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Date svolgimento e commissioni esame avvocato 2013-2014

Redazione Controcampus 9 Dicembre 2013
R. C.
13/11/2024

Il giorno 10, 11 e 12 dicembre si terranno le prove scritte esame avvocato 2013.

Migliaia di aspiranti avvocati nelle le aule dei principali atenei o latre sedi predisposte, ed istituti scolastici italiani per poter affrontare il temuto esame di stato. 

Per l’aspirante avvocato costituisce l’ultimo momento, l’ultimo ostacolo per l’abilitazione alla professione forense.

Il candidato per poter sostenere l’esame avvocato 2013 dovrà essere in possesso della laurea in Legge e aver svolto due anni di tirocinio presso uno studio legale.

Tre le prove scritte previste per l’esame avvocato 2013, formulate dal Ministero della Giustizia, e di carattere teorico-pratico. Le tre prove scritte dell’esame avvocato saranno rispettivamente il 10, l’11 e il 12 e hanno come oggetto:

  • la redazione di un parere motivato, da scegliersi tra due questioni in materia regolata dal codice civile;
  • la redazione di un parere motivato, da scegliersi tra due questioni in materia regolata dal codice penale;
  • la redazione di un atto giudiziario che postuli conoscenze di diritto sostanziale e di diritto processuale, su un quesito proposto, in materia scelta dal candidato tra il diritto privato, il diritto penale ed il diritto amministrativo

Qui verranno affrontati i tre quesiti dell’esame avvocato 2013/2014 lo svolgimento, i consigli e il parere dell’esperto e indicate le tracce degli anni precedenti dell’esame avvocato.

Date svolgimento e commissioni esame avvocato 2013-2014: ultime notizie utili

Come suggerisce la denominazione della prima prova scritta esame avvocato 2013 il tema riguarderà il diritto civile e quindi l’insieme delle norme giuridiche che regolano i rapporti tra privati: contratti, obbligazioni, diritti reali delle persone e della famiglia, successioni a causa di morte, responsabilità civile. Il candidato dovrà indicare la relativa soluzione pratica al problema senza alcun tipo di dissertazione su un particolare istituto.

Esame avvocato 2013: ecco come svolgere il parere di diritto civile

  • Leggere attentamente la traccia,
  • Individuare l’istituto giuridico rilevante per la soluzione della questione,
  • Utilizzare un linguaggio chiaro,
  • Non uscire fuori traccia dalla trattazione dell’istituto,
  • Una volta scelta la soluzione motivarla.

Esame avvocato 2013/2014: i consigli su come svolgere il parere di diritto civile, le tracce e gli svolgimenti

  • Studiare con i codici alla mano per l’esame avvocato può essere particolarmente utile in sede d’esame perché in questo modo si potrà acquisire la metodica di consultazione dei codici.
  • Avvalersi durante l’esame di avvocato e del proprio senso di giustizia e farsi guidare dalla propria logica.
  • Realizzare un proprio iter, un proprio programma una volta individuato il caso. Lo schema potrà essere utile per non lasciare nulla al caso.
  • Linguaggio da utilizzare durante l’esame di avvocato è uno stile tecnico ma allo stesso tempo semplice e armonioso in cui  ci sia equilibrio tra la parte dedicata all’introduzione del parere e quella dedicata alla soluzione del quesito. Portate un dizionario ed evitate latinismi se non ne siete certi.
  • Le ultime due ore sono dedicate alla rilettura ed alla copiatura in bella del parere.

Per affrontare la prima prova scritta dell’esame avvocato 2013 abbiamo riportato un abstract di un’intervista rilasciata dall’avvocato Giulio Forleo che vuole così consigliare le aspiranti toghe ”Vista la molteplicità di argomenti che spesso richiedono di essere affrontati all’interno del parere di civile, consiglio di essere molto incisivi nell’incipit del parere in cui è opportuno che vengano indicate sinteticamente le questioni giuridiche che successivamente verranno approfondite nel corpo del parere. In questo modo verrà data, sin da subito, ai commissari l’impressione di aver compreso le questioni e li si condurrà facilmente alle conclusioni.”

La seconda prova scritta dell’esame di avvocato 2013/2014 è il parere di diritto penale. Cerchiamo anche qui di capire come deve essere affrontata la seconda prova scritta.

Esame avvocato 11 dicembre 2013 svolgimento parere di diritto penale. Lo scopo del candidato sarà quello di proporre una soluzione concreta al cliente.

Non bisognerà prendere in considerazione le argomentazioni della controparte soltanto per contestarle e bisognerà indicare al cliente la strada migliore da percorrere nel suo interesse. Gli aspiranti professionisti potranno scegliere tra due tracce a seconda delle proprie predisposizioni naturali.

Nel primo caso, il parere si concentrerà sullo sforzo argomentativo di sostenere la tesi più favorevole all’ipotetico assistito mentre nel secondo caso bisognerà redigere un “parere pro veritate” e quindi nell’interesse equidistante della verità

Esame avvocato 2013: ecco come svolgere il parere di diritto penale:

  • Redigere una breve introduzione in cui si indicano le principali questioni che si vogliono affrontare,
  • Inquadrare gli istituti rilevanti e arrivare alla questione principale di cui è richiesta la soluzione;
  • Sulla base dei codici, descrivere gli orientamenti giurisprudenziali e le relative tendenze dottrinali;
  • La parte più importante è la parte motivazionale che spiega la risoluzione del quesito,
  • Utilizzare un linguaggio chiaro, semplice e tecnico,
  • Breve conclusione. Da evitare le ripetizioni e ovvietà.

Ma come affrontare con successo la seconda prova scritta dell’esame avvocato 2013? Ecco il parere del professionista ed esperto: ”L’aspirante avvocato che voglia affrontare con sicurezza la seconda prova dell’esame di avvocato deve sfruttare al meglio le proprie attitudini alle prove scritte, rispolverando la conoscenza generale degli istituti e la casistica più attuale.Il parere risulta difficile ai laureati in giurisprudenza, poco abituati a scrivere durante il percorso universitario, perché all’ordinaria ma controllabile difficoltà di trovare adeguate soluzioni alle questioni giuridiche poste dalla traccia, si aggiunge l’ulteriore difficoltà di esporre tali soluzioni per iscritto in modo chiaro, logico, coerente e comprensibile”.

Così conclude l’avvocato Forleo: “Prima di mettere mano ai codici ed iniziare la stesura dell’elaborato all’esame di avvocato è necessaria una lettura attenta della traccia. Studiata la traccia e coltone l’effettivo significato, inquadrare la tesi “prevalente” o più recente e le tesi eventualmente minoritarie, applicandole al caso concreto, ricercando la giurisprudenza utile e costruendo una motivazione organica e logicamente ordinata: fissare una scaletta dei punti da sviluppare rende più schematico e lineare lo svolgimento del compito e aiuta a sviluppare spunti critici che ci permettono di fruttare al meglio la freschezza mentale delle prime ore. Consiglio in ogni caso di adottare un linguaggio tecnico ma semplice, senza eccedere in prolissi inquadramenti generali, mantenendo un equilibrio, anche quantitativo, tra la parte dedicata all’introduzione del parere e quella dedicata alla soluzione dei quesiti”.

Ecco le tracce e gli svolgimenti di diritto penale dell’esame avvocato degli anni precedenti:

Ecco infine l’ultima prova dell’esame avvocato 2013 che si svolgere il giorno 12 dicembre alle ore 9:00.

Esame avvocato 12 dicembre 2013 svolgimento atto giudiziario. Il candidato all’esame di avvocato per redigere l’atto giudiziario dovrà individuare l’atto più idoneo e in seguito dovrà elencare tutte le norme ed i principi ad esso correlati. Dopo la redazione della parte introduttiva, il candidato dovrà indicare la natura dell’atto giudiziario da adottare, inserendo all’interno dello schema giuridico i dettagli nevralgici relativi al quesito. Infine il candidato dovrà formulare le richieste e redigere eventualmente le eventuali annotazioni.

Le difficoltà presenti nella terza prova dell’esame di avvocato e indicate dal professionista Raffaele Barra: “Paradossalmente, la prova relativa alla redazione dell’atto giudiziario è la più facile, ma a condizione che si sia fatta la pratica. Infatti, nei due anni di praticantato, capita di doversi confrontare con citazioni, comparse di costituzione, ricorsi per decreto ingiuntivo o per sequestro, ecc. 

Ad ogni modo, anche se tali tematiche non fossero state scalfite in maniera diretta, il candidato, grazie ai due anni di pratica, dovrebbe ugualmente aver compreso lo schema essenziale dell’atto giudiziario. L’atto di citazione, ad esempio, ha uno schema ben preciso. Il suo contenuto variabile è rappresentato soltanto dalla descrizione della fattispecie giuridica e del caso di cui ci si occupa. L’altra parte dell’atto ha, invece, uno schema fisso: l’intestazione, l’esposizione dei motivi, le richieste istruttorie e le conclusioni da formulare.

“Quindi, anche per un semplice ricorso, sia esso effettuato per decreto ingiuntivo o per sequestro conservativo, si osservano i medesimi schemi logici. Pertanto, se il candidato avesse svolto una proficua pratica, non dovrebbe aver grandi problemi nella redazione di un atto giudiziario.

Spesso, purtroppo, non tutti i candidati sostengono l’esame di avvocato con alle spalle una buona pratica. In tal caso, il candidato resta ancorato ad una preparazione prettamente teorica, che potrebbe esser sufficiente per la redazione dei pareri, ma non per l’atto giudiziario”.

La Commissione Centrale presso il Ministero della Giustizia e le sottocommissioni presso ciascuna Corte di Appello per l’esame avvocato 2013 sono così costituite:

© Riproduzione Riservata
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Redazione Controcampus Controcampus è Il magazine più letto dai giovani su: Scuola, Università, Ricerca, Formazione, Lavoro. Controcampus nasce nell’ottobre 2001 con la missione di affiancare con la notizia e l’informazione, il mondo dell’istruzione e dell’università. Il suo cuore pulsante sono i giovani, menti libere e non compromesse da nessun interesse di parte. Il progetto è ambizioso e Controcampus cresce e si evolve arricchendo il proprio staff con nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus, ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico. Il suo successo si riconosce da subito, principalmente in due fattori; i suoi ideatori, giovani e brillanti menti, capaci di percepire i bisogni dell’utenza, il riuscire ad essere dentro le notizie, di cogliere i fatti in diretta e con obiettività, di trasmetterli in tempo reale in modo sempre più semplice e capillare, grazie anche ai numerosi collaboratori in tutta Italia che si avvicinano al progetto. Nascono nuove redazioni all’interno dei diversi atenei italiani, dei soggetti sensibili al bisogno dell’utente finale, di chi vive l’università, un’esplosione di dinamismo e professionalità capace di diventare spunto di discussioni nell’università non solo tra gli studenti, ma anche tra dottorandi, docenti e personale amministrativo. Controcampus ha voglia di emergere. Abbattere le barriere che il cartaceo può creare. Si aprono cosi le frontiere per un nuovo e più ambizioso progetto, per nuovi investimenti che possano demolire le barriere che un giornale cartaceo può avere. Nasce Controcampus.it, primo portale di informazione universitaria e il trend degli accessi è in costante crescita, sia in assoluto che rispetto alla concorrenza (fonti Google Analytics). I numeri sono importanti e Controcampus si conquista spazi importanti su importanti organi d’informazione: dal Corriere ad altri mass media nazionale e locali, dalla Crui alla quasi totalità degli uffici stampa universitari, con i quali si crea un ottimo rapporto di partnership. Certo le difficoltà sono state sempre in agguato ma hanno generato all’interno della redazione la consapevolezza che esse non sono altro che delle opportunità da cogliere al volo per radicare il progetto Controcampus nel mondo dell’istruzione globale, non più solo università. Controcampus ha un proprio obiettivo: confermarsi come la principale fonte di informazione universitaria, diventando giorno dopo giorno, notizia dopo notizia un punto di riferimento per i giovani universitari, per i dottorandi, per i ricercatori, per i docenti che costituiscono il target di riferimento del portale. Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito, l’università gratis. L’università a portata di click è cosi che ci piace chiamarla. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza. Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria. Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei nostri lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. La Storia Controcampus è un periodico d’informazione universitaria, tra i primi per diffusione. Ha la sua sede principale a Salerno e molte altri sedi presso i principali atenei italiani. Una rivista con la denominazione Controcampus, fondata dal ventitreenne Mario Di Stasi nel 2001, fu pubblicata per la prima volta nel Ottobre 2001 con un numero 0. Il giornale nei primi anni di attività non riuscì a mantenere una costanza di pubblicazione. Nel 2002, raggiunta una minima possibilità economica, venne registrato al Tribunale di Salerno. Nel Settembre del 2004 ne seguì la registrazione ed integrazione della testata www.controcampus.it. Dalle origini al 2004 Controcampus nacque nel Settembre del 2001 quando Mario Di Stasi, allora studente della facoltà di giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Salerno, decise di fondare una rivista che offrisse la possibilità a tutti coloro che vivevano il campus campano di poter raccontare la loro vita universitaria, e ad altrettanta popolazione universitaria di conoscere notizie che li riguardassero. Il primo numero venne diffuso all’interno della sola Università di Salerno, nei corridoi, nelle aule e nei dipartimenti. Per il lancio vennero scelti i tre giorni nei quali si tenevano le elezioni universitarie per il rinnovo degli organi di rappresentanza studentesca. In quei giorni il fermento e la partecipazione alla vita universitaria era enorme, e l’idea fu proprio quella di arrivare ad un numero elevatissimo di persone. Controcampus riuscì a terminare le copie date in stampa nel giro di pochissime ore. Era un mensile. La foliazione era di 6 pagine, in due colori, stampate in 5.000 copie e ristampa di altre 5.000 copie (primo numero). Come sede del giornale fu scelto un luogo strategico, un posto che potesse essere d’aiuto a cercare fonti quanto più attendibili e giovani interessati alla scrittura ed all’ informazione universitaria. La prima redazione aveva sede presso il corridoio della facoltà di giurisprudenza, in un locale adibito in precedenza a magazzino ed allora in disuso. La redazione era quindi raccolta in un unico ambiente ed era composta da un gruppo di ragazzi, di studenti (oltre al direttore) interessati all’idea di avere uno spazio e la possibilità di informare ed essere informati. Le principali figure erano, oltre a Mario Di Stasi: Giovanni Acconciagioco, studente della facoltà di scienze della comunicazione Mario Ferrazzano, studente della facoltà di Lettere e Filosofia Il giornale veniva fatto stampare da una tipografia esterna nei pressi della stessa università di Salerno. Nei giorni successivi alla prima distribuzione, molte furono le persone che si avvicinarono al nuovo progetto universitario, chi per cercarne una copia, chi per poter partecipare attivamente. Stava per nascere un nuovo fenomeno mai conosciuto prima, Controcampus, “il periodico d’informazione universitaria”. “L’università gratis, quello che si può dire e quello che altrimenti non si sarebbe detto”, erano questi i primi slogan con cui si presentava il periodico, quasi a farne intendere e precisare la sua intenzione di università libera e senza privilegi, informazione a 360° senza censure. Il giornale, nei primi numeri, era composto da una copertina che raccoglieva le immagini (foto) più rappresentative del mese, un sommario e, a seguire, Campus Voci, la pagina del direttore. La quarta pagina ospitava l’intervista al corpo docente e o amministrativo (il primo numero aveva l’intervista al rettore uscente G. Donsi e al rettore in carica R. Pasquino). Nelle pagine successive era possibile leggere la cronaca universitaria. A seguire uno spazio dedicato all’arte (poesia e fumettistica). I caratteri erano stampati in corpo 10. Nel Marzo del 2002 avvenne un primo essenziale cambiamento: venne creato un vero e proprio staff di lavoro, il direttore si affianca a nuove figure: un caporedattore (Donatella Masiello) una segreteria di redazione (Enrico Stolfi), redattori fissi (Antonella Pacella, Mario Bove). Il periodico cambia l’impaginato e acquista il suo colore editoriale che lo accompagnerà per tutto il percorso: il blu. Viene creata una nuova testata che vede la dicitura Controcampus per esteso e per riflesso (specchiato), a voler significare che l’informazione che appare è quella che si riflette, quello che, se non fatto sapere da Controcampus, mai si sarebbe saputo (effetto specchiato della testata). La rivista viene stampa in una tipografia diversa dalla precedente, la redazione non aveva una tipografia propria, ma veniva impaginata (un nuovo e più accattivante impaginato) da grafici interni alla redazione. Aumentarono le pagine (24 pagine poi 28 poi 32) e alcune di queste per la prima volta vengono dedicate alla pubblicità. Viene aperta una nuova sede, questa volta di due stanze. Nel Maggio 2002 la tiratura cominciò a salire, fu l’anno in cui Mario Di Stasi ed il suo staff decisero di portare il giornale in edicola ad un prezzo simbolico di € 0,50. Il periodico era cosi diventato la voce ufficiale del campus salernitano, i temi erano sempre più scottanti e di attualità. Numero dopo numero l’obbiettivo era diventato non più e soltanto quello di informare della cronaca universitaria, ma anche quello di rompere tabù. Nel puntuale editoriale del direttore si poteva ascoltare la denuncia, la critica, la voce di migliaia di giovani, in un periodo storico che cominciava a portare allo scoperto i risultati di una cattiva gestione politica e amministrativa del Paese e mostrava i primi segni di una poi calzante crisi economica, sociale ed ideologica, dove i giovani venivano sempre più messi da parte. Disabilità, corruzione, baronato, droga, sessualità: sono questi alcuni dei temi che il periodico affronta. Nel 2003 il comune di Salerno viene colto da un improvviso “terremoto” politico a causa della questione sul registro delle unioni civili, “terremoto” che addirittura provoca le dimissioni dell’assessore Piero Cardalesi, favorevole ad una battaglia di civiltà (cit. corriere). Nello stesso periodo Controcampus manda in stampa, all’insaputa dell’accaduto, un numero con all’interno un’ inchiesta sulla omosessualità intitolata “dirselo senza paura” che vede in copertina due ragazze lesbiche. Il fatto giunge subito all’attenzione del caporedattore G. Boyano del corriere del mezzogiorno. È cosi che Controcampus entra nell’attenzione dei media, prima locali e poi nazionali. Nel 2003 Mario Di Stasi avverte nell’aria segnali di cambiamento sia della società che rispetto al periodico Controcampus. Pensa allora di investire ulteriormente sul progetto, in redazione erano presenti nuove figure: Ernesto Natella, Laura Muro, Emilio C. Bertelli, Antonio Palmieri. Il periodico aumenta le pagine, (44 pagine e poi 60 pagine), è stampato interamente a colori, la testata è disegnata più piccola e posizionata al lato sinistro della prima pagina. La redazione si trasferisce in una nuova sede, presso la palazzina E.di.su del campus di Salerno, questa volta per concessione dell’allora presidente dell’E.di.su, la Professoressa Caterina Miraglia che crede in Controcampus. Nello stesso anno Controcampus per la prima volta entra nel mondo del Web e a farne da padrino è Antonio Palmieri, allora studente della facoltà di Economia, giovane brillante negli studi e nelle sue capacità web. Crea un portale su piattaforma CMS realizzato in asp. È la nascita di www.controcampus.it e l’inizio di un percorso più grande. Controcampus è conosciuto in tutti gli atenei italiani, grazie al rapporto e collaborazione che si instaura con gli uffici stampa di ogni ateneo, grazie alla distribuzione del cartaceo ed alla nuova iniziativa manageriale di aprire sedi - redazioni in tutta Italia. Nel 2004 Mario Di Stasi, Antonio Palmieri, Emilio C. Bertelli e altri redattori del periodico controcampus vengono eletti rappresentanti di facoltà. Questo non permette di sporcare l’indirizzo e linea editoriale di Controcampus, che resta libera da condizionamenti di partito, ma offre la possibilità di poter accedere a finanziamenti provenienti dalla stessa Università degli Studi di Salerno che, insieme alla pubblicità, permettono di aumentare gli investimenti del gruppo editoriale. Ciò nonostante Controcampus rispetto alla concorrenza doveva contare solamente sulle proprie forze. La forza del giornale stava nella fiducia che i lettori avevano ormai riposto nel periodico. I redattori di Controcampus diventarono 15, le redazioni nelle varie università italiane aumentavano. Tutto questo faceva si che il periodico si consolidasse, diventando punto di riferimento informativo non soltanto più dei soli studenti ma anche di docenti, personale e politici, interessati a conoscere l’informazione universitaria. Gli stessi organi dell’istruzione quali Miur e Crui intrecciavano rapporti di collaborazione con il periodico. Dal 2005 al 2009 A partire dal 2005 Controcampus e www.controcampus.it ospitano delle rubriche fisse. Le principali sono: Università, la rubrica dedicata alle notizie istituzionali Uni Nord, Uni Centro e Uni Sud, rubriche dedicate alla cronaca universitaria Cominciano inoltre a prender piede informazioni di taglio più leggero come il gossip che anche nel contesto universitario interessa. La redazione di Controcampus intuisce che il gossip può permettergli di aumentare il numero di lettori e fedeli e nasce cosi da controcampus anche una iniziativa che sarà poi riproposta ogni anno, Elogio alla Bellezza, un concorso di bellezza che vede protagonisti studenti, docenti e personale amministrativo. Dal 2006 al 2009 la rivista si consolida ma la difficoltà di mantenete una tiratura nazionale si fa sentire anche per forza della crisi economia che investe il settore della carta stampata. Dal 2009 ad oggi Nel maggio del 2009 Mario Di Stasi, nel tentativo di voler superare qualsiasi rischio di chiusura del periodico e colto dall’interesse sempre maggiore dell’informazione sul web (web 2.0 ecc), decide di portare l’intero periodico sul web, abbandonando la produzione in stampa. Nasce un nuovo portale: www.controcampus.it su piattaforma francese Spip. Questo se da un lato presenta la forza di poter interessare e raggiungere un vastissimo pubblico (le indicizzazioni lo dimostrano), dall’altro lato presenta subito delle debolezze dovute alla cattiva programmazione dello stesso portale. Nel 2012 www.controcampus.it si rinnova totalmente, Mario Di Stasi porta con se un nuovo staff: Pasqualina Scalea (Caporedattore), Dora Della Sala (Vice Caporedattore), Antonietta Amato (segreteria di Redazione) Antonio Palmieri (Responsabile dell’area Web) Lucia Picardo (Area Marketing), Rosario Santitoro ( Area Commerciale). Ci sono nuovi responsabili di area, ciascuno dei quali è a capo di una redazione nelle diverse sedi dei principali Atenei Italiani: sono nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico. Nel 2013 www.controcampus.it si aplia, il portale d'informazione universitario, diventa un network. Una nuova edizione, non più un periodico ma un quotidiano anzi un notiziario in tempo reale. Nasce il Magazine Controcampus, nascono nuovi contenuti: scuola, università, ricerca, formazione e lavoro. Nascono ulteriori piattaforme collegate alla webzine, non solo informazione ma servizi come bacheche, appunti, ricerca lavoro e anche nuovi servizi sociali. Certo le difficoltà sono state sempre in agguato ma hanno generato all’interno della redazione la consapevolezza che esse non sono altro che delle opportunità da cogliere al volo per radicare il progetto Controcampus nel mondo dell’istruzione globale, non più solo università. Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza. Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria. Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. Leggi tutto