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Il Miur attacca le Università del Salento, i Rettori rispondono

Redazione Controcampus 27 Febbraio 2014
R. C.
24/11/2024

I Rettori pugliesi si difendono dalle accuse del Miur e scrivono una lettera al Governo Secondo il Miur non ci sono dubbi: il problema non sono i soldi, ma la cattiva gestione degli stessi da parte dell’Università del Salento.

“Spese fuori controllo e troppe assunzioni; i soldi ci sono, ma si usano male.

È grave che alcune Università abbiano operato in maniera assolutamente anomala sul fronte delle assunzioni e contra legem” è con queste severe parole che il Miur boccia l’università pugliese attraverso un dossier tecnico stilato su richiesta dell’ormai ex ministro Carrozza, a seguito di richiesta incalzante del rettore della Puglia di ricevere più fondi e finanziamenti per il proprio Ateneo e gli atenei del meridione in generale. Per il Miur l’università inquisita sarebbe da considerarsi anche una delle più “ricche” del Sud Italia.

Il caso dell’Università del Salento. Ben due ispezioni del Mef (Ministero dell’Economia e delle Finanze) e della Corte dei conti. Da tale ispezioni, le evidenze di Governo sullo stato as is dell’università pugliese: “Ha fatto frequente ricorso a deroghe del limite di spesa per missioni, aumentato indebitamente il Fondo per il trattamento accessorio, non osservato il principio di rotazione nel conferimento diretto di incarichi tecnici, affidato in modo illegittimo lavori di realizzazione di immobili” (periodo di indagine 2007-2013, anni del rettorato Laforgia).

Le dichiarazioni del Magnifico Vincenzo Zara (rettore in carica). “Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha effettuato una verifica amministrativo-contabile nell’Università del Salento nel 2013, nel corso della quale sono state evidenziate alcune irregolarità e disfunzioni che sono state inviate al Miur, al Dipartimento della Funzione Pubblica e alla Procura regionale della Corte dei Conti. La nostra Università, a cura degli Uffici competenti, ha fornito le relative controdeduzioni ai rilievi ispettivi per le opportune valutazioni. Queste ultime sono ancora in corso da parte delle autorità competenti, nelle quali riponiamo piena fiducia per una rapida e definitiva conclusione delle verifiche”

La replica dell’ex rettore Laforgia.Con riferimento alle notizie di stampa, si precisa che per quanto riguarda la gestione dell’Università del Salento, gli incarichi dati all’esterno sono pochissimi e hanno rispettato tutti i criteri di legittimità – sottolinea Laforgia -. Quelli evidenziati sono soltanto due perché affidati agli stessi professionisti tra più di 100 affidati all’interno dell’Università peraltro uno fiduciario e uno vinto in gara). Nessuna violazione dei principi di rotazione è stata effettuata.

“Le missioni non sono quelle del rettore, le missioni sono dei Dipartimenti e fanno riferimento a specifici e numerosi progetti di ricerca, quindi non pesavano sul bilancio di ateneo; lo sforamento del limite di spesa è stato comunque rilevato ma era legato esclusivamente ai progetti di ricerca gestiti dai dipartimenti. Lo stesso Governo ha poi cancellato tale limite per i progetti di ricerca riconoscendo l’assurdità. Ogni appalto gestito dalla nostra Università è stato pienamente conforme alle norme e gestito nella più assoluta trasparenza. L’osservazione riguarda il solo complesso di Giurisprudenza per il quale è stata predisposta adeguata relazione di replica al Ministero, che in nessun caso ha evidenziato problemi di danno erariale.”

“L’unico ipotetico danno erariale risale ad una contestata valutazione del Fondo integrativo (denaro che viene distribuiti al personale tecnico-amministrativo in sede di contrattazione locale) che viene considerato eccessivo rispetto alla norma. Anche su questo aspetto i dirigenti responsabili del conteggio hanno replicato adeguatamente al Miur. Sarebbe veramente grottesco che, dopo tutti gli attacchi sindacali subìti, fossimo penalizzati per aver retribuito il personale tecnico-amministrativo più di quanto la norma prevedeva”.

Lettera dei Rettori delle università Pugliesi VS Miur: Eugenio Di Sciascio (Rettore del Politecnico di Bari), Maurizio Ricci (Rettore dell’Università di Foggia), Antonio F. Uricchio (Rettore dell’Università di Bari “Aldo Moro”), Vincenzo Zara (Rettore dell’Università del Salento)

Con riferimento all’articolo apparso sul quotidiano “La Repubblica”, a firma Reggio e Zunino il 24/02 u.s., i Rettori delle università pugliesi rappresentano quanto segue rispetto al Miur.

“E’ veramente sorprendente apprendere dalla stampa che tecnici del ministero avrebbero studiato i finanziamenti e i bilanci delle università del sud consegnando alla Ministra un rapporto segreto. I rapporti “segreti” e quindi ignoti a chi sarebbe “oggetto” della indagine rappresentano già una evidente anomalia dell’approccio. Il fatto che un tale rapporto sarebbe limitato solo alle università del sud renderebbe, se vera, la cosa ancora più preoccupante, tendendo a dividere il sistema universitario nazionale in un momento in cui ancora maggiore valore assume l’unità. Tale rapporto, peraltro, verrebbe fatto trapelare dopo il cambio al vertice del Ministero. Volere a tutti i costi rappresentare una realtà differenziata in maniera omogenea e sostanzialmente negativa, quando dagli stessi dati emerge una realtà ben più sfaccettata tra i vari atenei significa voler partire da un pregiudizio nei confronti delle università meridionali.” – dicono i rettori nella lettera inviata al Miur –

“Non avendo a disposizione il “rapporto segreto”, ci si limita, a brevi considerazioni, per sottolineare se non altro la carenza di informazioni fornite ai lettori e la forte opinabilità del giudizio.”

– continuano i rettori nella lettera inviata al Miur – “Viene travisata l’assegnazione delle percentuali di turnover da pensionamento come in qualche modo determinata da merito, riconducibile invece soltanto alla più ridotta capacità contributiva degli studenti meridionali, in virtù di un reddito pro-capite nettamente inferiore alle aree territoriali più ricche e alla media dell’Italia. Né si pone in evidenza come a università (pur virtuose secondo gli stessi parametri ministeriali) possa essere assegnato un turnover del 7/8% a fronte di altre (ad esempio, quella dell’ex ministra) che giungono ad avere il 213 %.”

“Viene riportato dagli articolisti l’indice di indebitamento evidenziando, per esempio, per il Politecnico di Bari – etichettato come “ateneo indebitato” – un indice dell’1,15% senza osservare che l’indice medio del sistema universitario italiano è del 4,4% e, a solo titolo esemplificativo, per i Politecnici di Milano e Torino risulta essere rispettivamente del 12,12% e 12,82%, senza per questo gridare allo scandalo.”

“Le università pubbliche pugliesi, pur tra le difficoltà di contesto che caratterizzano il loro operato, sono infatti sostanzialmente sane, forniscono una formazione qualificata e rappresentano luoghi in cui si fa ricerca di qualità e in molti casi di eccellenza, riconosciuta a livello internazionale, come dimostrano ranking internazionali e le stesse classifiche ministeriali. Siamo pronti al confronto con il nuovo governo e con la nuova Ministra, sui fatti e sui dati che possano essere utili al miglioramento e a una valutazione corretta che per primi desideriamo”. – si conclude lettera inviata al Miur –

© Riproduzione Riservata
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Il suo successo si riconosce da subito, principalmente in due fattori; i suoi ideatori, giovani e brillanti menti, capaci di percepire i bisogni dell’utenza, il riuscire ad essere dentro le notizie, di cogliere i fatti in diretta e con obiettività, di trasmetterli in tempo reale in modo sempre più semplice e capillare, grazie anche ai numerosi collaboratori in tutta Italia che si avvicinano al progetto. Nascono nuove redazioni all’interno dei diversi atenei italiani, dei soggetti sensibili al bisogno dell’utente finale, di chi vive l’università, un’esplosione di dinamismo e professionalità capace di diventare spunto di discussioni nell’università non solo tra gli studenti, ma anche tra dottorandi, docenti e personale amministrativo. Controcampus ha voglia di emergere. Abbattere le barriere che il cartaceo può creare. Si aprono cosi le frontiere per un nuovo e più ambizioso progetto, per nuovi investimenti che possano demolire le barriere che un giornale cartaceo può avere. 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Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei nostri lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. La Storia Controcampus è un periodico d’informazione universitaria, tra i primi per diffusione. Ha la sua sede principale a Salerno e molte altri sedi presso i principali atenei italiani. Una rivista con la denominazione Controcampus, fondata dal ventitreenne Mario Di Stasi nel 2001, fu pubblicata per la prima volta nel Ottobre 2001 con un numero 0. Il giornale nei primi anni di attività non riuscì a mantenere una costanza di pubblicazione. Nel 2002, raggiunta una minima possibilità economica, venne registrato al Tribunale di Salerno. Nel Settembre del 2004 ne seguì la registrazione ed integrazione della testata www.controcampus.it. Dalle origini al 2004 Controcampus nacque nel Settembre del 2001 quando Mario Di Stasi, allora studente della facoltà di giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Salerno, decise di fondare una rivista che offrisse la possibilità a tutti coloro che vivevano il campus campano di poter raccontare la loro vita universitaria, e ad altrettanta popolazione universitaria di conoscere notizie che li riguardassero. Il primo numero venne diffuso all’interno della sola Università di Salerno, nei corridoi, nelle aule e nei dipartimenti. Per il lancio vennero scelti i tre giorni nei quali si tenevano le elezioni universitarie per il rinnovo degli organi di rappresentanza studentesca. In quei giorni il fermento e la partecipazione alla vita universitaria era enorme, e l’idea fu proprio quella di arrivare ad un numero elevatissimo di persone. Controcampus riuscì a terminare le copie date in stampa nel giro di pochissime ore. Era un mensile. La foliazione era di 6 pagine, in due colori, stampate in 5.000 copie e ristampa di altre 5.000 copie (primo numero). Come sede del giornale fu scelto un luogo strategico, un posto che potesse essere d’aiuto a cercare fonti quanto più attendibili e giovani interessati alla scrittura ed all’ informazione universitaria. La prima redazione aveva sede presso il corridoio della facoltà di giurisprudenza, in un locale adibito in precedenza a magazzino ed allora in disuso. La redazione era quindi raccolta in un unico ambiente ed era composta da un gruppo di ragazzi, di studenti (oltre al direttore) interessati all’idea di avere uno spazio e la possibilità di informare ed essere informati. Le principali figure erano, oltre a Mario Di Stasi: Giovanni Acconciagioco, studente della facoltà di scienze della comunicazione Mario Ferrazzano, studente della facoltà di Lettere e Filosofia Il giornale veniva fatto stampare da una tipografia esterna nei pressi della stessa università di Salerno. Nei giorni successivi alla prima distribuzione, molte furono le persone che si avvicinarono al nuovo progetto universitario, chi per cercarne una copia, chi per poter partecipare attivamente. Stava per nascere un nuovo fenomeno mai conosciuto prima, Controcampus, “il periodico d’informazione universitaria”. “L’università gratis, quello che si può dire e quello che altrimenti non si sarebbe detto”, erano questi i primi slogan con cui si presentava il periodico, quasi a farne intendere e precisare la sua intenzione di università libera e senza privilegi, informazione a 360° senza censure. Il giornale, nei primi numeri, era composto da una copertina che raccoglieva le immagini (foto) più rappresentative del mese, un sommario e, a seguire, Campus Voci, la pagina del direttore. La quarta pagina ospitava l’intervista al corpo docente e o amministrativo (il primo numero aveva l’intervista al rettore uscente G. Donsi e al rettore in carica R. Pasquino). Nelle pagine successive era possibile leggere la cronaca universitaria. A seguire uno spazio dedicato all’arte (poesia e fumettistica). I caratteri erano stampati in corpo 10. Nel Marzo del 2002 avvenne un primo essenziale cambiamento: venne creato un vero e proprio staff di lavoro, il direttore si affianca a nuove figure: un caporedattore (Donatella Masiello) una segreteria di redazione (Enrico Stolfi), redattori fissi (Antonella Pacella, Mario Bove). Il periodico cambia l’impaginato e acquista il suo colore editoriale che lo accompagnerà per tutto il percorso: il blu. Viene creata una nuova testata che vede la dicitura Controcampus per esteso e per riflesso (specchiato), a voler significare che l’informazione che appare è quella che si riflette, quello che, se non fatto sapere da Controcampus, mai si sarebbe saputo (effetto specchiato della testata). La rivista viene stampa in una tipografia diversa dalla precedente, la redazione non aveva una tipografia propria, ma veniva impaginata (un nuovo e più accattivante impaginato) da grafici interni alla redazione. Aumentarono le pagine (24 pagine poi 28 poi 32) e alcune di queste per la prima volta vengono dedicate alla pubblicità. Viene aperta una nuova sede, questa volta di due stanze. Nel Maggio 2002 la tiratura cominciò a salire, fu l’anno in cui Mario Di Stasi ed il suo staff decisero di portare il giornale in edicola ad un prezzo simbolico di € 0,50. Il periodico era cosi diventato la voce ufficiale del campus salernitano, i temi erano sempre più scottanti e di attualità. Numero dopo numero l’obbiettivo era diventato non più e soltanto quello di informare della cronaca universitaria, ma anche quello di rompere tabù. Nel puntuale editoriale del direttore si poteva ascoltare la denuncia, la critica, la voce di migliaia di giovani, in un periodo storico che cominciava a portare allo scoperto i risultati di una cattiva gestione politica e amministrativa del Paese e mostrava i primi segni di una poi calzante crisi economica, sociale ed ideologica, dove i giovani venivano sempre più messi da parte. Disabilità, corruzione, baronato, droga, sessualità: sono questi alcuni dei temi che il periodico affronta. Nel 2003 il comune di Salerno viene colto da un improvviso “terremoto” politico a causa della questione sul registro delle unioni civili, “terremoto” che addirittura provoca le dimissioni dell’assessore Piero Cardalesi, favorevole ad una battaglia di civiltà (cit. corriere). Nello stesso periodo Controcampus manda in stampa, all’insaputa dell’accaduto, un numero con all’interno un’ inchiesta sulla omosessualità intitolata “dirselo senza paura” che vede in copertina due ragazze lesbiche. Il fatto giunge subito all’attenzione del caporedattore G. Boyano del corriere del mezzogiorno. È cosi che Controcampus entra nell’attenzione dei media, prima locali e poi nazionali. Nel 2003 Mario Di Stasi avverte nell’aria segnali di cambiamento sia della società che rispetto al periodico Controcampus. Pensa allora di investire ulteriormente sul progetto, in redazione erano presenti nuove figure: Ernesto Natella, Laura Muro, Emilio C. Bertelli, Antonio Palmieri. Il periodico aumenta le pagine, (44 pagine e poi 60 pagine), è stampato interamente a colori, la testata è disegnata più piccola e posizionata al lato sinistro della prima pagina. La redazione si trasferisce in una nuova sede, presso la palazzina E.di.su del campus di Salerno, questa volta per concessione dell’allora presidente dell’E.di.su, la Professoressa Caterina Miraglia che crede in Controcampus. Nello stesso anno Controcampus per la prima volta entra nel mondo del Web e a farne da padrino è Antonio Palmieri, allora studente della facoltà di Economia, giovane brillante negli studi e nelle sue capacità web. Crea un portale su piattaforma CMS realizzato in asp. È la nascita di www.controcampus.it e l’inizio di un percorso più grande. Controcampus è conosciuto in tutti gli atenei italiani, grazie al rapporto e collaborazione che si instaura con gli uffici stampa di ogni ateneo, grazie alla distribuzione del cartaceo ed alla nuova iniziativa manageriale di aprire sedi - redazioni in tutta Italia. Nel 2004 Mario Di Stasi, Antonio Palmieri, Emilio C. Bertelli e altri redattori del periodico controcampus vengono eletti rappresentanti di facoltà. Questo non permette di sporcare l’indirizzo e linea editoriale di Controcampus, che resta libera da condizionamenti di partito, ma offre la possibilità di poter accedere a finanziamenti provenienti dalla stessa Università degli Studi di Salerno che, insieme alla pubblicità, permettono di aumentare gli investimenti del gruppo editoriale. Ciò nonostante Controcampus rispetto alla concorrenza doveva contare solamente sulle proprie forze. La forza del giornale stava nella fiducia che i lettori avevano ormai riposto nel periodico. I redattori di Controcampus diventarono 15, le redazioni nelle varie università italiane aumentavano. Tutto questo faceva si che il periodico si consolidasse, diventando punto di riferimento informativo non soltanto più dei soli studenti ma anche di docenti, personale e politici, interessati a conoscere l’informazione universitaria. Gli stessi organi dell’istruzione quali Miur e Crui intrecciavano rapporti di collaborazione con il periodico. Dal 2005 al 2009 A partire dal 2005 Controcampus e www.controcampus.it ospitano delle rubriche fisse. Le principali sono: Università, la rubrica dedicata alle notizie istituzionali Uni Nord, Uni Centro e Uni Sud, rubriche dedicate alla cronaca universitaria Cominciano inoltre a prender piede informazioni di taglio più leggero come il gossip che anche nel contesto universitario interessa. La redazione di Controcampus intuisce che il gossip può permettergli di aumentare il numero di lettori e fedeli e nasce cosi da controcampus anche una iniziativa che sarà poi riproposta ogni anno, Elogio alla Bellezza, un concorso di bellezza che vede protagonisti studenti, docenti e personale amministrativo. Dal 2006 al 2009 la rivista si consolida ma la difficoltà di mantenete una tiratura nazionale si fa sentire anche per forza della crisi economia che investe il settore della carta stampata. Dal 2009 ad oggi Nel maggio del 2009 Mario Di Stasi, nel tentativo di voler superare qualsiasi rischio di chiusura del periodico e colto dall’interesse sempre maggiore dell’informazione sul web (web 2.0 ecc), decide di portare l’intero periodico sul web, abbandonando la produzione in stampa. Nasce un nuovo portale: www.controcampus.it su piattaforma francese Spip. Questo se da un lato presenta la forza di poter interessare e raggiungere un vastissimo pubblico (le indicizzazioni lo dimostrano), dall’altro lato presenta subito delle debolezze dovute alla cattiva programmazione dello stesso portale. Nel 2012 www.controcampus.it si rinnova totalmente, Mario Di Stasi porta con se un nuovo staff: Pasqualina Scalea (Caporedattore), Dora Della Sala (Vice Caporedattore), Antonietta Amato (segreteria di Redazione) Antonio Palmieri (Responsabile dell’area Web) Lucia Picardo (Area Marketing), Rosario Santitoro ( Area Commerciale). Ci sono nuovi responsabili di area, ciascuno dei quali è a capo di una redazione nelle diverse sedi dei principali Atenei Italiani: sono nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico. Nel 2013 www.controcampus.it si aplia, il portale d'informazione universitario, diventa un network. Una nuova edizione, non più un periodico ma un quotidiano anzi un notiziario in tempo reale. Nasce il Magazine Controcampus, nascono nuovi contenuti: scuola, università, ricerca, formazione e lavoro. Nascono ulteriori piattaforme collegate alla webzine, non solo informazione ma servizi come bacheche, appunti, ricerca lavoro e anche nuovi servizi sociali. Certo le difficoltà sono state sempre in agguato ma hanno generato all’interno della redazione la consapevolezza che esse non sono altro che delle opportunità da cogliere al volo per radicare il progetto Controcampus nel mondo dell’istruzione globale, non più solo università. Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza. Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria. Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. Leggi tutto