Una discussione lampo, conclusasi nel primo pomeriggio del 7 novembre, quando il Senato ha infatti approvato, in seconda lettura e senza modifiche, il Decreto istruzione: 150 sì, 15 no e 61 astenuti. Il provvedimento, che stanzia 450 mln a regime per interventi nei settori della scuola, dell’università e della ricerca, è legge.
Segnali positivi per famiglie e studenti con il nuovo decreto Istruzione.
Ad impressionare positivamente è soprattutto il numero consistente di articoli che il Decreto Istruzione dedica a famiglie e studenti.
Come promesso dal Ministro Carrozza, la parte più urgente del Decreto Istruzione si indirizza a famiglie e studenti e verte in larga parte sul costo dell’istruzione. Una manovra che si annuncia risolutiva, con conseguente stop alle sofferenze economiche che famiglie e studenti tutti hanno dovuto affrontare in questi ultimi anni sotto il versante della spesa scolastica.
Per studenti e famiglia il Decreto Istruzione prevede: lo stanziamento di 100 milioni di euro da utilizzare per le borse di studio agli universitari più altre somme destinate a wireless, potenziamento dell’offerta formativa, riduzione del caro libri, incentivi all’edilizia e alla sicurezza scolastica, lotta alla dispersione scolastica, tutela della salute e maggiore collegamento Scuola-Università-Lavoro (più orientamento scolastico e tirocini professionalizzanti). Vediamoli nel dettaglio i principali provvedimenti approvati:
- Più welfare per gli studenti nel Decreto Istruzione 2013. In materia di welfare studentesco, il Decreto Istruzione autorizza per il 2014 la spesa di 15 mln di euro per l’attribuzione di benefici e contributi a favore degli studenti delle scuole secondarie di I e II grado in possesso dei requisiti richiesti in materia di trasporto ed assistenza specialistica. Lo stanziamento è consolidato e non temporaneo per garantire agli studenti capaci e meritevoli ma privi di mezzi il raggiungimento dei più alti livelli di istruzione. I fondi saranno assegnati secondo criteri stabiliti in autonomia dalle Regioni e serviranno per coprire spese di trasporto, con particolare riferimento ai disabili.
- Decreto Istruzione e Diritto allo studio. Previsto lo stanziamento circa 100 milioni di euro per rendere ancora più efficace, a partire dal 2014, il finanziamento destinato alle borse di studio per studenti meritevoli. Il Miur, a partire dal 2014, invierà agli studenti iscritti agli ultimi due anni delle secondarie di secondo grado, per via telematica e entro il mese di marzo di ciascun anno, un opuscolo con l’elenco delle borse di studio e dei criteri per ottenerle. Inserite importanti disposizioni relative al versamento al fondo integrativo statale per la concessione di borse di studio da parte dell’Agenzia nazionale per l’amministrazione e alla destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata di una quota parte (pari al 3%) delle somme versate al Fondo Unico Giustizia. Sfumano i 41 milioni aggiuntivi per le università virtuose: i fondi sono risorse destinate agli investimenti e non possono quindi essere dirottate sul fondo per le università, (le risorse attribuite agli atenei in base al merito certificato dall’Anvur). Il Fondo per le università, che ammonta a circa 6,3 miliardi, è sottoposto da tre anni a tagli, al ritmo di 300 milioni l’anno, per cui le università avranno «solo» 150 milioni in più.
- Decreto Istruzione ed Edilizia scolastica/sicurezza. Nel Decreto Istruzione finanziamenti e detrazioni per efficientamento energetico, ristrutturazione antisismica e nuove palestre. I finanziamenti per l’edilizia scolastica e le detrazioni fiscali comprenderanno non solo gli interventi straordinari di ristrutturazione, messa in sicurezza, efficientamento energetico ma anche di “adeguamento antisismico”. Le Regioni potranno contrarre mutui trentennali, a tassi agevolati, con la Banca Europea per gli Investimenti, la Banca di Sviluppo del Consiglio d’Europa, la Cassa depositi e prestiti o con istituti bancari. Gli oneri di ammortamento saranno a carico dello Stato.
- Decreto Istruzione e Libri di Testo meno cari. Per calmierare la spesa per l’acquisto di libri di testo, il Decreto Istruzione dispone che l’adozione dei libri di testo nelle scuole di ogni ordine e grado è facoltativa e autorizza il collegio dei docenti ad indicare testi consigliati solo se questi rivestono carattere di approfondimento o monografico. Dal 2014 non potrà, inoltre, essere preclusa allo studente la possibilità di avvalersi di libri di testo anche nelle edizioni precedenti, purché conformi alle Indicazioni Nazionali.
- Decreto Istruzione e Wireless. Avanza la rivoluzione digitale: IL Decreto Istruzione autorizza la spesa per gli anni 2013 e 2014, rispettivamente di 5 milioni di euro e di 10 milioni di euro, per assicurare alle istituzioni scolastiche statali secondarie prioritariamente a quelle di secondo grado, la realizzazione e la fruizione della connettività wireless, in modo da consentire agli studenti l’accesso ai materiali didattici ed ai contenuti digitali. Durante l’esame parlamentare si è deciso che le scuole possono elaborare materiali didattici digitali da impiegare come libri di testo, che sono registrati con licenza che permetta la distribuzione gratuita e la disponibilità per tutte le scuole statali. Stanziati 8 milioni complessivi (2,7 per il 2013 e 5,3 per il 2014) per l’acquisto da parte delle scuole di libri di testo e ebook da dare in comodato d’uso agli alunni in situazioni economiche disagiate.
- Decreto Istruzione e lotta alla dispersione. Previsti 5 milioni (3,6 per il 2013, 11,4 per il 2014) per la lotta alla dispersione scolastica in tutte le scuole di ogni ordine e grado con l’avvio di un Programma di didattica integrativa che contempla il rafforzamento delle competenze di base e metodi didattici individuali e il prolungamento dell’orario per gruppi di alunni nelle realtà in cui è maggiormente presente il fenomeno dell’abbandono e dell’evasione dell’obbligo, con attenzione particolare alla scuola primaria e all’integrazione degli alunni stranieri.
- Decreto Istruzione e tutela della salute. Tra le novità, si segnalano all’art. 4 le indicazioni per le scuole relativamente alla tutela della salute. Ampliato il divieto di fumo a scuola: viene esteso anche alle aree all’aperto, ad esempio i cortili, che sono di pertinenza degli istituti. Vietato l’uso della sigaretta elettronica nei locali chiusi delle scuole. Non solo sigarette elettroniche, ma anche educazione alimentare, mense con filiera corta, dieta mediterranea,acquisto solidale, consumo di prodotti biologici e la disincentivazione di alimenti e bevande sconsigliate. Saranno previsti incontri degli studenti con esperti delle Asl per parlare di educazione alla salute e dei rischi derivanti dal fumo. I proventi derivanti dalla violazione del divieto di fumare saranno reinvestiti in attività formative di educazione alla salute.
- Decreto istruzione e Bonus Maturità. Compromesso sul fronte Bonus Maturità. Il bonus è abrogato ma sono salvaguardate le posizioni di coloro che in virtù del bonus si sarebbero potuti iscrivere ai corsi a numero chiuso (medicina e chirurgia, odontoiatria, medicina veterinaria, architettura, professioni sanitarie, scienze della formazione primaria), consentendo loro l’iscrizione in sovrannumero per l’anno accademico 2013/2014, ovvero al primo o secondo anno dell’anno successivo con riconoscimento di crediti.
- Decreto Istruzione e Potenziamento dell’Offerta formativa – Al fine di rafforzare l’offerta formativa, si prevede:
- lo stanziamento di13,2 milioni (3,3 per il 2014 e 9,9 per il 2015) per potenziare l’insegnamento della geografia generale ed economica.
- 3 milioni per il 2014 per finanziare progetti didattici nei musei, nei siti di interesse storico, culturale e archeologico o nelle istituzioni culturali e scientifiche. I bandi sono rivolti alle scuole, ma anche alle Università e alle Accademie delle Belle Arti e alle Fondazioni culturali. con possibilità di ottenere finanziamenti da parte di fondazioni bancarie o enti pubblici/privati o da altri enti.
- 5 milioni in favore degli Istituti superiori di Studi Musicali pareggiati per garantire la continuità didattica e fare fronte alle loro difficoltà finanziarie.
- detrazioni fiscali al 19% per le donazioni a favore di Università e Istituzioni di Alta formazione artistica, destinate all’innovazione tecnologica, ampliamento dell’offerta formativa, edilizia (contributo volontario).
- parte del Fondo per l’arricchimento e l’ampliamento dell’offerta formativa sarà vincolata alla creazione/rinnovamento di laboratori scientifico-tecnologici che utilizzano materiali innovativi.
- l’acquisizione dei primi elementi della lingua inglese già nella scuola dell’infanzia.
- Decreto Istruzione e maggiore collegamento Scuola-Università-Lavoro. In materia di istruzione e formazione professionale, durante l’esame parlamentare sono stati previsti:
- un programma sperimentale per il triennio 2014-2016 (stanziati 6,6 milioni di euro, 1,6 per il 2013 e 5 per il 2014), per lo svolgimento di periodi di formazione in azienda degli studenti degli ultimi due anni della scuola secondaria di secondo grado, con la conclusione di contratti di apprendistato a carico delle imprese interessate. Potranno partecipare alla stipula di convenzioni con gli istituti scolastici pubblici/paritari e le università anche le associazioni iscritte al Forum delle associazioni studentesche, le camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura;
- giornate di formazione in azienda per gli studenti, a partire dal primo biennio della scuola secondaria di secondo grado, con particolare riferimento a quelli degli istituti tecnici e professionali;
- la diffusione dell’apprendistato di alta formazione nei percorsi degli Istituti tecnici superiori (ITS). Cade il divieto di costituire più di un Istituto tecnico superiore in ogni regione nella stessa area tecnologica;
- la possibilità che le università stipulino convenzioni con imprese per la realizzazione di progetti formativi. Il programma servirà a facilitare una scelta consapevole del percorso di studio e la conoscenza delle opportunità lavorative e per realizzare le azioni previste dal programma europeo Garanzia per i giovani.
In Collaborazione con Matteo Napoli