perché

I vip a Formentera non mancano mai: alcuni si spostano su yatchs privati, approdando in uno dei tre porti dell’isola; altri decidono di rimanere nell’isola muovendosi tra gli occhi curiosi di turisti e paparazzi.

La spiaggia di Rigatoni Beach è molto apprezzata da Melissa Satta, anche dal suo ex fidanzato Bobo Vieri che spesso organizza vacanze a Formentera, ma anche da altri personaggi del piccolo schermo, come l’ex gieffina Simona Salvemi e la velina mora Federica Nargi. La meta scelta anche dai personaggi di Uomini e donne, la trasmissione condotta da Maria De Filippi, infatti, sbarcano sull’isola l’ex tronista Costantino Vitagliano e la fidanzata Caroline Koch. I locali più famosi frequentati dai vip sono il Bananas & co., il Big Sure, lo Xueno. I vip nonostante vengano guardati da tutti si scambiano naturalmente coccole in spiaggia: è il caso di Beatrice Borromeo e Pierre Casiraghi e della sorella Lavina Borromeo, moglie di John Elkann.

Ma negli ultimi anni Formentera è diventata una tappa a cui vip non possono fare a meno:  organizzano vacanze a Formentera spesso lo stilista milanese Giorgio Armani con il suo yacht, ma anche Veronica Lario, ex moglie di Berlusconi, anche gli stilisti Marco Dolce e Stefano Gabbana non mancano, e la “diavolita” Melita Toniolo. Non manca nemmeno la presentatrice Adriana Volpe, immortalata dai fotografi sempre attenti con il marito Roberto Parli sulle spiagge dell’isola, l’ex “letterina”Alessia Fabiani e diversi attori, tra cui Vittoria Puccini ed Eleonora Pession. Non poteva non mancare la bellissima modella Eva Herzigova. Non manca la coppia di questa estate 2013, la coppia più paparazzata in assoluto: Belen Rodriguez e Stefano De Martino che hanno deciso di affittare una villetta per l’intero mese di luglio e forse anche per il mese di agosto.

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Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei nostri lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. La Storia Controcampus è un periodico d’informazione universitaria, tra i primi per diffusione. Ha la sua sede principale a Salerno e molte altri sedi presso i principali atenei italiani. Una rivista con la denominazione Controcampus, fondata dal ventitreenne Mario Di Stasi nel 2001, fu pubblicata per la prima volta nel Ottobre 2001 con un numero 0. Il giornale nei primi anni di attività non riuscì a mantenere una costanza di pubblicazione. Nel 2002, raggiunta una minima possibilità economica, venne registrato al Tribunale di Salerno. Nel Settembre del 2004 ne seguì la registrazione ed integrazione della testata www.controcampus.it. Dalle origini al 2004 Controcampus nacque nel Settembre del 2001 quando Mario Di Stasi, allora studente della facoltà di giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Salerno, decise di fondare una rivista che offrisse la possibilità a tutti coloro che vivevano il campus campano di poter raccontare la loro vita universitaria, e ad altrettanta popolazione universitaria di conoscere notizie che li riguardassero. Il primo numero venne diffuso all’interno della sola Università di Salerno, nei corridoi, nelle aule e nei dipartimenti. Per il lancio vennero scelti i tre giorni nei quali si tenevano le elezioni universitarie per il rinnovo degli organi di rappresentanza studentesca. In quei giorni il fermento e la partecipazione alla vita universitaria era enorme, e l’idea fu proprio quella di arrivare ad un numero elevatissimo di persone. Controcampus riuscì a terminare le copie date in stampa nel giro di pochissime ore. Era un mensile. La foliazione era di 6 pagine, in due colori, stampate in 5.000 copie e ristampa di altre 5.000 copie (primo numero). Come sede del giornale fu scelto un luogo strategico, un posto che potesse essere d’aiuto a cercare fonti quanto più attendibili e giovani interessati alla scrittura ed all’ informazione universitaria. La prima redazione aveva sede presso il corridoio della facoltà di giurisprudenza, in un locale adibito in precedenza a magazzino ed allora in disuso. La redazione era quindi raccolta in un unico ambiente ed era composta da un gruppo di ragazzi, di studenti (oltre al direttore) interessati all’idea di avere uno spazio e la possibilità di informare ed essere informati. Le principali figure erano, oltre a Mario Di Stasi: Giovanni Acconciagioco, studente della facoltà di scienze della comunicazione Mario Ferrazzano, studente della facoltà di Lettere e Filosofia Il giornale veniva fatto stampare da una tipografia esterna nei pressi della stessa università di Salerno. Nei giorni successivi alla prima distribuzione, molte furono le persone che si avvicinarono al nuovo progetto universitario, chi per cercarne una copia, chi per poter partecipare attivamente. Stava per nascere un nuovo fenomeno mai conosciuto prima, Controcampus, “il periodico d’informazione universitaria”. “L’università gratis, quello che si può dire e quello che altrimenti non si sarebbe detto”, erano questi i primi slogan con cui si presentava il periodico, quasi a farne intendere e precisare la sua intenzione di università libera e senza privilegi, informazione a 360° senza censure. Il giornale, nei primi numeri, era composto da una copertina che raccoglieva le immagini (foto) più rappresentative del mese, un sommario e, a seguire, Campus Voci, la pagina del direttore. La quarta pagina ospitava l’intervista al corpo docente e o amministrativo (il primo numero aveva l’intervista al rettore uscente G. Donsi e al rettore in carica R. Pasquino). Nelle pagine successive era possibile leggere la cronaca universitaria. A seguire uno spazio dedicato all’arte (poesia e fumettistica). I caratteri erano stampati in corpo 10. Nel Marzo del 2002 avvenne un primo essenziale cambiamento: venne creato un vero e proprio staff di lavoro, il direttore si affianca a nuove figure: un caporedattore (Donatella Masiello) una segreteria di redazione (Enrico Stolfi), redattori fissi (Antonella Pacella, Mario Bove). Il periodico cambia l’impaginato e acquista il suo colore editoriale che lo accompagnerà per tutto il percorso: il blu. Viene creata una nuova testata che vede la dicitura Controcampus per esteso e per riflesso (specchiato), a voler significare che l’informazione che appare è quella che si riflette, quello che, se non fatto sapere da Controcampus, mai si sarebbe saputo (effetto specchiato della testata). La rivista viene stampa in una tipografia diversa dalla precedente, la redazione non aveva una tipografia propria, ma veniva impaginata (un nuovo e più accattivante impaginato) da grafici interni alla redazione. Aumentarono le pagine (24 pagine poi 28 poi 32) e alcune di queste per la prima volta vengono dedicate alla pubblicità. Viene aperta una nuova sede, questa volta di due stanze. Nel Maggio 2002 la tiratura cominciò a salire, fu l’anno in cui Mario Di Stasi ed il suo staff decisero di portare il giornale in edicola ad un prezzo simbolico di € 0,50. Il periodico era cosi diventato la voce ufficiale del campus salernitano, i temi erano sempre più scottanti e di attualità. Numero dopo numero l’obbiettivo era diventato non più e soltanto quello di informare della cronaca universitaria, ma anche quello di rompere tabù. Nel puntuale editoriale del direttore si poteva ascoltare la denuncia, la critica, la voce di migliaia di giovani, in un periodo storico che cominciava a portare allo scoperto i risultati di una cattiva gestione politica e amministrativa del Paese e mostrava i primi segni di una poi calzante crisi economica, sociale ed ideologica, dove i giovani venivano sempre più messi da parte. Disabilità, corruzione, baronato, droga, sessualità: sono questi alcuni dei temi che il periodico affronta. Nel 2003 il comune di Salerno viene colto da un improvviso “terremoto” politico a causa della questione sul registro delle unioni civili, “terremoto” che addirittura provoca le dimissioni dell’assessore Piero Cardalesi, favorevole ad una battaglia di civiltà (cit. corriere). Nello stesso periodo Controcampus manda in stampa, all’insaputa dell’accaduto, un numero con all’interno un’ inchiesta sulla omosessualità intitolata “dirselo senza paura” che vede in copertina due ragazze lesbiche. Il fatto giunge subito all’attenzione del caporedattore G. Boyano del corriere del mezzogiorno. È cosi che Controcampus entra nell’attenzione dei media, prima locali e poi nazionali. Nel 2003 Mario Di Stasi avverte nell’aria segnali di cambiamento sia della società che rispetto al periodico Controcampus. Pensa allora di investire ulteriormente sul progetto, in redazione erano presenti nuove figure: Ernesto Natella, Laura Muro, Emilio C. Bertelli, Antonio Palmieri. Il periodico aumenta le pagine, (44 pagine e poi 60 pagine), è stampato interamente a colori, la testata è disegnata più piccola e posizionata al lato sinistro della prima pagina. La redazione si trasferisce in una nuova sede, presso la palazzina E.di.su del campus di Salerno, questa volta per concessione dell’allora presidente dell’E.di.su, la Professoressa Caterina Miraglia che crede in Controcampus. Nello stesso anno Controcampus per la prima volta entra nel mondo del Web e a farne da padrino è Antonio Palmieri, allora studente della facoltà di Economia, giovane brillante negli studi e nelle sue capacità web. Crea un portale su piattaforma CMS realizzato in asp. È la nascita di www.controcampus.it e l’inizio di un percorso più grande. Controcampus è conosciuto in tutti gli atenei italiani, grazie al rapporto e collaborazione che si instaura con gli uffici stampa di ogni ateneo, grazie alla distribuzione del cartaceo ed alla nuova iniziativa manageriale di aprire sedi - redazioni in tutta Italia. Nel 2004 Mario Di Stasi, Antonio Palmieri, Emilio C. Bertelli e altri redattori del periodico controcampus vengono eletti rappresentanti di facoltà. Questo non permette di sporcare l’indirizzo e linea editoriale di Controcampus, che resta libera da condizionamenti di partito, ma offre la possibilità di poter accedere a finanziamenti provenienti dalla stessa Università degli Studi di Salerno che, insieme alla pubblicità, permettono di aumentare gli investimenti del gruppo editoriale. Ciò nonostante Controcampus rispetto alla concorrenza doveva contare solamente sulle proprie forze. La forza del giornale stava nella fiducia che i lettori avevano ormai riposto nel periodico. I redattori di Controcampus diventarono 15, le redazioni nelle varie università italiane aumentavano. Tutto questo faceva si che il periodico si consolidasse, diventando punto di riferimento informativo non soltanto più dei soli studenti ma anche di docenti, personale e politici, interessati a conoscere l’informazione universitaria. Gli stessi organi dell’istruzione quali Miur e Crui intrecciavano rapporti di collaborazione con il periodico. Dal 2005 al 2009 A partire dal 2005 Controcampus e www.controcampus.it ospitano delle rubriche fisse. Le principali sono: Università, la rubrica dedicata alle notizie istituzionali Uni Nord, Uni Centro e Uni Sud, rubriche dedicate alla cronaca universitaria Cominciano inoltre a prender piede informazioni di taglio più leggero come il gossip che anche nel contesto universitario interessa. La redazione di Controcampus intuisce che il gossip può permettergli di aumentare il numero di lettori e fedeli e nasce cosi da controcampus anche una iniziativa che sarà poi riproposta ogni anno, Elogio alla Bellezza, un concorso di bellezza che vede protagonisti studenti, docenti e personale amministrativo. Dal 2006 al 2009 la rivista si consolida ma la difficoltà di mantenete una tiratura nazionale si fa sentire anche per forza della crisi economia che investe il settore della carta stampata. Dal 2009 ad oggi Nel maggio del 2009 Mario Di Stasi, nel tentativo di voler superare qualsiasi rischio di chiusura del periodico e colto dall’interesse sempre maggiore dell’informazione sul web (web 2.0 ecc), decide di portare l’intero periodico sul web, abbandonando la produzione in stampa. Nasce un nuovo portale: www.controcampus.it su piattaforma francese Spip. Questo se da un lato presenta la forza di poter interessare e raggiungere un vastissimo pubblico (le indicizzazioni lo dimostrano), dall’altro lato presenta subito delle debolezze dovute alla cattiva programmazione dello stesso portale. Nel 2012 www.controcampus.it si rinnova totalmente, Mario Di Stasi porta con se un nuovo staff: Pasqualina Scalea (Caporedattore), Dora Della Sala (Vice Caporedattore), Antonietta Amato (segreteria di Redazione) Antonio Palmieri (Responsabile dell’area Web) Lucia Picardo (Area Marketing), Rosario Santitoro ( Area Commerciale). Ci sono nuovi responsabili di area, ciascuno dei quali è a capo di una redazione nelle diverse sedi dei principali Atenei Italiani: sono nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico. Nel 2013 www.controcampus.it si aplia, il portale d'informazione universitario, diventa un network. Una nuova edizione, non più un periodico ma un quotidiano anzi un notiziario in tempo reale. Nasce il Magazine Controcampus, nascono nuovi contenuti: scuola, università, ricerca, formazione e lavoro. Nascono ulteriori piattaforme collegate alla webzine, non solo informazione ma servizi come bacheche, appunti, ricerca lavoro e anche nuovi servizi sociali. Certo le difficoltà sono state sempre in agguato ma hanno generato all’interno della redazione la consapevolezza che esse non sono altro che delle opportunità da cogliere al volo per radicare il progetto Controcampus nel mondo dell’istruzione globale, non più solo università. Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza. Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria. Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. Leggi tutto
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