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Tares 2013 / 2014: calcolo e tariffe tares ed entro quando pagarla

R. C.
29/11/2024

Ce n’è per tutti i gusti in materia di Tares 2013: locali, regionali, nazionali, ordinarie e straordinarie,  dirette ed indirette.

Dopo l’Imu, è l’ora della Tares, già Tarsu, poi Tia e prima ancora “contributo” per la gestione del ciclo dei rifiuti. Dicembre non manda in scena solamente abitazioni ed immobili strumentali.

Segnata sullo scadenzario degli italiani c’è anche la Tares, aumentata, secondo i calcoli Uil, del 35% in un anno, portando il conto 2013 a 305 euro di media. Un salasso da  2 miliardi di euro in più rispetto all’esborso 2012. Tares, scadenza rinviata: per pagare c’è tempo fino al 24 gennaio.

Ma cos’è la Tares e come funziona? (Tributo comunale sui rifiuti e sui servizi) è un tributo in tema di gestione dei rifiuti introdotto dal Dl. 6 dicembre 2011, n. 201 (cosiddetto “Decreto salva Italia”) e convertita con Legge 22 dicembre 2011 n. 214, in sostituzione della Tariffa di igiene ambientale (TIA) e Tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani (TARSU). Questo tributo va a coprire i costi relativi al servizio di gestione dei rifiuti urbani e dei rifiuti assimilati avviati allo smaltimento, svolto in regime di privativa pubblica ai sensi della vigente normativa ambientale e dei costi relativi ai servizi indivisibili dei comuni. Il tributo si compone:

Tares 2013-2014: cos’è come si compone, scadenza e modalità pagamento

Soggetto attivo dell’obbligazione è il comune nel cui territorio è ubicato, interamente o prevalentemente, l’immobile assoggettabile a pagamento.

Il tributo, in vigore dal 1 gennaio 2013, è basato sulla superficie dell’immobile di riferimento, il numero dei residenti, l’uso, la produzione media dei rifiuti e altri parametri e ha come obiettivo la copertura economica integrale del servizio di raccolta e smaltimento rifiuti comunale.

Chi paga la Tares? Il tributo è dovuto da chiunque possieda, occupi o detenga a qualsiasi titolo locali o aree scoperte, adibiti a qualsiasi uso, suscettibili di produrre rifiuti urbani, a prescindere dall’effettiva produzione degli stessi.

Con regolamento, ciascun Consiglio comunale determina la disciplina per l’applicazione del tributo: la classificazione delle categorie di attività con omogenea produzione di rifiuti;

La disciplina delle riduzioni tariffarie e delle esenzioni, i termini di dichiarazione e versamento del tributo, i casi di esclusioni e le sanzioni.

Come calcolare la Tares? La  determinazione dell’importo Tares è commisurata alle quantità e qualità medie ordinarie di rifiuti prodotti per unità di superficie, in relazione agli usi e alla tipologia di attività svolte, sulla base dei criteri determinati con il regolamento approvato dal comune di residenza.

Per le unità immobiliari a destinazione ordinaria iscritte o iscrivibili nel catasto edilizio urbano, la superficie assoggettabile al tributo è pari all’80% della superficie catastale determinata secondo i criteri del DPR n. 138/98. Non sono soggette al pagamento della stessa:

La Tares si articola in due parti: Componente Rifiuti e Componente Servizi. La Componente rifiuti è divisa in parte fissa e parte variabile.

La parte fissa viene utilizzata per coprire i costi fissi, quelli sostenuti indipendentemente dalla stretta gestione dei rifiuti. Per il calcolo occorrerà moltiplicare i mq dell’immobile per la tariffa corrispondente al numero degli occupanti dello stesso. Se l’intestatario dell’utenza è residente nell’immobile, il dato viene reperito negli archivi anagrafici del Comune e corrisponde al numero dei componenti il nucleo familiare. Se invece l’intestatario dell’utenza non risiede nell’immobile, il numero degli occupanti viene determinato in via presuntiva, in rapporto alla superficie dei locali.

La parte variabile è rapportata alla quantità di rifiuti prodotti (dai componenti del nucleo familiare o dall’attività produttiva) e ai relativi costi della gestione, comprensiva di un quantitativo minimo obbligatorio.

La Componente servizi è una maggiorazione determinata in € 0,30 al mq, destinata interamente allo Stato per finanziare i servizi indivisibili quali l’illuminazione pubblica, la sicurezza, la manutenzione delle strade, la gestione del verde ecc.

Scarica da qui >>> Esempi calcolo Tares – Anno 2013 – 2014

Quando pagare la Tares? La gestione del Tares,  la relativa scadenza di pagamento e il numero delle rate di versamento sono stabilite dai Comuni con propria deliberazione. A partire dal 2014 le rate, come stabilito con D.L. 201/2011 scadranno a:

Il 16 Dicembre 2013 è scaduta la proroga per il pagamento dell’ultima rata Tares. Tuttavia il Governo, considerato il continuo susseguirsi di interpretazioni legislative ambigue in moltissimi Comuni e la mancata ricezione  dei modelli di pagamento lamentata da migliaia di cittadini, ha opportunamente prorogato di un mese, 16 gennaio 2014, scadenza ultima nazionale per il conguaglio Tares, con possibilità di slittamento al 24 gennaio. Fino ad allora non saranno applicate sanzioni né interessi.

Come e dove effettuare il versamento Tares?  Il pagamento può essere effettuato con il bollettino di conto corrente postale, appositamente realizzato con decreto del 14 maggio scorso. Oltre al bollettino si può pagare anche tramite modello F24, esclusivamente presso gli sportelli bancari e gli uffici postali,

Indicando precisi codici tributo:

Per i residenti all’estero il saldo può essere versato, alternativamente al modello F24, anche con bonifico intestato a Banca d’Italia, con codice IBAN IT80R01000003245348001150300 e codice BIC “BITAITRRENT”.

Scarica da qui >>> Tabella Tariffe – Tares, Capoluoghi Italiani anno 2013 – 2014

Per meglio comprendere gli aspetti nodali del contestato balzello, cercando di dipanare l’intricata matassa di dubbi e polemiche da esso ingenerati rispetto ad obiettivi, modalità e tempi di pagamento, abbiamo raccolto per voi il parere del Dott. Aniello Napoli, commercialista iscritto all’albo di Salerno.

Dott. Napoli, può descriverci sinteticamente cos’è la Tares? Chi è tenuto a pagarla e quando?

“La sigla Tares sta per tassa rifiuti e servizi e, come dice il nome, è finalizzata al reperimento delle risorse necessarie per sostenere i costi relativi allo smaltimento e raccolta dei rifiuti e di altri servizi comuni detti indivisibili: illuminazione e manutenzione stradale, polizia municipale, anagrafe ed altri che fino ad oggi sono stati a carico dei singoli Comuni. E’ stata istituita dal governo Monti con la Legge n. 214 del 22 Dicembre 2011. Inizialmente la Tares doveva entrare in vigore a gennaio 2013 ma, a causa della contingenza economica del paese e delle elezioni politiche del marzo 2013, è stata prorogata prima al luglio 2013, poi, col Dl. n. 35/2013, è stata nuovamente posticipata a dicembre 2013.”

“La Tares è dovuta dai proprietari o dagli occupanti di beni immobili che per la loro destinazione ed uso possono generare rifiuti. Sono escluse dalla tassazione le aree scoperte delle abitazioni private (portici, terrazze, balconi), le aree condominiali, le case sprovviste di mobili e di allacci alla rete idrica ed elettrica ed i fabbricati inagibili e inabitabili. Per quanto riguarda le scadenze di pagamento, la Legge istitutiva chiarisce che le rate di versamento del tributo sono stabilite dai singoli Comuni con apposita delibera, così come le sanzioni e gli interessi da applicare per i tardivi pagamenti. Relativamente al 2013 la scadenza unica nazionale è al 16 dicembre 2013 anche se, ad oggi, è in corso l’approvazione della L. Stabilità dove è prevista la proroga di questa scadenza al 24 gennaio 2013 per cui questa dovrebbe essere la scadenza definitiva della Tares 2013. Dal 2014, poi, scomparirà probabilmente la Tares sostituita da una nuova tassa per gli stessi servizi ancora in fase di costruzione stante in corso l’approvazione della L. Stabilità.”

Come si calcola e come pagare la Tares? In che misura possiamo quantificare l’aumento rispetto alla vecchia tassazione?

“Innanzitutto va precisato che solo per il 2013 gli utenti continueranno a pagare la tassa per il servizio rifiuti (Tarsu o Tia) come nel 2012, quindi, con le stesse tariffe e scadenze, mentre pagheranno la Tares esclusivamente per la quota relativa ai servizi indivisibili cioè euro 0,30 per mq di abitazione. Dal 2014, invece, la Tares (o altra denominazione che avrà questa tassa) ingloberà tutto (Tarsu, Tia e tariffa relativa ai servizi indivisibili) ed il calcolo avverrà con modalità simili a quelle per la tassa sui rifiuti  (Tarsu/Tia) cui si aggiungerà la quota relativa ai servizi indivisibili. La base imponibile è data dalla superficie catastale degli immobili tenendo anche presente altri elementi quali il numero dei residenti nell’abitazione, l’uso, la produzione media dei rifiuti ed altri parametri. All’importo così determinato viene aggiunta la tariffa per i servizi indivisibili pari ad Euro 0,30 per ogni metro quadro di abitazione che i Comuni potranno aumentare fino ad Euro 0,40 per mq. La Tares si paga utilizzando il modello di pagamento F24 ovvero quello che generalmente si usa per versare le imposte allo Stato e agli enti pubblici o attraverso i bollettini postali e bancari cosiddetti MAV. Entrambi i modelli di pagamento dovrebbero essere inviati già compilati dai Comuni ai singoli cittadini. Riguardo alla misura dell’aumento rispetto alla vecchia tassazione, con l’avvento della Tares, l’incremento è pari ad Euro 0,30 o 0,40 per mq di abitazione.”

La Tares ha determinato notevoli aggravi di spesa, portando il conto 2013 a 305 euro di media. Due miliardi di euro in più rispetto all’esborso 2012. Aumenti inevitabili e polemiche legittime?

“La polemica è ancora viva e, a mio parere, continuerà ad animare le discussioni pubbliche del prossimo futuro per un motivo molto semplice: la Tares è nata per sopperire ai continui tagli degli stanziamenti statali verso gli enti minori come i Comuni. Difatti, però, i Comuni continueranno a percepire dai cittadini solo le tariffe precedenti per il servizio rifiuti mentre la parte aggiunta di euro 0,30 andrà allo Stato. I Comuni potranno decidere di aumentare quest’ulteriore prelievo per euro 0,10 arrivando ad euro 0,40 totali dei quali solo dieci centesimi al mq andranno nelle casse comunali. Ritengo, quindi, che sia da parte dei cittadini che da parte dei Comuni la polemica sia più che legittima perché si configura un ennesimo aggravio di tasse sempre e solo a maggior beneficio dello Stato. Di maggiori e migliori servizi per tutti…neanche a parlarne.”

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Redazione Controcampus Controcampus è Il magazine più letto dai giovani su: Scuola, Università, Ricerca, Formazione, Lavoro. Controcampus nasce nell’ottobre 2001 con la missione di affiancare con la notizia e l’informazione, il mondo dell’istruzione e dell’università. Il suo cuore pulsante sono i giovani, menti libere e non compromesse da nessun interesse di parte. Il progetto è ambizioso e Controcampus cresce e si evolve arricchendo il proprio staff con nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus, ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico. Il suo successo si riconosce da subito, principalmente in due fattori; i suoi ideatori, giovani e brillanti menti, capaci di percepire i bisogni dell’utenza, il riuscire ad essere dentro le notizie, di cogliere i fatti in diretta e con obiettività, di trasmetterli in tempo reale in modo sempre più semplice e capillare, grazie anche ai numerosi collaboratori in tutta Italia che si avvicinano al progetto. Nascono nuove redazioni all’interno dei diversi atenei italiani, dei soggetti sensibili al bisogno dell’utente finale, di chi vive l’università, un’esplosione di dinamismo e professionalità capace di diventare spunto di discussioni nell’università non solo tra gli studenti, ma anche tra dottorandi, docenti e personale amministrativo. Controcampus ha voglia di emergere. Abbattere le barriere che il cartaceo può creare. Si aprono cosi le frontiere per un nuovo e più ambizioso progetto, per nuovi investimenti che possano demolire le barriere che un giornale cartaceo può avere. Nasce Controcampus.it, primo portale di informazione universitaria e il trend degli accessi è in costante crescita, sia in assoluto che rispetto alla concorrenza (fonti Google Analytics). I numeri sono importanti e Controcampus si conquista spazi importanti su importanti organi d’informazione: dal Corriere ad altri mass media nazionale e locali, dalla Crui alla quasi totalità degli uffici stampa universitari, con i quali si crea un ottimo rapporto di partnership. Certo le difficoltà sono state sempre in agguato ma hanno generato all’interno della redazione la consapevolezza che esse non sono altro che delle opportunità da cogliere al volo per radicare il progetto Controcampus nel mondo dell’istruzione globale, non più solo università. Controcampus ha un proprio obiettivo: confermarsi come la principale fonte di informazione universitaria, diventando giorno dopo giorno, notizia dopo notizia un punto di riferimento per i giovani universitari, per i dottorandi, per i ricercatori, per i docenti che costituiscono il target di riferimento del portale. Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito, l’università gratis. L’università a portata di click è cosi che ci piace chiamarla. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza. Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria. Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei nostri lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. La Storia Controcampus è un periodico d’informazione universitaria, tra i primi per diffusione. Ha la sua sede principale a Salerno e molte altri sedi presso i principali atenei italiani. Una rivista con la denominazione Controcampus, fondata dal ventitreenne Mario Di Stasi nel 2001, fu pubblicata per la prima volta nel Ottobre 2001 con un numero 0. Il giornale nei primi anni di attività non riuscì a mantenere una costanza di pubblicazione. Nel 2002, raggiunta una minima possibilità economica, venne registrato al Tribunale di Salerno. Nel Settembre del 2004 ne seguì la registrazione ed integrazione della testata www.controcampus.it. Dalle origini al 2004 Controcampus nacque nel Settembre del 2001 quando Mario Di Stasi, allora studente della facoltà di giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Salerno, decise di fondare una rivista che offrisse la possibilità a tutti coloro che vivevano il campus campano di poter raccontare la loro vita universitaria, e ad altrettanta popolazione universitaria di conoscere notizie che li riguardassero. Il primo numero venne diffuso all’interno della sola Università di Salerno, nei corridoi, nelle aule e nei dipartimenti. Per il lancio vennero scelti i tre giorni nei quali si tenevano le elezioni universitarie per il rinnovo degli organi di rappresentanza studentesca. In quei giorni il fermento e la partecipazione alla vita universitaria era enorme, e l’idea fu proprio quella di arrivare ad un numero elevatissimo di persone. Controcampus riuscì a terminare le copie date in stampa nel giro di pochissime ore. Era un mensile. La foliazione era di 6 pagine, in due colori, stampate in 5.000 copie e ristampa di altre 5.000 copie (primo numero). Come sede del giornale fu scelto un luogo strategico, un posto che potesse essere d’aiuto a cercare fonti quanto più attendibili e giovani interessati alla scrittura ed all’ informazione universitaria. La prima redazione aveva sede presso il corridoio della facoltà di giurisprudenza, in un locale adibito in precedenza a magazzino ed allora in disuso. La redazione era quindi raccolta in un unico ambiente ed era composta da un gruppo di ragazzi, di studenti (oltre al direttore) interessati all’idea di avere uno spazio e la possibilità di informare ed essere informati. Le principali figure erano, oltre a Mario Di Stasi: Giovanni Acconciagioco, studente della facoltà di scienze della comunicazione Mario Ferrazzano, studente della facoltà di Lettere e Filosofia Il giornale veniva fatto stampare da una tipografia esterna nei pressi della stessa università di Salerno. Nei giorni successivi alla prima distribuzione, molte furono le persone che si avvicinarono al nuovo progetto universitario, chi per cercarne una copia, chi per poter partecipare attivamente. Stava per nascere un nuovo fenomeno mai conosciuto prima, Controcampus, “il periodico d’informazione universitaria”. “L’università gratis, quello che si può dire e quello che altrimenti non si sarebbe detto”, erano questi i primi slogan con cui si presentava il periodico, quasi a farne intendere e precisare la sua intenzione di università libera e senza privilegi, informazione a 360° senza censure. Il giornale, nei primi numeri, era composto da una copertina che raccoglieva le immagini (foto) più rappresentative del mese, un sommario e, a seguire, Campus Voci, la pagina del direttore. La quarta pagina ospitava l’intervista al corpo docente e o amministrativo (il primo numero aveva l’intervista al rettore uscente G. Donsi e al rettore in carica R. Pasquino). Nelle pagine successive era possibile leggere la cronaca universitaria. A seguire uno spazio dedicato all’arte (poesia e fumettistica). I caratteri erano stampati in corpo 10. Nel Marzo del 2002 avvenne un primo essenziale cambiamento: venne creato un vero e proprio staff di lavoro, il direttore si affianca a nuove figure: un caporedattore (Donatella Masiello) una segreteria di redazione (Enrico Stolfi), redattori fissi (Antonella Pacella, Mario Bove). Il periodico cambia l’impaginato e acquista il suo colore editoriale che lo accompagnerà per tutto il percorso: il blu. Viene creata una nuova testata che vede la dicitura Controcampus per esteso e per riflesso (specchiato), a voler significare che l’informazione che appare è quella che si riflette, quello che, se non fatto sapere da Controcampus, mai si sarebbe saputo (effetto specchiato della testata). La rivista viene stampa in una tipografia diversa dalla precedente, la redazione non aveva una tipografia propria, ma veniva impaginata (un nuovo e più accattivante impaginato) da grafici interni alla redazione. Aumentarono le pagine (24 pagine poi 28 poi 32) e alcune di queste per la prima volta vengono dedicate alla pubblicità. Viene aperta una nuova sede, questa volta di due stanze. Nel Maggio 2002 la tiratura cominciò a salire, fu l’anno in cui Mario Di Stasi ed il suo staff decisero di portare il giornale in edicola ad un prezzo simbolico di € 0,50. Il periodico era cosi diventato la voce ufficiale del campus salernitano, i temi erano sempre più scottanti e di attualità. Numero dopo numero l’obbiettivo era diventato non più e soltanto quello di informare della cronaca universitaria, ma anche quello di rompere tabù. Nel puntuale editoriale del direttore si poteva ascoltare la denuncia, la critica, la voce di migliaia di giovani, in un periodo storico che cominciava a portare allo scoperto i risultati di una cattiva gestione politica e amministrativa del Paese e mostrava i primi segni di una poi calzante crisi economica, sociale ed ideologica, dove i giovani venivano sempre più messi da parte. Disabilità, corruzione, baronato, droga, sessualità: sono questi alcuni dei temi che il periodico affronta. Nel 2003 il comune di Salerno viene colto da un improvviso “terremoto” politico a causa della questione sul registro delle unioni civili, “terremoto” che addirittura provoca le dimissioni dell’assessore Piero Cardalesi, favorevole ad una battaglia di civiltà (cit. corriere). Nello stesso periodo Controcampus manda in stampa, all’insaputa dell’accaduto, un numero con all’interno un’ inchiesta sulla omosessualità intitolata “dirselo senza paura” che vede in copertina due ragazze lesbiche. Il fatto giunge subito all’attenzione del caporedattore G. Boyano del corriere del mezzogiorno. È cosi che Controcampus entra nell’attenzione dei media, prima locali e poi nazionali. Nel 2003 Mario Di Stasi avverte nell’aria segnali di cambiamento sia della società che rispetto al periodico Controcampus. Pensa allora di investire ulteriormente sul progetto, in redazione erano presenti nuove figure: Ernesto Natella, Laura Muro, Emilio C. Bertelli, Antonio Palmieri. Il periodico aumenta le pagine, (44 pagine e poi 60 pagine), è stampato interamente a colori, la testata è disegnata più piccola e posizionata al lato sinistro della prima pagina. La redazione si trasferisce in una nuova sede, presso la palazzina E.di.su del campus di Salerno, questa volta per concessione dell’allora presidente dell’E.di.su, la Professoressa Caterina Miraglia che crede in Controcampus. Nello stesso anno Controcampus per la prima volta entra nel mondo del Web e a farne da padrino è Antonio Palmieri, allora studente della facoltà di Economia, giovane brillante negli studi e nelle sue capacità web. Crea un portale su piattaforma CMS realizzato in asp. È la nascita di www.controcampus.it e l’inizio di un percorso più grande. Controcampus è conosciuto in tutti gli atenei italiani, grazie al rapporto e collaborazione che si instaura con gli uffici stampa di ogni ateneo, grazie alla distribuzione del cartaceo ed alla nuova iniziativa manageriale di aprire sedi - redazioni in tutta Italia. Nel 2004 Mario Di Stasi, Antonio Palmieri, Emilio C. Bertelli e altri redattori del periodico controcampus vengono eletti rappresentanti di facoltà. Questo non permette di sporcare l’indirizzo e linea editoriale di Controcampus, che resta libera da condizionamenti di partito, ma offre la possibilità di poter accedere a finanziamenti provenienti dalla stessa Università degli Studi di Salerno che, insieme alla pubblicità, permettono di aumentare gli investimenti del gruppo editoriale. Ciò nonostante Controcampus rispetto alla concorrenza doveva contare solamente sulle proprie forze. La forza del giornale stava nella fiducia che i lettori avevano ormai riposto nel periodico. I redattori di Controcampus diventarono 15, le redazioni nelle varie università italiane aumentavano. Tutto questo faceva si che il periodico si consolidasse, diventando punto di riferimento informativo non soltanto più dei soli studenti ma anche di docenti, personale e politici, interessati a conoscere l’informazione universitaria. Gli stessi organi dell’istruzione quali Miur e Crui intrecciavano rapporti di collaborazione con il periodico. Dal 2005 al 2009 A partire dal 2005 Controcampus e www.controcampus.it ospitano delle rubriche fisse. Le principali sono: Università, la rubrica dedicata alle notizie istituzionali Uni Nord, Uni Centro e Uni Sud, rubriche dedicate alla cronaca universitaria Cominciano inoltre a prender piede informazioni di taglio più leggero come il gossip che anche nel contesto universitario interessa. La redazione di Controcampus intuisce che il gossip può permettergli di aumentare il numero di lettori e fedeli e nasce cosi da controcampus anche una iniziativa che sarà poi riproposta ogni anno, Elogio alla Bellezza, un concorso di bellezza che vede protagonisti studenti, docenti e personale amministrativo. Dal 2006 al 2009 la rivista si consolida ma la difficoltà di mantenete una tiratura nazionale si fa sentire anche per forza della crisi economia che investe il settore della carta stampata. Dal 2009 ad oggi Nel maggio del 2009 Mario Di Stasi, nel tentativo di voler superare qualsiasi rischio di chiusura del periodico e colto dall’interesse sempre maggiore dell’informazione sul web (web 2.0 ecc), decide di portare l’intero periodico sul web, abbandonando la produzione in stampa. Nasce un nuovo portale: www.controcampus.it su piattaforma francese Spip. Questo se da un lato presenta la forza di poter interessare e raggiungere un vastissimo pubblico (le indicizzazioni lo dimostrano), dall’altro lato presenta subito delle debolezze dovute alla cattiva programmazione dello stesso portale. Nel 2012 www.controcampus.it si rinnova totalmente, Mario Di Stasi porta con se un nuovo staff: Pasqualina Scalea (Caporedattore), Dora Della Sala (Vice Caporedattore), Antonietta Amato (segreteria di Redazione) Antonio Palmieri (Responsabile dell’area Web) Lucia Picardo (Area Marketing), Rosario Santitoro ( Area Commerciale). Ci sono nuovi responsabili di area, ciascuno dei quali è a capo di una redazione nelle diverse sedi dei principali Atenei Italiani: sono nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico. Nel 2013 www.controcampus.it si aplia, il portale d'informazione universitario, diventa un network. Una nuova edizione, non più un periodico ma un quotidiano anzi un notiziario in tempo reale. Nasce il Magazine Controcampus, nascono nuovi contenuti: scuola, università, ricerca, formazione e lavoro. Nascono ulteriori piattaforme collegate alla webzine, non solo informazione ma servizi come bacheche, appunti, ricerca lavoro e anche nuovi servizi sociali. Certo le difficoltà sono state sempre in agguato ma hanno generato all’interno della redazione la consapevolezza che esse non sono altro che delle opportunità da cogliere al volo per radicare il progetto Controcampus nel mondo dell’istruzione globale, non più solo università. Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza. Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria. Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. Leggi tutto
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