Dai selfie alla chat, dai mi piace alle condivisioni, dal piacere al rischio per le ragazze on line il passaggio è molto breve!
Negli ultimi anni social network, instant chat, blog e community sono esplose sia come numero sia come seguito.
Facebook, Instagram e Twitter sono tra i più popolari tra i ragazzi di tutte le età. Adolescenti, ragazzi e adulti utilizzano sempre di più internet e le varie comunità che ci sono la suo interno per condividere ogni momento della giornata.
Ogni frase e ogni situazione, per fare selfie. I ragazzi delle nuove generazioni sono le più assidue frequentatrici di queste community.
Sia tra le artiste sia tra le giovanissime ”normali” sta dilagando la moda delle ragazze on line e il fenomeno del selfie. Le ragezze online utilizzano i social network e le varie comunità di internet per mostrarsi e aumentare la propria visibilità.
Frasi, citazioni e foto sono le armi più utilizzate dalle ragazze sui social per fare in modo che aumentino i like e le visualizzazioni.
La moda dell’ultimo momento tra le ragazze in rete e sui social network è senz’altro il selfie. Una selfie è un autoscatto di se stessi realizzato con uno smartphone o un tablet appositamente per essere poi pubblicato su Facebook, Twitter, Instagram o altri social network.
Si ci scatta una selfie per svelare a tutti i followers il proprio #ootd (outfit del giorno) o per mettere in mostra il proprio trucco poco prima di uscire di casa o più banalmente per farsi vedere. Una selfie di solito presenta alcuni aspetti comuni: si vede il braccio che sostiente lo smartphone, oppure lo scatto viene effettuato allo specchio, i luoghi più soggetti a selfie sono camere da letto e/o specchi del bagno, spesso i protagonisti degli scatti non guardano nella fotocamera.
Un selfie spesso ritrae una persona al fianco delle amiche durante una festa, una serata oppure abbracciati ad una star della televisione o del cinema.
Ragazze On Line: dai selfie alle chat, dal piacere di condividere al rischio di essere vittime
Pubblicare le proprie foto è un modo per poter condividere con gli altri i propri interessi e ciò che ci colpisce durante la giornata. Una foto con una amica in un luogo particolare può sottolineare la relazione che le due ragazze on line hanno con quel luogo.
Ragazze sui social network che pubblicano foto di vestiti e trucchi particolari può essere un buon modo per condividere con i propri amici e i propri followers i gusti nel campo della moda e le scelte di stile. Attenzione, usare le proprie foto con amici e followers non deve trasformarsi per le ragazze su internet in una ricerca sterile e un accumulo conpulsivo di ”like” e commenti positivi. Mostrarsi solo per apparire è diverso dal mostrarsi per condividere una esperienza.
Le ragazze sui social controllano frequentissimamente il proprio blog o la pagina personale dei social networ, in modo da poter aggiornare i vari stati e le varie dichiarazioni, in modo da poter offrire sempre degli aggiornamenti ai loro fans. Stati e pensieri pubblicati sulle pagine personali permettono alle ragazze on line di condividere e mostrare il proprio stato d’animo, i pensieri che affollano la testa. Attenzione a non scrivere sciocchezze e ovvietà, l’originalità è la chiave. Per quanto si desideri condividere il proprio stato d’animo non dimentichiamoci l’importanza dell’intimità.
Sulla pagina personale di una ragazza spesso si citano frasi di film appena visti o passi di libri che si sta leggendo. In questo modo è possibile parlare di argomenti che accomunano i vari fans e cercare di confrontarsi sui libri e i film che si amano. Attenti, però, a non utilizzare frasi di film e libri per cercare di far colpo sulle persone. Un film o un libro può far conoscere i gusti letterari o cinefili delle ragazze su internet, nient’altro.
Il pericolo al quale le ragazze in rete devono fare maggiore attenzione è quello di trasformare la loro voglia di condivisione e partecipazione in una vera e propria ossessione.
Il punto della dott.sa Federica Mallardi: il rischio delle ragazze On Line
Per avere il parere di un professionista, ascoltiamo le parole della dottoressa Federica Mallardi, una psicologa campana.
Crede che ci siano delle ”controindicazioni” nel pubblicare sui vari profili foto personali con altissima frequenza?
“L’atto in sé di pubblicare fotografie personali sui profili non è pericoloso, l’abuso e l’ossessione che ne può derivare sì, invece. La crescente intimità delle situazioni ritratte durante le foto o le dichiarazioni, può causare una perdita totale dell’intimità e della riservatezza. Mostrare sé o gli altri che sono con te in ogni momento, può diventare una sorta di lieve dipendenza.”
Come ci si accorge di avere questa ”lieve” dipendenza?
“La voglia continua di pubblicare foto e dichiarazioni personali, controllare di continuo il proprio profilo o quello delle amiche o degli idoli. Lo sconforto che si prova in luoghi dove non è possibile accedere ad internet. Questi possono essere alcuni degli indizi comuni a chi ha questa lieve dipendenza. Naturalmente non tutti coloro che agiscono in questo modo sono affetti dalla lieve dipendenza, molti possono ”solo” avere un rapporto diverso e non sempre migliore con internet e i social network.”
Crede che questa moda possa creare molti problemi alle nuove generazioni?
“No. Crede che ci siano anche molti aspetti positivi, sempre che si stia all’interno di confini precisi. L’utilizzo dei social network, di blog e pagine personali possono dare più visibilità alle proprie idee o alle proprie creazioni. Pensiamo alle pagine internet dedicate alla cucina, alla musica o alla moda, chi cura queste pagine può mostrare le proprie creazione ad un pubblico molto maggiore. La creatività può essere stimolata e si possono apprendere nuovi modi di fare e di creare.”
Quali possono essere gli altri pro della moda delle ragazze on line?
“La comunicazione è più veloce e quasi sempre gratuita. I commenti possono far rendere conto di quale sia la reazione del pubblico alle tue pubblicazioni. Se si parla di artisti, l’uso dei social network è indubbiamente utile per la visibilità e automaticamente per la carriera.”
I consigli di Alessia Tedeschi per le giovani in rete e sui social network
Restando in argomento, non possiamo far altro che ascoltare le parole di Alessia Tedeschi. Dalle sfilate di moda alla partecipazione a miss italia. ”Famose” amicizie, come la Canalis, e ”calcianti” ex, come Dzemaili, ecco chi è Alessia Tedeschi, una delle ragazze ad aver conosciuto il Selfie, una delle tante a fare Selfie, un fenomeno che ormai è entrato nel mosto vocabolario e nella nostra quotidianeità
Migliaia di fan la seguono attraverso twitter e facebook, le sue foto su Instagram sono sommerse di commenti e ”like”.
Quale pensa sia l’importanza dei social network e del web in genere per rafforzare il rapporto con i suoi fans per un artista come lei?
“Fondamentale. Grazie al web riesco a mantenere un contatto continuo e regolare con i miei fans.
Pubblico fotografie e stati, con i social network mi è possibile coinvolgere i miei fans nella mia vita quotidiana, è come se fossero sempre con me. Inoltre, attraverso i commenti è come se avessi un dialogo diretto con ognuno di loro.
Penso che una artista debba moltissimo al suo pubblico e non può fare altro che amarlo e portarlo sempre con sé.” – dice Alessia –
Sempre più ragazze e ragazzi adolescenti usano i social network e il web per mostrare foto che li ritraggono in ogni momento della giornata, pensa che questo atteggiamento possa trasformarsi in un rapporto ossessivo con il web, il mostrarsi sempre e comunque senza curarsi di nient’altro che non siano i ”like” e le condivisioni?
“Come sempre la virtù è nel mezzo. Pubblicare foto personali o in maniera frequente non è un problema, lo diventa se diventa una ossessione, se si sta male se non lo si può fare. Scattare foto durante le serate con gli amici non è un dramma, sono dei ricordi che avrai per sempre, il pubblicarli online è solo un modo per poter condividere con gli altri i momenti belli della tua vita. Questo però non deve in nessun modo diventare una ossessione per le ragazze.” – Conclude Alessia –
Redazione Controcampus
Controcampus è Il magazine più letto dai giovani su: Scuola, Università, Ricerca, Formazione, Lavoro.
Controcampus nasce nell’ottobre 2001 con la missione di affiancare con la notizia e l’informazione, il mondo dell’istruzione e dell’università. Il suo cuore pulsante sono i giovani, menti libere e non compromesse da nessun interesse di parte.
Il progetto è ambizioso e Controcampus cresce e si evolve arricchendo il proprio staff con nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus, ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico.
Il suo successo si riconosce da subito, principalmente in due fattori; i suoi ideatori, giovani e brillanti menti, capaci di percepire i bisogni dell’utenza, il riuscire ad essere dentro le notizie, di cogliere i fatti in diretta e con obiettività, di trasmetterli in tempo reale in modo sempre più semplice e capillare, grazie anche ai numerosi collaboratori in tutta Italia che si avvicinano al progetto.
Nascono nuove redazioni all’interno dei diversi atenei italiani, dei soggetti sensibili al bisogno dell’utente finale, di chi vive l’università, un’esplosione di dinamismo e professionalità capace di diventare spunto di discussioni nell’università non solo tra gli studenti, ma anche tra dottorandi, docenti e personale amministrativo.
Controcampus ha voglia di emergere. Abbattere le barriere che il cartaceo può creare. Si aprono cosi le frontiere per un nuovo e più ambizioso progetto, per nuovi investimenti che possano demolire le barriere che un giornale cartaceo può avere. Nasce Controcampus.it, primo portale di informazione universitaria e il trend degli accessi è in costante crescita, sia in assoluto che rispetto alla concorrenza (fonti Google Analytics).
I numeri sono importanti e Controcampus si conquista spazi importanti su importanti organi d’informazione: dal Corriere ad altri mass media nazionale e locali, dalla Crui alla quasi totalità degli uffici stampa universitari, con i quali si crea un ottimo rapporto di partnership.
Certo le difficoltà sono state sempre in agguato ma hanno generato all’interno della redazione la consapevolezza che esse non sono altro che delle opportunità da cogliere al volo per radicare il progetto Controcampus nel mondo dell’istruzione globale, non più solo università.
Controcampus ha un proprio obiettivo: confermarsi come la principale fonte di informazione universitaria, diventando giorno dopo giorno, notizia dopo notizia un punto di riferimento per i giovani universitari, per i dottorandi, per i ricercatori, per i docenti che costituiscono il target di riferimento del portale.
Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito, l’università gratis. L’università a portata di click è cosi che ci piace chiamarla. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza.
Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria.
Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei nostri lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario.
La Storia
Controcampus è un periodico d’informazione universitaria, tra i primi per diffusione.
Ha la sua sede principale a Salerno e molte altri sedi presso i principali atenei italiani.
Una rivista con la denominazione Controcampus, fondata dal ventitreenne Mario Di Stasi nel 2001, fu pubblicata per la prima volta nel Ottobre 2001 con un numero 0. Il giornale nei primi anni di attività non riuscì a mantenere una costanza di pubblicazione. Nel 2002, raggiunta una minima possibilità economica, venne registrato al Tribunale di Salerno. Nel Settembre del 2004 ne seguì la registrazione ed integrazione della testata www.controcampus.it.
Dalle origini al 2004
Controcampus nacque nel Settembre del 2001 quando Mario Di Stasi, allora studente della facoltà di giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Salerno, decise di fondare una rivista che offrisse la possibilità a tutti coloro che vivevano il campus campano di poter raccontare la loro vita universitaria, e ad altrettanta popolazione universitaria di conoscere notizie che li riguardassero.
Il primo numero venne diffuso all’interno della sola Università di Salerno, nei corridoi, nelle aule e nei dipartimenti. Per il lancio vennero scelti i tre giorni nei quali si tenevano le elezioni universitarie per il rinnovo degli organi di rappresentanza studentesca. In quei giorni il fermento e la partecipazione alla vita universitaria era enorme, e l’idea fu proprio quella di arrivare ad un numero elevatissimo di persone. Controcampus riuscì a terminare le copie date in stampa nel giro di pochissime ore.
Era un mensile. La foliazione era di 6 pagine, in due colori, stampate in 5.000 copie e ristampa di altre 5.000 copie (primo numero). Come sede del giornale fu scelto un luogo strategico, un posto che potesse essere d’aiuto a cercare fonti quanto più attendibili e giovani interessati alla scrittura ed all’ informazione universitaria. La prima redazione aveva sede presso il corridoio della facoltà di giurisprudenza, in un locale adibito in precedenza a magazzino ed allora in disuso. La redazione era quindi raccolta in un unico ambiente ed era composta da un gruppo di ragazzi, di studenti (oltre al direttore) interessati all’idea di avere uno spazio e la possibilità di informare ed essere informati. Le principali figure erano, oltre a Mario Di Stasi:
Giovanni Acconciagioco, studente della facoltà di scienze della comunicazione
Mario Ferrazzano, studente della facoltà di Lettere e Filosofia
Il giornale veniva fatto stampare da una tipografia esterna nei pressi della stessa università di Salerno.
Nei giorni successivi alla prima distribuzione, molte furono le persone che si avvicinarono al nuovo progetto universitario, chi per cercarne una copia, chi per poter partecipare attivamente. Stava per nascere un nuovo fenomeno mai conosciuto prima, Controcampus, “il periodico d’informazione universitaria”. “L’università gratis, quello che si può dire e quello che altrimenti non si sarebbe detto”, erano questi i primi slogan con cui si presentava il periodico, quasi a farne intendere e precisare la sua intenzione di università libera e senza privilegi, informazione a 360° senza censure.
Il giornale, nei primi numeri, era composto da una copertina che raccoglieva le immagini (foto) più rappresentative del mese, un sommario e, a seguire, Campus Voci, la pagina del direttore. La quarta pagina ospitava l’intervista al corpo docente e o amministrativo (il primo numero aveva l’intervista al rettore uscente G. Donsi e al rettore in carica R. Pasquino). Nelle pagine successive era possibile leggere la cronaca universitaria. A seguire uno spazio dedicato all’arte (poesia e fumettistica). I caratteri erano stampati in corpo 10.
Nel Marzo del 2002 avvenne un primo essenziale cambiamento: venne creato un vero e proprio staff di lavoro, il direttore si affianca a nuove figure: un caporedattore (Donatella Masiello) una segreteria di redazione (Enrico Stolfi), redattori fissi (Antonella Pacella, Mario Bove). Il periodico cambia l’impaginato e acquista il suo colore editoriale che lo accompagnerà per tutto il percorso: il blu. Viene creata una nuova testata che vede la dicitura Controcampus per esteso e per riflesso (specchiato), a voler significare che l’informazione che appare è quella che si riflette, quello che, se non fatto sapere da Controcampus, mai si sarebbe saputo (effetto specchiato della testata). La rivista viene stampa in una tipografia diversa dalla precedente, la redazione non aveva una tipografia propria, ma veniva impaginata (un nuovo e più accattivante impaginato) da grafici interni alla redazione. Aumentarono le pagine (24 pagine poi 28 poi 32) e alcune di queste per la prima volta vengono dedicate alla pubblicità. Viene aperta una nuova sede, questa volta di due stanze.
Nel Maggio 2002 la tiratura cominciò a salire, fu l’anno in cui Mario Di Stasi ed il suo staff decisero di portare il giornale in edicola ad un prezzo simbolico di € 0,50.
Il periodico era cosi diventato la voce ufficiale del campus salernitano, i temi erano sempre più scottanti e di attualità. Numero dopo numero l’obbiettivo era diventato non più e soltanto quello di informare della cronaca universitaria, ma anche quello di rompere tabù. Nel puntuale editoriale del direttore si poteva ascoltare la denuncia, la critica, la voce di migliaia di giovani, in un periodo storico che cominciava a portare allo scoperto i risultati di una cattiva gestione politica e amministrativa del Paese e mostrava i primi segni di una poi calzante crisi economica, sociale ed ideologica, dove i giovani venivano sempre più messi da parte. Disabilità, corruzione, baronato, droga, sessualità: sono questi alcuni dei temi che il periodico affronta.
Nel 2003 il comune di Salerno viene colto da un improvviso “terremoto” politico a causa della questione sul registro delle unioni civili, “terremoto” che addirittura provoca le dimissioni dell’assessore Piero Cardalesi, favorevole ad una battaglia di civiltà (cit. corriere). Nello stesso periodo Controcampus manda in stampa, all’insaputa dell’accaduto, un numero con all’interno un’ inchiesta sulla omosessualità intitolata “dirselo senza paura” che vede in copertina due ragazze lesbiche. Il fatto giunge subito all’attenzione del caporedattore G. Boyano del corriere del mezzogiorno. È cosi che Controcampus entra nell’attenzione dei media, prima locali e poi nazionali.
Nel 2003 Mario Di Stasi avverte nell’aria segnali di cambiamento sia della società che rispetto al periodico Controcampus. Pensa allora di investire ulteriormente sul progetto, in redazione erano presenti nuove figure: Ernesto Natella, Laura Muro, Emilio C. Bertelli, Antonio Palmieri. Il periodico aumenta le pagine, (44 pagine e poi 60 pagine), è stampato interamente a colori, la testata è disegnata più piccola e posizionata al lato sinistro della prima pagina. La redazione si trasferisce in una nuova sede, presso la palazzina E.di.su del campus di Salerno, questa volta per concessione dell’allora presidente dell’E.di.su, la Professoressa Caterina Miraglia che crede in Controcampus. Nello stesso anno Controcampus per la prima volta entra nel mondo del Web e a farne da padrino è Antonio Palmieri, allora studente della facoltà di Economia, giovane brillante negli studi e nelle sue capacità web. Crea un portale su piattaforma CMS realizzato in asp.
È la nascita di www.controcampus.it e l’inizio di un percorso più grande. Controcampus è conosciuto in tutti gli atenei italiani, grazie al rapporto e collaborazione che si instaura con gli uffici stampa di ogni ateneo, grazie alla distribuzione del cartaceo ed alla nuova iniziativa manageriale di aprire sedi - redazioni in tutta Italia.
Nel 2004 Mario Di Stasi, Antonio Palmieri, Emilio C. Bertelli e altri redattori del periodico controcampus vengono eletti rappresentanti di facoltà. Questo non permette di sporcare l’indirizzo e linea editoriale di Controcampus, che resta libera da condizionamenti di partito, ma offre la possibilità di poter accedere a finanziamenti provenienti dalla stessa Università degli Studi di Salerno che, insieme alla pubblicità, permettono di aumentare gli investimenti del gruppo editoriale. Ciò nonostante Controcampus rispetto alla concorrenza doveva contare solamente sulle proprie forze.
La forza del giornale stava nella fiducia che i lettori avevano ormai riposto nel periodico. I redattori di Controcampus diventarono 15, le redazioni nelle varie università italiane aumentavano. Tutto questo faceva si che il periodico si consolidasse, diventando punto di riferimento informativo non soltanto più dei soli studenti ma anche di docenti, personale e politici, interessati a conoscere l’informazione universitaria. Gli stessi organi dell’istruzione quali Miur e Crui intrecciavano rapporti di collaborazione con il periodico.
Dal 2005 al 2009
A partire dal 2005 Controcampus e www.controcampus.it ospitano delle rubriche fisse. Le principali sono:
Università, la rubrica dedicata alle notizie istituzionali
Uni Nord, Uni Centro e Uni Sud, rubriche dedicate alla cronaca universitaria
Cominciano inoltre a prender piede informazioni di taglio più leggero come il gossip che anche nel contesto universitario interessa. La redazione di Controcampus intuisce che il gossip può permettergli di aumentare il numero di lettori e fedeli e nasce cosi da controcampus anche una iniziativa che sarà poi riproposta ogni anno, Elogio alla Bellezza, un concorso di bellezza che vede protagonisti studenti, docenti e personale amministrativo.
Dal 2006 al 2009 la rivista si consolida ma la difficoltà di mantenete una tiratura nazionale si fa sentire anche per forza della crisi economia che investe il settore della carta stampata.
Dal 2009 ad oggi
Nel maggio del 2009 Mario Di Stasi, nel tentativo di voler superare qualsiasi rischio di chiusura del periodico e colto dall’interesse sempre maggiore dell’informazione sul web (web 2.0 ecc), decide di portare l’intero periodico sul web, abbandonando la produzione in stampa. Nasce un nuovo portale: www.controcampus.it su piattaforma francese Spip. Questo se da un lato presenta la forza di poter interessare e raggiungere un vastissimo pubblico (le indicizzazioni lo dimostrano), dall’altro lato presenta subito delle debolezze dovute alla cattiva programmazione dello stesso portale.
Nel 2012 www.controcampus.it si rinnova totalmente, Mario Di Stasi porta con se un nuovo staff: Pasqualina Scalea (Caporedattore), Dora Della Sala (Vice Caporedattore), Antonietta Amato (segreteria di Redazione) Antonio Palmieri (Responsabile dell’area Web) Lucia Picardo (Area Marketing), Rosario Santitoro ( Area Commerciale). Ci sono nuovi responsabili di area, ciascuno dei quali è a capo di una redazione nelle diverse sedi dei principali Atenei Italiani: sono nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico.
Nel 2013 www.controcampus.it si aplia, il portale d'informazione universitario, diventa un network. Una nuova edizione, non più un periodico ma un quotidiano anzi un notiziario in tempo reale. Nasce il Magazine Controcampus, nascono nuovi contenuti: scuola, università, ricerca, formazione e lavoro. Nascono ulteriori piattaforme collegate alla webzine, non solo informazione ma servizi come bacheche, appunti, ricerca lavoro e anche nuovi servizi sociali.
Certo le difficoltà sono state sempre in agguato ma hanno generato all’interno della redazione la consapevolezza che esse non sono altro che delle opportunità da cogliere al volo per radicare il progetto Controcampus nel mondo dell’istruzione globale, non più solo università.
Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza.
Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria.
Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario.
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