Intervista esclusiva al cantautore Pino D’Angiò sul Festival di Sanremo 2014.
Martedì 18 febbraio 2014 andrà in scena la puntata d’esordio della 64° edizione della kermesse musicale più attesa e seguita dagli italiani: il Festival di Sanremo 2014.
La scenografia di Sanremo 2014.
A far da sfondo alla tradizionale manifestazione canora, quest’anno, sarà il suggestivo retaggio socio-culturale offerto dalla sublime scenografia di Emanuela Trixie Zitkowsky: un palazzo del 1700 eretto a vessillo di un’Italia elegante e armoniosa, fastosa e decadente, irretita da afflati di puro narcisismo intellettuale, ma illuminata dalla grande e maestosa bellezza celebrata nel film del geniale Paolo Sorrentino.
Anticipazioni Sanremo 2014: gli ospiti. Anche quest’anno, come di consueto, il Festival di Sanremo si svolgerà nel capoluogo ligure e andrà in onda su Rai Uno. Il palco del leggendario Teatro Ariston farà da cornice ad una vera e propria parata di stelle.
Al di là dell’affiatata coppia composta da Fabio Fazio e Luciana Littizzetto (entrambi riconfermati alla guida di Sanremo 2014), dei 14 big e degli 8 giovani in gara, Sanremo 2014 sarà edulcorato dalla presenza di numerosi artisti italiani e stranieri, i quali, dal 18 al 22 febbraio, si esibiranno sul palco dello storico teatro ligure.
Ad impreziosire il già pingue parterre di nomi altisonanti saranno, tra gli altri:
- Renzo Arbore,
- Luciano Ligabue,
- Claudio Baglioni,
- Cat Stevens,
- Damien Rice,
- Gino Paoli,
- i Modà,
- Simona Molinari.
In attesa di essere resi edotti in merito alle ultime notizie che, probabilmente, trapeleranno in seguito alla conferenza di lunedì 17 febbraio, vi proponiamo gli elenchi di tutti gli artisti che calcheranno il leggendario palcoscenico del Teatro Ariston.
Canzoni e dei 14 big in gara al Festival di Sanremo 2014
- Frankie Hi-Nrg – Pedala (Francesco Di Gesú, Carolina Galbignani, Leonardo Beccafichi) e Un uomo è vivo (Francesco Di Gesú, Carolina Galbignani, Leonardo Beccafichi)
- Francesco Sarcina – Nel tuo sorriso (Francesco Sarcina) e In questa città (Francesco Sarcina)
- Arisa – Lentamente (Cristina Donà, Saverio Lanza) e Controvento (Giuseppe Anastasi)
- Raphael Gualazzi con Bloody Beetroots – Liberi o no (Raphael Gualazzi, Bob Cornelius Rifo, Leonardo Beccafichi) e Tanto ci sei (Giuliano Sangiorgi, Raphael Gualazzi, Bob Cornelius Rifo)
- Cristiano De André – Invisibili (Fabio Ferraboschi, Cristiano De André) e Il cielo è vuoto (Diego Mancino, Cristiano De André, Dario Faini)
- Giusy Ferreri – L’amore possiede il bene (Roberto Casalino, Niccolò Verrienti) e Ti porto a cena con me (Roberto Casalino, Dario Faini)
- Noemi – Bagnati dal sole (Veronica Scopelliti, Richard Frenneux, Caroline Ailin) e Un uomo è un albero (Veronica Scopelliti, Dario Faini, Diego Mancino)
- Giuliano Palma – Così lontano (Nina Zilli, Marco Ciappelli, Alessandra Flora) e Un bacio crudele (Cristiano Valli, Giuliano Palma, Fabio Merigo)
- Perturbazione – L’Unica (Tommaso Cerasuolo, Gigi Giancursi, Rossano Lo Mele, Alex Baracco, Elena Diana, Cristiano Lo Mele) e L’Italia vista dal bar (Tommaso Cerasuolo, Gigi Giancursi, Rossano Lo Mele, Alex Baracco, Elena Diana, Cristiano Lo Mele)
- Francesco Renga – A un isolato da te (Roberto Casalino) e Vivendo adesso (Elisa Toffoli)
- Ron – Un abbraccio unico (Rosalino Cellamare) e Sing in the rain (Rosalino Cellamare, Mattia Del Forno)
- Antonella Ruggiero – Quando balliamo (Simone Lenzi, Antonella Ruggiero, Roberto Colombo) e Da lontano (Antonella Ruggiero, Alessandro Graziano, Antonio Rossi, Roberto Colombo)
- Riccardo Sinigallia – Prima di andare via (Filippo Gatti, Riccardo Sinigallia) e Una rigenerazione (Filippo Gatti, Riccardo Sinigallia)
- Renzo Rubino – Ora (Renzo Rubino, Andrea Rodini) e Per sempre e poi basta (Renzo Rubino, Andrea Rodini)
I nomi e le canzoni delle nuove proposte di Sanremo 2014
- Rocco Hunt – Nu Juorno Buono (Rocco Pagliarulo, Alessandro Merli, Fabio Clemente)
- The Niro – 1969 (Davide Combusti)
- Bianca – Saprai (Alex Gaydou)
- Diodato – Babilonia (Diodato)
- Filippo Graziani – Le cose belle (Filippo Graziani)
- Veronica De Simone – Nuvole (Pietro Cantarelli)
- Vadim – La modernità (Vadim Valenti)
- Zibba – Senza di te (Sergio Vallarino, Andrea Balestieri)
Il Festival per Pino D’Angiò
Pino, Lei è, senza ombra di dubbio, uno dei cantanti più geniali ed innovativi del panorama musicale italiano e internazionale. Esordì nel 1979 con il singolo E’ libero scusi, ma raggiunse il successo e la fama con il celeberrimo e avveniristico funky rap Ma quale idea, brano, da Lei stesso composto, che ha venduto milioni di copie in tutto il mondo.
Del resto, secondo gli storici della musica, la canzone, edulcorata dalla sua verve istrionica e dagli arrangiamenti di Enrico Intra, è il primo rap mai realizzato in Europa. Dunque, Lei è il precursore, il pioniere di un genere musicale di grande attualità. Potrebbe svelarci i segreti di questo magnifico successo mondiale?
“Non esiste un segreto…il ‘successo’ si chiama così perché…succede! Con il senno di poi, tutti sanno spiegarti il perché…ma prima non ne avevano la minima idea”.
Sta lavorando a qualche nuovo progetto musicale? “Scrivo tutti i giorni perché mi diverte…e spesso cambio idea, quindi non so affatto cosa farò… nasce tutto giorno per giorno…”.
Cantante, attore, autore di brani musicali e testi, conduttore radiofonico ed autore di programmi televisivi. Nel 2003 è stato l’unico artista italiano premiato con il Music Award Usa Rithm and Soul. Nel corso della Sua carriera ha pubblicato diversi album e realizzato numerose tournee internazionali. Giulio Rapetti, in arte Mogol, l’ha definita “un artista libero e indomato che si mantiene aereo…”. Si riconosce in questa descrizione? “Più o meno sì, ma lascio decidere al pubblico…alla fine è l’unico giudice”.
Lei è uno dei 10 fondatori della Nazionale Italiana Cantanti. Potrebbe rendere edotti i nostri giovani lettori in merito alle importantissime campagne sociali realizzate ed ai traguardi finora raggiunti?
“Insieme a Gianni Morandi, Mogol, Eros Ramazzotti, sono uno dei dieci fondatori della Nazionale Italiana cantanti, attraverso la quale, dal 1981 ad oggi, sono stati raccolti oltre quarantadue milioni di euro consegnati all’Aism, all’Aido, all’associazione per la ricerca sul cancro, ed in beneficenza per l’acquisto di ambulanze, pulmini per disabili, la costruzione di due sale operatorie sterili presso l’Ospedale dei bambini “Gaslini” di Genova e centinaia di altri casi di bambini che necessitavano di aiuto concreto ed immediato. Ho giocato 86 partite nel ruolo di terzino sinistro fino al 2001, realizzando 21 reti (di cui una …con la mano! Sorry!)”.
Ha recitato nel primo film di Giuseppe Tornatore, il Camorrista, ed è stato autore di poesie commedie musicali ed opere teatrali. Ha scritto una canzone per Mina ed ha pubblicato una raccolta di poesie scritte da Vittorio Sgarbi. Nel 2013, ha pubblicato, con lo pseudonimo Anonimo Pompeiano, Quei mille giorni della nostra vita (ePubblica, 2013), un’interessantissima opera letteraria caratterizzata dalla coesistenza di due anime: l’una narrativa, l’altra onirico – poetica. Pino potrebbe parlarci dei due mondi raccontati in Quei mille giorni della nostra vita? “Ognuno di noi ha una parte evidente ed una nascosta… È la cronaca dei pensieri e della coesistenza di queste due parti sempre in conflitto”.
A breve andrà in scena la puntata d’esordio della kermesse più seguita d’Italia, il Festival di Sanremo 2014. Nell’elenco ufficiale dei 14 Big, tuttavia, non figura alcun cantante partenopeo. Qual è la Sua opinione in merito al Festival di Sanremo 2014? Crede sia giusto che tra i big della 64° edizione di Sanremo 2 siano stati esclusi i rappresentanti del retaggio artistico e musicale del meridione italiano?
“Sanremo è una kermesse televisiva fine a se stessa ormai. Mancano i grandi artisti e viene vista dalle famiglie che badano più agli abiti delle presentatrici e ai gossip che alle canzoni. Una volta era ideale per i giovani affamati di musica nuova o di qualcosa di diverso…ma i dischi non si vendono più e la musica e le novità sono altrove…. Per quanto riguarda la musica partenopea e gli artisti napoletani…entrambi hanno subito un danno irreparabile dai neomelodici che hanno squalificato l’arte e la cultura di questo popolo. Inoltre, se non hai una grande casa discografica alle spalle ormai a Sanremo non ti vogliono più”.
Ha trascorso i primi anni dell’adolescenza negli Usa ed in Canada, ed ha studiato medicina presso l’Università degli Studi di Siena. Qual è la sua opinione in merito al sistema universitario italiano, al precariato giovanile ed alla disoccupazione? Secondo Lei, i giovani italiani hanno un futuro?
“Il sistema universitario italiano è vecchio, macchinoso, lento e senza sbocchi. Lo studente è sempre abbandonato a se stesso, trattato come un cliente, osteggiato come un nemico, considerato parte di una mandria. L’unico modo di uscirne proficuamente è tendere alla propria preparazione in modo eccelso e fuori dagli schemi, raggiungere il massimo dei voti possibile e il massimo della qualità… Se sei davvero bravo e preparato comunque prima o poi emergi, ma se strappi con i denti una laurea mediocre non hai speranze. La selezione è spietatissima. O studi e sei davvero forte… oppure non sei nessuno. Devi qualificarti da solo, essere preparatissimo e convincente. Se ti aspetti che lo faccia una laurea di per sé allora non hai speranze, e comunque ci vuole un minimo di fortuna; ma la fortuna è secondaria, senza una vera preparazione non serve .
Il precariato è un male moderno e sarà sempre peggio. La concorrenza è spietata ed il lavoro poco . Nei prossimi cinque anni arriveranno in Occidente decine di milioni di giovani laureati dall’Est che hanno studiato con sistemi ed in università più moderne e dinamiche delle nostre; sarà una vera inevitabile catastrofe. Il futuro è molto incerto. Ci sarà spazio solo per l’eccellenza. Meglio rendersene conto e rimboccarsi le maniche. Non c’è altra strada né ci sarà”.
Cambiamo argomento. Potrebbe parlarci del suo percorso artistico? “Normalmente dal casello dell’A1 a quelli dell’A4 con passaggi su tangenziali varie, ma spesso anche strade nazionali, vaporetti, aerei e treni…”.
Ahahah. Quali sono le sue influenze musicali? “Ho avuto morbilli musicali, scarlattine musicali…ma influenze mai…”.
Lei ha un gran senso dell’humor. Come nascono le sue sonorità? “Quasi sempre dall’uso di strumenti musicali…”.
Quanto conta l’aspetto fisico? “E’, purtroppo, importantissimo. Pensa se Angiolina Jolie fosse stata una racchia tremenda o se Ramazzotti fosse stato un nanetto gobbo ed obeso. Viviamo in un mondo che premia l’apparenza molto più della sostanza”.
Qual è la sua opinione in merito al panorama musicale italiano e al Sanremo 2014? “A parte poche ma notevoli eccezioni, la produzione attuale provoca un fenomeno curioso: Fossati, De Gregori, Caputo, Paolo Conte, Venditti ed io ci rivoltiamo nella tomba anche se siamo ancora vivi. E’ un nuovo fenomeno dovuto all’eccesso di squallore e ignoranza…”.
Come mai viene dato così poco spazio agli esordienti? “Ma stiamo scherzando? Non c’è mai stato tanto spazio come negli ultimi dieci anni…. Tra X Factor, Amici, The Voice e altre decine di talent show, più Sanremo giovani ecc, c’è molto più spazio per gli esordienti che per gli affermati. Oggi andare in Tv è più difficile per Ivano Fossati che per Antonicchio Spirinziello. Il problema vero è che ci sono troppi canali tv, la gente è distratta da tante altre cose e spesso la qualità è ridicola. Anche gli esordienti bravi, che comunque ci sono, vengono sepolti da orde di esordienti ignobili ed inutili, spesso fastidiosi, gente che prima di scrivere un testo dovrebbe essere rimandata in terza elementare…e sarebbe anche bocciata”.
Mai fatto provini per un talent show? “Mai. Quando ho iniziato io non esistevano, e comunque non ne avevo bisogno…sono sempre stato diverso dalla maggioranza dei miei colleghi, sono un artista istrionico e atipico che non rientra nello standard abituale…. I giudici tipici di un talent show moderno e omologante non avrebbero capito un accidente”.
I riconoscimenti più importanti che ha ricevuto? “Ufficialmente sono tanti…un Grammy Award in America, vari dischi d’oro ( ma di quelli da un milione di copie l’uno, non quelli di adesso da diecimila copie…), la frequente ascesa delle classifiche di vendita in tutto il mondo…Spagna, Germania, Francia, anche Inghilterra, ma in effetti quelli più veri sono stati i complimenti ricevuti da Ennio Morricone o Monica Vitti…e non si possono appendere al muro”.
La bellissima Monica Vitti… Potrebbe riassumere la sua carriera artistica? “Non si può fare. Tra canzoni di successo, colonne sonore, poesie, editoria, programmi tv e radio inventati e condotti, commedie musicali scritte e interpretate… Solo per vedere tutto quello che c’è nel mio sito ci vogliono realmente più di dodici o tredici ore. Riassumere è impossibile”.
Quante lingue parla? “Francese, Inglese e Spagnolo, ma spesso preferisco stare zitto…in tutte le lingue”.
I personaggi più importanti con cui è stato a pranzo o a cena? “Gianni e Umberto Agnelli , Il principe Ranieri di Monaco , Donna Summer , Azelio Ciampi , Marco Pannella, Walter Veltroni, Roberto Baggio…mia moglie e mio figlio”.
Le cose più importanti che ha fatto nella vita al di fuori dell’arte? “Apprezzare mio padre e mia madre, crescere mio figlio, saltare col paracadute, studiare medicina, aver contribuito a raccogliere più di 40 milioni di euro con la nazionale italiana cantanti, tutti in beneficenza. Aver avuto donne straordinarie che mi hanno amato davvero e pochi amici veri…aver subito 6 operazioni per cancro ed essere ancora e sempre entusiasta della vita… finchè dura”.
Quali sono i colleghi che stima di più? “Morandi, Mogol, Fossati, Gerry Scotti, ma ce ne sono tanti altri”.
E quelli che stima di meno? “Non basterebbero 40 pagine. La maggioranza degli artisti famosi, in effetti, come esseri umani sono un bluff, e spesso anche sgradevoli…”.
Quale consiglio darebbe ai giovani? “Di non pensare che il successo equivalga alla felicità e la sconfitta al dolore. Sono cose completamente diverse, ma è difficile capirlo quando si è inesperti…ed è troppo tardi quando si è vecchi”.
Antonio Migliorino
Redazione Controcampus
Controcampus è Il magazine più letto dai giovani su: Scuola, Università, Ricerca, Formazione, Lavoro.
Controcampus nasce nell’ottobre 2001 con la missione di affiancare con la notizia e l’informazione, il mondo dell’istruzione e dell’università. Il suo cuore pulsante sono i giovani, menti libere e non compromesse da nessun interesse di parte.
Il progetto è ambizioso e Controcampus cresce e si evolve arricchendo il proprio staff con nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus, ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico.
Il suo successo si riconosce da subito, principalmente in due fattori; i suoi ideatori, giovani e brillanti menti, capaci di percepire i bisogni dell’utenza, il riuscire ad essere dentro le notizie, di cogliere i fatti in diretta e con obiettività, di trasmetterli in tempo reale in modo sempre più semplice e capillare, grazie anche ai numerosi collaboratori in tutta Italia che si avvicinano al progetto.
Nascono nuove redazioni all’interno dei diversi atenei italiani, dei soggetti sensibili al bisogno dell’utente finale, di chi vive l’università, un’esplosione di dinamismo e professionalità capace di diventare spunto di discussioni nell’università non solo tra gli studenti, ma anche tra dottorandi, docenti e personale amministrativo.
Controcampus ha voglia di emergere. Abbattere le barriere che il cartaceo può creare. Si aprono cosi le frontiere per un nuovo e più ambizioso progetto, per nuovi investimenti che possano demolire le barriere che un giornale cartaceo può avere. Nasce Controcampus.it, primo portale di informazione universitaria e il trend degli accessi è in costante crescita, sia in assoluto che rispetto alla concorrenza (fonti Google Analytics).
I numeri sono importanti e Controcampus si conquista spazi importanti su importanti organi d’informazione: dal Corriere ad altri mass media nazionale e locali, dalla Crui alla quasi totalità degli uffici stampa universitari, con i quali si crea un ottimo rapporto di partnership.
Certo le difficoltà sono state sempre in agguato ma hanno generato all’interno della redazione la consapevolezza che esse non sono altro che delle opportunità da cogliere al volo per radicare il progetto Controcampus nel mondo dell’istruzione globale, non più solo università.
Controcampus ha un proprio obiettivo: confermarsi come la principale fonte di informazione universitaria, diventando giorno dopo giorno, notizia dopo notizia un punto di riferimento per i giovani universitari, per i dottorandi, per i ricercatori, per i docenti che costituiscono il target di riferimento del portale.
Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito, l’università gratis. L’università a portata di click è cosi che ci piace chiamarla. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza.
Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria.
Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei nostri lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario.
La Storia
Controcampus è un periodico d’informazione universitaria, tra i primi per diffusione.
Ha la sua sede principale a Salerno e molte altri sedi presso i principali atenei italiani.
Una rivista con la denominazione Controcampus, fondata dal ventitreenne Mario Di Stasi nel 2001, fu pubblicata per la prima volta nel Ottobre 2001 con un numero 0. Il giornale nei primi anni di attività non riuscì a mantenere una costanza di pubblicazione. Nel 2002, raggiunta una minima possibilità economica, venne registrato al Tribunale di Salerno. Nel Settembre del 2004 ne seguì la registrazione ed integrazione della testata www.controcampus.it.
Dalle origini al 2004
Controcampus nacque nel Settembre del 2001 quando Mario Di Stasi, allora studente della facoltà di giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Salerno, decise di fondare una rivista che offrisse la possibilità a tutti coloro che vivevano il campus campano di poter raccontare la loro vita universitaria, e ad altrettanta popolazione universitaria di conoscere notizie che li riguardassero.
Il primo numero venne diffuso all’interno della sola Università di Salerno, nei corridoi, nelle aule e nei dipartimenti. Per il lancio vennero scelti i tre giorni nei quali si tenevano le elezioni universitarie per il rinnovo degli organi di rappresentanza studentesca. In quei giorni il fermento e la partecipazione alla vita universitaria era enorme, e l’idea fu proprio quella di arrivare ad un numero elevatissimo di persone. Controcampus riuscì a terminare le copie date in stampa nel giro di pochissime ore.
Era un mensile. La foliazione era di 6 pagine, in due colori, stampate in 5.000 copie e ristampa di altre 5.000 copie (primo numero). Come sede del giornale fu scelto un luogo strategico, un posto che potesse essere d’aiuto a cercare fonti quanto più attendibili e giovani interessati alla scrittura ed all’ informazione universitaria. La prima redazione aveva sede presso il corridoio della facoltà di giurisprudenza, in un locale adibito in precedenza a magazzino ed allora in disuso. La redazione era quindi raccolta in un unico ambiente ed era composta da un gruppo di ragazzi, di studenti (oltre al direttore) interessati all’idea di avere uno spazio e la possibilità di informare ed essere informati. Le principali figure erano, oltre a Mario Di Stasi:
Giovanni Acconciagioco, studente della facoltà di scienze della comunicazione
Mario Ferrazzano, studente della facoltà di Lettere e Filosofia
Il giornale veniva fatto stampare da una tipografia esterna nei pressi della stessa università di Salerno.
Nei giorni successivi alla prima distribuzione, molte furono le persone che si avvicinarono al nuovo progetto universitario, chi per cercarne una copia, chi per poter partecipare attivamente. Stava per nascere un nuovo fenomeno mai conosciuto prima, Controcampus, “il periodico d’informazione universitaria”. “L’università gratis, quello che si può dire e quello che altrimenti non si sarebbe detto”, erano questi i primi slogan con cui si presentava il periodico, quasi a farne intendere e precisare la sua intenzione di università libera e senza privilegi, informazione a 360° senza censure.
Il giornale, nei primi numeri, era composto da una copertina che raccoglieva le immagini (foto) più rappresentative del mese, un sommario e, a seguire, Campus Voci, la pagina del direttore. La quarta pagina ospitava l’intervista al corpo docente e o amministrativo (il primo numero aveva l’intervista al rettore uscente G. Donsi e al rettore in carica R. Pasquino). Nelle pagine successive era possibile leggere la cronaca universitaria. A seguire uno spazio dedicato all’arte (poesia e fumettistica). I caratteri erano stampati in corpo 10.
Nel Marzo del 2002 avvenne un primo essenziale cambiamento: venne creato un vero e proprio staff di lavoro, il direttore si affianca a nuove figure: un caporedattore (Donatella Masiello) una segreteria di redazione (Enrico Stolfi), redattori fissi (Antonella Pacella, Mario Bove). Il periodico cambia l’impaginato e acquista il suo colore editoriale che lo accompagnerà per tutto il percorso: il blu. Viene creata una nuova testata che vede la dicitura Controcampus per esteso e per riflesso (specchiato), a voler significare che l’informazione che appare è quella che si riflette, quello che, se non fatto sapere da Controcampus, mai si sarebbe saputo (effetto specchiato della testata). La rivista viene stampa in una tipografia diversa dalla precedente, la redazione non aveva una tipografia propria, ma veniva impaginata (un nuovo e più accattivante impaginato) da grafici interni alla redazione. Aumentarono le pagine (24 pagine poi 28 poi 32) e alcune di queste per la prima volta vengono dedicate alla pubblicità. Viene aperta una nuova sede, questa volta di due stanze.
Nel Maggio 2002 la tiratura cominciò a salire, fu l’anno in cui Mario Di Stasi ed il suo staff decisero di portare il giornale in edicola ad un prezzo simbolico di € 0,50.
Il periodico era cosi diventato la voce ufficiale del campus salernitano, i temi erano sempre più scottanti e di attualità. Numero dopo numero l’obbiettivo era diventato non più e soltanto quello di informare della cronaca universitaria, ma anche quello di rompere tabù. Nel puntuale editoriale del direttore si poteva ascoltare la denuncia, la critica, la voce di migliaia di giovani, in un periodo storico che cominciava a portare allo scoperto i risultati di una cattiva gestione politica e amministrativa del Paese e mostrava i primi segni di una poi calzante crisi economica, sociale ed ideologica, dove i giovani venivano sempre più messi da parte. Disabilità, corruzione, baronato, droga, sessualità: sono questi alcuni dei temi che il periodico affronta.
Nel 2003 il comune di Salerno viene colto da un improvviso “terremoto” politico a causa della questione sul registro delle unioni civili, “terremoto” che addirittura provoca le dimissioni dell’assessore Piero Cardalesi, favorevole ad una battaglia di civiltà (cit. corriere). Nello stesso periodo Controcampus manda in stampa, all’insaputa dell’accaduto, un numero con all’interno un’ inchiesta sulla omosessualità intitolata “dirselo senza paura” che vede in copertina due ragazze lesbiche. Il fatto giunge subito all’attenzione del caporedattore G. Boyano del corriere del mezzogiorno. È cosi che Controcampus entra nell’attenzione dei media, prima locali e poi nazionali.
Nel 2003 Mario Di Stasi avverte nell’aria segnali di cambiamento sia della società che rispetto al periodico Controcampus. Pensa allora di investire ulteriormente sul progetto, in redazione erano presenti nuove figure: Ernesto Natella, Laura Muro, Emilio C. Bertelli, Antonio Palmieri. Il periodico aumenta le pagine, (44 pagine e poi 60 pagine), è stampato interamente a colori, la testata è disegnata più piccola e posizionata al lato sinistro della prima pagina. La redazione si trasferisce in una nuova sede, presso la palazzina E.di.su del campus di Salerno, questa volta per concessione dell’allora presidente dell’E.di.su, la Professoressa Caterina Miraglia che crede in Controcampus. Nello stesso anno Controcampus per la prima volta entra nel mondo del Web e a farne da padrino è Antonio Palmieri, allora studente della facoltà di Economia, giovane brillante negli studi e nelle sue capacità web. Crea un portale su piattaforma CMS realizzato in asp.
È la nascita di www.controcampus.it e l’inizio di un percorso più grande. Controcampus è conosciuto in tutti gli atenei italiani, grazie al rapporto e collaborazione che si instaura con gli uffici stampa di ogni ateneo, grazie alla distribuzione del cartaceo ed alla nuova iniziativa manageriale di aprire sedi - redazioni in tutta Italia.
Nel 2004 Mario Di Stasi, Antonio Palmieri, Emilio C. Bertelli e altri redattori del periodico controcampus vengono eletti rappresentanti di facoltà. Questo non permette di sporcare l’indirizzo e linea editoriale di Controcampus, che resta libera da condizionamenti di partito, ma offre la possibilità di poter accedere a finanziamenti provenienti dalla stessa Università degli Studi di Salerno che, insieme alla pubblicità, permettono di aumentare gli investimenti del gruppo editoriale. Ciò nonostante Controcampus rispetto alla concorrenza doveva contare solamente sulle proprie forze.
La forza del giornale stava nella fiducia che i lettori avevano ormai riposto nel periodico. I redattori di Controcampus diventarono 15, le redazioni nelle varie università italiane aumentavano. Tutto questo faceva si che il periodico si consolidasse, diventando punto di riferimento informativo non soltanto più dei soli studenti ma anche di docenti, personale e politici, interessati a conoscere l’informazione universitaria. Gli stessi organi dell’istruzione quali Miur e Crui intrecciavano rapporti di collaborazione con il periodico.
Dal 2005 al 2009
A partire dal 2005 Controcampus e www.controcampus.it ospitano delle rubriche fisse. Le principali sono:
Università, la rubrica dedicata alle notizie istituzionali
Uni Nord, Uni Centro e Uni Sud, rubriche dedicate alla cronaca universitaria
Cominciano inoltre a prender piede informazioni di taglio più leggero come il gossip che anche nel contesto universitario interessa. La redazione di Controcampus intuisce che il gossip può permettergli di aumentare il numero di lettori e fedeli e nasce cosi da controcampus anche una iniziativa che sarà poi riproposta ogni anno, Elogio alla Bellezza, un concorso di bellezza che vede protagonisti studenti, docenti e personale amministrativo.
Dal 2006 al 2009 la rivista si consolida ma la difficoltà di mantenete una tiratura nazionale si fa sentire anche per forza della crisi economia che investe il settore della carta stampata.
Dal 2009 ad oggi
Nel maggio del 2009 Mario Di Stasi, nel tentativo di voler superare qualsiasi rischio di chiusura del periodico e colto dall’interesse sempre maggiore dell’informazione sul web (web 2.0 ecc), decide di portare l’intero periodico sul web, abbandonando la produzione in stampa. Nasce un nuovo portale: www.controcampus.it su piattaforma francese Spip. Questo se da un lato presenta la forza di poter interessare e raggiungere un vastissimo pubblico (le indicizzazioni lo dimostrano), dall’altro lato presenta subito delle debolezze dovute alla cattiva programmazione dello stesso portale.
Nel 2012 www.controcampus.it si rinnova totalmente, Mario Di Stasi porta con se un nuovo staff: Pasqualina Scalea (Caporedattore), Dora Della Sala (Vice Caporedattore), Antonietta Amato (segreteria di Redazione) Antonio Palmieri (Responsabile dell’area Web) Lucia Picardo (Area Marketing), Rosario Santitoro ( Area Commerciale). Ci sono nuovi responsabili di area, ciascuno dei quali è a capo di una redazione nelle diverse sedi dei principali Atenei Italiani: sono nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico.
Nel 2013 www.controcampus.it si aplia, il portale d'informazione universitario, diventa un network. Una nuova edizione, non più un periodico ma un quotidiano anzi un notiziario in tempo reale. Nasce il Magazine Controcampus, nascono nuovi contenuti: scuola, università, ricerca, formazione e lavoro. Nascono ulteriori piattaforme collegate alla webzine, non solo informazione ma servizi come bacheche, appunti, ricerca lavoro e anche nuovi servizi sociali.
Certo le difficoltà sono state sempre in agguato ma hanno generato all’interno della redazione la consapevolezza che esse non sono altro che delle opportunità da cogliere al volo per radicare il progetto Controcampus nel mondo dell’istruzione globale, non più solo università.
Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza.
Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria.
Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario.
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