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TFA 2013: TFA ordinario e TFA speciale. Il Tirocinio Formativo Attivo: come diventare insegnanti

4 Agosto 2013
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21/11/2024

''Tuteliamo in primo luogo l'anzianità e il servizio prestato, ma non possiamo dare ancora conto delle specifiche modalità, tenteremo di essere equi ma non potremo accontentare tutti.

” -Carrozza- 

La questione dei TFA 2013 speciale e ordinario, è tutt’altro che definita.

Nonostante la pubblicazione del regolamento istitutivo del PAS (Percorso Abilitante Speciale ovvero la denominazione di questo nuovo strumento per l’abilitazione), gruppi organizzati e singoli docenti non nascondono il loro malumore.

Su queste questioni sono i prima fila il sindacato ANIEF e l’Associazione Docenti italiani (ADI), che hanno già preannunciato battaglia a suon di carte bollate

Le questioni scottanti sui TFA 2013:

  • Equità nell’acquisizione dei punti per TFA Speciale e TFA Ordinario.
  • Indizione di un nuovo concorso per il TFA Ordinario

La differenza di punteggio tra abilitazione conseguita attraverso TFA ordinario e abilitazione tramite TFA speciale è una delle preoccupazioni maggiori per gli abilitandi. Chi ha già lavorato non vuole perdere il punteggio acquisito durante gli ultimi anni. I nuovi laureati non vogliono dover finire in fondo alle graduatorie dopo aver pagato e frequentato il TFA dello scorso anno. In questo caso, il ministro Carrozza ha risposto :

Ministro Carrozza

Ministro Carrozza

”Tuteliamo in primo luogo l’anzianità e il servizio prestato, ma non possiamo dare ancora conto delle specifiche modalità, tenteremo di essere equi ma non potremo accontentare tutti.”

Per quanto riguarda la seconda questione il ministro Carrozza ha confermato la sua intenzione di attivare un secondo TFA 2013 oltre che il TFA speciale appena stabilito. Il TFA ordinario, secondo le parole del ministro dell’Istruzione, terrà conto della questione degli idonei.

”[…] capisco le perplessità, i dubbi e le proteste dei sindacati e degli insegnanti dei Tfa ordinari […] stiamo cercando soluzioni a 360 gradi in modo particolare per sistemare i punteggi delle nuove graduatorie 2014”

“Certamente non potremmo soddisfare al cento per cento nè gli uni nè gli altri. Purtroppo in Italia spesso c’è questo problema degli interessi contrastanti. Non daremo soddisfazione a tutti ma cercheremo di essere più equi possibile, anche nei confronti di chi ha seguito questo TFA che è effettivamente un bel percorso, impegnativo”.

Senatore Mazzoni

Senatore Mazzoni

Il senatore Riccardo Mazzoni (PDL) risponde al ministro dell’Istruzione Maria Chiara Carrozza, facendo notare che l’indizione di un nuovo concorso, di cui sono già iniziate a circolare le prime indiscrezioni sulle differenze rispetto a quello bandito lo scorso anno, rappresenterebbe nient’altro che una umiliazione per tutti coloro che ne hanno già superato uno e che hanno poi seguito corsi con frequenza obbligatoria, effettuato un tirocinio diretto a scuola e uno indiretto nelle università e infine sostenuto l’esame finale abilitante scritto e orale.

Sulle incertezze del Decreto risponde il sottosegretario Ugolini: “Stiamo lavorando con la CRUI per fare in modo che i bandi puntualizzino in maniera più chiara e vincolante molti aspetti del decreto

Ma vediamo di capirne di più, partiamo dal principio: Che cos’è Il TFA –  Il Tirocinio Formativo Attivo (TFA) è un corso abilitante all’insegnamento istituito dalle università. Esso ha durata annuale e attribuisce, tramite un esame finale – sostenuto davanti a una commissione mista composta da docenti universitari, un insegnante “tutor” in ruolo presso gli istituti scolastici e un rappresentante dell’Ufficio Scolastico Regionale (USR) o del MIUR – il titolo di abilitazione all’insegnamento in una delle classi di abilitazione previste dal DM 39/1998 e dal DM 22/2005, sino a quando tali decreti non saranno sostituiti. Il TFA 2013 è attivato per ciascuna classe di abilitazione secondo il fabbisogno.

Tra TFA 2013 ordinario e TFA 2013 speciale – Il TFA ordinario è ovviamente a numero chiuso, il TFA speciale non è a numero chiuso può accedere chi ha accumulato 540 giorni supplenza sia in scuole statali tramite graduatorie di terza fascia e/o in scuole paritarie.

Insegnanti Disperati

Insegnanti Disperati

Per il  TFA 2013 specialeSulla base di quanto stabilito nei tre decreti dell’ex ministro dell’Istruzione Francesco Profumo risalenti al 24 marzo 2013 e già oggetto di puntualizzazioni da parte della Corte dei Conti, i TFA speciali si svolgeranno in tre fasi:

  1. una prova nazionale per accertare le capacità logiche, di sintesi e linguistiche del candidato, che prevede un punteggio fino a 35 punti;
  2. un percorso universitario con insegnamenti in aula per un totale di 41 crediti formativi con verifiche per ciascun insegnamento che potranno far conseguire all’abilitando da 30 a 50 punti;
  3. la prova finale per la verifica la preparazione professionale con un punteggio fino a 15 punti.

Il TFA 2013 ordinario:

  1. insegnamenti di materie psico-pedagogiche e di scienze dell’educazione;
  2. un tirocinio svolto a scuola sotto la guida di un insegnante tutor, comprendente una fase osservativa e una fase di insegnamento attivo;
  3. insegnamenti di didattiche disciplinari che vengono svolti in un contesto di laboratorio mirante a stabilire una stretta relazione tra l’approccio disciplinare e l’approccio didattico. Allo scopo, nei laboratori, è prevista una collaborazione tra docenti universitari, che li dirigono, e gli insegnanti tutor.

L’attività di tirocinio nella scuola si conclude con l’elaborazione di una relazione di tirocinio di cui è relatore un docente universitario e correlatore l’insegnante tutor che ha seguito l’attività di tirocinio.

Chi può accedere al TFA 2013 – Possono partecipare alle selezioni per l’accesso ai primi bandi al Tirocinio Formativo Attivo coloro che entro la data di presentazione della domanda di iscrizione al test nazionale sono in possesso:

  • di una laurea del vecchio ordinamento riconosciuta dal D.M. 39/98 e degli eventuali esami richiesti per poter avere accesso all’insegnamento;
  • di una laurea del nuovo ordinamento specialistica o magistrale riconosciuta dal D.M. n. 22/2005 e degli eventuali crediti formativi per poter avere accesso all’insegnamento;
  • del diploma ISEF, già valido per l’accesso all’insegnamento di educazione fisica, per i TFA di Scienze Motorie.

È  importante chiarire due punti che sono stati oggetto di numerosi quesiti:

  • tfa1chi, entro l’anno accademico 2010/2011, era in possesso di una delle lauree previste, ma non ha ancora completato il percorso con gli esami o i crediti richiesti, potrà, senza limiti di anno accademico, acquisire i crediti o gli esami necessari per poi partecipare alle prove di accesso al TFA che saranno bandite di anno in anno.
  • allo stesso modo, chi, nell’anno accademico 2010/2011, era iscritto a uno dei percorsi di laurea previsti, potrà partecipare alle prove di accesso al TFA una volta in possesso dei requisiti necessari (laurea e crediti o esami).

Come si accede al Bando del TFA 2013 – Con un test pre selettivo che serve a verificare le conoscenze disciplinari relative alle materie oggetto di insegnamento di ciascuna classe di concorso e le competenze linguistiche di lingua italiana.

Il test preliminare è costituito da 60 quesiti, ciascuno formulato con quattro opzioni di risposta, fra le quali il candidato ne deve individuare l’unica esatta. Un numero pari a 10 quesiti sono volti a verificare le competenze in lingua italiana. Gli altri quesiti si  riferiscono alle discipline oggetto di insegnamento della classe di concorso. La risposta corretta a ogni domanda vale 0,5 punti, la risposta non data o errata vale 0 punti. Il test ha la durata di tre ore. Per essere ammesso alla prova scritta il candidato deve conseguire una votazione nel test preliminare non inferiore a 21/30.

Per l’accesso ai corsi di TFA ciascuna università emana, una volta completate le procedure per l’attivazione dei corsi, in base alla programmazione definita con decreto del Ministro, il relativo bando che prevede  il numero dei posti disponibili; disposizioni atte a garantire la trasparenza di tutte le fasi del procedimento e i criteri e le procedure per la nomina delle commissioni giudicatrici; le modalità di svolgimento dei corsi successivi alle prove di ammissione.

A cosa serve il TFA e A cosa abilita all’insegnamento – Nel 2010 il Ministero ha adottato un apposito Regolamento per la formazione iniziale dei docenti, raccolto nel Decreto Ministeriale 249 del 10 settembre 2010, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 31 gennaio dell’anno seguente.

In sostanza, il Regolamento sancisce e articola i percorsi per conseguire l’abilitazione ad insegnare:

  • a) per la Scuola dell’infanzia e la Scuola primaria,  è previsto un corso di laurea magistrali quinquennale a numero programmato e con prove d’accesso;
  • b) per la Scuola secondaria, sia essa di primo che di secondo grado, si richiede un corso di laurea triennale + un corso magistrale biennale + infine un anno di Tirocinio Formativo Attivo, che si conclude con un esame dal valore abilitante.

Per il concorso a cattedre parla il sottosegretario Ugolini: Sui concorsi a cattedre, fermi dal 1999, Ugolini si limita a ricordare che…

il concorso è fra le priorità indicate dal Ministro“, ma che “il concorso non sarà più un concorso abilitante come è stato per il passato, poiché l’abilitazione per quanto concerne la scuola dell’infanzia e primaria è da tempo conseguita con la laurea (ora quinquennale), mentre per la scuola secondaria di 1° e 2° grado parte ora il TFA, e prossimamente sarà conseguita attraverso le nuove laurea specialistiche a cui seguirà il TFA.

Abbiamo inoltre sentito uno studente laureatosi 4 anni fa e che ha già conseguito un Dottorato in Letteratura Francese. Lo Studente Marco Garano. ‘‘Mi posso dire finalmente abilitato” ci dice Marco. Lo studente ha accettato di dare alcuni consigli su come affrontare e superare l’esame del TFA.”

Come ci si prepara al test? Marco ci consiglia di dividere la preparazione a seconda dei test: Test Preliminare: ”è fondamentale un’ampia, anche se nozionistica, preparazione culturale e scientifica unita a competenze tecniche e linguistiche; consiglio un buon ripasso manualistico di letteratura, grammatica, storia e geografia e di esercitazione su test specifici ‘ Marco continua spiegandoci in che modo affrontare il test :

  • Valutare le proprie capacità di risoluzione dei test, è meglio iniziare da test ufficiali già somministrati nei concorsi di accesso alle SSIS, reperibili su internet nei siti delle varie università.
  • Calcolare in percentuale il numero medio di risposte esatte.
  • Analizzare attentamente gli errori per individuare le ragioni che li hanno provocati:
    • Poca preparazione sull’argomento o totale ignoranza dello stesso
    • Analisi superficiale dei distrattori
    • Non comprensione corretta di quanto richiesto nella domanda ”
  • Prova Scritta: “saranno richieste conoscenze più approfondite rispetto al Test preliminare, certo meno nozionistiche e più orientate in senso applicativo. Sarà quindi necessario studiare su testi più approfonditi e specifici per procedere poi ad esercitazioni di carattere applicativo ricordando che tale prova sarà strutturata a cura dell’Università che gestirà il T.F.A. e quindi tenete presenti orientamenti critici, impostazioni metodologiche, scuole di pensiero non uniformi sul territorio nazionale.”
  • Prova orale: ”E’ la prova più vicina alla classica prova d’esame universitario basata su una serie di domande specifiche che hanno l’obiettivo di saggiare in profondità la preparazione culturale, disciplinare e critica del candidato. Bisogna insistere su approfondimento critico di tutte le discipline soprattutto letteratura e storia, per esempio io che ho insegnato presso l’università sono stato costretto a rivedere i manuali di Lo Cascio e le antologie sulle Fonti storiche del primo anno di università. La storia antica era per me un ricordo lontano dei primi anni di università che fino ad allora non mi era capitato di rivedere se non superficialmente ”

Marco conclude con un appello sulla questione TFA 2013 – ”Spero di essere stato d’aiuto, consiglio agli studenti di valutare bene la propria preparazione per non farsi cogliere impreparati, questo tipo di test non saggia la vostra crescita, il vostro pensiero critico per questo dovrete affrontare uno studio nozionistico e mnemonico ben diverso da quello fino ad ora acquisito negli atenei italiani”

© Riproduzione Riservata
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