Assistenza Sanitaria e quindi diritto alla salute sono, uno dei cardini fondamentali del nostro Stato sociale e di diritto.
Anche ai nostri atenei, è fatto carico di tutelare e promuovere la salute.
“Nelle nostre università è oggi acquisita la consapevolezza che lo studente è qualcosa di più che un mero utente. Uno studente universitario è un utilizzatore di vari servizi (formativi, ricreativi, relazionali e logistici dell’università) ed è perciò stesso chiamato ad essere un utilizzatore critico, ancor più se partecipa alla vita dei servizi che lo riguardano. Ciononostante l’informazione è ancora molto debole. Le università offrono agli iscritti vari servizi a corredo di quelli didattici: supporto amministrativo, informazione e orientamento, servizi sportivi, ricreativi e culturali, mense, alloggi e trasporto necessari per vivere in una città spesso lontana da casa, ma dispongono altresì numerosi servizi dedicati alla salute e all’integrità dei ragazzi.”
Dichiara il Dr. Filippo Palumbo, Direttore del Dipartimento della Programmazione e dell’ordinamento del Servizio Sanitario Nazionale presso il Ministero della Salute. Ecco l’intervista integrale.
Dott. Palumbo, molti studenti ignorano che l’Università, insieme ai classici servizi “didattici”, eroga agli iscritti anche una serie di servizi quali quelli collegati all’assistenza sanitaria. Ci parli dell’assistenza sanitaria nell’Università italiana.
“Servizi di ascolto, assistenza sociale, tutoraggio, sostegno psicologico e sanitario, impegnandosi a rimuovere ogni ostacolo che possa pregiudicare il pieno godimento del diritto alla salute psico-fisica dello studente. In quanto parte del Sistema Sanitario Nazionale, le ASL di ateneo forniscono agli studenti italiani o stranieri, in e fuori sede, comunitari e non, una serie di prestazioni a titolo gratuito o dietro pagamento di una quota di partecipazione (ticket) attraverso strutture pubbliche o private convenzionate. L’assistenza sanitaria nell’ università italiana è disciplinata dalla Legge 390 del ’91, recepita da tutte le leggi regionali di applicazione, che dà facoltà agli Enti del Diritto allo Studio di stipulare convenzioni con le Aziende Sanitarie Locali per garantire agli studenti il diritto alla massima copertura sanitaria possibile. Le Università stabiliscono convenzioni di vario tipo con ASL, ospedali ecc, a carattere sia stabile che sperimentale, al fine di promuovere e sostenere lo sviluppo armonico delle attività socio- assistenziali e sanitarie di ateneo secondo specifici protocolli di intesa, mettendo a disposizione dello studente personale infermieristico, medici di medicina generale e medici specialisti (oculisti, ginecologi, dermatologi , dietologi).”
I servizi di assistenza sanitaria più comunemente erogati dalle strutture di ateneo
“Tra i servizi più comuni ricordo il medico di base per gli studenti fuori sede,che possono così godere di assistenza senza rinunciare al “medico di famiglia” e pagare ogni visita con la stessa tariffa che viene applicata ai turisti ad es., i presidi medici dov’è possibile richiedere visite, medicazioni, prescrizioni di farmaci, rilascio di certificati per attività sportiva non agonistica, ma anche assistenza sanitaria ginecologica (PAP test e test dell’HIV inclusi ) e andrologica più altre visite mediche specialistiche (oculistiche, dermatologiche, diete).”
“Non dimentichiamo neppure i consultori familiari e per la cura/prevenzione delle malattie sessualmente trasmissibili, gli sportelli Salute Giovani che monitorano la situazione generale della salute giovanile offrendo agli studenti consulenze utili su problematiche di salute e stili di vita, nonché, importantissimi, i servizi di counselling psicologico dedicati allo studente che attraversi fasi di difficoltà per le quali necessita di ricevere l’aiuto di psicologi abilitati ed esperti in attività di psicoterapia”.
Quali categorie di studenti sono comprese nell’offerta di assistenza sanitaria dei nostri atenei e come si accede alle prestazioni di assistenza sanitaria?
“L’accesso ai servizi socio-sanitari è garantito a tutti gli iscritti che hanno residenza nella regione di “studio”, secondo criteri di parità di trattamento, indipendentemente dalle aree geografiche di provenienza e dai corsi di diploma e di laurea frequentati. Allo studente italiano fuorisede, basterà esibire allo Sportello dell’Anagrafe sanitaria il libretto sanitario cartaceo della ASL di appartenenza e l’attestazione dell’avvenuta cancellazione (o sospensione o non iscrizione) del medico della ASL di provenienza. Essi possono, in questo modo, richiedere l’iscrizione temporanea del domicilio sanitario, consegnando all’Anagrafe sanitaria la tessera sanitaria, una copia del documento d’identità ed un certificato attestante l’iscrizione all’ateneo o una fotocopia del libretto universitario e ricevendo, così, una tessera sanitaria ”provvisoria”. Questa procedura consente la scelta di un “medico di base” alternativo a quello del comune di residenza per un periodo di un anno, eventualmente rinnovabile. I fuorisede possono comunque utilizzare la tessera rilasciata dall’Asl della propria regione di residenza, ma in questo caso le prestazioni ricevute non sono gratuite anche se vengono rimborsate allo studente nella dichiarazione dei redditi dietro presentazione delle ricevute attestanti la spesa sostenuta. Quanto agli studenti stranieri, al loro arrivo in Italia, essi devono dimostrare di possedere una copertura sanitaria, senza cui non è possibile ottenere il permesso di soggiorno. A seconda della nazionalità dello studente valgono procedure diverse.”
“Gli Studenti UE devono munirsi di TEAM, che dà diritto alle prestazione mediche in tutti gli stati appartenenti all’UE o il certificato sostitutivo provvisorio , o i modelli E 106 o E 109 che vanno richiesti al proprio servizio sanitario. La TEAM permette allo studente in temporaneo soggiorno in Italia di riceve le cure “medicalmente necessarie” e non solo quelle “urgenti”. I titolari di modello E106 (che ha scadenza commisurata alla durata del corso di studi) hanno diritto all’iscrizione al SSN italiano e dunque all’assistenza completa. Gli studenti extra-UE , quando non dispongono di una copertura sanitaria privata valida per tutta la durata del loro soggiorno in Italia, possono iscriversi al SSN per ricevere assistenza sanitaria medica alle stesse condizioni dello studente italiano, dopo aver effettuato un pagamento. Con la ricevuta del versamento, il permesso di soggiorno per motivi di studio, il codice fiscale, il certificato d’iscrizione all’Università e il certificato di residenza o la dichiarazione di ospitalità, lo studente extracomunitario si reca all’ASL competente, che rilascerà il tesserino sanitario. Gli studenti con doppia nazionalità, di cui una italiana, infine, hanno diritto all’iscrizione gratuita al SSN. Basta presentare all’Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari il passaporto italiano e la copia della richiesta di residenza inoltrata al Comune.”
I costi delle prestazioni di assistenza sanitaria universitaria
“I nostri atenei erogano una serie di servizi “diretti” allo studente. La fruizione dei servizi comporta per gli studenti una partecipazione al costo del servizio stesso, fatti salvi casi particolari in cui possono essere previste disposizioni straordinarie per l’accesso ai servizi come accade per gli studenti portatori di handicap o specifiche fasce di utenza, in relazione a condizioni di particolare disagio socioeconomico o fisico. Gli enti per il diritto allo studio possono disporre la gratuità o particolari agevolazioni nell’uso di alcuni servizi. L’accesso ai servizi e alle prestazioni, che non siano fruibili gratuitamente dalla generalità degli studenti, è regolato invece da procedure selettive. Le condizioni economiche vanno individuate sulla base della natura e dell’ammontare del reddito imponibile e dell’ampiezza del nucleo familiare. Alcuni servizi sono erogati gratuitamente, altri, quelli a regime privato, a pagamento, per quanto spessissimo gli atenei offrano ai propri studenti prestazioni a tariffe fortemente scontate e pacchetti di prevenzione assai vantaggiosi. Ad esempio sono spesso erogate gratuitamente agli iscritti le consulenze psicologiche, il pronto soccorso ed alcune analisi cliniche come emocromo, glicemia, urine, colesterolo, trigliceridi, prelievi per la diagnosi dell’HIV, Pap-Test, ecc, sempre previa prescrizione del medico fiduciario di ateneo. In linea di massima le visite ambulatoriali sono completamente gratuite per tutti gli studenti fuori sede, indipendentemente dal reddito, mentre le visite specialistiche sono soggette al pagamento del ticket sanitario.”
“Quanto agli studenti con invalidità riconosciuta, essi godono di particolari facilitazioni, in considerazione delle conseguenze che questa può avere sul ritmo degli studi e sulle spese connesse alla frequenza dell’università, con possibilità di esonero progressivo per chi dimostra una percentuale compresa tra il 66 e il 100 %. Ricordo infine che tutti gli studenti iscritti all’Università, quando attendono ad “esperienze tecnico-scientifiche o esercitazioni pratiche”, ad. esempio stage e tirocini, sono coperti da assicurazioni che tutelano dai possibili rischi derivati da queste attività e anche da attività esterne quali visite a laboratori, stabilimenti industriali evvia. Le prestazioni “coperte” in caso di infortunio sono cure mediche e chirurgiche, compresi gli accertamenti clinici, fornitura di apparecchi di protesi, assegno per l’assistenza personale continuativa, rendita per l’inabilità permanente e rendita e assegno agli eredi in caso di morte. Queste assicurazioni, obbligatorie ed automatiche, sono gestite dall’INAIL.”
L’offerta dell’assistenza sanitaria delle nostre Università
“A livello politico c’è sicuramente bisogno di riprogrammare la spesa sanitaria nazionale. La crisi economica che opprime il comparto salute è sotto gli occhi di tutti. Gli Enti per il diritto allo studio continuano a scontare grosse difficoltà nel reperire le risorse necessarie a garantire la piena fruibilità dei servizi sanitari. Ciononostante l’assistenza sanitaria universitaria rappresenta una risorsa importante per rispondere alla domanda di salute di tutti gli studenti, italiani e non. La Costituzione con gli artt. 2, 3 e 32 tutela l’individuo nel suo bisogno di integrità fisica e psichica come condizione fondamentale all’espressione della personalità e della socialità.”
“Se però da un lato la Cost. trova tutti concordi, dall’altro occorre dare riscontro effettivo a questo diritto non solo lavorando in senso “economico-politico”, ma anche migliorando l’informazione circa gli strumenti, le reti e i servizi attraverso cui l’assistenza sanitaria si declina nei nostri atenei nell’ottica di una migliorata reattività dello studente rispetto ai diritti e ai servizi che lo riguardano. Sensibilizzare lo studente al diritto alla salute permette sia di orientare le politiche rispetto ai bisogni e alle criticità segnalate ma anche di rendere lo studente stesso più partecipe, innescando un senso di responsabilità che incoraggia la piena consapevolezza dei servizi sanitari erogati. Soprattutto, va stimolata la cultura della prevenzione (dipendenze, malattie sessualmente trasmissibili, disagio psicologico ecc). Bisogna coinvolgere lo studente attraverso quelle strategie comunicative e quegli interventi che meglio sanno interpretarne il linguaggio. Quella della prevenzione è senz’altro la sfida più impegnativa. Tanto più nell’università, che è da sempre un osservatorio privilegiato sulla salute dei più giovani”.
In collaborazione con Matteo Napoli
Redazione Controcampus
Controcampus è Il magazine più letto dai giovani su: Scuola, Università, Ricerca, Formazione, Lavoro.
Controcampus nasce nell’ottobre 2001 con la missione di affiancare con la notizia e l’informazione, il mondo dell’istruzione e dell’università. Il suo cuore pulsante sono i giovani, menti libere e non compromesse da nessun interesse di parte.
Il progetto è ambizioso e Controcampus cresce e si evolve arricchendo il proprio staff con nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus, ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico.
Il suo successo si riconosce da subito, principalmente in due fattori; i suoi ideatori, giovani e brillanti menti, capaci di percepire i bisogni dell’utenza, il riuscire ad essere dentro le notizie, di cogliere i fatti in diretta e con obiettività, di trasmetterli in tempo reale in modo sempre più semplice e capillare, grazie anche ai numerosi collaboratori in tutta Italia che si avvicinano al progetto.
Nascono nuove redazioni all’interno dei diversi atenei italiani, dei soggetti sensibili al bisogno dell’utente finale, di chi vive l’università, un’esplosione di dinamismo e professionalità capace di diventare spunto di discussioni nell’università non solo tra gli studenti, ma anche tra dottorandi, docenti e personale amministrativo.
Controcampus ha voglia di emergere. Abbattere le barriere che il cartaceo può creare. Si aprono cosi le frontiere per un nuovo e più ambizioso progetto, per nuovi investimenti che possano demolire le barriere che un giornale cartaceo può avere. Nasce Controcampus.it, primo portale di informazione universitaria e il trend degli accessi è in costante crescita, sia in assoluto che rispetto alla concorrenza (fonti Google Analytics).
I numeri sono importanti e Controcampus si conquista spazi importanti su importanti organi d’informazione: dal Corriere ad altri mass media nazionale e locali, dalla Crui alla quasi totalità degli uffici stampa universitari, con i quali si crea un ottimo rapporto di partnership.
Certo le difficoltà sono state sempre in agguato ma hanno generato all’interno della redazione la consapevolezza che esse non sono altro che delle opportunità da cogliere al volo per radicare il progetto Controcampus nel mondo dell’istruzione globale, non più solo università.
Controcampus ha un proprio obiettivo: confermarsi come la principale fonte di informazione universitaria, diventando giorno dopo giorno, notizia dopo notizia un punto di riferimento per i giovani universitari, per i dottorandi, per i ricercatori, per i docenti che costituiscono il target di riferimento del portale.
Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito, l’università gratis. L’università a portata di click è cosi che ci piace chiamarla. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza.
Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria.
Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei nostri lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario.
La Storia
Controcampus è un periodico d’informazione universitaria, tra i primi per diffusione.
Ha la sua sede principale a Salerno e molte altri sedi presso i principali atenei italiani.
Una rivista con la denominazione Controcampus, fondata dal ventitreenne Mario Di Stasi nel 2001, fu pubblicata per la prima volta nel Ottobre 2001 con un numero 0. Il giornale nei primi anni di attività non riuscì a mantenere una costanza di pubblicazione. Nel 2002, raggiunta una minima possibilità economica, venne registrato al Tribunale di Salerno. Nel Settembre del 2004 ne seguì la registrazione ed integrazione della testata www.controcampus.it.
Dalle origini al 2004
Controcampus nacque nel Settembre del 2001 quando Mario Di Stasi, allora studente della facoltà di giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Salerno, decise di fondare una rivista che offrisse la possibilità a tutti coloro che vivevano il campus campano di poter raccontare la loro vita universitaria, e ad altrettanta popolazione universitaria di conoscere notizie che li riguardassero.
Il primo numero venne diffuso all’interno della sola Università di Salerno, nei corridoi, nelle aule e nei dipartimenti. Per il lancio vennero scelti i tre giorni nei quali si tenevano le elezioni universitarie per il rinnovo degli organi di rappresentanza studentesca. In quei giorni il fermento e la partecipazione alla vita universitaria era enorme, e l’idea fu proprio quella di arrivare ad un numero elevatissimo di persone. Controcampus riuscì a terminare le copie date in stampa nel giro di pochissime ore.
Era un mensile. La foliazione era di 6 pagine, in due colori, stampate in 5.000 copie e ristampa di altre 5.000 copie (primo numero). Come sede del giornale fu scelto un luogo strategico, un posto che potesse essere d’aiuto a cercare fonti quanto più attendibili e giovani interessati alla scrittura ed all’ informazione universitaria. La prima redazione aveva sede presso il corridoio della facoltà di giurisprudenza, in un locale adibito in precedenza a magazzino ed allora in disuso. La redazione era quindi raccolta in un unico ambiente ed era composta da un gruppo di ragazzi, di studenti (oltre al direttore) interessati all’idea di avere uno spazio e la possibilità di informare ed essere informati. Le principali figure erano, oltre a Mario Di Stasi:
Giovanni Acconciagioco, studente della facoltà di scienze della comunicazione
Mario Ferrazzano, studente della facoltà di Lettere e Filosofia
Il giornale veniva fatto stampare da una tipografia esterna nei pressi della stessa università di Salerno.
Nei giorni successivi alla prima distribuzione, molte furono le persone che si avvicinarono al nuovo progetto universitario, chi per cercarne una copia, chi per poter partecipare attivamente. Stava per nascere un nuovo fenomeno mai conosciuto prima, Controcampus, “il periodico d’informazione universitaria”. “L’università gratis, quello che si può dire e quello che altrimenti non si sarebbe detto”, erano questi i primi slogan con cui si presentava il periodico, quasi a farne intendere e precisare la sua intenzione di università libera e senza privilegi, informazione a 360° senza censure.
Il giornale, nei primi numeri, era composto da una copertina che raccoglieva le immagini (foto) più rappresentative del mese, un sommario e, a seguire, Campus Voci, la pagina del direttore. La quarta pagina ospitava l’intervista al corpo docente e o amministrativo (il primo numero aveva l’intervista al rettore uscente G. Donsi e al rettore in carica R. Pasquino). Nelle pagine successive era possibile leggere la cronaca universitaria. A seguire uno spazio dedicato all’arte (poesia e fumettistica). I caratteri erano stampati in corpo 10.
Nel Marzo del 2002 avvenne un primo essenziale cambiamento: venne creato un vero e proprio staff di lavoro, il direttore si affianca a nuove figure: un caporedattore (Donatella Masiello) una segreteria di redazione (Enrico Stolfi), redattori fissi (Antonella Pacella, Mario Bove). Il periodico cambia l’impaginato e acquista il suo colore editoriale che lo accompagnerà per tutto il percorso: il blu. Viene creata una nuova testata che vede la dicitura Controcampus per esteso e per riflesso (specchiato), a voler significare che l’informazione che appare è quella che si riflette, quello che, se non fatto sapere da Controcampus, mai si sarebbe saputo (effetto specchiato della testata). La rivista viene stampa in una tipografia diversa dalla precedente, la redazione non aveva una tipografia propria, ma veniva impaginata (un nuovo e più accattivante impaginato) da grafici interni alla redazione. Aumentarono le pagine (24 pagine poi 28 poi 32) e alcune di queste per la prima volta vengono dedicate alla pubblicità. Viene aperta una nuova sede, questa volta di due stanze.
Nel Maggio 2002 la tiratura cominciò a salire, fu l’anno in cui Mario Di Stasi ed il suo staff decisero di portare il giornale in edicola ad un prezzo simbolico di € 0,50.
Il periodico era cosi diventato la voce ufficiale del campus salernitano, i temi erano sempre più scottanti e di attualità. Numero dopo numero l’obbiettivo era diventato non più e soltanto quello di informare della cronaca universitaria, ma anche quello di rompere tabù. Nel puntuale editoriale del direttore si poteva ascoltare la denuncia, la critica, la voce di migliaia di giovani, in un periodo storico che cominciava a portare allo scoperto i risultati di una cattiva gestione politica e amministrativa del Paese e mostrava i primi segni di una poi calzante crisi economica, sociale ed ideologica, dove i giovani venivano sempre più messi da parte. Disabilità, corruzione, baronato, droga, sessualità: sono questi alcuni dei temi che il periodico affronta.
Nel 2003 il comune di Salerno viene colto da un improvviso “terremoto” politico a causa della questione sul registro delle unioni civili, “terremoto” che addirittura provoca le dimissioni dell’assessore Piero Cardalesi, favorevole ad una battaglia di civiltà (cit. corriere). Nello stesso periodo Controcampus manda in stampa, all’insaputa dell’accaduto, un numero con all’interno un’ inchiesta sulla omosessualità intitolata “dirselo senza paura” che vede in copertina due ragazze lesbiche. Il fatto giunge subito all’attenzione del caporedattore G. Boyano del corriere del mezzogiorno. È cosi che Controcampus entra nell’attenzione dei media, prima locali e poi nazionali.
Nel 2003 Mario Di Stasi avverte nell’aria segnali di cambiamento sia della società che rispetto al periodico Controcampus. Pensa allora di investire ulteriormente sul progetto, in redazione erano presenti nuove figure: Ernesto Natella, Laura Muro, Emilio C. Bertelli, Antonio Palmieri. Il periodico aumenta le pagine, (44 pagine e poi 60 pagine), è stampato interamente a colori, la testata è disegnata più piccola e posizionata al lato sinistro della prima pagina. La redazione si trasferisce in una nuova sede, presso la palazzina E.di.su del campus di Salerno, questa volta per concessione dell’allora presidente dell’E.di.su, la Professoressa Caterina Miraglia che crede in Controcampus. Nello stesso anno Controcampus per la prima volta entra nel mondo del Web e a farne da padrino è Antonio Palmieri, allora studente della facoltà di Economia, giovane brillante negli studi e nelle sue capacità web. Crea un portale su piattaforma CMS realizzato in asp.
È la nascita di www.controcampus.it e l’inizio di un percorso più grande. Controcampus è conosciuto in tutti gli atenei italiani, grazie al rapporto e collaborazione che si instaura con gli uffici stampa di ogni ateneo, grazie alla distribuzione del cartaceo ed alla nuova iniziativa manageriale di aprire sedi - redazioni in tutta Italia.
Nel 2004 Mario Di Stasi, Antonio Palmieri, Emilio C. Bertelli e altri redattori del periodico controcampus vengono eletti rappresentanti di facoltà. Questo non permette di sporcare l’indirizzo e linea editoriale di Controcampus, che resta libera da condizionamenti di partito, ma offre la possibilità di poter accedere a finanziamenti provenienti dalla stessa Università degli Studi di Salerno che, insieme alla pubblicità, permettono di aumentare gli investimenti del gruppo editoriale. Ciò nonostante Controcampus rispetto alla concorrenza doveva contare solamente sulle proprie forze.
La forza del giornale stava nella fiducia che i lettori avevano ormai riposto nel periodico. I redattori di Controcampus diventarono 15, le redazioni nelle varie università italiane aumentavano. Tutto questo faceva si che il periodico si consolidasse, diventando punto di riferimento informativo non soltanto più dei soli studenti ma anche di docenti, personale e politici, interessati a conoscere l’informazione universitaria. Gli stessi organi dell’istruzione quali Miur e Crui intrecciavano rapporti di collaborazione con il periodico.
Dal 2005 al 2009
A partire dal 2005 Controcampus e www.controcampus.it ospitano delle rubriche fisse. Le principali sono:
Università, la rubrica dedicata alle notizie istituzionali
Uni Nord, Uni Centro e Uni Sud, rubriche dedicate alla cronaca universitaria
Cominciano inoltre a prender piede informazioni di taglio più leggero come il gossip che anche nel contesto universitario interessa. La redazione di Controcampus intuisce che il gossip può permettergli di aumentare il numero di lettori e fedeli e nasce cosi da controcampus anche una iniziativa che sarà poi riproposta ogni anno, Elogio alla Bellezza, un concorso di bellezza che vede protagonisti studenti, docenti e personale amministrativo.
Dal 2006 al 2009 la rivista si consolida ma la difficoltà di mantenete una tiratura nazionale si fa sentire anche per forza della crisi economia che investe il settore della carta stampata.
Dal 2009 ad oggi
Nel maggio del 2009 Mario Di Stasi, nel tentativo di voler superare qualsiasi rischio di chiusura del periodico e colto dall’interesse sempre maggiore dell’informazione sul web (web 2.0 ecc), decide di portare l’intero periodico sul web, abbandonando la produzione in stampa. Nasce un nuovo portale: www.controcampus.it su piattaforma francese Spip. Questo se da un lato presenta la forza di poter interessare e raggiungere un vastissimo pubblico (le indicizzazioni lo dimostrano), dall’altro lato presenta subito delle debolezze dovute alla cattiva programmazione dello stesso portale.
Nel 2012 www.controcampus.it si rinnova totalmente, Mario Di Stasi porta con se un nuovo staff: Pasqualina Scalea (Caporedattore), Dora Della Sala (Vice Caporedattore), Antonietta Amato (segreteria di Redazione) Antonio Palmieri (Responsabile dell’area Web) Lucia Picardo (Area Marketing), Rosario Santitoro ( Area Commerciale). Ci sono nuovi responsabili di area, ciascuno dei quali è a capo di una redazione nelle diverse sedi dei principali Atenei Italiani: sono nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico.
Nel 2013 www.controcampus.it si aplia, il portale d'informazione universitario, diventa un network. Una nuova edizione, non più un periodico ma un quotidiano anzi un notiziario in tempo reale. Nasce il Magazine Controcampus, nascono nuovi contenuti: scuola, università, ricerca, formazione e lavoro. Nascono ulteriori piattaforme collegate alla webzine, non solo informazione ma servizi come bacheche, appunti, ricerca lavoro e anche nuovi servizi sociali.
Certo le difficoltà sono state sempre in agguato ma hanno generato all’interno della redazione la consapevolezza che esse non sono altro che delle opportunità da cogliere al volo per radicare il progetto Controcampus nel mondo dell’istruzione globale, non più solo università.
Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza.
Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria.
Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario.
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