Anche quest’anno, come di consueto, le aule dei principali atenei ed istituti scolastici italiani saranno assediate da migliaia di aspiranti giuristi, pervasi da ingenti ambizioni professionali.
Inizia l’esame avvocato 2013-2014
Dal 10 al 12 dicembre, un esercito di candidati, corredato di laute sapienze giuridiche e codici commentati, si accingerà a sostenere l’ultima tappa del percorso accademico e formativo di un aspirante giurista: l’esame avvocato per l’abilitazione alla professione forense.
L’esame avvocato 2013 è, senza ombra di dubbio, una prova ardua, complessa e, rigorosamente, selettiva. Una prova che ha il pregio di far assurgere il candidato al rango di professionista, a patto che abbia acquisito legittimamente una laurea in giurisprudenza e che abbia svolto due anni di tirocinio presso uno studio legale.
Le prove scritte dell’esame avvocato sono tre e risultano basate su tematiche formulate dal Ministero della Giustizia. Come tutti sanno, il Ministero della Giustizia ha stabilito che le prove dell’esame di avvocato 2013 debbano svolgersi il 10, l’11 ed il 12 dicembre. La prima prova consiste nella redazione di un parere motivato, da scegliersi tra due tematiche relative al diritto civile; la seconda prova è, invece, caratterizzata dall’elaborazione di un parere motivato di diritto penale; infine, la terza prova, che andrà in scena il 12 dicembre, risulta incentrata sulla redazione di un atto giudiziario.
Differenza tra Parere ed Atto giudiziario alll’esame avvocato 2013-2014. L’elaborazione dell’atto giudiziario, fulcro nevralgico dell’ultima prova scritta, richiede sintomatiche conoscenze relative sia al diritto sostanziale (diritto civile, penale, amministrativo), sia al diritto processuale (procedura civile, penale, amministrativa). Nel redigere il parere all’esame avvocato, il candidato è investito dell’onere di elargire validi consigli al suo cliente immaginario. L’aspirante giurista, dunque, deve focalizzare l’attenzione sui principali istituti giuridici estrapolabili dalla traccia ed, infine, proporre una valida soluzione del caso. Per redigere un atto giudiziario all’esame avvocato, invece, è necessario che il candidato abbia svolto, in maniera a dir poco proficua, i due anni di pratica. Questa prova, infatti, richiede adeguate conoscenze giuridiche, sia teoriche, sia pratiche. Il candidato, assunte le vesti dell’avvocato, è tenuto, da un lato, ad arguire dalla traccia quale sia l’atto giudiziario più idoneo, dall’altro, ad attuare una vera e propria osmosi tra strumenti di diritto processuale e diritto sostanziale. Pertanto, la redazione dell’atto impone l’ottemperanza ad appositi schemi giuridici.
Come redigere l’atto giudiziario, terza prova esame avvocato 2013. In sintesi, nel redigere l’atto giudiziario, l’aspirante principe del foro deve ottemperare ad alcune, sintomatiche, norme consuetudinarie. Dopo aver letto attentamente la traccia ed individuato l’atto più idoneo, il candidato deve elencare, in maniera a dir poco minuziosa, tutte le norme ed i principi ad esso correlati, ed, in seguito, citare le massime giurisprudenziali di riferimento. Dopo aver redatto la parte introduttiva, è necessario indicare la natura dell’atto giudiziario da adottare, inserendo all’interno dello schema giuridico i dettagli nevralgici relativi al quesito. Infine, l’aspirante avvocato, dopo aver completato lo schema dell’atto giudiziario, deve formulare le richieste (da espletare a beneficio, o per conto, del cliente) e redigere, se necessario, le eventuali annotazioni (con riferimenti normativi).
Al fin di focalizzare l’attenzione sull’esame avvocato 2013-2014 ed, in particolare, sulla terza prova scritta, inerente all’atto giudiziario, abbiamo sentito l’Avvocato Raffaele Barra.
Avvocato Barra, potrebbe parlarci della struttura dell’esame avvocato 2013?
“L’esame di avvocato si compone di due parti: la parte prima con le prove scritte e la seconda con la prova orale. Le prove scritte sono tre. I due pareri, l’uno di diritto civile, l’altro di diritto penale, risultano caratterizzati dall’esame di un caso, alla luce della giurisprudenza, e dalla valutazione delle soluzioni relative al singolo caso. Questa parte di prova è piuttosto agevole, perché richiede soltanto una preparazione teorica. C’è poi la possibilità di consultare i codici con il commento della giurisprudenza e, quindi, il candidato può orientarsi con tranquillità se ha un minimo di dimestichezza, anche pratica. Spesso accade che in seduta d’esame le commissioni dispensino dei consigli su come sviluppare l’argomento, dando indicazioni in merito alle possibili soluzioni giurisprudenziali da adottare. In giurisprudenza, infatti, esistono varie posizioni. Alcune sono dominanti, altre minoritarie. Per cui, dal punto di vista strettamente teorico, è possibile ritenere di aderire ad una corrente di pensiero piuttosto che ad un’altra. Anche se, ovviamente, bisogna far riferimento alla gerarchia delle singole corti che emettono le varie pronunce. La terza prova scritta consiste nella redazione di un atto giudiziario. Questa prova dovrebbe essere la cartina di tornasole per verificare se il candidato abbia effettivamente svolto la pratica forense, anche perché non c’è nessun sussidio che possa aiutare il candidato se non il codice di procedura civile, qualora, ad esempio, il candidato scelga di realizzare l’atto giudiziario di diritto civile. E’ quindi necessario aver svolto una buona pratica forense, ed aver avuto la possibilità di redigere, durante i due anni di praticantato, atti, citazioni, ricorsi ed istanze varie, in modo da saper articolare poi nel caso specifico, il tema oggetto della prova d’esame. Infine, c’è la prova orale.”
“Una prova che verte su varie materie, alcune delle quali scelte dai candidati, nelle quali viene necessariamente inserita la deontologia professionale, che ha una grande importanza. La prova orale è la parte dell’esame da avvocato che risente maggiormente dell’impostazione scolastica ed universitaria, anche se, in alcune domande, rivela ad ogni modo l’esperienza acquisita nel corso dei due anni di praticantato. Tuttavia, non sempre la pratica viene svolta in maniera proficua. Talvolta, accade che i candidati preparino contemporaneamente sia l’esame di avvocato, sia concorsi notarili o in magistratura”.
Quali sono le principali difficoltà concernenti elaborazione terza prova dell’esame avvocato 2013?
“Paradossalmente, la prova relativa alla redazione dell’atto giudiziario è la più facile, ma a condizione che si sia fatta la pratica. Infatti, nei due anni di praticantato, capita di doversi confrontare con citazioni, comparse di costituzione, ricorsi per decreto ingiuntivo o per sequestro, ecc
Ad ogni modo, anche se tali tematiche non fossero state scalfite in maniera diretta, il candidato, grazie ai due anni di pratica, dovrebbe ugualmente aver compreso lo schema essenziale dell’atto giudiziario. L’atto di citazione, ad esempio, ha uno schema ben preciso. Il suo contenuto variabile è rappresentato soltanto dalla descrizione della fattispecie giuridica e del caso di cui ci si occupa. L’altra parte dell’atto ha, invece, uno schema fisso: l’intestazione, l’esposizione dei motivi, le richieste istruttorie e le conclusioni da formulare. Quindi, anche per un semplice ricorso, sia esso effettuato per decreto ingiuntivo o per sequestro conservativo, si osservano i medesimi schemi logici. Pertanto, se il candidato avesse svolto una proficua pratica, non dovrebbe aver grandi problemi nella redazione di un atto giudiziario. Spesso, purtroppo, non tutti i candidati sostengono l’esame di avvocato con alle spalle una buona pratica. In tal caso, il candidato resta ancorato ad una preparazione prettamente teorica, che potrebbe esser sufficiente per la redazione dei pareri, ma non per l’atto giudiziario”.
Secondo Lei, è verosimile ipotizzare che il Ministero della Giustizia scelga le tematiche inerenti alle prove scritte dell’esame avvocato basandosi sull’attualità?
“Diciamo che può accadere che, in alcuni casi, i relatori delle tracce puntino l’occhio sulle nuove evidenze relative ai disparati ambiti del diritto. Ad esempio, nell’ultimo anno, tra le varie possibilità di scelta concernenti il parere di diritto penale vi era una tematica, a dir poco attuale, come la detenzione di materiale pedo-pornografico.
Un argomento che, sfortunatamente, è negli ultimi tempi molto attuale.
Quindi può esserci, sicuramente, una particolare attenzione verso l’attualità, però, a volte, le cose sono imprevedibili e non è escluso che gli argomenti dell’esame da avvocato del 2013 rasentino vicende più classiche”.
Quali sono le funzioni delle commissioni relative all’esame avvocato oggi?
“Le commissioni sono composte da avvocati, magistrati e docenti universitari. I membri vengono nominati dai distretti di Corte d’Appello e, normalmente, tendono a dividersi in sottocommissioni per velocizzare sia i lavori di correzione degli elaborati scritti, sia per quel che concerne l’effettuazione delle prove orali. Le Corti d’Appello, invece, oltre a nominare le commissioni, stabiliscono le sedi d’esame”.
La Commissione Centrale presso il Ministero della Giustizia e le sottocommissioni presso ciascuna Corte di Appello per l’esame avvocato 2013 sono così costituite:
Redazione Controcampus
Controcampus è Il magazine più letto dai giovani su: Scuola, Università, Ricerca, Formazione, Lavoro.
Controcampus nasce nell’ottobre 2001 con la missione di affiancare con la notizia e l’informazione, il mondo dell’istruzione e dell’università. Il suo cuore pulsante sono i giovani, menti libere e non compromesse da nessun interesse di parte.
Il progetto è ambizioso e Controcampus cresce e si evolve arricchendo il proprio staff con nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus, ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico.
Il suo successo si riconosce da subito, principalmente in due fattori; i suoi ideatori, giovani e brillanti menti, capaci di percepire i bisogni dell’utenza, il riuscire ad essere dentro le notizie, di cogliere i fatti in diretta e con obiettività, di trasmetterli in tempo reale in modo sempre più semplice e capillare, grazie anche ai numerosi collaboratori in tutta Italia che si avvicinano al progetto.
Nascono nuove redazioni all’interno dei diversi atenei italiani, dei soggetti sensibili al bisogno dell’utente finale, di chi vive l’università, un’esplosione di dinamismo e professionalità capace di diventare spunto di discussioni nell’università non solo tra gli studenti, ma anche tra dottorandi, docenti e personale amministrativo.
Controcampus ha voglia di emergere. Abbattere le barriere che il cartaceo può creare. Si aprono cosi le frontiere per un nuovo e più ambizioso progetto, per nuovi investimenti che possano demolire le barriere che un giornale cartaceo può avere. Nasce Controcampus.it, primo portale di informazione universitaria e il trend degli accessi è in costante crescita, sia in assoluto che rispetto alla concorrenza (fonti Google Analytics).
I numeri sono importanti e Controcampus si conquista spazi importanti su importanti organi d’informazione: dal Corriere ad altri mass media nazionale e locali, dalla Crui alla quasi totalità degli uffici stampa universitari, con i quali si crea un ottimo rapporto di partnership.
Certo le difficoltà sono state sempre in agguato ma hanno generato all’interno della redazione la consapevolezza che esse non sono altro che delle opportunità da cogliere al volo per radicare il progetto Controcampus nel mondo dell’istruzione globale, non più solo università.
Controcampus ha un proprio obiettivo: confermarsi come la principale fonte di informazione universitaria, diventando giorno dopo giorno, notizia dopo notizia un punto di riferimento per i giovani universitari, per i dottorandi, per i ricercatori, per i docenti che costituiscono il target di riferimento del portale.
Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito, l’università gratis. L’università a portata di click è cosi che ci piace chiamarla. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza.
Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria.
Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei nostri lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario.
La Storia
Controcampus è un periodico d’informazione universitaria, tra i primi per diffusione.
Ha la sua sede principale a Salerno e molte altri sedi presso i principali atenei italiani.
Una rivista con la denominazione Controcampus, fondata dal ventitreenne Mario Di Stasi nel 2001, fu pubblicata per la prima volta nel Ottobre 2001 con un numero 0. Il giornale nei primi anni di attività non riuscì a mantenere una costanza di pubblicazione. Nel 2002, raggiunta una minima possibilità economica, venne registrato al Tribunale di Salerno. Nel Settembre del 2004 ne seguì la registrazione ed integrazione della testata www.controcampus.it.
Dalle origini al 2004
Controcampus nacque nel Settembre del 2001 quando Mario Di Stasi, allora studente della facoltà di giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Salerno, decise di fondare una rivista che offrisse la possibilità a tutti coloro che vivevano il campus campano di poter raccontare la loro vita universitaria, e ad altrettanta popolazione universitaria di conoscere notizie che li riguardassero.
Il primo numero venne diffuso all’interno della sola Università di Salerno, nei corridoi, nelle aule e nei dipartimenti. Per il lancio vennero scelti i tre giorni nei quali si tenevano le elezioni universitarie per il rinnovo degli organi di rappresentanza studentesca. In quei giorni il fermento e la partecipazione alla vita universitaria era enorme, e l’idea fu proprio quella di arrivare ad un numero elevatissimo di persone. Controcampus riuscì a terminare le copie date in stampa nel giro di pochissime ore.
Era un mensile. La foliazione era di 6 pagine, in due colori, stampate in 5.000 copie e ristampa di altre 5.000 copie (primo numero). Come sede del giornale fu scelto un luogo strategico, un posto che potesse essere d’aiuto a cercare fonti quanto più attendibili e giovani interessati alla scrittura ed all’ informazione universitaria. La prima redazione aveva sede presso il corridoio della facoltà di giurisprudenza, in un locale adibito in precedenza a magazzino ed allora in disuso. La redazione era quindi raccolta in un unico ambiente ed era composta da un gruppo di ragazzi, di studenti (oltre al direttore) interessati all’idea di avere uno spazio e la possibilità di informare ed essere informati. Le principali figure erano, oltre a Mario Di Stasi:
Giovanni Acconciagioco, studente della facoltà di scienze della comunicazione
Mario Ferrazzano, studente della facoltà di Lettere e Filosofia
Il giornale veniva fatto stampare da una tipografia esterna nei pressi della stessa università di Salerno.
Nei giorni successivi alla prima distribuzione, molte furono le persone che si avvicinarono al nuovo progetto universitario, chi per cercarne una copia, chi per poter partecipare attivamente. Stava per nascere un nuovo fenomeno mai conosciuto prima, Controcampus, “il periodico d’informazione universitaria”. “L’università gratis, quello che si può dire e quello che altrimenti non si sarebbe detto”, erano questi i primi slogan con cui si presentava il periodico, quasi a farne intendere e precisare la sua intenzione di università libera e senza privilegi, informazione a 360° senza censure.
Il giornale, nei primi numeri, era composto da una copertina che raccoglieva le immagini (foto) più rappresentative del mese, un sommario e, a seguire, Campus Voci, la pagina del direttore. La quarta pagina ospitava l’intervista al corpo docente e o amministrativo (il primo numero aveva l’intervista al rettore uscente G. Donsi e al rettore in carica R. Pasquino). Nelle pagine successive era possibile leggere la cronaca universitaria. A seguire uno spazio dedicato all’arte (poesia e fumettistica). I caratteri erano stampati in corpo 10.
Nel Marzo del 2002 avvenne un primo essenziale cambiamento: venne creato un vero e proprio staff di lavoro, il direttore si affianca a nuove figure: un caporedattore (Donatella Masiello) una segreteria di redazione (Enrico Stolfi), redattori fissi (Antonella Pacella, Mario Bove). Il periodico cambia l’impaginato e acquista il suo colore editoriale che lo accompagnerà per tutto il percorso: il blu. Viene creata una nuova testata che vede la dicitura Controcampus per esteso e per riflesso (specchiato), a voler significare che l’informazione che appare è quella che si riflette, quello che, se non fatto sapere da Controcampus, mai si sarebbe saputo (effetto specchiato della testata). La rivista viene stampa in una tipografia diversa dalla precedente, la redazione non aveva una tipografia propria, ma veniva impaginata (un nuovo e più accattivante impaginato) da grafici interni alla redazione. Aumentarono le pagine (24 pagine poi 28 poi 32) e alcune di queste per la prima volta vengono dedicate alla pubblicità. Viene aperta una nuova sede, questa volta di due stanze.
Nel Maggio 2002 la tiratura cominciò a salire, fu l’anno in cui Mario Di Stasi ed il suo staff decisero di portare il giornale in edicola ad un prezzo simbolico di € 0,50.
Il periodico era cosi diventato la voce ufficiale del campus salernitano, i temi erano sempre più scottanti e di attualità. Numero dopo numero l’obbiettivo era diventato non più e soltanto quello di informare della cronaca universitaria, ma anche quello di rompere tabù. Nel puntuale editoriale del direttore si poteva ascoltare la denuncia, la critica, la voce di migliaia di giovani, in un periodo storico che cominciava a portare allo scoperto i risultati di una cattiva gestione politica e amministrativa del Paese e mostrava i primi segni di una poi calzante crisi economica, sociale ed ideologica, dove i giovani venivano sempre più messi da parte. Disabilità, corruzione, baronato, droga, sessualità: sono questi alcuni dei temi che il periodico affronta.
Nel 2003 il comune di Salerno viene colto da un improvviso “terremoto” politico a causa della questione sul registro delle unioni civili, “terremoto” che addirittura provoca le dimissioni dell’assessore Piero Cardalesi, favorevole ad una battaglia di civiltà (cit. corriere). Nello stesso periodo Controcampus manda in stampa, all’insaputa dell’accaduto, un numero con all’interno un’ inchiesta sulla omosessualità intitolata “dirselo senza paura” che vede in copertina due ragazze lesbiche. Il fatto giunge subito all’attenzione del caporedattore G. Boyano del corriere del mezzogiorno. È cosi che Controcampus entra nell’attenzione dei media, prima locali e poi nazionali.
Nel 2003 Mario Di Stasi avverte nell’aria segnali di cambiamento sia della società che rispetto al periodico Controcampus. Pensa allora di investire ulteriormente sul progetto, in redazione erano presenti nuove figure: Ernesto Natella, Laura Muro, Emilio C. Bertelli, Antonio Palmieri. Il periodico aumenta le pagine, (44 pagine e poi 60 pagine), è stampato interamente a colori, la testata è disegnata più piccola e posizionata al lato sinistro della prima pagina. La redazione si trasferisce in una nuova sede, presso la palazzina E.di.su del campus di Salerno, questa volta per concessione dell’allora presidente dell’E.di.su, la Professoressa Caterina Miraglia che crede in Controcampus. Nello stesso anno Controcampus per la prima volta entra nel mondo del Web e a farne da padrino è Antonio Palmieri, allora studente della facoltà di Economia, giovane brillante negli studi e nelle sue capacità web. Crea un portale su piattaforma CMS realizzato in asp.
È la nascita di www.controcampus.it e l’inizio di un percorso più grande. Controcampus è conosciuto in tutti gli atenei italiani, grazie al rapporto e collaborazione che si instaura con gli uffici stampa di ogni ateneo, grazie alla distribuzione del cartaceo ed alla nuova iniziativa manageriale di aprire sedi - redazioni in tutta Italia.
Nel 2004 Mario Di Stasi, Antonio Palmieri, Emilio C. Bertelli e altri redattori del periodico controcampus vengono eletti rappresentanti di facoltà. Questo non permette di sporcare l’indirizzo e linea editoriale di Controcampus, che resta libera da condizionamenti di partito, ma offre la possibilità di poter accedere a finanziamenti provenienti dalla stessa Università degli Studi di Salerno che, insieme alla pubblicità, permettono di aumentare gli investimenti del gruppo editoriale. Ciò nonostante Controcampus rispetto alla concorrenza doveva contare solamente sulle proprie forze.
La forza del giornale stava nella fiducia che i lettori avevano ormai riposto nel periodico. I redattori di Controcampus diventarono 15, le redazioni nelle varie università italiane aumentavano. Tutto questo faceva si che il periodico si consolidasse, diventando punto di riferimento informativo non soltanto più dei soli studenti ma anche di docenti, personale e politici, interessati a conoscere l’informazione universitaria. Gli stessi organi dell’istruzione quali Miur e Crui intrecciavano rapporti di collaborazione con il periodico.
Dal 2005 al 2009
A partire dal 2005 Controcampus e www.controcampus.it ospitano delle rubriche fisse. Le principali sono:
Università, la rubrica dedicata alle notizie istituzionali
Uni Nord, Uni Centro e Uni Sud, rubriche dedicate alla cronaca universitaria
Cominciano inoltre a prender piede informazioni di taglio più leggero come il gossip che anche nel contesto universitario interessa. La redazione di Controcampus intuisce che il gossip può permettergli di aumentare il numero di lettori e fedeli e nasce cosi da controcampus anche una iniziativa che sarà poi riproposta ogni anno, Elogio alla Bellezza, un concorso di bellezza che vede protagonisti studenti, docenti e personale amministrativo.
Dal 2006 al 2009 la rivista si consolida ma la difficoltà di mantenete una tiratura nazionale si fa sentire anche per forza della crisi economia che investe il settore della carta stampata.
Dal 2009 ad oggi
Nel maggio del 2009 Mario Di Stasi, nel tentativo di voler superare qualsiasi rischio di chiusura del periodico e colto dall’interesse sempre maggiore dell’informazione sul web (web 2.0 ecc), decide di portare l’intero periodico sul web, abbandonando la produzione in stampa. Nasce un nuovo portale: www.controcampus.it su piattaforma francese Spip. Questo se da un lato presenta la forza di poter interessare e raggiungere un vastissimo pubblico (le indicizzazioni lo dimostrano), dall’altro lato presenta subito delle debolezze dovute alla cattiva programmazione dello stesso portale.
Nel 2012 www.controcampus.it si rinnova totalmente, Mario Di Stasi porta con se un nuovo staff: Pasqualina Scalea (Caporedattore), Dora Della Sala (Vice Caporedattore), Antonietta Amato (segreteria di Redazione) Antonio Palmieri (Responsabile dell’area Web) Lucia Picardo (Area Marketing), Rosario Santitoro ( Area Commerciale). Ci sono nuovi responsabili di area, ciascuno dei quali è a capo di una redazione nelle diverse sedi dei principali Atenei Italiani: sono nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico.
Nel 2013 www.controcampus.it si aplia, il portale d'informazione universitario, diventa un network. Una nuova edizione, non più un periodico ma un quotidiano anzi un notiziario in tempo reale. Nasce il Magazine Controcampus, nascono nuovi contenuti: scuola, università, ricerca, formazione e lavoro. Nascono ulteriori piattaforme collegate alla webzine, non solo informazione ma servizi come bacheche, appunti, ricerca lavoro e anche nuovi servizi sociali.
Certo le difficoltà sono state sempre in agguato ma hanno generato all’interno della redazione la consapevolezza che esse non sono altro che delle opportunità da cogliere al volo per radicare il progetto Controcampus nel mondo dell’istruzione globale, non più solo università.
Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza.
Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria.
Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario.
Leggi tutto