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Bonus Ristrutturazione 2014: come avere Contributi Ristrutturazione

Redazione Controcampus 16 Aprile 2014
R. C.
21/12/2024

Contributi Ristrutturazione e Piano Casa 2014: mutui a tassi agevolati e proroga dei contributi ristrutturazione per le giovani coppie.

Cosa sono e in cosa consistono, come averli ed entro quando?

La Legge di Stabilità relativa al 2014 ha tracciato una netta linea di confine, segnando una svolta nella programmazione economico-finanziaria del Bel Paese. Il sentiero imboccato, seppur irto di insidie, non è apparso privo di benefici.

Il Governo Letta, firmatario del maxiemendamento, ha, in realtà, ottemperato ai due prioritari imperativi d’impronta economica, “favorire la crescita e promuovere l’occupazione”, introducendo importanti e sostanziali novità inerenti ai contributi ristrutturazione ed al miglioramento dell’efficienza energetica degli edifici. La legge n. 147/2013 (legge di stabilità 2014), ha prorogato al 31 dicembre 2014 la possibilità di usufruire della maggiore detrazione Irpef (50%), sempre con il limite massimo di spesa di 96.000 euro per unità immobiliare, e stabilito una detrazione del 40% per le spese che saranno sostenute nel 2015. Dal 1° gennaio 2016 la detrazione tornerà alla misura ordinaria del 36% e con il limite di 48.000 euro per unità immobiliare.

Contributi Ristrutturazione 2014. Le agevolazioni ristrutturazione casa

In cosa consiste il Piano Casa 2014?

Con l’intento prioritario di attutire l’ormai cronica asfissia del mercato immobiliare, il Governo Renzi ha scelto di prorogare le agevolazioni inerenti al mercato dei mutui ed alle ristrutturazioni edilizie. Ad assurgere al rango di destinatari principali delle nuove misure economiche sono: giovani coppie, famiglie numerose e con disabili, animati dall’intento di acquisire o ristrutturare un immobile.

Le giovani coppie, in particolare, rappresentano circa l’11% delle famiglie italiane e rientrano, a pieno titolo, in una categoria concettuale non del tutto agnostica alle difficoltà. Secondo alcune correnti di pensiero, infatti, sebbene assorbano più del 16% dei consumi relativi all’industria del legno-arredo, negli ultimi tempi, a causa della crisi economica, i nuovi nuclei familiari hanno destato non poche preoccupazioni, paventando un netto calo delle potenzialità di spesa.

Al fin di migliorare l’efficienza energetica e sostenere la filiera del mattone, settore trainante dell’economia italiana, sono stati prorogati anche gli incentivi relativi all’acquisto di mobili ed elettrodomestici legati alla riqualificazione edilizia.

Nuovi Incentivi Ristrutturazione e Progetto Plafond Casa

Lo scorso 5 marzo, il Governo Renzi ha dato vita all’iniziativa Plafond Casa: un progetto (fortemente voluto dal Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Maurizio Lupi) da 2 miliardi di euro, ideato per facilitare l’erogazione dei mutui per l’acquisto o la ristrutturazione degli edifici. A regolare le modalità di utilizzo delle cospicue risorse è una specifica convenzione stipulata tra la Cassa Depositi e Prestiti (Cdp) e l’Associazione Bancaria Italiana (Abi). L’accesso al Plafond Casa è regolato a sportello, cioè fino ad esaurimento, con un limite massimo di 150 milioni di euro per istituto di credito. Il Progetto affonda le proprie radici storico-normative nel Decreto Legge n. 102 del 2013, convertito in legge n. 124 dello stesso anno, e tende a riguardare l’erogazione di mutui immobiliari a tassi agevolati o prestiti relativi:

  • all’acquisto della prima casa, di classe energetica A, B, C o D;
  • alla ristrutturazione edilizia;
  • al miglioramento dell’efficienza energetica dell’abitazione;

Chi può accedere agli incentivi e a Plafond Casa? I beneficiari sono tutti i cittadini residenti in Italia:

  • giovani coppie: coniugi o conviventi da 2 anni, uno un’età inferiore ai 35 anni e l’altro ai 40;
  • famiglie numerose con 3 o più figli;
  • famiglie con persone disabili;

L’importo massimo finanziabile da rimborsare poi entro 10, 20 o 30 anni, è di:

  • 100 mila euro per gli interventi di ristrutturazione e miglioramento dell’efficienza energetica;
  • 250 mila euro per l’acquisto della prima casa;
  • 300 mila euro per l’acquisto della prima casa con interventi di ristrutturazione e miglioramento dell’efficienza energetica.

Contributi ristrutturazione e norme di Legge, dal Governo Letta a Renzi

La Legge di Stabilità 2014 ha tracciato una netta linea di confine, segnando una svolta nella programmazione economico-finanziaria. Il Governo Letta, firmatario del maxiemendamento, ha, in realtà, ottemperato ai due prioritari imperativi d’impronta economica, “favorire la crescita e promuovere l’occupazione”, introducendo importanti e sostanziali novità inerenti ai contributi ristrutturazione ed al miglioramento dell’efficienza energetica degli edifici. La legge n. 147/2013 (legge di stabilità 2014), ha prorogato al 31 dicembre 2014 la possibilità di usufruire della maggiore detrazione Irpef (50%), sempre con il limite massimo di spesa di 96.000 euro per unità immobiliare, e stabilito una detrazione del 40% per le spese che saranno sostenute nel 2015. Dal 1° gennaio 2016 la detrazione tornerà alla misura ordinaria del 36% e con il limite di 48.000 € per unità immobiliare.

Il Piano Casa 2014 del Governo Renzi non ha eliminato gli incentivi fiscali relativi ai contributi ristrutturazione, ma ha prorogato le detrazioni irpef per interventi di ristrutturazione edilizia, disciplinate dal D.p.r. 917 del 1986 (art. 16 bis).

Ha inoltre prorogato anche le detrazioni relative agli interventi di adozione di misure antisismiche e all’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici finalizzati all’arredo di edifici oggetto di ristrutturazione. Le detrazioni del primo tipo, inerenti ad un ammontare massimo di spesa non superiore a 96 mila euro, attengono alle seguenti misure percentuali:

  • 65%, per le spese effettuate dal 4 agosto 2013 al 31 dicembre 2014
  • 50%, per le spese sostenute dal 1º gennaio 2015 al 31 dicembre 2015

Le detrazioni relative all’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici, invece, sono pari al 50%, e devono essere calcolate su un ammontare complessivo non superiore a 10 mila euro.

In sintesi, è possibile detrarre dall’Irpef, imposta sul reddito delle persone fisiche, gran parte degli oneri (spese) sostenuti per ristrutturare case e edifici situati nel territorio statale. Ricapitolando, i contributi ristrutturazione (o meglio incentivi fiscali relativi alle ristrutturazioni edilizie) sono pari al:

  • 50% delle spese sostenute dal 26 giugno 2012 al 31 dicembre 2014, con un limite massimo di 96.000 euro per ciascun immobile;
  • 40% delle spese che saranno sostenute nel 2015;
  • 36% delle somme che saranno spese a partire dal 1° gennaio 2016, con un limite di 48.000 euro per unità immobiliare;
Detrazioni Fiscali Ristrutturazioni: casa, e lavori casa

Le detrazioni fiscali riguardanti unità immobiliari residenziali, edifici residenziali, sono sui seguenti lavori:

  • Contributi ristrutturazione relativi alle spese sostenute per interventi di manutenzione straordinaria, opere di restauro e risanamento conservativo e per lavori di ristrutturazione edilizia su singole unità immobiliari
  • Contributi ristrutturazione relativi agli interventi di ricostruzione o ripristino dell’immobile danneggiato a causa di calamità naturali
  • Contributi ristrutturazione relativi al restauro ed al risanamento conservativo
  • Contributi ristrutturazione per interventi attinenti alla realizzazione di strumenti tecnologici idonei a favorire la mobilità interna ed esterna dell’immobile
  • Contributi ristrutturazione relativi alla cablatura degli edifici, al conseguimento di risparmi energetici, all’adozione di misure di sicurezza antisismica ed al contenimento dell’inquinamento acustico
  • Contributi ristrutturazione finalizzati all’elisione di barriere architettoniche
  • Contributi ristrutturazione concernenti la realizzazione di autorimesse o posti auto
  • Contributi ristrutturazione riguardanti l’adozione di misure finalizzate a prevenire il rischio di atti illeciti compiuti da terzi
  • Contributi ristrutturazione inerenti ad interventi di bonifica dall’amianto e di esecuzione di opere volte ad evitare gli infortuni domestici
  • Contributi ristrutturazione relativi agli interventi di manutenzione ordinaria, ammessi solo se riguardanti le parti comuni (art. 1117 c.c.), poiché la detrazione spetta ad ogni condomino in base alla quota millesimale
Come chiedere le detrazioni fiscali

La detrazione fiscale relativa ai contributi ristrutturazione va chiesta tramite il Modello 730 per la dichiarazione dei redditi che deve essere presentato entro il 30 aprile 2014 al proprio datore di lavoro o ente pensionistico, o entro il 31 maggio 2014 presso un qualsiasi Caf.

I soggetti interessati potranno fruire delle detrazioni irpef, inviando all’Azienda Sanitaria Locale competente per territorio una comunicazione relativa all’inizio dei lavori ed effettuando, con bonifico bancario o postale, i pagamenti relative alle:

  • spese effettuate dal 26 giugno 2012 al 31 dicembre 2014: detrazione del 50% e spesa massima detraibile pari a 96.000 euro;
  • spese nel 2015: detrazione 40% spesa massima detraibile 96.000 euro;
  • spese dal 2016: detrazione 36% fino a 48.000 euro per unità immobiliare.

Gli interessati dovranno poi indicare anche i dati catastali identificativi dell’immobile.

Antonio Migliorino

© Riproduzione Riservata
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Redazione Controcampus Controcampus è Il magazine più letto dai giovani su: Scuola, Università, Ricerca, Formazione, Lavoro. Controcampus nasce nell’ottobre 2001 con la missione di affiancare con la notizia e l’informazione, il mondo dell’istruzione e dell’università. Il suo cuore pulsante sono i giovani, menti libere e non compromesse da nessun interesse di parte. Il progetto è ambizioso e Controcampus cresce e si evolve arricchendo il proprio staff con nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus, ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico. Il suo successo si riconosce da subito, principalmente in due fattori; i suoi ideatori, giovani e brillanti menti, capaci di percepire i bisogni dell’utenza, il riuscire ad essere dentro le notizie, di cogliere i fatti in diretta e con obiettività, di trasmetterli in tempo reale in modo sempre più semplice e capillare, grazie anche ai numerosi collaboratori in tutta Italia che si avvicinano al progetto. Nascono nuove redazioni all’interno dei diversi atenei italiani, dei soggetti sensibili al bisogno dell’utente finale, di chi vive l’università, un’esplosione di dinamismo e professionalità capace di diventare spunto di discussioni nell’università non solo tra gli studenti, ma anche tra dottorandi, docenti e personale amministrativo. Controcampus ha voglia di emergere. Abbattere le barriere che il cartaceo può creare. Si aprono cosi le frontiere per un nuovo e più ambizioso progetto, per nuovi investimenti che possano demolire le barriere che un giornale cartaceo può avere. Nasce Controcampus.it, primo portale di informazione universitaria e il trend degli accessi è in costante crescita, sia in assoluto che rispetto alla concorrenza (fonti Google Analytics). I numeri sono importanti e Controcampus si conquista spazi importanti su importanti organi d’informazione: dal Corriere ad altri mass media nazionale e locali, dalla Crui alla quasi totalità degli uffici stampa universitari, con i quali si crea un ottimo rapporto di partnership. Certo le difficoltà sono state sempre in agguato ma hanno generato all’interno della redazione la consapevolezza che esse non sono altro che delle opportunità da cogliere al volo per radicare il progetto Controcampus nel mondo dell’istruzione globale, non più solo università. Controcampus ha un proprio obiettivo: confermarsi come la principale fonte di informazione universitaria, diventando giorno dopo giorno, notizia dopo notizia un punto di riferimento per i giovani universitari, per i dottorandi, per i ricercatori, per i docenti che costituiscono il target di riferimento del portale. Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito, l’università gratis. L’università a portata di click è cosi che ci piace chiamarla. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza. Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria. Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei nostri lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. La Storia Controcampus è un periodico d’informazione universitaria, tra i primi per diffusione. Ha la sua sede principale a Salerno e molte altri sedi presso i principali atenei italiani. Una rivista con la denominazione Controcampus, fondata dal ventitreenne Mario Di Stasi nel 2001, fu pubblicata per la prima volta nel Ottobre 2001 con un numero 0. Il giornale nei primi anni di attività non riuscì a mantenere una costanza di pubblicazione. Nel 2002, raggiunta una minima possibilità economica, venne registrato al Tribunale di Salerno. Nel Settembre del 2004 ne seguì la registrazione ed integrazione della testata www.controcampus.it. Dalle origini al 2004 Controcampus nacque nel Settembre del 2001 quando Mario Di Stasi, allora studente della facoltà di giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Salerno, decise di fondare una rivista che offrisse la possibilità a tutti coloro che vivevano il campus campano di poter raccontare la loro vita universitaria, e ad altrettanta popolazione universitaria di conoscere notizie che li riguardassero. Il primo numero venne diffuso all’interno della sola Università di Salerno, nei corridoi, nelle aule e nei dipartimenti. Per il lancio vennero scelti i tre giorni nei quali si tenevano le elezioni universitarie per il rinnovo degli organi di rappresentanza studentesca. In quei giorni il fermento e la partecipazione alla vita universitaria era enorme, e l’idea fu proprio quella di arrivare ad un numero elevatissimo di persone. Controcampus riuscì a terminare le copie date in stampa nel giro di pochissime ore. Era un mensile. La foliazione era di 6 pagine, in due colori, stampate in 5.000 copie e ristampa di altre 5.000 copie (primo numero). Come sede del giornale fu scelto un luogo strategico, un posto che potesse essere d’aiuto a cercare fonti quanto più attendibili e giovani interessati alla scrittura ed all’ informazione universitaria. La prima redazione aveva sede presso il corridoio della facoltà di giurisprudenza, in un locale adibito in precedenza a magazzino ed allora in disuso. La redazione era quindi raccolta in un unico ambiente ed era composta da un gruppo di ragazzi, di studenti (oltre al direttore) interessati all’idea di avere uno spazio e la possibilità di informare ed essere informati. Le principali figure erano, oltre a Mario Di Stasi: Giovanni Acconciagioco, studente della facoltà di scienze della comunicazione Mario Ferrazzano, studente della facoltà di Lettere e Filosofia Il giornale veniva fatto stampare da una tipografia esterna nei pressi della stessa università di Salerno. Nei giorni successivi alla prima distribuzione, molte furono le persone che si avvicinarono al nuovo progetto universitario, chi per cercarne una copia, chi per poter partecipare attivamente. Stava per nascere un nuovo fenomeno mai conosciuto prima, Controcampus, “il periodico d’informazione universitaria”. “L’università gratis, quello che si può dire e quello che altrimenti non si sarebbe detto”, erano questi i primi slogan con cui si presentava il periodico, quasi a farne intendere e precisare la sua intenzione di università libera e senza privilegi, informazione a 360° senza censure. Il giornale, nei primi numeri, era composto da una copertina che raccoglieva le immagini (foto) più rappresentative del mese, un sommario e, a seguire, Campus Voci, la pagina del direttore. La quarta pagina ospitava l’intervista al corpo docente e o amministrativo (il primo numero aveva l’intervista al rettore uscente G. Donsi e al rettore in carica R. Pasquino). Nelle pagine successive era possibile leggere la cronaca universitaria. A seguire uno spazio dedicato all’arte (poesia e fumettistica). I caratteri erano stampati in corpo 10. Nel Marzo del 2002 avvenne un primo essenziale cambiamento: venne creato un vero e proprio staff di lavoro, il direttore si affianca a nuove figure: un caporedattore (Donatella Masiello) una segreteria di redazione (Enrico Stolfi), redattori fissi (Antonella Pacella, Mario Bove). Il periodico cambia l’impaginato e acquista il suo colore editoriale che lo accompagnerà per tutto il percorso: il blu. Viene creata una nuova testata che vede la dicitura Controcampus per esteso e per riflesso (specchiato), a voler significare che l’informazione che appare è quella che si riflette, quello che, se non fatto sapere da Controcampus, mai si sarebbe saputo (effetto specchiato della testata). La rivista viene stampa in una tipografia diversa dalla precedente, la redazione non aveva una tipografia propria, ma veniva impaginata (un nuovo e più accattivante impaginato) da grafici interni alla redazione. Aumentarono le pagine (24 pagine poi 28 poi 32) e alcune di queste per la prima volta vengono dedicate alla pubblicità. Viene aperta una nuova sede, questa volta di due stanze. Nel Maggio 2002 la tiratura cominciò a salire, fu l’anno in cui Mario Di Stasi ed il suo staff decisero di portare il giornale in edicola ad un prezzo simbolico di € 0,50. Il periodico era cosi diventato la voce ufficiale del campus salernitano, i temi erano sempre più scottanti e di attualità. Numero dopo numero l’obbiettivo era diventato non più e soltanto quello di informare della cronaca universitaria, ma anche quello di rompere tabù. Nel puntuale editoriale del direttore si poteva ascoltare la denuncia, la critica, la voce di migliaia di giovani, in un periodo storico che cominciava a portare allo scoperto i risultati di una cattiva gestione politica e amministrativa del Paese e mostrava i primi segni di una poi calzante crisi economica, sociale ed ideologica, dove i giovani venivano sempre più messi da parte. Disabilità, corruzione, baronato, droga, sessualità: sono questi alcuni dei temi che il periodico affronta. Nel 2003 il comune di Salerno viene colto da un improvviso “terremoto” politico a causa della questione sul registro delle unioni civili, “terremoto” che addirittura provoca le dimissioni dell’assessore Piero Cardalesi, favorevole ad una battaglia di civiltà (cit. corriere). Nello stesso periodo Controcampus manda in stampa, all’insaputa dell’accaduto, un numero con all’interno un’ inchiesta sulla omosessualità intitolata “dirselo senza paura” che vede in copertina due ragazze lesbiche. Il fatto giunge subito all’attenzione del caporedattore G. Boyano del corriere del mezzogiorno. È cosi che Controcampus entra nell’attenzione dei media, prima locali e poi nazionali. Nel 2003 Mario Di Stasi avverte nell’aria segnali di cambiamento sia della società che rispetto al periodico Controcampus. Pensa allora di investire ulteriormente sul progetto, in redazione erano presenti nuove figure: Ernesto Natella, Laura Muro, Emilio C. Bertelli, Antonio Palmieri. Il periodico aumenta le pagine, (44 pagine e poi 60 pagine), è stampato interamente a colori, la testata è disegnata più piccola e posizionata al lato sinistro della prima pagina. La redazione si trasferisce in una nuova sede, presso la palazzina E.di.su del campus di Salerno, questa volta per concessione dell’allora presidente dell’E.di.su, la Professoressa Caterina Miraglia che crede in Controcampus. Nello stesso anno Controcampus per la prima volta entra nel mondo del Web e a farne da padrino è Antonio Palmieri, allora studente della facoltà di Economia, giovane brillante negli studi e nelle sue capacità web. Crea un portale su piattaforma CMS realizzato in asp. È la nascita di www.controcampus.it e l’inizio di un percorso più grande. Controcampus è conosciuto in tutti gli atenei italiani, grazie al rapporto e collaborazione che si instaura con gli uffici stampa di ogni ateneo, grazie alla distribuzione del cartaceo ed alla nuova iniziativa manageriale di aprire sedi - redazioni in tutta Italia. Nel 2004 Mario Di Stasi, Antonio Palmieri, Emilio C. Bertelli e altri redattori del periodico controcampus vengono eletti rappresentanti di facoltà. Questo non permette di sporcare l’indirizzo e linea editoriale di Controcampus, che resta libera da condizionamenti di partito, ma offre la possibilità di poter accedere a finanziamenti provenienti dalla stessa Università degli Studi di Salerno che, insieme alla pubblicità, permettono di aumentare gli investimenti del gruppo editoriale. Ciò nonostante Controcampus rispetto alla concorrenza doveva contare solamente sulle proprie forze. La forza del giornale stava nella fiducia che i lettori avevano ormai riposto nel periodico. I redattori di Controcampus diventarono 15, le redazioni nelle varie università italiane aumentavano. Tutto questo faceva si che il periodico si consolidasse, diventando punto di riferimento informativo non soltanto più dei soli studenti ma anche di docenti, personale e politici, interessati a conoscere l’informazione universitaria. Gli stessi organi dell’istruzione quali Miur e Crui intrecciavano rapporti di collaborazione con il periodico. Dal 2005 al 2009 A partire dal 2005 Controcampus e www.controcampus.it ospitano delle rubriche fisse. Le principali sono: Università, la rubrica dedicata alle notizie istituzionali Uni Nord, Uni Centro e Uni Sud, rubriche dedicate alla cronaca universitaria Cominciano inoltre a prender piede informazioni di taglio più leggero come il gossip che anche nel contesto universitario interessa. La redazione di Controcampus intuisce che il gossip può permettergli di aumentare il numero di lettori e fedeli e nasce cosi da controcampus anche una iniziativa che sarà poi riproposta ogni anno, Elogio alla Bellezza, un concorso di bellezza che vede protagonisti studenti, docenti e personale amministrativo. Dal 2006 al 2009 la rivista si consolida ma la difficoltà di mantenete una tiratura nazionale si fa sentire anche per forza della crisi economia che investe il settore della carta stampata. Dal 2009 ad oggi Nel maggio del 2009 Mario Di Stasi, nel tentativo di voler superare qualsiasi rischio di chiusura del periodico e colto dall’interesse sempre maggiore dell’informazione sul web (web 2.0 ecc), decide di portare l’intero periodico sul web, abbandonando la produzione in stampa. Nasce un nuovo portale: www.controcampus.it su piattaforma francese Spip. Questo se da un lato presenta la forza di poter interessare e raggiungere un vastissimo pubblico (le indicizzazioni lo dimostrano), dall’altro lato presenta subito delle debolezze dovute alla cattiva programmazione dello stesso portale. Nel 2012 www.controcampus.it si rinnova totalmente, Mario Di Stasi porta con se un nuovo staff: Pasqualina Scalea (Caporedattore), Dora Della Sala (Vice Caporedattore), Antonietta Amato (segreteria di Redazione) Antonio Palmieri (Responsabile dell’area Web) Lucia Picardo (Area Marketing), Rosario Santitoro ( Area Commerciale). Ci sono nuovi responsabili di area, ciascuno dei quali è a capo di una redazione nelle diverse sedi dei principali Atenei Italiani: sono nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico. Nel 2013 www.controcampus.it si aplia, il portale d'informazione universitario, diventa un network. Una nuova edizione, non più un periodico ma un quotidiano anzi un notiziario in tempo reale. Nasce il Magazine Controcampus, nascono nuovi contenuti: scuola, università, ricerca, formazione e lavoro. Nascono ulteriori piattaforme collegate alla webzine, non solo informazione ma servizi come bacheche, appunti, ricerca lavoro e anche nuovi servizi sociali. Certo le difficoltà sono state sempre in agguato ma hanno generato all’interno della redazione la consapevolezza che esse non sono altro che delle opportunità da cogliere al volo per radicare il progetto Controcampus nel mondo dell’istruzione globale, non più solo università. Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza. Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria. Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. Leggi tutto