Il giornalista professionista è colui che svolge esclusivamente l’attività giornalistica senza affiancarla ad altre professioni o impegni. La sua attività si differenzia da quella del pubblicista perché quest’ultimo può esercitare altre attività lavorative e professionali.
Le qualità che non devono mancare per poter diventare giornalista professionista sono talento e dedizione. La dedizione è fondamentale e deve rimanere costante per l’intero percorso di formazione. Altre caratteristiche essenziali per chi vuole diventare giornalista indipendentemente se professionista o pubblicista è tanto spirito di sacrificio, abnegazione e un lungo periodo di formazione per acquisire esperienza.
Oggi diventare giornalista professionista non è semplice e spesso anche gli animi più orgogliosi e sicuri vengono scalfiti dalla dura esperienza a cui sono sottoposti.
Ma quali sono le differenze che intercorrono tra il giornalista professionista e il giornalista pubblicista?
In primis, la possibilità da parte del pubblicista di poter affiancare all’attività giornalistica altri impegni lavorativi, poi la terminologia con cui le due categorie vengono denominate che nasconde in realtà un chiaro discrimine terminologico-concettuale.
Ultima differenza, ma non ultima è il diverso percorso formativo che richiederà un maggior impegno all’aspirante professionista. La vetta del professionismo, infatti, è irta di ostacoli ed è una strada difficile da raggiungere, soprattutto, se la si percorre con sufficienza, perché si rischia di cadere e quindi di fallire.
Diventare giornalista professionista: istruzioni e consigli da seguire, come funziona
In genere il primo interrogativo dell’aspirante giornalista professionista, nel momento in cui decide di intraprendere tale carriera, è: come diventare giornalista professionista?
Per diventare giornalista professionista è possibile seguire una scuola di giornalismo oppure optare per il classico praticantato della durata di 18 mesi.
Scuola di giornalismo. Se si sceglie di frequentare una scuola di giornalismo, il percorso è più semplice almeno a livello organizzativo, ma anche il più costoso.
L’aspirante giornalista professionista potrà scegliere tra una delle 12 Scuole di giornalismo attualmente riconosciute dall’Ordine dei Giornalisti. Si tratta di scuole a numero chiuso che sostituiscono a pieno il classico praticantato.
Il praticantato. L’altra strada per diventare giornalista professionista è il praticantato: un percorso sicuramente più difficile e tormentato rispetto ad una scuola di formazione ad hoc, ma sicuramente più accessibile da un punto di vista economico.
Il classico praticantato per diventare giornalista si dispiega in 18 mesi di tirocinio retribuito presso una delle testate giornalistiche che sono regolarmente registrate. Qui l’aspirante giornalista professionista dovrà frequentare i corsi di formazione e di preparazione teorica della durata minima di 45 ore. I corsi possono essere seguiti anche a distanza e sono promossi dall’OdG Nazionale o dai diversi Ordini Regionali.
Dopo la scuola di giornalismo o il praticantato, si passa alla prova di abilitazione professionale
La prova di abilitazione professionale si svolge due volte ogni anno a Roma. I promossi potranno iscriversi direttamente all’Albo dei professionisti. Quindi indipendentemente dal percorso che l’aspirante giornalista professionista decide di intraprendere (scuola di formazione o il classico praticantato) seguirà necessariamente l’esame abilitativo che si compone di due prove:
- una prova scritta: dura 8 ore, viene richiesto di scrivere un breve articolo tra quelli indicati dalla commissione per un massimo di 1.800 battute, nella risposta a questionari su temi di attualità e di cultura politico-economico-sociale concernenti l’esercizio della professione. Inoltre viene richiesto di scrivere un secondo articolo di non oltre 2.700 battute su un argomento di attualità scelto dal candidato tra quelli proposti dalla commissione che sono i seguenti: interni, Esteri, Economia, Cronaca, Sport, Cultura, Spettacolo.
- una prova orale: che consiste in un colloquio volto a valutare l’effettiva conoscenza, da parte del candidato, dei principi della deontologia giornalistica, delle norme giuridiche afferenti al giornalismo e delle tecniche e pratiche riconducibili all’esercizio della professione.
Fondamentale per essere ammessi alla prova di abilitazione è l’iscrizione all’apposito registro, il Registro dei praticanti. A questo punto c’è da chiedersi: cosa occorre per essere iscritti all’albo dei praticanti? Dal sito dell’Ordine dei giornalisti apprendiamo:
“Per iscriversi nel registro dei praticanti occorre documentare la pratica presso una testata giornalistica (anche on line) oppure frequentare una delle scuole di giornalismo riconosciute dal Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti”.
Prova di abilitazione per diventare giornalista professionista
Come diventare giornalista professionista – superata la prova di abilitazione professionale, occorre iscriversi all’Albo dei Professionisti.
Conditio sine qua non. Sia i professionisti che i pubblicisti per poter esercitare la loro professione devono prima di tutto iscriversi all’apposito albo di categoria. Per l’Albo dei Professionisti ce n’è uno allestito presso ogni Ordine Regionale ed essere in possesso dei seguenti requisiti:
- compimento del 21esimo anno di età;
- l’esercizio continuativo della pratica giornalistica previa iscrizione nel registro dei praticanti per almeno 18 mesi, attestato da una dichiarazione di compiuta pratica del direttore, oppure titolo rilasciato da una delle scuole di giornalismo riconosciute in Italia che attesti il tirocinio dell’allievo per la durata di due anni;
- il possesso dei requisiti di legge;
- l’esito favorevole della prova di idoneità professionale di cui all’art. 32 l. 69/1963, consistente in una prova scritta e orale di tecnica e pratica del giornalismo integrata dalla conoscenza delle norme giuridiche che hanno attinenza con la materia del giornalismo (dpr 115/1965).
Il titolo richiesto per poter accedere all’Albo dei Professionisti
In seguito alle modifiche apportate alla legge costitutiva dell’ordine, la nota legge “Gonella” del 1963, dove il titolo di studio richiesto era la licenza di scuola media superiore o titoli culturali, anche non scolastici, giudicati equipollenti dal Consiglio dell’Ordine, oggi le cose sono cambiate. Il titolo richiesto per poter accedere all’iscrizione all’Albo dei professionisti è una laurea almeno di primo livello in qualsiasi area con preferenza in materie linguistiche e letterarie, sociali, economiche e scientifiche.
Invece, il titolo di studio richiesto per diventare giornalista pubblicista rimane la licenza media. Il pubblicista non dovrà affrontare alcuna prova di abilitazione professionale. Tuttavia in alcune regioni come il Lazio e la Campania sono previsti colloqui informativi, per accertarsi dell’effettiva conoscenza dei rudimenti della deontologia professionale e dell’etica giornalistica. Colloquio che si tiene immediatamente prima dell’attesa consegna del tesserino.
In seguito ai tanti discrimini che ruotano intorno alla figura del giornalista pubblicista rispetto a quella del professionista, è opportuno chiedersi se il giornalista pubblicista può diventare professionista. La risposta a tale domanda è sì, infatti, dal 1 gennaio 2014 per i pubblicisti si aprirà la possibilità di sostenere l’esame da professionista accedendo al praticantato d’ufficio. Si tratta dei cosiddetti “professionisti di fatto”.
Qui di seguito riportiamo un abstract di un’intervista rilasciata a Controcampus dal dott. Enzo Iacopino, Presidente del Odg Nazionale che chiarisce come il pubblicista può diventare un professionista.
Il giornalista e l’esercitazione all’esame
Dichiara il dott. Iacopino: “C’è un po’ di confusione. Il praticantato d’ufficio esiste da anni. Se ci riferiamo, invece, al “ricongiungimento”, si tratta di un’opportunità offerta a quanti fanno questo lavoro da tempo, ma non riescono ad ottenere un contratto da praticante. Non sono nuovi colleghi che si inseriscono in un mercato difficile, sono colleghi pubblicisti sfruttati da anni in attesa di quel che non riuscirebbero ad avere: almeno la soddisfazione morale di diventare professionisti. La maggior parte dei giornalisti è ormai fuori dalla redazioni, affronta il lavoro con crescenti difficoltà, con compensi a tratti insultanti. Per di più debbono essere pronti ad occuparsi di tutti i settori (le specializzazioni sono state di fatto cancellate) ed essere disponibile ad usare tutti i nuovi mezzi di comunicazioni.”
Per una panoramica più dettagliata su consigli e su materiali utili per diventare giornalista, vi consigliamo le seguenti guide:
Leggi e Scarica>> Guida Esame da Giornalista Professionista
Leggi e Scarica>> Consigli per superare prova scritta e orale Esame da Giornalista
Leggi e Scarica>> Testi consigliati dall’OdG per Esame da Giornalista Professionista
Leggi e Scarica>> Tutto su Commissioni Esame da Giornalista Professionista
Leggi e Scarica>> Doc e Costi di ammissione Esame da Giornalista Professionista
Leggi e Scarica>> Modalità iscrizione online Esame da Giornalista Professionista