La certificazione Leed, promossa dal Us Green Building Council, attesta il livello di sostenibilità di un edificio nelle attività di conduzione e nelle operazioni di gestione e manutenzione dell’immobile.
Il traguardo raggiunto da Cà Foscari, capofila tra le università italiane in termini di sostenibilità, è il frutto della partnership con Habitech, consulente per la riqualificazione sostenibile degli edifici esistenti e Coster, azienda operante nel settore del controllo dell’energia.
Efficienza idrica, approvvigionamento da fonti rinnovabili, acquisti verdi, mobilità sostenibile sono gli ambiti presi in considerazione dal Green Building Council sui quali Cà Foscari ha soddisfatto i requisiti necessari alla certificazione. La gestione virtuosa degli impianti e le politiche sostenibili dell’ateneo hanno dunque permesso di raggiungere l’ambizioso risultato.
Il Rettore di Cà Foscari Carlo Carraro: «Sono molto soddisfatto di questo traguardo che certifica un insieme di scelte e politiche sostenibili portate avanti da Cà Foscari in molteplici ambiti con il sostegno dei suoi organi attraverso la Carta degli impegni per la sostenibilità e il Report di sostenibilità pubblicato ogni anno – afferma Carraro – L’assegnazione della certificazione Leed per un palazzo che ha secoli di storia e caratteristiche strutturali molto diverse dagli immobili contemporanei riconosce l’impegno e gli sforzi concreti dell’ateneo per il benessere degli studenti e del personale e il rispetto del territorio. Stiamo lavorando nello stesso modo anche per altri nostri edifici (in particolare sul nuovo Campus di via Torino e sul Campus di San Giobbe. L’auspicio è che altri atenei italiani raccolgano questa sfida».
Per Thomas Miorin, direttore Habitech ed esperto italiano di punta nella sostenibilità in edilizia «la certificazione LEED di Cà Foscari mostra le possibilità per la riqualificazione e soprattutto la gestione sostenibile del patrimonio storico italiano. Un’opportunità per atenei, musei, edifici ecclesiastici e della pubblica amministrazione che possono aiutare l’ambiente e le casse pubbliche, reindirizzando fondi verso altre priorità. Oggi sono questi gli interventi da avviare in maniera prioritaria anche perché se fatti intelligentemente, come in questo caso, hanno costi nulli o minimi e tempi di ritorno immediati».
«Questa giornata rappresenta il raggiungimento di un traguardo importante per COSTER che segna il coronamento di una sfida intrapresa due anni fa in collaborazione con l’Università Cà Foscari – afferma Massimiliano Magri, azionista e consigliere del gruppo Coster -. Il successo del progetto in questa sede storica e prestigiosa ci incoraggia a perseguire il percorso di sostenibilità e replicare questa esperienza su altri edifici del Paese grazie alla specializzazione dei nostri sistemi capaci di contribuire concretamente al risparmio energetico».
Efficienza idrica
Gli interventi su rubinetterie, cassette WC e areatori che hanno migliorato l’efficienza e ridotto il consumo di acqua potabile da una baseline di riferimento di 7074m3/anno ad un valore di 5106 m3/anno, con una riduzione del 28%. L’equivalente del consumo medio annuo di 31 residenti in provincia di Venezia (dati Istat).
Efficientamento energetico e approvvigionamento da fonti rinnovabili
Cà Foscari aderisce alla convenzione Consip “Energia Elettrica 10” che prevede una specifica Opzione Verde, ovvero l’utilizzo al 100% di energia elettrica prodotta da sole fonti rinnovabili per tutte le sedi dell’ateneo. Sul piano energetico l’ateneo ha già iniziato in altre sue sedi un percorso di ammodernamento delle infrastrutture impiantistiche attraverso l’installazione di nuovi generatori di calore ad alta efficienza e l’ottimizzazione dei sistemi di controllo centralizzato degli impianti. E’ stato istituito il monitoraggio continuo dei consumi energetici per l’analisi dei profili di consumo e l’individuazione di strategie mirate di intervento in ambito manutentivo. Sono stati inoltre realizzati degli studi di fattibilità finalizzati al miglioramento dell’efficienza energetica con particolare riferimento all’illuminazione, attraverso la sostituzione delle lampade tradizionali con elementi ad alto rendimento.
Acquisti verdi
A Cà Foscari il 60 per cento degli acquisti è attualmente ‘verde’, sia per quanto riguarda i beni di consumo e la cancelleria (carta, toner batterie, ecc) sia per quanto riguarda i beni durevoli di ufficio (come computer, stampanti, fotocopiatrici, arredi. E’ stato per esempio introdotto un critierio virtuso di utilizzo delle stampanti per ridurre gli sprechi e il consumo di carta). La politica adottata da Ca’ Foscari fissa una quota obbligatoria tra le più alte d’Italia.
L’ateneo è inoltre impegnato a ridurre la quantità di mercurio impiegando lampadine a risparmio energetico mercury-free, sia per l’illuminazione interna degli edifici che esterna. Obiettivo di Cà Foscari è che almeno il 90% del numero di lampade acquistate rispetti il limite generale di contenuto di mercurio (non più di 90 picogrammi di mercurio per lumen-ora).
Gestione rifiuti
Cà Foscari ancora prima del progetto LEED aveva già adottato una sperimentazione per implementare la raccolta differenziata (progetto RADICA). Alcune delle misure implementate nell’ambito di questo progetto includono la sostituzione dei questionari cartacei, che a Ca’ Foscari raggiungevano le 60.000 copie per anno, con rilevazioni telematiche che permettono una riduzione di 300 kg di carta annui. A questo si aggiunge la sostituzione del classico libretto degli studenti con l’omologo digitale. Le misure hanno portato ad un risparmio economico di 80.000 Euro annui.
Grazie alle politiche esistenti ed alle implementazioni del Green Procurement a Palazzo Foscari, si potrà differenziare l’80% del volume/peso totale di rifiuti di beni di consumo prodotti.
Per quanto riguarda il ciclo di vita dei beni durevoli. Cà Foscari inoltre privilegia fornitori e prodotti che hanno un loro programma per il riciclo ed il riutilizzo di quelle parti delle apparecchiature che possiedono ancora una loro funzionalità.
Prodotti delle pulizie sostenibili e a bassa tossicità
Il 60 per cento dei prodotti per le pulizie usati a Cà Foscari è certificato Ecolabel, il marchio europeo usato per certificare il ridotto impatto ambientale dei prodotti o dei servizi offerti dalle aziende che ne hanno ottenuto l’utilizzo.
Mobilità sostenibile
La percentuale di spostamenti alternativi rispetto all’auto privata che ha superato il 90% permettendo di ottenere il massimo punteggio di 15/15 punti sulla scheda di valutazione LEED.
Palazzo Foscari: da dimora dogale a sede dell’università
Cà Foscari da secoli incanta personaggi illustri, celebri artisti e visitatori di tutto il mondo. La sua strategica e scenografica collocazione “in volta del canal” fu uno dei motivi che spinse il doge Francesco Foscari, il governatore della Serenissima che diede il suo nome al palazzo, ad acquistare l’edificio nel 1452. Lo ricostruì secondo canoni architettonici e stilistici che fecero della sua dimora uno straordinario esempio di gotico veneziano e un riferimento estetico preso a modello anche in epoche successive.
Dall’edificio si può godere un panorama unico che spazia dal ponte di Rialto al complesso dell’Accademia, sfruttato da pittori di ogni tempo per ritrarre splendide vedute. La possibilità di dominare il Canal Grande l’ha reso un molo perfetto per posizionare l’imponente palco galleggiante, denominato machina, che ospita le autorità e segna la linea d’arrivo delle competizioni della Regata Storica. A Cà Foscari da sempre vengono premiati i campioni delle gare del remo. Il palazzo rivela scorci bellissimi anche se essenziali: l’antica corte di Ca’ Giustinian con la scala esterna, l’ampio cortile interno a Cà Foscari, circondato dalle austere mura di cinta, le vere da pozzo finemente decorate, gli archi gotici che fanno da cornice agli ingressi d’acqua e di terra, insieme ai giochi di pieni e vuoti che caratterizzano la maestosa facciata sul Canal Grande. Tra il 2004 e il 2006 il complesso di Ca’ Foscari-Ca’ Giustinan è stato sottoposto a una minuziosa opera di restauro (che nel 2007 ha ricevuto il prestigioso Premio Torta), una sfida significativa per architetti e progettisti che hanno coniugato antico e moderno rispettando il pregio storico della struttura e l’eredità lasciata dall’opera di Carlo Scarpa. Negli anni ’30 e ’60 del ‘900 il celebre architetto e designer veneziano fu chiamato a restaurare l’attuale Aula Magna Mario Baratto e gli spazi attigui. L’intervento innovativo di Scarpa esalta la struttura architettonica quattrocentesca del palazzo, creando un gioco di luci, linee e volumi che fonde idealmente tradizione e modernità. Agli anni ’30 risalgono anche i due affreschi presenti nell’Aula Magna, “Venezia, l’Italia e gli studi” di Mario Sironi e “La scuola” di Mario De Luigi. Entrambi i dipinti riflettono chiaramente il diverso significato attribuito agli studi e alla cultura da ciascun pittore. Riecheggiano lo stile di Scarpa anche i serramenti dell’ingresso principale, le lampade applique al piano terra, la linea del corrimano della scala centrale.
Dal 1868 il palazzo è sede della prestigiosa Università Cà Foscari di Venezia, fondata dal celebre economista Luigi Luzzatti, con il nome di Scuola Superiore di Commercio. La Scuola diede risalto non solo alle discipline teoriche ma anche alle attività pratiche finalizzate all’approfondimento di materie economiche, con lo scopo di fornire una preparazione specialistica a commercianti e insegnanti. Fin dalle origini si sviluppò anche lo studio delle lingue orientali e occidentali, riflesso della vocazione multiculturale della città lagunare. Attualmente, l’Università è articolata in quattro macroaree –economica, linguistica, umanistica e scientifica– che offrono un ricco ventaglio di corsi di studio e di ambiti di ricerca. Ogni anno all’Università Ca’ Foscari studiano circa 20.000 studenti; 1.000 sono i docenti, ricercatori e personale tecnico-amministrativo e 3.000 i laureati.