Redazione Controcampus 8 Novembre 2013
Nella tarda mattinata di ieri, giovedì 7 Novembre, il Senato ha definitivamente convertito in legge il decreto legge sull’istruzione, che nei prossimi giorni verrà pubblicato in Gazzetta.
Dl Scuola al Senato
Il provvedimento, che stanzia 450 milioni a regime per interventi nei settori della scuola, dell’università e della ricerca, diventa così legge.
Sono decisamente molti gli ambiti di intervento che il Dl Scuola intende toccare, dal personale scolastico, passando per i libri di testo e per le misure a favore del welfare studentesco. Ma un posto di rilievo è dato soprattutto al miglioramento e l’innovazione dell’offerta formativa delle Università e al rilancio dell’Alta formazione artistica, musicale e coreutica.
Vediamoli nel dettaglio:
- Per valorizzare il merito e l’eccellenza nella ricerca, la quota premiale del Fondo di finanziamento degli enti di ricerca (almeno il 7% del Fondo totale) è erogata, in misura prevalente, in base ai risultati della valutazione della qualità della ricerca effettuata dall’Anvur.
- Ricercatori, tecnologi e personale di supporto alla ricerca, per un massimo di 200 unità, potranno essere assunti dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia per attività di protezione civile, di sorveglianza sismica e vulcanica, nonché di manutenzione delle reti di monitoraggio. Fino al completamento delle procedure di assunzione potranno essere prorogati i contratti.
- Previsti 10 milioni per il 2014 per il rafforzamento delle competenze digitali degli insegnanti, della formazione nell’ambito di percorsi scuola-lavoro e a migliorare la preparazione degli studenti nelle aree ad alto rischio socio-educativo. Altri 10 milioni nel 2014 saranno usati per l’accesso gratuito del personale docente di ruolo della scuola nei musei statali e nei siti di interesse archeologico, storico e culturale.
- 3 i milioni di finanziamenti erogati per il 2014 a vantaggio degli Istituti superiori di Studi Musicali pareggiati con l’obiettivo di garantire la continuità della didattica e rimediare alle loro difficoltà finanziarie. Sempre per garantire la continuità didattica, i contratti a tempo determinato dell’Alta formazione artistica, musicale e coreutica (Afam) attivati lo scorso anno accademico possono essere rinnovati per il successivo.
- Sono previste misure per facilitare l’assunzione di ricercatori e tecnologi da parte degli enti di ricerca.
Protesta Studenti sul Dl Scuola
Decreto Istruzione. Le reazioni degli Studenti italiani. Dal Dl Scuola solo briciole per Scuola, Università e Ricerca– Si inverte la rotta?
No, secondo gli studenti, che, dopo il sì del Senato, manifestano delusione per l’assenza di risposte complessive e sostanziali.
Dl Scuola definito “insufficiente”, troppo timido per un settore che avrebbe, invece, bisogno di scelte coraggiose.
Dl Scuola: poche luci e molte ombre. Nessun dialogo tra studenti e Governo – Per gli studenti l’iter del Dl Scuola andava condiviso con gli studenti: non un nuovo decreto, inutile e confusionario che non va a risolvere i nodi, ma un piano di obiettivi comuni che prevedesse la partecipazione attiva e consapevole di chi la scuola la fa e la costruisce ogni giorno, per rianimare il dibattito e la partecipazione e, soprattutto, a ripristinare la normale dialettica pubblica su un bene primario quale la scuola.
“Non c’è più tempo da perdere. Non bastano più le toppe per ridare un futuro alle giovani generazioni”. Gridano le centinaia di studenti, che da Nord a Sud, scenderanno in piazza nei prossimi giorni per chiedere che la scuola e l’istruzione tornino seriamente al centro dell’agenda politica.
Protesta Studenti suol Dl Scuola
Dl Scuola. Ripresa lontana secondo gli studenti. Il puncutum dolens riguarda le risorse stanziate dal Dl Scuola. Le cifre annunciate non sarebbero sufficienti per salvaguardare la sopravvivenza di scuole e università, figurarsi la loro ripartenza. Per gli studenti si tratta solo di briciole. A mancare sarebbe un progetto organico di investimento per il futuro. I 400 milioni di interventi, spalmati su tre anni, arrivano, sottolineano gli studenti, dopo 10 miliardi di tagli quinquennali. Un contentino per alcuni, per altri una vera e propria elemosina a scuola e ricerca. A cominciare dall’emergenza sicurezza/ edilizia scolastica, uno dei perni della politica di ripresa economica del Paese. I meccanismi di finanziamento non appaiono né chiari né congrui per fronteggiare la situazione di “estrema difficoltà” in cui versa l’edilizia scolastica italiana. Occorre, secondo il mondo studentesco, uno sforzo straordinario. Il riferimento è alla recente legge n. 179/2012, la quale ha istituito presso il MIUR il Fondo Unico per l’edilizia scolastica, prevedendo espressamente che tutte le risorse iscritte nel bilancio dello Stato destinate all’edilizia scolastica confluiscano in un unico canale di finanziamento che eviterebbe quelle immancabili frammentazioni che per un decennio hanno rallentato manutenzione e ammodernamento di circa 43.000 edifici scolastici.
Obiettivo: la valorizzazione del patrimonio scolastico. Ma perché ciò sia possibile le poche risorse recuperabili devono essere trasferite, attraverso un ruolo di programmazione, dalle Regioni a Province e Comuni, che, come proprietari degli edifici, potranno così procedere più efficacemente e tempestivamente alla realizzazione degli interventi.
Dl Scuola. Borse di studio irrisorie e welfare carente. I 15 milioni stanziati sarebbero poco roba per rifinanziare le borse ed abbattere barriere all’accesso ai saperi storiche come il costo dei trasporti, della cultura, il caro libri ecc che penalizzano soprattutto i meno abbienti. Per coprire le borse al 100%, occorrerebbe uno stanziamento più importante: circa 174 mln per alcuni, 300 per altri, necessari per incrementare il fondo nazionale per le borse di studio ed ottenere una copertura totale degli aventi diritto. Obiettivo: eliminare la figura “tutta italiana” dell’idoneo non beneficiario, venendo incontro alle giuste rivendicazioni di quanti, in assenza di borse, non potrebbero permettersi gli alti costi dell’università. In Italia si conterebbero più di 58.000 studenti che in base al dettato costituzionale dovrebbero essere tutelati dal punto di vista economico per raggiungere i gradi più alti dell’istruzione ma che, nei fatti, non lo sono. La copertura prevista delle borse di studio con questo Dl Scuola è ferma al 65,53%, il che, secondo i movimenti studenteschi, significa che con le briciole stanziate per la prima volta gli studenti pagheranno più del 50% del diritto allo studio italiano di tasca loro tramite l’odiata tassa regionale, la cui incidenza è aumentata dal 2008 del ben 17%.
Protesta Studenti sul dl Scuola
Dl Scuola 2013. Rischio privatizzazione per Scuola ed Università. Altro nodo da sciogliere, la politica di razionalizzazione/privatizzazione del sistema istruzione che informerebbe il Dl Scuola. Agli occhi degli studenti, il dl scuola contribuirebbe a rafforzare l’immagine di un’istruzione ridotta a terreno di risparmio, un bene in liquidazione. Il dl scuola ripropone come parametro il “costo standard per studente regolare” per definire la quota di ripartizione più alta del Fondo di Finanziamento Ordinario. Il che vuol dire, per le università, che i finanziamenti saranno assegnati in base al numero di studenti in corso presenti, incoraggiando gli atenei ad espellere dai percorsi di studio i fuori corso. Morale: meno iscritti fuori corso più soldi per gli atenei. Non solo: il Dl Scuola vieta la creazione di atenei statali incentivandone fusioni tra più scuole e università, gli accorpamenti federativi e il riassetto dell’offerta formativa (accorpamento o eliminazione di corsi di laurea “superflui” o attivati presso sedi decentrate con carenza di sostenibilità, pochi studenti, ecc), ma di contro permetterebbe l’istituzione illimitata di università non statali, incoraggiando la chiusura dei corsi di laurea e la loro trasformazione in corsi per Istituti Tecnici Superiori gestiti da fondazioni private.
Dl Scuola. Polemica Numero chiuso e Bonus Maturità – Resta al palo la questione Numero Chiuso. Ma con una novità: è stato approvato l’emendamento che dà il via libera all’ingresso in sovrannumero per gli studenti non ammessi ai corsi di laurea a numero chiuso che sarebbero rientrati in graduatoria se non fosse stato eliminato il bonus maturità. Il provvedimento, dimostrerebbe, secondo gli studenti, che la possibilità di far entrare altri ragazzi c’è e che l’accesso al’università non sarebbe solo una questione di numeri. Il Bonus rappresenterebbe solo una delle gravi falle di una cultura colma di storture, percentili e meccanismi anomali. L’approvazione dell’emendamento sarebbe, insomma, il canto del cigno del numero chiuso. Tesi, parrebbe, confortata dalla decisione di abolire il bonus proprio alla vigilia delle prove a riprova che la soluzione escogitata per l’anno in corso sarebbe stata solo un espediente studiato per contenere la pioggia infinita dei ricorsi. I ragazzi chiedono un cambio di passo: occorre superare il sistema del numero chiuso, impegnandosi perché il libero accesso all’università venga finalmente garantito a tutti.
Dl Scuola. Più contaminazioni Scuola-Università-Lavoro, ma solo a parole. A completamento, va registrata la richiesta di maggiori garanzie sul fronte studio-lavoro. A partire dal 2014 il Dl Scuola introduce percorsi di orientamento e piani di intervento allo scopo di favorire tirocini e stage formativi in aziende ed enti pubblici. Interessati gli studenti delle quarte classi degli istituti superiori, in particolare degli istituti professionali e tecnici. Il Dl Scuola si occupa anche degli studenti dell’ultimo biennio delle scuole superiori impegnati nell’alternanza scuola-lavoro, prevedendo, entro 60 giorni dall’entrata in vigore, un regolamento ministeriale che sancisca diritti e doveri di questi studenti. Compatta la denuncia degli studenti rispetto all’uso di stage e tirocini nelle aziende come lavoro gratuito e sottopagato in sostituzione di personale dipendente. Stage/tirocinio ed apprendistato, protestano gli studenti, sono strumenti formativi “on the job”, per far conoscere ai giovani il lavoro e consentire l’accesso alle professioni. Serve una logica che includa la scuola e l’università nel contrasto alla disoccupazione giovanile, alla dispersione scolastica e al disagio sociale giovanile, aiutando a ridurre il disavanzo tra domanda ed offerta di lavoro, a migliorare la capacità delle imprese e la loro capacità di innovazione. Da anni si parla di un Paese che fa poca formazione, dove c’è poca alternanza tra sistemi educativi e sistema lavorativo. Il Dl Scuola, insomma, non farebbe nulla per invertire quella tendenza alla licealizzazione dei percorsi educativi che è alla radice dell’insuccesso di ogni tentativo di dare vita ad una cultura diversa, in cui l’unitarietà studio-lavoro costituisca un’opportunità di crescita integrale della persona.
In Collaborazione con Matteo Napoli
Redazione Controcampus
Controcampus è Il magazine più letto dai giovani su: Scuola, Università, Ricerca, Formazione, Lavoro.
Controcampus nasce nell’ottobre 2001 con la missione di affiancare con la notizia e l’informazione, il mondo dell’istruzione e dell’università. Il suo cuore pulsante sono i giovani, menti libere e non compromesse da nessun interesse di parte.
Il progetto è ambizioso e Controcampus cresce e si evolve arricchendo il proprio staff con nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus, ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico.
Il suo successo si riconosce da subito, principalmente in due fattori; i suoi ideatori, giovani e brillanti menti, capaci di percepire i bisogni dell’utenza, il riuscire ad essere dentro le notizie, di cogliere i fatti in diretta e con obiettività, di trasmetterli in tempo reale in modo sempre più semplice e capillare, grazie anche ai numerosi collaboratori in tutta Italia che si avvicinano al progetto.
Nascono nuove redazioni all’interno dei diversi atenei italiani, dei soggetti sensibili al bisogno dell’utente finale, di chi vive l’università, un’esplosione di dinamismo e professionalità capace di diventare spunto di discussioni nell’università non solo tra gli studenti, ma anche tra dottorandi, docenti e personale amministrativo.
Controcampus ha voglia di emergere. Abbattere le barriere che il cartaceo può creare. Si aprono cosi le frontiere per un nuovo e più ambizioso progetto, per nuovi investimenti che possano demolire le barriere che un giornale cartaceo può avere. Nasce Controcampus.it, primo portale di informazione universitaria e il trend degli accessi è in costante crescita, sia in assoluto che rispetto alla concorrenza (fonti Google Analytics).
I numeri sono importanti e Controcampus si conquista spazi importanti su importanti organi d’informazione: dal Corriere ad altri mass media nazionale e locali, dalla Crui alla quasi totalità degli uffici stampa universitari, con i quali si crea un ottimo rapporto di partnership.
Certo le difficoltà sono state sempre in agguato ma hanno generato all’interno della redazione la consapevolezza che esse non sono altro che delle opportunità da cogliere al volo per radicare il progetto Controcampus nel mondo dell’istruzione globale, non più solo università.
Controcampus ha un proprio obiettivo: confermarsi come la principale fonte di informazione universitaria, diventando giorno dopo giorno, notizia dopo notizia un punto di riferimento per i giovani universitari, per i dottorandi, per i ricercatori, per i docenti che costituiscono il target di riferimento del portale.
Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito, l’università gratis. L’università a portata di click è cosi che ci piace chiamarla. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza.
Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria.
Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei nostri lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario.
La Storia
Controcampus è un periodico d’informazione universitaria, tra i primi per diffusione.
Ha la sua sede principale a Salerno e molte altri sedi presso i principali atenei italiani.
Una rivista con la denominazione Controcampus, fondata dal ventitreenne Mario Di Stasi nel 2001, fu pubblicata per la prima volta nel Ottobre 2001 con un numero 0. Il giornale nei primi anni di attività non riuscì a mantenere una costanza di pubblicazione. Nel 2002, raggiunta una minima possibilità economica, venne registrato al Tribunale di Salerno. Nel Settembre del 2004 ne seguì la registrazione ed integrazione della testata www.controcampus.it.
Dalle origini al 2004
Controcampus nacque nel Settembre del 2001 quando Mario Di Stasi, allora studente della facoltà di giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Salerno, decise di fondare una rivista che offrisse la possibilità a tutti coloro che vivevano il campus campano di poter raccontare la loro vita universitaria, e ad altrettanta popolazione universitaria di conoscere notizie che li riguardassero.
Il primo numero venne diffuso all’interno della sola Università di Salerno, nei corridoi, nelle aule e nei dipartimenti. Per il lancio vennero scelti i tre giorni nei quali si tenevano le elezioni universitarie per il rinnovo degli organi di rappresentanza studentesca. In quei giorni il fermento e la partecipazione alla vita universitaria era enorme, e l’idea fu proprio quella di arrivare ad un numero elevatissimo di persone. Controcampus riuscì a terminare le copie date in stampa nel giro di pochissime ore.
Era un mensile. La foliazione era di 6 pagine, in due colori, stampate in 5.000 copie e ristampa di altre 5.000 copie (primo numero). Come sede del giornale fu scelto un luogo strategico, un posto che potesse essere d’aiuto a cercare fonti quanto più attendibili e giovani interessati alla scrittura ed all’ informazione universitaria. La prima redazione aveva sede presso il corridoio della facoltà di giurisprudenza, in un locale adibito in precedenza a magazzino ed allora in disuso. La redazione era quindi raccolta in un unico ambiente ed era composta da un gruppo di ragazzi, di studenti (oltre al direttore) interessati all’idea di avere uno spazio e la possibilità di informare ed essere informati. Le principali figure erano, oltre a Mario Di Stasi:
Giovanni Acconciagioco, studente della facoltà di scienze della comunicazione
Mario Ferrazzano, studente della facoltà di Lettere e Filosofia
Il giornale veniva fatto stampare da una tipografia esterna nei pressi della stessa università di Salerno.
Nei giorni successivi alla prima distribuzione, molte furono le persone che si avvicinarono al nuovo progetto universitario, chi per cercarne una copia, chi per poter partecipare attivamente. Stava per nascere un nuovo fenomeno mai conosciuto prima, Controcampus, “il periodico d’informazione universitaria”. “L’università gratis, quello che si può dire e quello che altrimenti non si sarebbe detto”, erano questi i primi slogan con cui si presentava il periodico, quasi a farne intendere e precisare la sua intenzione di università libera e senza privilegi, informazione a 360° senza censure.
Il giornale, nei primi numeri, era composto da una copertina che raccoglieva le immagini (foto) più rappresentative del mese, un sommario e, a seguire, Campus Voci, la pagina del direttore. La quarta pagina ospitava l’intervista al corpo docente e o amministrativo (il primo numero aveva l’intervista al rettore uscente G. Donsi e al rettore in carica R. Pasquino). Nelle pagine successive era possibile leggere la cronaca universitaria. A seguire uno spazio dedicato all’arte (poesia e fumettistica). I caratteri erano stampati in corpo 10.
Nel Marzo del 2002 avvenne un primo essenziale cambiamento: venne creato un vero e proprio staff di lavoro, il direttore si affianca a nuove figure: un caporedattore (Donatella Masiello) una segreteria di redazione (Enrico Stolfi), redattori fissi (Antonella Pacella, Mario Bove). Il periodico cambia l’impaginato e acquista il suo colore editoriale che lo accompagnerà per tutto il percorso: il blu. Viene creata una nuova testata che vede la dicitura Controcampus per esteso e per riflesso (specchiato), a voler significare che l’informazione che appare è quella che si riflette, quello che, se non fatto sapere da Controcampus, mai si sarebbe saputo (effetto specchiato della testata). La rivista viene stampa in una tipografia diversa dalla precedente, la redazione non aveva una tipografia propria, ma veniva impaginata (un nuovo e più accattivante impaginato) da grafici interni alla redazione. Aumentarono le pagine (24 pagine poi 28 poi 32) e alcune di queste per la prima volta vengono dedicate alla pubblicità. Viene aperta una nuova sede, questa volta di due stanze.
Nel Maggio 2002 la tiratura cominciò a salire, fu l’anno in cui Mario Di Stasi ed il suo staff decisero di portare il giornale in edicola ad un prezzo simbolico di € 0,50.
Il periodico era cosi diventato la voce ufficiale del campus salernitano, i temi erano sempre più scottanti e di attualità. Numero dopo numero l’obbiettivo era diventato non più e soltanto quello di informare della cronaca universitaria, ma anche quello di rompere tabù. Nel puntuale editoriale del direttore si poteva ascoltare la denuncia, la critica, la voce di migliaia di giovani, in un periodo storico che cominciava a portare allo scoperto i risultati di una cattiva gestione politica e amministrativa del Paese e mostrava i primi segni di una poi calzante crisi economica, sociale ed ideologica, dove i giovani venivano sempre più messi da parte. Disabilità, corruzione, baronato, droga, sessualità: sono questi alcuni dei temi che il periodico affronta.
Nel 2003 il comune di Salerno viene colto da un improvviso “terremoto” politico a causa della questione sul registro delle unioni civili, “terremoto” che addirittura provoca le dimissioni dell’assessore Piero Cardalesi, favorevole ad una battaglia di civiltà (cit. corriere). Nello stesso periodo Controcampus manda in stampa, all’insaputa dell’accaduto, un numero con all’interno un’ inchiesta sulla omosessualità intitolata “dirselo senza paura” che vede in copertina due ragazze lesbiche. Il fatto giunge subito all’attenzione del caporedattore G. Boyano del corriere del mezzogiorno. È cosi che Controcampus entra nell’attenzione dei media, prima locali e poi nazionali.
Nel 2003 Mario Di Stasi avverte nell’aria segnali di cambiamento sia della società che rispetto al periodico Controcampus. Pensa allora di investire ulteriormente sul progetto, in redazione erano presenti nuove figure: Ernesto Natella, Laura Muro, Emilio C. Bertelli, Antonio Palmieri. Il periodico aumenta le pagine, (44 pagine e poi 60 pagine), è stampato interamente a colori, la testata è disegnata più piccola e posizionata al lato sinistro della prima pagina. La redazione si trasferisce in una nuova sede, presso la palazzina E.di.su del campus di Salerno, questa volta per concessione dell’allora presidente dell’E.di.su, la Professoressa Caterina Miraglia che crede in Controcampus. Nello stesso anno Controcampus per la prima volta entra nel mondo del Web e a farne da padrino è Antonio Palmieri, allora studente della facoltà di Economia, giovane brillante negli studi e nelle sue capacità web. Crea un portale su piattaforma CMS realizzato in asp.
È la nascita di www.controcampus.it e l’inizio di un percorso più grande. Controcampus è conosciuto in tutti gli atenei italiani, grazie al rapporto e collaborazione che si instaura con gli uffici stampa di ogni ateneo, grazie alla distribuzione del cartaceo ed alla nuova iniziativa manageriale di aprire sedi - redazioni in tutta Italia.
Nel 2004 Mario Di Stasi, Antonio Palmieri, Emilio C. Bertelli e altri redattori del periodico controcampus vengono eletti rappresentanti di facoltà. Questo non permette di sporcare l’indirizzo e linea editoriale di Controcampus, che resta libera da condizionamenti di partito, ma offre la possibilità di poter accedere a finanziamenti provenienti dalla stessa Università degli Studi di Salerno che, insieme alla pubblicità, permettono di aumentare gli investimenti del gruppo editoriale. Ciò nonostante Controcampus rispetto alla concorrenza doveva contare solamente sulle proprie forze.
La forza del giornale stava nella fiducia che i lettori avevano ormai riposto nel periodico. I redattori di Controcampus diventarono 15, le redazioni nelle varie università italiane aumentavano. Tutto questo faceva si che il periodico si consolidasse, diventando punto di riferimento informativo non soltanto più dei soli studenti ma anche di docenti, personale e politici, interessati a conoscere l’informazione universitaria. Gli stessi organi dell’istruzione quali Miur e Crui intrecciavano rapporti di collaborazione con il periodico.
Dal 2005 al 2009
A partire dal 2005 Controcampus e www.controcampus.it ospitano delle rubriche fisse. Le principali sono:
Università, la rubrica dedicata alle notizie istituzionali
Uni Nord, Uni Centro e Uni Sud, rubriche dedicate alla cronaca universitaria
Cominciano inoltre a prender piede informazioni di taglio più leggero come il gossip che anche nel contesto universitario interessa. La redazione di Controcampus intuisce che il gossip può permettergli di aumentare il numero di lettori e fedeli e nasce cosi da controcampus anche una iniziativa che sarà poi riproposta ogni anno, Elogio alla Bellezza, un concorso di bellezza che vede protagonisti studenti, docenti e personale amministrativo.
Dal 2006 al 2009 la rivista si consolida ma la difficoltà di mantenete una tiratura nazionale si fa sentire anche per forza della crisi economia che investe il settore della carta stampata.
Dal 2009 ad oggi
Nel maggio del 2009 Mario Di Stasi, nel tentativo di voler superare qualsiasi rischio di chiusura del periodico e colto dall’interesse sempre maggiore dell’informazione sul web (web 2.0 ecc), decide di portare l’intero periodico sul web, abbandonando la produzione in stampa. Nasce un nuovo portale: www.controcampus.it su piattaforma francese Spip. Questo se da un lato presenta la forza di poter interessare e raggiungere un vastissimo pubblico (le indicizzazioni lo dimostrano), dall’altro lato presenta subito delle debolezze dovute alla cattiva programmazione dello stesso portale.
Nel 2012 www.controcampus.it si rinnova totalmente, Mario Di Stasi porta con se un nuovo staff: Pasqualina Scalea (Caporedattore), Dora Della Sala (Vice Caporedattore), Antonietta Amato (segreteria di Redazione) Antonio Palmieri (Responsabile dell’area Web) Lucia Picardo (Area Marketing), Rosario Santitoro ( Area Commerciale). Ci sono nuovi responsabili di area, ciascuno dei quali è a capo di una redazione nelle diverse sedi dei principali Atenei Italiani: sono nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico.
Nel 2013 www.controcampus.it si aplia, il portale d'informazione universitario, diventa un network. Una nuova edizione, non più un periodico ma un quotidiano anzi un notiziario in tempo reale. Nasce il Magazine Controcampus, nascono nuovi contenuti: scuola, università, ricerca, formazione e lavoro. Nascono ulteriori piattaforme collegate alla webzine, non solo informazione ma servizi come bacheche, appunti, ricerca lavoro e anche nuovi servizi sociali.
Certo le difficoltà sono state sempre in agguato ma hanno generato all’interno della redazione la consapevolezza che esse non sono altro che delle opportunità da cogliere al volo per radicare il progetto Controcampus nel mondo dell’istruzione globale, non più solo università.
Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza.
Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria.
Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario.
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