“E’ importante valutare il parere degli studenti in merito alla qualità dei corsi.
Le opinioni e le critiche degli studenti italiani saranno raccolte telematicamente, ed in forma anonima, con domande specifiche di vario genere”. Nasce il nuovo sistema della Valutazione Universitaria On Line.
Rapporto Anvur
A dichiararlo è il Presidente Fantoni dell’Anvur (Agenzia Nazionale di Valutazione Universitaria e della Ricerca) che, in un’intervista esclusiva, spiega ai lettori di Controcampus il nuovo meccanismo della valutazione universitaria online.
Il Nuovo Sistema di Valutazione Universitaria OnLIne. L’anno accademico 2013/2014 sarà caratterizzato da un’interessante novità. A dare i voti non saranno più solo i docenti, ma anche gli studenti, i quali, grazie alla rilevazione delle opinioni, condotta e sponsorizzata dall’Anvur in ottemperanza al nuovo quadro normativo-istituzionale, avranno la possibilità di assurgere al rango di veri e propri esegeti delle abitudini dei loro demiurghi universitari. Rispetto degli orari, disponibilità, chiarezza esplicativa e qualità dell’offerta didattica saranno solo alcuni dei temi sottoposti al vaglio delle future corone d’alloro, le quali, in tal modo, e grazie a tale emblematica rilevazione, saranno stimolate e coinvolte, in maniera tutt’altro che banale, nel miglioramento dell’intricata e complessa macchina burocratica universitaria.
Ma che cosa è l’Anvur e cos’è la valutazione universitaria? La legge n.240 del 2010, meglio nota come Riforma del Sistema Universitario, ha il pregio di evidenziare il ruolo nevralgico ricoperto dall’Anvur e, al contempo, di sostenere l’attivazione dei sistemi di Accreditamento e Valutazione Universitaria periodica degli Atenei italiani. L’Agenzia Nazionale, in sostanza, ha il compito di analizzare i risultati relativi alla qualità della ricerca e della didattica concernenti gli atenei italiani.
Il decreto n.19 del 2012, invece, in ottemperanza ai principi sanciti nell’articolo 5 della Riforma Universitaria del 2010, ha il pregio di definire il meccanismo relativo all’accreditamento iniziale e periodico, e al contempo di conferire all’Anvur specifiche competenze in merito alla fissazione dei criteri finalizzati alla perpetuazione degli obiettivi inerenti al Sistema A.v.a.
Studentessa Valutazione
Il Sistema A.v.a., il cui pedigree è simboleggiato dal ritmo triadico tra Autovalutazione, Valutazione ed Accreditamento, ha quale fulcro nevralgico il principio del potenziamento della qualità della ricerca e della didattica universitarie. Un obiettivo che deve essere perpetrato dai singoli atenei, attraverso il principio dell’autovalutazione.
Il Principio di autovalutazione ha origini europee. Il modello europeo di autovalutazione delle performance universitarie, in realtà, ha il merito di rendere gli stessi atenei partecipi di questa complessa e proficua operazione finalizzata al miglioramento dell’offerta da erogare. In tal modo, gli atenei vengono resi edotti in merito ai limiti insiti nelle proprie strutture, al fin di porvi rimedio attraverso nuclei di valutazione universitaria interna e strumenti che risultino essenziali per l’assicurazione della didattica e della ricerca. All’Anvur, spetta l’arduo compito di verificare:
- l’esistenza dei parametri per l’accreditamento iniziale;
- l’analisi e la valutazione universitaria relative all’accreditamento periodico;
- la valutazione universitaria periodica.
Un altro aspetto emblematico del sistema di valutazione universitaria è rappresentato dall’intento di introdurre negli atenei il Principio di Assicurazione della Qualità, canone d’impronta europea. (Decreto Ministeriale n.47 del 2013).
Secondo il D.M. n.47, l’Anvur è tenuta a non sottovalutare i giudizi e le opinioni degli studenti, protagonisti indiscussi della vita universitaria e principali fruitori dei servizi erogati. In pratica, l’analisi e la valutazione universitaria della qualità della didattica non possono prescindere dalle considerazioni esegetiche partorite dagli studenti. Considerazioni che, secondo il decreto, dovranno essere raccolte in appositi questionari anonimi, contenenti una serie di domande standard sulla base delle quali operare una comparazione tra i singoli corsi di studio.
Stefano Fantoni
Al fin di comprendere nel migliore dei modi gli obiettivi e le funzioni dell’Anvur e, al contempo, di far luce sul nuovo sistema di valutazione universitaria on line, abbiamo contattato il Prof. Stefano Fantoni, Presidente dell’Agenzia Nazionale di Valutazione Universitaria e della Ricerca, Docente, Fisico Teorico e Scienziato di fama internazionale ed ex Direttore della SISSA di Trieste.
Presidente Fantoni, potrebbe parlarci degli obiettivi e delle principali funzioni dell’Anvur?
Qual è la sua opinione in merito alla valutazione universitaria oggi?
“L’Anvur è una Agenzia di valutazione universitaria indipendente preposta a valutare le Università pubbliche e private e gli Enti di ricerca.
Il primo compito di valutazione universitaria che l’Anvur ha portato a termine, è stato quello della qualità della ricerca, la cosi detta VQR, i cui risultati sono stati recentemente presentati e pubblicati in modo trasparente sul nostro sito. Si è trattato di un’operazione di grandissima complessità: è stata valutata la produzione scientifica relativa al periodo che va dal 2004 al 2010; un’operazione che ha richiesto la valutazione di oltre 180 mila prodotti scientifici. La VQR si è conclusa con successo, e credo che abbia avuto un impatto culturale molto rilevante sulle università, sui giovani che si avvicinano alla formazione universitaria, sugli studenti e sui ricercatori. Si è trattato del passo iniziale della valutazione della ricerca, passo che prelude a successive valutazioni in itinere e alla prossima VQR che contiamo di fare tra quattro anni.
Studentessa Valuta Docente
Il secondo importante compito a carico dell’ANVUR riguarda la valutazione della didattica. Una valutazione per la quale abbiamo sviluppato il modello AVA (accreditamento, valutazione e autovalutazione) secondo i canoni europei introdotti dall’ENQA (www.enqa.eu), in armonia con quanto indicato dalla normativa italiana di riferimento che, sposa i canoni europei della cosiddetta assicurazione di qualità. L’ANVUR deve verificare che le università abbiano al proprio interno gli strumenti necessari per l’attivazione di un processo di pianificazione delle loro attività didattiche, corso per corso, struttura per struttura, in base ad obiettivi predefiniti, che tengano in conto, tra l’altro, degli sbocchi occupazionali degli studenti. L’ANVUR, dunque, si propone di verificare che questi obiettivi vengano effettivamente raggiunti, in una logica di accompagnamento e miglioramento complessivo del sistema.
Questo è in sostanza il significato del processo di qualità. In tal senso, il sistema AVA prevede accreditamenti periodici e valutazioni dei corsi, che assurgano al rango di strumento di verifica necessario ad accertare l’esistenza di un processo di autovalutazione universitaria
Uno degli elementi caratterizzanti della nostra valutazione sarà quindi la capacità di programmazione e di comunicazione della didattica da parte degli atenei, nella prospettiva di fornire agli studenti tutti gli elementi che servono alle loro scelte formative, quali ad esempio adeguate informazioni sui contenuti, , gli orari e gli obietti formativi e professionali dei corsi di studio. Un secondo aspetto, anche questo molto importante si rivolge alla qualità della didattica che sarà valutata anche utilizzando il giudizio degli studenti”.
Potrebbe rendere edotti i nostri lettori in merito al sistema di valutazione universitaria online?
Valutazione Online
“Tutto il processo di valutazione universitaria avverrà online, mediante apposite piattaforme informatiche che consentono ad ANVUR la consultazione da remoto. L’ANVUR monitorerà telematicamente tutto il processo di autovalutazione, completando poi la sua valutazione con visite in loco che saranno effettuate presso le università, al fine di verificare l’ottemperanza agli standard qualitativi.
Tra gli strumenti di cui ci serviremo per valutare questo processo di qualità ci sono, naturalmente, anche le indagini relative alle opinioni degli studenti.
E’ molto importante, infatti, utilizzare l’opinione degli studenti in merito alla qualità dei corsi. Queste saranno inviate dalle università all’ANVUR in via telematica, ed in forma anonima, sulla base di una batteria di domande standard che consentirà, per la prima volta in Italia, una comparazione con diversi tipi di interrogazioni tra corsi di studio”.
Qual è la Sua opinione in merito al Sistema Universitario Italiano in relazione alla ricerca ed al Rapporto Anvur 2004-2010?
Ricercatori e Valutazione
“Prima di tutto desidero precisare che i risultati della VQR non rappresentano in alcun modo giudizi individuali relativi ai docenti, ma si riferiscono alle strutture universitarie e agli enti di ricerca. La VQR, ha evidenziato, come era lecito attendersi, che gli atenei hanno sviluppato nel corso degli anni aree di eccellenza, aree di buona qualità e aree nelle quali la qualità della ricerca va migliorata. In alcuni atenei, quali ad esempio quello di Padova, le aree di eccellenze o di buona qualità sono molte. Tuttavia, elementi di merito ed elementi di debolezza sono presenti in tutto il territorio Con la VQR l’ANVUR, per la prima volta, ha messo a disposizione del sistema universitario tutti i dati che permettono di individuare nello specifico i punti di forza e di debolezza che caratterizzano ogni sede .La fotografia fornita dai risultati ottenuti permette di fare un confronto tra le attività di ricerca dei vari atenei per ogni area disciplinare. Complessivamente questa fotografia mostra che nelle università meridionali abbiamo è stato ancora troppo poco per migliorare adeguatamente la qualità della ricerca. Ci sono punte di notevole eccellenza che però appaiono non il risultato di strategie paese ma piuttosto di singolarità di grande rilievo. Un’altra notazione che desidero fare è di smentire il luogo comune di una ricerca italiana di bassa qualità. Non è così. Complessivamente, la ricerca italiana, specialmente sull’entità dei finanziamenti in ingresso, è al di sopra della media internazionale. Ciò non toglie che sia necessario passare da una logica di un paese di eroi a quella di un paese normale dove la ricerca e l’alta formazione siano posti al primo posto nelle priorità delle strategie di sviluppo.
Oltre ad essere il Presidente dell’ANVUR, Lei è anche un fisico teorico, e scienziato di fama internazionale. Che cosa ne pensa della recente assegnazione del Premio Nobel per la Fisica?
“Il Nobel è stato assegnato ai due fisici teorici che circa cinquanta anni fa hanno predetto l’esistenza del Bosone di Higgs. Una particella molto importante nel quadro della comprensione dei fenomeni della fisica ed in particolare dei primi attimi di vita dell’universo. La predizione di Higgs ed al suo collaboratore belga, è finalmente è stata verificata al CERN di Ginevra che da sempre ha visto tanta Italia. Credo sia di un qualche rilievo analizzare un aspetto di questa grande impresa dell’intelletto. L’ipotesi iniziale di Higgs, cioè la predizione dell’esistenza di questa particella, avvenuta sulla base di deduzioni teoriche e calcoli matematici, è stata studiata, e ristudiata fino a diventare un credo di migliaia di scienziati che per cinquant’anni hanno avuto la perseveranza di cercarla. Agli occhi di una società sempre più attenta al presente, che non guarda e si limita solo a vedere, sembra opera di extraterrestri Ovviamente, l’Italia è direttamente coinvolta. La parte sperimentale di questi grandi esperimenti è stata condotta presso il Cern da due nostri valorosissimi scienziati, Fabiola Gianotti e Guido Tonelli, che attestano la vitalità e la validità della fisica e più in generale della ricerca italiana”.
Redazione Controcampus
Controcampus è Il magazine più letto dai giovani su: Scuola, Università, Ricerca, Formazione, Lavoro.
Controcampus nasce nell’ottobre 2001 con la missione di affiancare con la notizia e l’informazione, il mondo dell’istruzione e dell’università. Il suo cuore pulsante sono i giovani, menti libere e non compromesse da nessun interesse di parte.
Il progetto è ambizioso e Controcampus cresce e si evolve arricchendo il proprio staff con nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus, ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico.
Il suo successo si riconosce da subito, principalmente in due fattori; i suoi ideatori, giovani e brillanti menti, capaci di percepire i bisogni dell’utenza, il riuscire ad essere dentro le notizie, di cogliere i fatti in diretta e con obiettività, di trasmetterli in tempo reale in modo sempre più semplice e capillare, grazie anche ai numerosi collaboratori in tutta Italia che si avvicinano al progetto.
Nascono nuove redazioni all’interno dei diversi atenei italiani, dei soggetti sensibili al bisogno dell’utente finale, di chi vive l’università, un’esplosione di dinamismo e professionalità capace di diventare spunto di discussioni nell’università non solo tra gli studenti, ma anche tra dottorandi, docenti e personale amministrativo.
Controcampus ha voglia di emergere. Abbattere le barriere che il cartaceo può creare. Si aprono cosi le frontiere per un nuovo e più ambizioso progetto, per nuovi investimenti che possano demolire le barriere che un giornale cartaceo può avere. Nasce Controcampus.it, primo portale di informazione universitaria e il trend degli accessi è in costante crescita, sia in assoluto che rispetto alla concorrenza (fonti Google Analytics).
I numeri sono importanti e Controcampus si conquista spazi importanti su importanti organi d’informazione: dal Corriere ad altri mass media nazionale e locali, dalla Crui alla quasi totalità degli uffici stampa universitari, con i quali si crea un ottimo rapporto di partnership.
Certo le difficoltà sono state sempre in agguato ma hanno generato all’interno della redazione la consapevolezza che esse non sono altro che delle opportunità da cogliere al volo per radicare il progetto Controcampus nel mondo dell’istruzione globale, non più solo università.
Controcampus ha un proprio obiettivo: confermarsi come la principale fonte di informazione universitaria, diventando giorno dopo giorno, notizia dopo notizia un punto di riferimento per i giovani universitari, per i dottorandi, per i ricercatori, per i docenti che costituiscono il target di riferimento del portale.
Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito, l’università gratis. L’università a portata di click è cosi che ci piace chiamarla. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza.
Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria.
Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei nostri lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario.
La Storia
Controcampus è un periodico d’informazione universitaria, tra i primi per diffusione.
Ha la sua sede principale a Salerno e molte altri sedi presso i principali atenei italiani.
Una rivista con la denominazione Controcampus, fondata dal ventitreenne Mario Di Stasi nel 2001, fu pubblicata per la prima volta nel Ottobre 2001 con un numero 0. Il giornale nei primi anni di attività non riuscì a mantenere una costanza di pubblicazione. Nel 2002, raggiunta una minima possibilità economica, venne registrato al Tribunale di Salerno. Nel Settembre del 2004 ne seguì la registrazione ed integrazione della testata www.controcampus.it.
Dalle origini al 2004
Controcampus nacque nel Settembre del 2001 quando Mario Di Stasi, allora studente della facoltà di giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Salerno, decise di fondare una rivista che offrisse la possibilità a tutti coloro che vivevano il campus campano di poter raccontare la loro vita universitaria, e ad altrettanta popolazione universitaria di conoscere notizie che li riguardassero.
Il primo numero venne diffuso all’interno della sola Università di Salerno, nei corridoi, nelle aule e nei dipartimenti. Per il lancio vennero scelti i tre giorni nei quali si tenevano le elezioni universitarie per il rinnovo degli organi di rappresentanza studentesca. In quei giorni il fermento e la partecipazione alla vita universitaria era enorme, e l’idea fu proprio quella di arrivare ad un numero elevatissimo di persone. Controcampus riuscì a terminare le copie date in stampa nel giro di pochissime ore.
Era un mensile. La foliazione era di 6 pagine, in due colori, stampate in 5.000 copie e ristampa di altre 5.000 copie (primo numero). Come sede del giornale fu scelto un luogo strategico, un posto che potesse essere d’aiuto a cercare fonti quanto più attendibili e giovani interessati alla scrittura ed all’ informazione universitaria. La prima redazione aveva sede presso il corridoio della facoltà di giurisprudenza, in un locale adibito in precedenza a magazzino ed allora in disuso. La redazione era quindi raccolta in un unico ambiente ed era composta da un gruppo di ragazzi, di studenti (oltre al direttore) interessati all’idea di avere uno spazio e la possibilità di informare ed essere informati. Le principali figure erano, oltre a Mario Di Stasi:
Giovanni Acconciagioco, studente della facoltà di scienze della comunicazione
Mario Ferrazzano, studente della facoltà di Lettere e Filosofia
Il giornale veniva fatto stampare da una tipografia esterna nei pressi della stessa università di Salerno.
Nei giorni successivi alla prima distribuzione, molte furono le persone che si avvicinarono al nuovo progetto universitario, chi per cercarne una copia, chi per poter partecipare attivamente. Stava per nascere un nuovo fenomeno mai conosciuto prima, Controcampus, “il periodico d’informazione universitaria”. “L’università gratis, quello che si può dire e quello che altrimenti non si sarebbe detto”, erano questi i primi slogan con cui si presentava il periodico, quasi a farne intendere e precisare la sua intenzione di università libera e senza privilegi, informazione a 360° senza censure.
Il giornale, nei primi numeri, era composto da una copertina che raccoglieva le immagini (foto) più rappresentative del mese, un sommario e, a seguire, Campus Voci, la pagina del direttore. La quarta pagina ospitava l’intervista al corpo docente e o amministrativo (il primo numero aveva l’intervista al rettore uscente G. Donsi e al rettore in carica R. Pasquino). Nelle pagine successive era possibile leggere la cronaca universitaria. A seguire uno spazio dedicato all’arte (poesia e fumettistica). I caratteri erano stampati in corpo 10.
Nel Marzo del 2002 avvenne un primo essenziale cambiamento: venne creato un vero e proprio staff di lavoro, il direttore si affianca a nuove figure: un caporedattore (Donatella Masiello) una segreteria di redazione (Enrico Stolfi), redattori fissi (Antonella Pacella, Mario Bove). Il periodico cambia l’impaginato e acquista il suo colore editoriale che lo accompagnerà per tutto il percorso: il blu. Viene creata una nuova testata che vede la dicitura Controcampus per esteso e per riflesso (specchiato), a voler significare che l’informazione che appare è quella che si riflette, quello che, se non fatto sapere da Controcampus, mai si sarebbe saputo (effetto specchiato della testata). La rivista viene stampa in una tipografia diversa dalla precedente, la redazione non aveva una tipografia propria, ma veniva impaginata (un nuovo e più accattivante impaginato) da grafici interni alla redazione. Aumentarono le pagine (24 pagine poi 28 poi 32) e alcune di queste per la prima volta vengono dedicate alla pubblicità. Viene aperta una nuova sede, questa volta di due stanze.
Nel Maggio 2002 la tiratura cominciò a salire, fu l’anno in cui Mario Di Stasi ed il suo staff decisero di portare il giornale in edicola ad un prezzo simbolico di € 0,50.
Il periodico era cosi diventato la voce ufficiale del campus salernitano, i temi erano sempre più scottanti e di attualità. Numero dopo numero l’obbiettivo era diventato non più e soltanto quello di informare della cronaca universitaria, ma anche quello di rompere tabù. Nel puntuale editoriale del direttore si poteva ascoltare la denuncia, la critica, la voce di migliaia di giovani, in un periodo storico che cominciava a portare allo scoperto i risultati di una cattiva gestione politica e amministrativa del Paese e mostrava i primi segni di una poi calzante crisi economica, sociale ed ideologica, dove i giovani venivano sempre più messi da parte. Disabilità, corruzione, baronato, droga, sessualità: sono questi alcuni dei temi che il periodico affronta.
Nel 2003 il comune di Salerno viene colto da un improvviso “terremoto” politico a causa della questione sul registro delle unioni civili, “terremoto” che addirittura provoca le dimissioni dell’assessore Piero Cardalesi, favorevole ad una battaglia di civiltà (cit. corriere). Nello stesso periodo Controcampus manda in stampa, all’insaputa dell’accaduto, un numero con all’interno un’ inchiesta sulla omosessualità intitolata “dirselo senza paura” che vede in copertina due ragazze lesbiche. Il fatto giunge subito all’attenzione del caporedattore G. Boyano del corriere del mezzogiorno. È cosi che Controcampus entra nell’attenzione dei media, prima locali e poi nazionali.
Nel 2003 Mario Di Stasi avverte nell’aria segnali di cambiamento sia della società che rispetto al periodico Controcampus. Pensa allora di investire ulteriormente sul progetto, in redazione erano presenti nuove figure: Ernesto Natella, Laura Muro, Emilio C. Bertelli, Antonio Palmieri. Il periodico aumenta le pagine, (44 pagine e poi 60 pagine), è stampato interamente a colori, la testata è disegnata più piccola e posizionata al lato sinistro della prima pagina. La redazione si trasferisce in una nuova sede, presso la palazzina E.di.su del campus di Salerno, questa volta per concessione dell’allora presidente dell’E.di.su, la Professoressa Caterina Miraglia che crede in Controcampus. Nello stesso anno Controcampus per la prima volta entra nel mondo del Web e a farne da padrino è Antonio Palmieri, allora studente della facoltà di Economia, giovane brillante negli studi e nelle sue capacità web. Crea un portale su piattaforma CMS realizzato in asp.
È la nascita di www.controcampus.it e l’inizio di un percorso più grande. Controcampus è conosciuto in tutti gli atenei italiani, grazie al rapporto e collaborazione che si instaura con gli uffici stampa di ogni ateneo, grazie alla distribuzione del cartaceo ed alla nuova iniziativa manageriale di aprire sedi - redazioni in tutta Italia.
Nel 2004 Mario Di Stasi, Antonio Palmieri, Emilio C. Bertelli e altri redattori del periodico controcampus vengono eletti rappresentanti di facoltà. Questo non permette di sporcare l’indirizzo e linea editoriale di Controcampus, che resta libera da condizionamenti di partito, ma offre la possibilità di poter accedere a finanziamenti provenienti dalla stessa Università degli Studi di Salerno che, insieme alla pubblicità, permettono di aumentare gli investimenti del gruppo editoriale. Ciò nonostante Controcampus rispetto alla concorrenza doveva contare solamente sulle proprie forze.
La forza del giornale stava nella fiducia che i lettori avevano ormai riposto nel periodico. I redattori di Controcampus diventarono 15, le redazioni nelle varie università italiane aumentavano. Tutto questo faceva si che il periodico si consolidasse, diventando punto di riferimento informativo non soltanto più dei soli studenti ma anche di docenti, personale e politici, interessati a conoscere l’informazione universitaria. Gli stessi organi dell’istruzione quali Miur e Crui intrecciavano rapporti di collaborazione con il periodico.
Dal 2005 al 2009
A partire dal 2005 Controcampus e www.controcampus.it ospitano delle rubriche fisse. Le principali sono:
Università, la rubrica dedicata alle notizie istituzionali
Uni Nord, Uni Centro e Uni Sud, rubriche dedicate alla cronaca universitaria
Cominciano inoltre a prender piede informazioni di taglio più leggero come il gossip che anche nel contesto universitario interessa. La redazione di Controcampus intuisce che il gossip può permettergli di aumentare il numero di lettori e fedeli e nasce cosi da controcampus anche una iniziativa che sarà poi riproposta ogni anno, Elogio alla Bellezza, un concorso di bellezza che vede protagonisti studenti, docenti e personale amministrativo.
Dal 2006 al 2009 la rivista si consolida ma la difficoltà di mantenete una tiratura nazionale si fa sentire anche per forza della crisi economia che investe il settore della carta stampata.
Dal 2009 ad oggi
Nel maggio del 2009 Mario Di Stasi, nel tentativo di voler superare qualsiasi rischio di chiusura del periodico e colto dall’interesse sempre maggiore dell’informazione sul web (web 2.0 ecc), decide di portare l’intero periodico sul web, abbandonando la produzione in stampa. Nasce un nuovo portale: www.controcampus.it su piattaforma francese Spip. Questo se da un lato presenta la forza di poter interessare e raggiungere un vastissimo pubblico (le indicizzazioni lo dimostrano), dall’altro lato presenta subito delle debolezze dovute alla cattiva programmazione dello stesso portale.
Nel 2012 www.controcampus.it si rinnova totalmente, Mario Di Stasi porta con se un nuovo staff: Pasqualina Scalea (Caporedattore), Dora Della Sala (Vice Caporedattore), Antonietta Amato (segreteria di Redazione) Antonio Palmieri (Responsabile dell’area Web) Lucia Picardo (Area Marketing), Rosario Santitoro ( Area Commerciale). Ci sono nuovi responsabili di area, ciascuno dei quali è a capo di una redazione nelle diverse sedi dei principali Atenei Italiani: sono nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico.
Nel 2013 www.controcampus.it si aplia, il portale d'informazione universitario, diventa un network. Una nuova edizione, non più un periodico ma un quotidiano anzi un notiziario in tempo reale. Nasce il Magazine Controcampus, nascono nuovi contenuti: scuola, università, ricerca, formazione e lavoro. Nascono ulteriori piattaforme collegate alla webzine, non solo informazione ma servizi come bacheche, appunti, ricerca lavoro e anche nuovi servizi sociali.
Certo le difficoltà sono state sempre in agguato ma hanno generato all’interno della redazione la consapevolezza che esse non sono altro che delle opportunità da cogliere al volo per radicare il progetto Controcampus nel mondo dell’istruzione globale, non più solo università.
Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza.
Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria.
Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario.
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