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Wedding Planner: come diventare wedding planner per Enzo Miccio

Redazione Controcampus 29 Marzo 2014
R. C.
25/12/2024

Ecco come diventare wedding planner per Enzo Miccio: chi è e cosa fa questa particolare figura nei matrimoni.

come si organizza un matrimonio e quanto guadagna wedding planner.

I passi fondamentali per fare il wedding planner come Enzo Miccio: esclusiva intervista al principe dei matrimoni da Real Time.

Chi è il Wedding Planner? Cosa fa? Di cosa si occupa in un matrimonio?  Molti credono che approcciarsi ad un lavoro come questo sia difficile, non è così: per chi sogna di percorrere le orme di Enzo Miccio la strada è impegnativa, ma non impossibile. Il wedding planner è un mestiere poco conosciuto, soprattutto in Italia ma, negli ultimi anni, ha iniziato a diffondersi e ad acquisire molta credibilità.

Ecco di cosa si occupa un Wedding Planner. Molti sono gli aspetti di cui un wedding planner si occupa nell’organizzazione di un matrimonio.

Non basta, infatti, fare tutto ciò che la coppia di sposi ha richiesto, è necessario prendere contatto con tutti i servizi utili per la realizzazione della cerimonia e del ricevimento.

Il tutto, ovviamente, facendo anche dei confronti nel rapporto qualità/prezzo offerto dai vari fornitori contattati per i servizi richiesti. In parole povere, il weddingplanner, sulla base del progetto e dello “stile” richiesto dalla coppia, si occuperà di tutto ciò che riguarda cerimonia e ricevimento: fedi nuziali, addobbi floreali, bouquet, vestiti, acconciatura, trucco, servizio fotografico, partecipazioni, bomboniere, banchetto nuziale con tanto di torta.

Ecco come Diventare Wedding Planner: consigli di Enzo Miccio, cosa fare e cosa evitare

  • Spirito organizzativo wedding planner: è necessario avere la capacità di pianificare un matrimonio nei suoi minimi dettagli, dimostrando si avere capacità organizzative. Conoscerne la storia e sapere quando è nato ad esempio non fa male. È importante mostrarsi sicuri di sé e risoluti per poter pianificare il percorso necessario alla realizzazione di un ricevimento in grande stile. È importante, dimostrarsi flessibili e pronti ad accogliere qualsiasi tipo di richiesta; ogni coppia, del resto, è diversa e di conseguenza ognuna di loro avrà gusti e richieste differenti. Questo tipo di capacità il più delle volte si acquisisce con l’esperienza e con il tempo ma, se la si ha innata, si è decisamente più avvantaggiati.
  • Formazione wedding planner: avere talento innato e buon gusto, pur essendo fondamentali e determinanti, non è tutto; è consigliabile, infatti, frequentare un corso di formazione. È importante valutare le varie possibilità di studio che ogni corso offre, i professori e le loro qualifiche. Sarebbe preferibile frequentare scuole con una certa esperienza alle spalle ed evitare corsi offerti da istituti che, senza alcuna esperienza, si improvvisano formatori di wedding planners. Tra questi si configurano i corsi proposti proprio da Enzo Miccio nella sua “Enzo Miccio Academy”, fondata nel 2009 in risposta alla continua richiesta.
  • Guadagno wedding planner: alcuni temono la mancata riuscita dell’attività, vista la crisi economica e la mancata conoscenza di questa figura professionale. Molto dipende dalla propria professionalità e dalla reputazione che ci si costruisce con il tempo; se le coppie, infatti, rimangono soddisfatte del vostro lavoro saranno le prime a fare pubblicità, avvalorando le vostre capacità attraverso il passaparola.

Enzo Miccio: come organizzare un matrimonio

“Sono davvero lusingato nell’essere definito una “fonte d’ispirazione”, non credo di aver fatto nulla di straordinario se non quello di perseguire un sogno e mettercela tutta per concretizzarlo. Il punto di partenza, – Continua Ezo Miccio – come in ogni cosa, è la passione verso ciò che si fa e, nel mio caso, verso il mondo del wedding e dell’event planning, passione che ho nutrito sin da bambino.”

Ricordo – continua Enzo Miccio – sempre con grande piacere quando, da piccolo, aiutavo mia madre nei preparativi di una cena nel salone di casa nostra, trasformandomi in un assistente perfetto, entrando anch’io in quella danza organizzativa che mi faceva sentire l’attore di un grande film. A parte una breve fase durante la quale avevo deciso di fare il commercialista -ancora oggi non saprei dare una spiegazione a quella mia scelta-, effettivamente ho realizzato di voler lavorare nell’ambito della moda ed eventi così ho frequentato l’Istituto Europeo di Design a Milano.

“Il mio percorso professionale nel settore Moda ha avuto inizio in attività legate all’organizzazione di sfilate, curando anche la realizzazione di servizi fotografici per diverse testate giornalistiche e prestando il mio contributo anche nel campo della scenografia e dell’allestimento degli spazi. – dice Miccio –

Parallelamente a ciò, – continua – ho sempre messo la mia creatività al servizio di amici che richiedevano un aiuto nell’organizzazione dei loro eventi così poi mi son detto: “Perché non farne un lavoro a tutti gli effetti?” ed ho fondato la mia prima società di Event and Wedding planning. Nel 2005 è arrivata la mia prima trasmissione televisiva su Real Time: “Wedding Planner”, un programma che racconta attraverso delle riprese live, il mio lavoro di designer di eventi. Dal 2008 “Ma Come ti vesti?!”, Dal 2011, “Shopping Night”.

Talento e preparazione per diventare un  wedding planner

“Le attitudini personali allo svolgimento di questa professione, il cosiddetto “talento”, sono caratteristiche innate e legate alle capacità creative dell’individuo, alla sua sensibilità e sana curiosità di conoscere ed apprendere; si tratta di attributi che nessuno può insegnare che vanno ad aggiungersi al carattere, alla creatività ed all’estro.”

“Le competenze, invece, possono essere acquisite ed apprese con il tempo. Esse riguardano la capacità di problem solving e di coordinamento delle complessità organizzative e gestione dello staff di collaboratori, spesso composto da decine e decine di persone nel backstage dei matrimoni. “

“Per chi ambisca a rivestire il ruolo di WP alla perfezione, l’optimum sarebbe avere una preparazione variegata che spazi dalla conoscenza della Storia dell’arte e della Moda ad una buona cultura musicale. Si potrebbe continuare, inoltre, con la capacità di saper consigliare un accostamento tra Food and Beverage, di saper scegliere il fiore adatto in una determinata stagione, l’abito più appropriato al tipo di evento, in aggiunta -chiaramente- ad una preparazione in ambito progettuale, tecnico e di light and sound design”. 

La crisi dei matrimoni e dei professionisti da matrimonio

“Mai farsi intimidire da fattori esterni: se si ha nel cuore un sogno, bisogna avere la forza di perseguirlo e mettere tutti i mezzi possibili affinché si realizzi. La crisi economica è una certezza, così come lo è la difficoltà nel trovare lavoro… ma è proprio nei contesti in cui la competizione è forte che emergono i migliori ed i più qualificati professionisti. Se si ritiene di avere le caratteristiche giuste per avvicinarsi alla professione del wedding planner, bisogna avere voglia di conoscere ed informarsi, tenendosi in costante aggiornamento. Documentarsi con letture e riviste specializzate e partecipare a fiere di settore, approcciandosi agli espositori con sana curiosità e voglia di conoscenza”. 

“Alla passione segue la voglia di studiare. Di formarsi. E qui entra in gioco la mia Accademia, istituita a grande richiesta nel 2009, nella quale si impartiscono corsi sull’argomento di due ordini. Corsi Wedding and Events e Corsi Moda e Immagine. Una novità, a brevissimo, sarà il corso di Manager dell’organizzazione di eventi. Questo prevedrà una serie di focus specifici sugli eventi moda, musica e spettacolo ed eventi commerciali e fieristici.”

“Alla fase formativa segue, infine, quella di pratica. É il learn by doing a formare più di tutti perché permette di fronteggiare concretamente tutte le complessità organizzative di un matrimonio. In altre parole la “gavetta” ed in questo caso il mio consiglio finale. Siate umili, dedicate tutto voi stessi per svolgere i compiti richiesti e non guardate l’orologio. Mostratevi interessati e propositivi. Vedrete che queste vostri sforzi saranno ripagati! In bocca al lupo!!” – Conclude Enzo Miccio –

© Riproduzione Riservata
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Redazione Controcampus Controcampus è Il magazine più letto dai giovani su: Scuola, Università, Ricerca, Formazione, Lavoro. Controcampus nasce nell’ottobre 2001 con la missione di affiancare con la notizia e l’informazione, il mondo dell’istruzione e dell’università. Il suo cuore pulsante sono i giovani, menti libere e non compromesse da nessun interesse di parte. Il progetto è ambizioso e Controcampus cresce e si evolve arricchendo il proprio staff con nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus, ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico. Il suo successo si riconosce da subito, principalmente in due fattori; i suoi ideatori, giovani e brillanti menti, capaci di percepire i bisogni dell’utenza, il riuscire ad essere dentro le notizie, di cogliere i fatti in diretta e con obiettività, di trasmetterli in tempo reale in modo sempre più semplice e capillare, grazie anche ai numerosi collaboratori in tutta Italia che si avvicinano al progetto. Nascono nuove redazioni all’interno dei diversi atenei italiani, dei soggetti sensibili al bisogno dell’utente finale, di chi vive l’università, un’esplosione di dinamismo e professionalità capace di diventare spunto di discussioni nell’università non solo tra gli studenti, ma anche tra dottorandi, docenti e personale amministrativo. Controcampus ha voglia di emergere. Abbattere le barriere che il cartaceo può creare. Si aprono cosi le frontiere per un nuovo e più ambizioso progetto, per nuovi investimenti che possano demolire le barriere che un giornale cartaceo può avere. Nasce Controcampus.it, primo portale di informazione universitaria e il trend degli accessi è in costante crescita, sia in assoluto che rispetto alla concorrenza (fonti Google Analytics). I numeri sono importanti e Controcampus si conquista spazi importanti su importanti organi d’informazione: dal Corriere ad altri mass media nazionale e locali, dalla Crui alla quasi totalità degli uffici stampa universitari, con i quali si crea un ottimo rapporto di partnership. Certo le difficoltà sono state sempre in agguato ma hanno generato all’interno della redazione la consapevolezza che esse non sono altro che delle opportunità da cogliere al volo per radicare il progetto Controcampus nel mondo dell’istruzione globale, non più solo università. Controcampus ha un proprio obiettivo: confermarsi come la principale fonte di informazione universitaria, diventando giorno dopo giorno, notizia dopo notizia un punto di riferimento per i giovani universitari, per i dottorandi, per i ricercatori, per i docenti che costituiscono il target di riferimento del portale. Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito, l’università gratis. L’università a portata di click è cosi che ci piace chiamarla. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza. Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria. Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei nostri lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. La Storia Controcampus è un periodico d’informazione universitaria, tra i primi per diffusione. Ha la sua sede principale a Salerno e molte altri sedi presso i principali atenei italiani. Una rivista con la denominazione Controcampus, fondata dal ventitreenne Mario Di Stasi nel 2001, fu pubblicata per la prima volta nel Ottobre 2001 con un numero 0. Il giornale nei primi anni di attività non riuscì a mantenere una costanza di pubblicazione. Nel 2002, raggiunta una minima possibilità economica, venne registrato al Tribunale di Salerno. Nel Settembre del 2004 ne seguì la registrazione ed integrazione della testata www.controcampus.it. Dalle origini al 2004 Controcampus nacque nel Settembre del 2001 quando Mario Di Stasi, allora studente della facoltà di giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Salerno, decise di fondare una rivista che offrisse la possibilità a tutti coloro che vivevano il campus campano di poter raccontare la loro vita universitaria, e ad altrettanta popolazione universitaria di conoscere notizie che li riguardassero. Il primo numero venne diffuso all’interno della sola Università di Salerno, nei corridoi, nelle aule e nei dipartimenti. Per il lancio vennero scelti i tre giorni nei quali si tenevano le elezioni universitarie per il rinnovo degli organi di rappresentanza studentesca. In quei giorni il fermento e la partecipazione alla vita universitaria era enorme, e l’idea fu proprio quella di arrivare ad un numero elevatissimo di persone. Controcampus riuscì a terminare le copie date in stampa nel giro di pochissime ore. Era un mensile. La foliazione era di 6 pagine, in due colori, stampate in 5.000 copie e ristampa di altre 5.000 copie (primo numero). Come sede del giornale fu scelto un luogo strategico, un posto che potesse essere d’aiuto a cercare fonti quanto più attendibili e giovani interessati alla scrittura ed all’ informazione universitaria. La prima redazione aveva sede presso il corridoio della facoltà di giurisprudenza, in un locale adibito in precedenza a magazzino ed allora in disuso. La redazione era quindi raccolta in un unico ambiente ed era composta da un gruppo di ragazzi, di studenti (oltre al direttore) interessati all’idea di avere uno spazio e la possibilità di informare ed essere informati. Le principali figure erano, oltre a Mario Di Stasi: Giovanni Acconciagioco, studente della facoltà di scienze della comunicazione Mario Ferrazzano, studente della facoltà di Lettere e Filosofia Il giornale veniva fatto stampare da una tipografia esterna nei pressi della stessa università di Salerno. Nei giorni successivi alla prima distribuzione, molte furono le persone che si avvicinarono al nuovo progetto universitario, chi per cercarne una copia, chi per poter partecipare attivamente. Stava per nascere un nuovo fenomeno mai conosciuto prima, Controcampus, “il periodico d’informazione universitaria”. “L’università gratis, quello che si può dire e quello che altrimenti non si sarebbe detto”, erano questi i primi slogan con cui si presentava il periodico, quasi a farne intendere e precisare la sua intenzione di università libera e senza privilegi, informazione a 360° senza censure. Il giornale, nei primi numeri, era composto da una copertina che raccoglieva le immagini (foto) più rappresentative del mese, un sommario e, a seguire, Campus Voci, la pagina del direttore. La quarta pagina ospitava l’intervista al corpo docente e o amministrativo (il primo numero aveva l’intervista al rettore uscente G. Donsi e al rettore in carica R. Pasquino). Nelle pagine successive era possibile leggere la cronaca universitaria. A seguire uno spazio dedicato all’arte (poesia e fumettistica). I caratteri erano stampati in corpo 10. Nel Marzo del 2002 avvenne un primo essenziale cambiamento: venne creato un vero e proprio staff di lavoro, il direttore si affianca a nuove figure: un caporedattore (Donatella Masiello) una segreteria di redazione (Enrico Stolfi), redattori fissi (Antonella Pacella, Mario Bove). Il periodico cambia l’impaginato e acquista il suo colore editoriale che lo accompagnerà per tutto il percorso: il blu. Viene creata una nuova testata che vede la dicitura Controcampus per esteso e per riflesso (specchiato), a voler significare che l’informazione che appare è quella che si riflette, quello che, se non fatto sapere da Controcampus, mai si sarebbe saputo (effetto specchiato della testata). La rivista viene stampa in una tipografia diversa dalla precedente, la redazione non aveva una tipografia propria, ma veniva impaginata (un nuovo e più accattivante impaginato) da grafici interni alla redazione. Aumentarono le pagine (24 pagine poi 28 poi 32) e alcune di queste per la prima volta vengono dedicate alla pubblicità. Viene aperta una nuova sede, questa volta di due stanze. Nel Maggio 2002 la tiratura cominciò a salire, fu l’anno in cui Mario Di Stasi ed il suo staff decisero di portare il giornale in edicola ad un prezzo simbolico di € 0,50. Il periodico era cosi diventato la voce ufficiale del campus salernitano, i temi erano sempre più scottanti e di attualità. Numero dopo numero l’obbiettivo era diventato non più e soltanto quello di informare della cronaca universitaria, ma anche quello di rompere tabù. Nel puntuale editoriale del direttore si poteva ascoltare la denuncia, la critica, la voce di migliaia di giovani, in un periodo storico che cominciava a portare allo scoperto i risultati di una cattiva gestione politica e amministrativa del Paese e mostrava i primi segni di una poi calzante crisi economica, sociale ed ideologica, dove i giovani venivano sempre più messi da parte. Disabilità, corruzione, baronato, droga, sessualità: sono questi alcuni dei temi che il periodico affronta. Nel 2003 il comune di Salerno viene colto da un improvviso “terremoto” politico a causa della questione sul registro delle unioni civili, “terremoto” che addirittura provoca le dimissioni dell’assessore Piero Cardalesi, favorevole ad una battaglia di civiltà (cit. corriere). Nello stesso periodo Controcampus manda in stampa, all’insaputa dell’accaduto, un numero con all’interno un’ inchiesta sulla omosessualità intitolata “dirselo senza paura” che vede in copertina due ragazze lesbiche. Il fatto giunge subito all’attenzione del caporedattore G. Boyano del corriere del mezzogiorno. È cosi che Controcampus entra nell’attenzione dei media, prima locali e poi nazionali. Nel 2003 Mario Di Stasi avverte nell’aria segnali di cambiamento sia della società che rispetto al periodico Controcampus. Pensa allora di investire ulteriormente sul progetto, in redazione erano presenti nuove figure: Ernesto Natella, Laura Muro, Emilio C. Bertelli, Antonio Palmieri. Il periodico aumenta le pagine, (44 pagine e poi 60 pagine), è stampato interamente a colori, la testata è disegnata più piccola e posizionata al lato sinistro della prima pagina. La redazione si trasferisce in una nuova sede, presso la palazzina E.di.su del campus di Salerno, questa volta per concessione dell’allora presidente dell’E.di.su, la Professoressa Caterina Miraglia che crede in Controcampus. Nello stesso anno Controcampus per la prima volta entra nel mondo del Web e a farne da padrino è Antonio Palmieri, allora studente della facoltà di Economia, giovane brillante negli studi e nelle sue capacità web. Crea un portale su piattaforma CMS realizzato in asp. È la nascita di www.controcampus.it e l’inizio di un percorso più grande. Controcampus è conosciuto in tutti gli atenei italiani, grazie al rapporto e collaborazione che si instaura con gli uffici stampa di ogni ateneo, grazie alla distribuzione del cartaceo ed alla nuova iniziativa manageriale di aprire sedi - redazioni in tutta Italia. Nel 2004 Mario Di Stasi, Antonio Palmieri, Emilio C. Bertelli e altri redattori del periodico controcampus vengono eletti rappresentanti di facoltà. Questo non permette di sporcare l’indirizzo e linea editoriale di Controcampus, che resta libera da condizionamenti di partito, ma offre la possibilità di poter accedere a finanziamenti provenienti dalla stessa Università degli Studi di Salerno che, insieme alla pubblicità, permettono di aumentare gli investimenti del gruppo editoriale. Ciò nonostante Controcampus rispetto alla concorrenza doveva contare solamente sulle proprie forze. La forza del giornale stava nella fiducia che i lettori avevano ormai riposto nel periodico. I redattori di Controcampus diventarono 15, le redazioni nelle varie università italiane aumentavano. Tutto questo faceva si che il periodico si consolidasse, diventando punto di riferimento informativo non soltanto più dei soli studenti ma anche di docenti, personale e politici, interessati a conoscere l’informazione universitaria. Gli stessi organi dell’istruzione quali Miur e Crui intrecciavano rapporti di collaborazione con il periodico. Dal 2005 al 2009 A partire dal 2005 Controcampus e www.controcampus.it ospitano delle rubriche fisse. Le principali sono: Università, la rubrica dedicata alle notizie istituzionali Uni Nord, Uni Centro e Uni Sud, rubriche dedicate alla cronaca universitaria Cominciano inoltre a prender piede informazioni di taglio più leggero come il gossip che anche nel contesto universitario interessa. La redazione di Controcampus intuisce che il gossip può permettergli di aumentare il numero di lettori e fedeli e nasce cosi da controcampus anche una iniziativa che sarà poi riproposta ogni anno, Elogio alla Bellezza, un concorso di bellezza che vede protagonisti studenti, docenti e personale amministrativo. Dal 2006 al 2009 la rivista si consolida ma la difficoltà di mantenete una tiratura nazionale si fa sentire anche per forza della crisi economia che investe il settore della carta stampata. Dal 2009 ad oggi Nel maggio del 2009 Mario Di Stasi, nel tentativo di voler superare qualsiasi rischio di chiusura del periodico e colto dall’interesse sempre maggiore dell’informazione sul web (web 2.0 ecc), decide di portare l’intero periodico sul web, abbandonando la produzione in stampa. Nasce un nuovo portale: www.controcampus.it su piattaforma francese Spip. Questo se da un lato presenta la forza di poter interessare e raggiungere un vastissimo pubblico (le indicizzazioni lo dimostrano), dall’altro lato presenta subito delle debolezze dovute alla cattiva programmazione dello stesso portale. Nel 2012 www.controcampus.it si rinnova totalmente, Mario Di Stasi porta con se un nuovo staff: Pasqualina Scalea (Caporedattore), Dora Della Sala (Vice Caporedattore), Antonietta Amato (segreteria di Redazione) Antonio Palmieri (Responsabile dell’area Web) Lucia Picardo (Area Marketing), Rosario Santitoro ( Area Commerciale). Ci sono nuovi responsabili di area, ciascuno dei quali è a capo di una redazione nelle diverse sedi dei principali Atenei Italiani: sono nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico. Nel 2013 www.controcampus.it si aplia, il portale d'informazione universitario, diventa un network. Una nuova edizione, non più un periodico ma un quotidiano anzi un notiziario in tempo reale. Nasce il Magazine Controcampus, nascono nuovi contenuti: scuola, università, ricerca, formazione e lavoro. Nascono ulteriori piattaforme collegate alla webzine, non solo informazione ma servizi come bacheche, appunti, ricerca lavoro e anche nuovi servizi sociali. Certo le difficoltà sono state sempre in agguato ma hanno generato all’interno della redazione la consapevolezza che esse non sono altro che delle opportunità da cogliere al volo per radicare il progetto Controcampus nel mondo dell’istruzione globale, non più solo università. Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza. Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria. Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. Leggi tutto