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Personale ATA 2014: concorsi personale ATA, bando, domanda e ricorsi

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26/11/2024

In questi giorni sulle labbra telematiche di blog e gruppi di fb abbiamo sentito le voci di supplenti e insegnanti precari, i consigli di presidi e docenti preoccupati per i colleghi e per le proprie pensioni, universitari e studenti secondari rassegnati ad una realtà incomprensibile fatta di comunicati e decreti ministeriali che tra rettifiche e cambiamenti disperdono e nascondono l’informazione.

Poca voce è stata data al personale ATA. Il personale che spesso è definito come “ausiliario”, connotando questi lavoratori come “secondari” di secondo piano. Abbiamo per questo cercato di diffondere tutte le novità sui concorsi per il personale ATA banditi dal Ministero.

“Il personale amministrativo, tecnico e ausiliario statale degli istituti e scuole di istruzione primaria e secondaria, degli istituti d’arte, dei licei artistici, delle istituzioni educative e degli istituti e scuole speciali statali, che assolve alle funzioni amministrative, contabili, gestionali, strumentali, operative e di sorveglianza connesse all’attività delle istituzioni scolastiche ha possibilità di accesso ai concorsi 2014 indetti per il personale ATA di profili A e B.”

Con la nota prot. n. AOODGPER 565 Roma del 24 gennaio 2014 a firma del dott. Gildo De Angelis sono stati indetti, per l’anno scolastico 2013/2014, i concorsi per soli titoli per i profili professionali  A e B del personale ATA.

I Direttori Generali di ciascun Ufficio Scolastico Regionale, ad esclusione della regione Valle d’Aosta e delle province autonome di Trento e Bolzano, vorranno indire i concorsi per soli titoli per i profili professionali del personale ATA dell’area A e B, ai sensi dell’art. 554 del D. Lvo 297/94 e dell’ O.M. 23.02.2009, n. 21.

Personale Ata

Come si fa domanda per partecipare ai concorsi ATA?

Analogamente allo scorso anno è prevista la compilazione di un apposito Allegato H per il personale che intende usufruire dei benefici dell’art. 21 e dell’art. 33, commi 5, 6 e 7 della legge 104/1992 con le modifiche apportate dall’art. 24 della legge 4.11.2010 n. 183. Gli schemi di domanda sono modificati: i documenti B1, B2, F, e H saranno inviati con successiva nota. Il modulo H è integrativo e non sostitutivo della dichiarazione a tal fine resa dal candidato nei moduli domanda B1 e B2.

Gli aggiornamenti delle graduatorie permanenti ATA:

Devono essere necessariamente riformulate dai candidati che presentino domanda di aggiornamento della graduatoria permanente, in quanto trattasi di situazioni soggette a scadenza che, se non riconfermate, si intendono non più possedute.

Sarà adottata la medesima modalità telematica già utilizzata per la scelta delle sedi relative alle graduatorie di circolo e d’istituto dell’anno scolastico precedente. Tale applicazione web, i cui effetti positivi a favore dello snellimento, della celerità e della certezza delle procedure risultano ben evidenti, implica, al contempo, che i termini della trasmissione on-line del modello G saranno contestuali in tutto il territorio nazionale.

E’ necessario essere registrati, dati i tempi della registrazione è meglio anticiparsi per evitare di rallentare la procedura di inoltro dell’allegato G.

Documenti da inviare

Quali sono tutti i documenti da inviare? A chi inviarli?

Quali sono le modalità di ricorso al personale ATA?

Si ricorda, inoltre, con riferimento alla predisposizione dei relativi bandi che le controversie e i ricorsi avverso le graduatorie sono devoluti al giudice ordinario in funzione di giudice del lavoro. Può succedere che qualcosa sia stato erroneamente valutato, o non valutato per nulla , ma è possibile fare reclamo nei tempi e nei modi previsti.

Modello per il ricorso:

Il modello può essere inviato tramite raccomandata con ricevuta di ritorno, meglio se anticipato per FAX. Per l’utilizzo della PEC chiedete prima all’ufficio interessato.

Materie di competenza del giudice ordinario:

Al fine di comprendere meglio le modalità del ricorso e trarre qualche utile consiglio, abbiamo sentito Giovanna, collaboratrice scolastica del Personale ATA. “Tralasciando le ambiguità dei decreti Ministeriali i cui Chiarimenti altro non sono che ”pezze provvisorie” ad una nave che fa acqua da tutte le parti. Si pensi solo che non comprendo ancora perché c’è disparità di punteggio fra docenti e personale ATA nelle graduatorie. La valutazione del punteggio prestato nelle istituzione non scolastiche vale la metà per il personale ATA e punteggio intero per i docenti senza che se ne faccia una menzione qualsiasi nel decreto. L’anno scorso  era ambiguamente indicato solo nelle note di compilazione dei modelli  e non nel testo del decreto, come correttamente dovrebbe essere.”

Qual é la motivazione specifica per la quale vorrebbe intentare un ricorso? “Io e le mie colleghe siamo tutte collaboratrici scolastiche inserite nelle graduatorie di Provincia e di Istituto dai primi anni 80, siamo state chiamate soltanto saltuariamente, oltre ad essere state superate nell’assegnazione degli incarichi dal personale proveniente dai centri per l’impiego, mentre la disposizione ministeriale dettata con circolare n. 220 del 2000 specificava molto chiaramente quale dovesse essere l’ordine di nomina e di conferimento delle supplenze.Tale azione amministrativa ci ha escluso dal concorso per titoli per l’accesso al profilo professionale di collaboratore scolastico.”

Come può fare ricorso ? “Il ricorso al Tar ci sembrava l’unica soluzione. Ci siamo informate sul web per i ricorsi al Tar e speriamo che essendo più parti lese le nostre speranze non siano deluse. Tra l’altro la presenza di precedenti vittorie  sul web, anche se le cause sono durate anni ci permette di sperare in una felice risoluzione.”

I consigli del professionista

Come fare ricorso al Tar:

Per fare ricorso al Tar occorre essere in possesso del numero di ordinanza o ingiunzione e di provvedimento, al fine di poter indicare, tramite notifica, ciò che si contesta.

E’ opportuno rivolgersi ad unlegale e richiederne la consulenza al fine di poter scrivere il testo da inviare nel modo più consono.

La notifica da inviare dovrà essere indirizzata al Tribunale Amministrativo Regionale. E’ indispensabile inserire nel testo il numero d’ingiunzione o ordinanza che si contesta, con la data d’emissione e quella di notifica. Si dovrà specificare che viene richiesto l’annullamento anche di “Ogni altro atto comunque annesso a quello impugnato”. A seguito, sarà necessario indicare, accanto alla dicitura “Per”, il nome della persona che ha subìto l’ingiunzione o ordinanza, con relativo domicilio. Qualora si fosse richiesta la domiciliazione presso lo studio di un avvocato, bisognerà indicare quell’indirizzo, specificando il nome del legale. Dopo aver indicato i dati relativi al richiedente, occorrerà scrivere, accanto alla dicitura “Contro”, la Prefettura, il Ministero o l’ufficio d’emissione dell’ordinanza o ingiunzione, specificando: “Nella persona del Prefetto pro tempore,” oppure “Nella persona del Ministo pro tempore”, a seconda di quale ufficio ha emesso gli atti. Seguirà la domiciliazione relativa.

Dopo aver impostato l’introduzione della notifica, che indicherà chi si rivolge al Tar e contro quale ufficio, è indispensabile indicare quale vìolazione è stata attuata. Dopo la dicitura: “Il provvedimentoimpugnato deve considerarsi illegittimo per i seguenti motivi in fatto e diritto”, bisogna indicare quale legge è stata vìolata. In alternativa, si può indicare l’abuso di potere, specificando che sono stati tralasciati fatti rilevanti, oppure il travisamento degli stessi, a seconda di quanto è accaduto. E’ anche possibile scrivere che si è manifestata un’illogicità, spiegandone le ragioni in modo celere.

Per concludere la notifica, si indicherà che il ricorrente chiede che l’Ecc.mo Tar disponga dell’annullamento del provvedimento, indicandone il numero ed attribuendone l’emissione a chi lo ha avviato.  Si inviterà poi il Giudice a prendere in esame tutte le documentazioni relative al caso. Data, ora e luogo vanno indicate al termine del testo e devono essere seguite dalla firma del richiedente (nella persona del difensore che lo rappresenta).

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