Chiusa la stagione dei tagli si volta pagina. Una data da ricordare quella del 9 settembre, per molti una sorta di anno zero per la scuola del futuro. Tutte le news sul Decreto Scuola 2013
Due i temi caldi sul tavolo: il ritrovato focus su studenti e famiglie riservato all’abbattimento della spesa scolastica e ad un ridimensionamento della contribuzione stessa e la rinnovata attenzione per i lavoratori delle scuole, i grandi insoddisfatti del post Fornero. Si aspettavano misure importanti su una serie di annose questioni da tempo in stand-by (nuove immissioni in ruolo, stabilizzazione dei docenti precari, incremento degli insegnanti di sostegno, soluzione per i professori ‘inidonei’, assunzione di personale non docente, nomina dei dirigenti scolastici, misure per il diritto allo studio) e così è stato.
“Non aspettiamoci grosse novità”, aveva sentenziato Carrozza alla vigilia. Eppure le sorprese (e che sorprese) non sono mancate. Tra le novità introdotte un nuovo piano triennale di assunzioni da 69mila posti, con l’immissione in ruolo (a tempo indeterminato) di 26mila insegnanti di sostegno, la riduzione del peso del costo dei libri di testo a carico delle famiglie e degli studenti, lo stanziamento di 15 milioni di euro per il “welfare dello studente” , la cancellazione del bonus maturità e il divieto di fumare le sigarette elettroniche all’interno degli edifici scolastici.
Per saperne di più sulle novità principali introdotte dal Decreto Scuola 2013 (con particolare attenzione alle misure destinate ad agevolare la spesa scolastica delle famiglie italiane e il “welfare” dei nostri studenti), inquadrandone la novità nel più ampio panorama del rilancio/ammodernamento dell’istruzione italiana, abbiamo raccolto pareri e i chiarimenti di Marco Rossi Doria, Sottosegretario all’Istruzione presso il MIUR.
Marco Rossi Doria, Sottosegretario all’Istruzione MIUR sul Decreto Scuola 2013
Dott. Rossi Doria, lo scorso 9 settembre è stato presentato in Consiglio dei Ministri il nuovo Decreto Scuola. Un suo commento in merito.
“L’anno scolastico comincia con il piede giusto: con questo decreto finalmente l’educazione torna al centro dell’agenda politica con i primi investimenti dopo i tagli della stagione 2008-2011. Il clima è cambiato e la scuola torna ad essere un investimento strategico, non una spesa. La scuola può ripartire con maggiore ottimismo e speranza e anche con le prime risposte concrete per esigenze che aspettavano davvero da troppo tempo.”
Il Decreto Scuola 2013 comprende diverse misure innovative che potrebbero aiutare il portafoglio delle famiglie degli studenti, facendo seguito alle parole del premier Letta sull’approvazione di una serie di norme per aiutare la spesa scolastica. Può descriverci di quali misure si tratta? Stanziamento di 100 milioni per il Fondo per le borse di studio. Il Diritto allo studio in Italia è a una svolta?
“Il Diritto allo Studio è una delle voci centrali di questo Decreto. Le borse di studio sono una risposta importantissima, che i rappresentanti degli studenti chiedevano da tempo. E per la prima volta questi 100 milioni non saranno una tantum, ma verranno consolidati nel bilancio dello Stato, quindi ci saranno ogni anno, dal 2014. A questo si aggiungono 6 milioni di euro per le borse di studio agli studenti dell’alta formazione artistica, musicale e coreutica e 15 milioni di euro per contributi agli studenti delle scuole medie e superiori meritevoli e privi di mezzi per sostenere le spese di trasporto e ristorazione. Si prendono poi provvedimenti importanti sui libri di testo: il dirigente scolastico potrà far rispettare i tetti di spesa, si pone un limite all’adozione di libri “consigliati” che poi tutti devono acquistare, si consente l’utilizzo delle vecchie edizioni e si stanziano 8 milioni per il comodato d’uso. Quindi le scuole secondarie o le reti di scuole potranno acquistare i libri e darli in prestito agli studenti in condizioni economiche disagiate. Anche questa ultima proposta veniva avanzata da molto tempo dalle associazioni degli studenti e dei genitori, ma non aveva mai trovato dei finanziamenti veri e si era limitata a delle azioni regionali o comunali. Insomma si delinea un primo modello di welfare studentesco che ci avvicina finalmente al resto d’Europa e che ci consentirà di garantire meglio le pari opportunità di partenza ad ogni bambino e ragazzo. Nel rispetto del dettato costituzionale dell’art. 34.”
Un’operazione da 400milioni di euro, ipotizza qualcuno, che potrebbe comportare l’abolizione dei contributi scolastici. Una previsione forse audace, che sicuramente non fa pensare ad uno stop delle richieste di contributi che, in alcuni casi, superano tranquillamente i 100 euro ad alunno, ma almeno può far auspicare ad una sua riduzione. Cosa può dirci a riguardo? Qual è la sua opinione in merito alla contribuzione scolastica volontaria?
“I contributi scolastici devono essere facoltativi e riguardare l’ampliamento dell’offerta formativa. Sappiamo che in questi anni è capitato spesso di forzare questa possibilità chiedendo alle famiglie di sostenere spese di funzionamento ordinario. Questo non è corretto. Comunque è certo che un primo afflusso di nuove risorse aiuterà i dirigenti scolastici a far quadrare meglio i conti e a pesare meno sulle famiglie.”
Buone notizie anche per gli insegnanti e per tutto il personale scolastico. Tra il 2014 ed il 2017 il Governo si impegna a realizzare un piano di assunzioni che prevede 69mila assunzioni (di cui 26mila docenti di sostegno e 16mila ATA). Sono numeri che fanno ben sperare. Come spiega gli ottimi risultati in materia di immissione in ruolo?
“Il Consiglio dei Ministri ha preso la decisione di procedere nei prossimi tre anni all’immissione in ruolo dei docenti sui posti liberati dal turn over e su tutti i posti vacanti e disponibili.
Questo è stato possibile perché si è ormai compreso che le scuole sono in sofferenza sia per la ristrettezza degli organici e sia perché tantissimi insegnanti sono precari e questo ha ricadute molto negative sulla continuità didattica e l’organizzazione scolastica.Non si tratta di accontentare i sindacati o di cedere all’assistenzialismo, come qualcuno prova a farci credere: non c’è nessuna flessibilità positiva nella precarietà di lavoro e di vita dei docenti, non c’è alcuna ricaduta positiva su studenti e famiglie, anzi. Provate a pensare ai genitori di un ragazzo autistico che ogni anno cambia docente di sostegno. C’è un rapporto educativo molto delicato, centrale per gli apprendimenti del ragazzo, che ogni giugno si interrompe bruscamente e ogni settembre ricomincia da zero. Noi stiamo rispondendo alle esigenze di 52.000 famiglie in questa situazione! Ci sono ancora tante questioni aperte per il personale scolastico, ma questo è davvero un primo passo significativo.”
Abolizione per il Bonus Maturità. Perché? Quali distorsioni comporta e cosa prevede per il futuro in merito.
“Abbiamo ricevuto moltissime segnalazioni da docenti e studenti sulle difficoltà di applicare il bonus voluto dall’allora Ministro Profumo. Si finiva per penalizzare gli studenti bravi provenienti da gruppi classe di buon livello, oppure al contrario provenienti da gruppi classe con risultati mediamente più bassi. Il Ministro Carrozza ha affidato lo studio della questione a una Commissione mista che ha capito subito che c’erano troppe distorsioni, comunque si costruissero i percentili per attribuire il punteggio. Di fronte a questa situazione il Ministro ha deciso di intervenire con urgenza eliminando il bonus e prendere più tempo per studiare possibili ed efficaci forme premiali per gli studenti diplomati con i risultati migliori.”
In Breve le novità del Decreto Scuola 2013:
- Drecreto Scuola e misure per famiglie e studenti
- Decreto Scuola e novità caro libri scolastici
- Decreto Scuola abassati tetti di spesa scolastica
- Decreto Scuola, novità libri in comodato d’uso
- Decreto Scuola, welfare dello studente
- Decreto Scuola, diritto allo studio
- Decreto Scuola, studenti immigrati
- Decreto Scuola, procedure di assunzione
- Decreto Scuola, lotta alla dispersione scolastica
- Decreto Scuola , borse di studio
- Decreto Scuola, stop al bonus maturità
- Decreto Scuola, edilizia scolastica
- Decreto Scuola, formazione e didattica
- Decreto Scuola, bocciata la sigaretta elettronica
In collaborazione con Matteo Napoli