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Festa della Liberazione 2014: eventi festa della liberazione

Redazione Controcampus 19 Aprile 2014
R. C.
24/11/2024

Consigli Festa della Liberazione 2014: ponte e ferie.

Tutti gli eventi e le iniziative più interessanti in giro per lo Stivale

Cosa fare e dove andare per la Festa della Liberazione 2014. Le vacanze bussano alla porta e per tanti è corsa contro il tempo per organizzare il sospiratissimo “ponte lungo”, complice quella felice coincidenza che quest’anno vuole il ponte del 25 Aprile “francobollato” a quello di Pasqua e Pasquetta 2014.

Dopo Pasqua e Pasquetta, la staffetta dei vacanzieri italiani passa per il lungo weekend del 25 Aprile, Festa della Liberazione 2014. Niente di meglio, allora, che sedersi al pc e studiare il modo migliore per prendersi un periodo di meritata vacanza e staccare dallo stress quotidiano.

Consulta anche il nostro meteo del 25 aprile e del ponte, week end lungo

Siete a corto di idee e non avete tempo per lunghe e febbrile sessioni di zapping on line? Ecco i nostri consigli per trascorre una Festa della Liberazione 2014 diversa e divertente. Viaggi nella memoria anzitutto, ma anche escursioni, gite fuori porta, mare, sport e relax, amici e, per non farci mancare proprio nulla, una sana spazzolata alla cultura. Tanti gli assi nella manica per questa Festa della Liberazione 2014.

Festa della Liberazione 25 aprile 2014: Origini e Storia

Festa della Liberazione - Origini

Festa della Liberazione – Origini

Santificare la Festa della Liberazione 2014, significa anzitutto conoscerne origini e significato. Il 25 Aprile ha diversi nomi: Festa della Liberazione, Anniversario della liberazione d’Italia, anniversario della Resistenza.

Si tratta di una festa nazionale civile, non ha assolutamente carattere religioso e prevede l’astensione dal lavoro per quasi tutte le categorie.

In questa data l’Italia celebra una pagina capitale della storia patria: la fine dell’occupazione nazifascista nel nostro Paese, la riscossa democratica di una nazione, la nostra, la sua resistenza-ribellione al gioco delle dittature che insanguinarono il mondo, scavando una cicatrice mostruosa nella memoria collettiva.

La data è stata scelta convenzionalmente perché proprio il 25 aprile furono liberate le città di Torino e Milano. Menzione speciale per la straordinaria Napoli (le famose Quattro giornate, 27-30 settembre 1943), medaglia d’oro al valore militare nonché prima, tra le grandi città europee, ad insorgere con successo contro l’occupazione nazista. Comunque sia, entro il 1 maggio anche tutto il resto dell’Italia settentrionale subì il medesimo destino: il 21 aprile Bolgona, il 26 aprile Genova e il 28 aprile Venezia. De facto, il primo governo istituì provvisoriamente la festa solo per il 1946, mentre fu la legge n. 260 del 27 maggio 1949 a stabilirne la cadenza annuale. Prima di tirare il fiato e abbandonarci al meritato riposo/divertimento, quindi, lucidiamo lo spirito patriottico e sentiamoci un po’ debitori per quella libertà che dovremmo cercare di difendere più spesso.

Festa della Liberazione 2014: cosa fare e dove andare

Eventi Festa della Liberazione

Eventi Festa della Liberazione

L’indecisione non vi concede requie? Il tempo passa e non sapete ancora cosa fare e dove andare per trascorrere degnamente la vostra Festa della Liberazione 2014? Contro il logorio organizzativo pre-ponte del 25 Aprile, irrinunciabile intermezzo prima della lunga pausa estiva, ecco allora qualche spunto che potrebbe fare al caso nostro.

Resta intesa, ovviamente, l’incognita meteo. Che sia una Festa del Liberazione 2014 appesa alle lune di questo Aprile pazzerello è più di una semplice sensazione “euristica”.

La situazione meteo per il 25 Aprile rimane incerta e variegata su tutta la Penisola. Previsioni amiche oppure no, non fatevi prendere in contropiede! Niente ansia, siamo Italiani. Da noi “arrangiarsi” è un arte. Studiate un piano di scorta valido e godetevi la festa!

Ecco cosa fare per la Festa della Liberazione 2014: eventi in Italia

  • Festa della Liberazione 2014 Cortei, cerimonie istituzionali, dibattiti e commemorazioni: ricordare la Resistenza per r-esistere. “Nessuna conquista è per sempre: c’è sempre qualcuno che è interessato a toglierla”, scriveva Maria Cervi. Per cui ricordare è non solo un dovere, ma è anche e soprattutto una necessità civile. “Fare memoria” sia il nostro primo impegno, praticarla il secondo: ricordiamo i tanti eroi partigiani, i martiri dell’antinazifascismo, i tanti giusti (spesso dimenticati) appartenuti alle nostre comunità locali e personalmente impegnati per garantire la libertà e la democrazia ad ogni italiano. Un atto dovuto verso di loro, un’occasione di miglioramento per noi, una speranza in più per il mondo. Per la memoria, come per il divertimento, c’è sempre tempo. Partecipate!
  • Festa della Liberazione 2014 Pic-nic all’aperto: Se la vostra voglia di primavera sarà esaudita, radunate amici e parenti e preparate spuntini facili e veloci, perfetti da gustare sull’erba o al riparo in gazebo. Sprazzi di sole? Potrebbe essere anche il momento perfetto per azzardare un trekking, una passeggiata a cavallo, un’escursione naturalistica. Tante le iniziative in calendario per questa Festa della Liberazione 2014. Da non perdere le proposte di FAI, WWF e Turismo Equestre.
  • Festa della Liberazione 2014 al Parco: Che faccia capolino qualche nuvola o splenda il sole, scegliete una destinazione baciata dalla Primavera, dove la natura dia il meglio di sé. Amanti del verde a chilometro zero, alle armi! Il Parco si conferma la soluzione principe di chi resta. In provincia di Roma, ad esempio, il parco di Bracciano – Martignano e la Tenuta dell’Acquafredda aprono le porte per offrire intrattenimento a tutta la famiglia. A Milano sosta obbligatoria, invece, al Parco di Rio Vallone e al Parco del Castello. Imbarazzo della scelta anche a Napoli: Parco Virgiliano, Campi Flegrei e Parco Marino di Punta Campanella. Fateci un pensierino. Carnet che continua sul sito Parks, il network dei parchi più belli d’Italia, che nella sua guida online offre in tutta Italia occasioni imperdibili per trascorrere un 25 Aprile “green”.
  • Festa della Liberazione 2014 al Mare: Mare, sapore di mare. Dove sta scritto che bisogna volare ai Tropici per assaggiare l’estate? Riscoprite la spiaggia sotto casa, onesta ma, soprattutto, economica. L’ideale per prendere i primi soli e, se siete temerari abbastanza, per regalarci il primo bagno di stagione. Riempite i vostri cesti di sandwich, frutta fresca, bibite dissetanti. Telo sotto braccio e non dimenticate il pallone! Se non siete esattamente dei poveri diavoli e la spiaggia sotto casa vi annoia, potete sempre “consolarvi” con le tante mete italiane: Fiordo di Furore e Grotta Azzurra di Palinuro (Campania), Santa Maria di Leuca (Puglia), Praia a Mare (Calabria), Baia di San Fruttuoso (Liguria), Punta Palascìa (Puglia), Spiaggia di Calamosche (Sicilia), le perle che tutto il mondo ci invidia.
  • Festa della Liberazione 2014 all’insegna dell’arte: porte aperte per musei e siti archeologici. Clima ostile? L’alibi perfetto per un 25 Aprile “artistico”! Non solo gastronomia e viaggi. La Festa della Liberazione 2014 potrebbero essere il momento giusto per regalarci una salutare incursione nei più bei musei e siti archeologici delle nostre città. ll Ministero dei Beni Culturali ha già reso noto che durante le festività pasquali, in via straordinaria, molti luoghi della cultura statali resteranno aperti. Sul sito ufficiale del Ministero è possibile scaricare l’elenco dei musei aperti nella giornata del 25 Aprile. In quest’occasione più di 100 musei italiani prolungano gli orari di apertura, fino alle 23.00. Scopriamo quelli più vicini a casa nostra e facciamo tutti un bagno di cultura. Aperti a Roma il Vittoriano, la Galleria Nazionale d’Arte Moderna, la Galleria Borghese, Palazzo Barberini, Castel S. Angelo, il Pantheon, Palazzo Altemps, la Domus Aurea, Palazzo Massimo, il Colosseo (quest’ultimo fino alle 19.00); a Tivoli, aperti Villa Adriana e Villa d’Este (quest’ultima fino alle 19.00), a Palestrina il Museo Archeologico Nazionale, a Ostia, i famosi scavi. Dodici i siti archeologici e i musei aperti in Campania, di cui 6 a Napoli: tra questi, le aree archeologiche di Pompei (fino alle 19.00), Paestum e Velia, la Reggia di Caserta (il cui parco sarà però chiuso il giorno di Pasquetta), Castel S. Elmo, il Museo di S. Martino, il Museo Archeologico, il Palazzo Reale, Villa Floridiana e la Certosa di S. Lorenzo a Napoli. A Firenze saranno aperti la Galleria degli Uffizi, la Galleria dell’Accademia, la Galleria Palatina, il Museo Archeologico, il Giardino dei Boboli (fino alle 19.00) e il Museo di S. Marco. A Venezia le Gallerie dell’Accademia e il Museo Archeologico, a Milano il Cenacolo Vinciano e la Pinacoteca di Brera, a Torino il Museo Egizio, Palazzo Reale e la Galleria Sabauda. L’elenco aggiornato sul sito del Ministero.
  • Festa della Liberazione 2014 e Sport: E se la Festa della Liberazione 2014 fosse l’opportunità che stavamo aspettando per dedicare qualche ora alla salute del nostro corpo? Magari praticando sport già frequentati abitualmente o, ancora meglio, sperimentandoci in attività assolutamente inedite: trekking, maratone in bici, rafting, parapendio. Che ci fate lì impalati! Scattare!
  • Festa della Liberazione 2014: Weekend enogastronomico: Sarà una Festa della Liberazione in punta di forchetta! Non c’è passione che unisca gli Italiani più della buona tavola. Figurarsi nei giorni di festa! Abbandonarsi alle delizie che fanno grande il nostro Paese, allora, diventa un gesto quasi “patriottico”: spumante ed olio nella Franciacorta, vino e cinghiale sulle Colline del Chianti, tartufo e nocciole nelle Langhe e sui Monti Sibillini, casatielli e Pastiere in Campania, cuzuppa e cudduraci in Calabria ecc. Alla bilancia penseremo più avanti.
  • Festa della Liberazione 2014: Spa e terme: Non sarà certo l’interpretazione più istruttiva, ma chi l’ha detto che debba esserlo per forza? Trascorrere il 25 Aprile in una Spa o alle terme è ormai un must del vacanziere italiano. Fatevi coccolare dall’acqua, rilassatevi in piscina, fatevi massaggiare. Insomma prendetevi cura del vostro corpo corpo. Da Ischia alle Terme dei Papi di Viterbo, da Chianciano ad Aqui Terme, l’Italia è un paradiso sulfureo senza eguali. Buone in ogni stagione e a prova di crisi, i centri benessere cittadini. Regalatevi un Day Spa per ritemprare membra ed anima.
  • Festa della Liberazione 2014: Idee viaggio e vacanze: Non passano mai di moda le capitali europee: Londra, Parigi, Madrid su tutte. Impossibile annoiarsi! L’importante è fiutare l’offerta giusta e magari prenotare con un certo anticipo per risparmiare qualcosa (consigliamo il fai da te, ma, se proprio non volete sbagliare, fatevi aiutare dal vostro tour operator di fiducia!). Vagliate con cura i last minute che vi capitano a tiro. E ricordatevi di fare l’occhiolino al low cost! Per i tanti che si sentono già le ali ai piedi, ma senza perdere di vista il portafoglio, i soggiorni più economici ce li regala la Spagna con Saragozza e Barcellona; ex equo con le incantevoli Varsavia, Praga e Tallin. Mentre se guardiamo ai low cost meno “ordinari” si segnalano tra le mete più ricercate anche Malta, isole greche e il Marocco. Tra le città meno “expansive”: Amsterdam, Marsiglia e Dusseldorf.

Festa della Liberazione 2014. Dove andare? Ecco tutti gli eventi della Festa della Liberazione 2014 in Italia – Cercare ti stressa? Sogni idee facili ed interessanti che non ti procurino troppi mal di testa? Ecco una selezione di tutti gli eventi Festa della Liberazione 2014 in Italia, regione per regione, città per città, per trascorrere una Festa della Liberazione 2014 diversa e divertente.

© Riproduzione Riservata
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Redazione Controcampus Controcampus è Il magazine più letto dai giovani su: Scuola, Università, Ricerca, Formazione, Lavoro. Controcampus nasce nell’ottobre 2001 con la missione di affiancare con la notizia e l’informazione, il mondo dell’istruzione e dell’università. Il suo cuore pulsante sono i giovani, menti libere e non compromesse da nessun interesse di parte. Il progetto è ambizioso e Controcampus cresce e si evolve arricchendo il proprio staff con nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus, ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico. Il suo successo si riconosce da subito, principalmente in due fattori; i suoi ideatori, giovani e brillanti menti, capaci di percepire i bisogni dell’utenza, il riuscire ad essere dentro le notizie, di cogliere i fatti in diretta e con obiettività, di trasmetterli in tempo reale in modo sempre più semplice e capillare, grazie anche ai numerosi collaboratori in tutta Italia che si avvicinano al progetto. Nascono nuove redazioni all’interno dei diversi atenei italiani, dei soggetti sensibili al bisogno dell’utente finale, di chi vive l’università, un’esplosione di dinamismo e professionalità capace di diventare spunto di discussioni nell’università non solo tra gli studenti, ma anche tra dottorandi, docenti e personale amministrativo. Controcampus ha voglia di emergere. Abbattere le barriere che il cartaceo può creare. Si aprono cosi le frontiere per un nuovo e più ambizioso progetto, per nuovi investimenti che possano demolire le barriere che un giornale cartaceo può avere. Nasce Controcampus.it, primo portale di informazione universitaria e il trend degli accessi è in costante crescita, sia in assoluto che rispetto alla concorrenza (fonti Google Analytics). I numeri sono importanti e Controcampus si conquista spazi importanti su importanti organi d’informazione: dal Corriere ad altri mass media nazionale e locali, dalla Crui alla quasi totalità degli uffici stampa universitari, con i quali si crea un ottimo rapporto di partnership. Certo le difficoltà sono state sempre in agguato ma hanno generato all’interno della redazione la consapevolezza che esse non sono altro che delle opportunità da cogliere al volo per radicare il progetto Controcampus nel mondo dell’istruzione globale, non più solo università. Controcampus ha un proprio obiettivo: confermarsi come la principale fonte di informazione universitaria, diventando giorno dopo giorno, notizia dopo notizia un punto di riferimento per i giovani universitari, per i dottorandi, per i ricercatori, per i docenti che costituiscono il target di riferimento del portale. Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito, l’università gratis. L’università a portata di click è cosi che ci piace chiamarla. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza. Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria. Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei nostri lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. La Storia Controcampus è un periodico d’informazione universitaria, tra i primi per diffusione. Ha la sua sede principale a Salerno e molte altri sedi presso i principali atenei italiani. Una rivista con la denominazione Controcampus, fondata dal ventitreenne Mario Di Stasi nel 2001, fu pubblicata per la prima volta nel Ottobre 2001 con un numero 0. Il giornale nei primi anni di attività non riuscì a mantenere una costanza di pubblicazione. Nel 2002, raggiunta una minima possibilità economica, venne registrato al Tribunale di Salerno. Nel Settembre del 2004 ne seguì la registrazione ed integrazione della testata www.controcampus.it. Dalle origini al 2004 Controcampus nacque nel Settembre del 2001 quando Mario Di Stasi, allora studente della facoltà di giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Salerno, decise di fondare una rivista che offrisse la possibilità a tutti coloro che vivevano il campus campano di poter raccontare la loro vita universitaria, e ad altrettanta popolazione universitaria di conoscere notizie che li riguardassero. Il primo numero venne diffuso all’interno della sola Università di Salerno, nei corridoi, nelle aule e nei dipartimenti. Per il lancio vennero scelti i tre giorni nei quali si tenevano le elezioni universitarie per il rinnovo degli organi di rappresentanza studentesca. In quei giorni il fermento e la partecipazione alla vita universitaria era enorme, e l’idea fu proprio quella di arrivare ad un numero elevatissimo di persone. Controcampus riuscì a terminare le copie date in stampa nel giro di pochissime ore. Era un mensile. La foliazione era di 6 pagine, in due colori, stampate in 5.000 copie e ristampa di altre 5.000 copie (primo numero). Come sede del giornale fu scelto un luogo strategico, un posto che potesse essere d’aiuto a cercare fonti quanto più attendibili e giovani interessati alla scrittura ed all’ informazione universitaria. La prima redazione aveva sede presso il corridoio della facoltà di giurisprudenza, in un locale adibito in precedenza a magazzino ed allora in disuso. La redazione era quindi raccolta in un unico ambiente ed era composta da un gruppo di ragazzi, di studenti (oltre al direttore) interessati all’idea di avere uno spazio e la possibilità di informare ed essere informati. Le principali figure erano, oltre a Mario Di Stasi: Giovanni Acconciagioco, studente della facoltà di scienze della comunicazione Mario Ferrazzano, studente della facoltà di Lettere e Filosofia Il giornale veniva fatto stampare da una tipografia esterna nei pressi della stessa università di Salerno. Nei giorni successivi alla prima distribuzione, molte furono le persone che si avvicinarono al nuovo progetto universitario, chi per cercarne una copia, chi per poter partecipare attivamente. Stava per nascere un nuovo fenomeno mai conosciuto prima, Controcampus, “il periodico d’informazione universitaria”. “L’università gratis, quello che si può dire e quello che altrimenti non si sarebbe detto”, erano questi i primi slogan con cui si presentava il periodico, quasi a farne intendere e precisare la sua intenzione di università libera e senza privilegi, informazione a 360° senza censure. Il giornale, nei primi numeri, era composto da una copertina che raccoglieva le immagini (foto) più rappresentative del mese, un sommario e, a seguire, Campus Voci, la pagina del direttore. La quarta pagina ospitava l’intervista al corpo docente e o amministrativo (il primo numero aveva l’intervista al rettore uscente G. Donsi e al rettore in carica R. Pasquino). Nelle pagine successive era possibile leggere la cronaca universitaria. A seguire uno spazio dedicato all’arte (poesia e fumettistica). I caratteri erano stampati in corpo 10. Nel Marzo del 2002 avvenne un primo essenziale cambiamento: venne creato un vero e proprio staff di lavoro, il direttore si affianca a nuove figure: un caporedattore (Donatella Masiello) una segreteria di redazione (Enrico Stolfi), redattori fissi (Antonella Pacella, Mario Bove). Il periodico cambia l’impaginato e acquista il suo colore editoriale che lo accompagnerà per tutto il percorso: il blu. Viene creata una nuova testata che vede la dicitura Controcampus per esteso e per riflesso (specchiato), a voler significare che l’informazione che appare è quella che si riflette, quello che, se non fatto sapere da Controcampus, mai si sarebbe saputo (effetto specchiato della testata). La rivista viene stampa in una tipografia diversa dalla precedente, la redazione non aveva una tipografia propria, ma veniva impaginata (un nuovo e più accattivante impaginato) da grafici interni alla redazione. Aumentarono le pagine (24 pagine poi 28 poi 32) e alcune di queste per la prima volta vengono dedicate alla pubblicità. Viene aperta una nuova sede, questa volta di due stanze. Nel Maggio 2002 la tiratura cominciò a salire, fu l’anno in cui Mario Di Stasi ed il suo staff decisero di portare il giornale in edicola ad un prezzo simbolico di € 0,50. Il periodico era cosi diventato la voce ufficiale del campus salernitano, i temi erano sempre più scottanti e di attualità. Numero dopo numero l’obbiettivo era diventato non più e soltanto quello di informare della cronaca universitaria, ma anche quello di rompere tabù. Nel puntuale editoriale del direttore si poteva ascoltare la denuncia, la critica, la voce di migliaia di giovani, in un periodo storico che cominciava a portare allo scoperto i risultati di una cattiva gestione politica e amministrativa del Paese e mostrava i primi segni di una poi calzante crisi economica, sociale ed ideologica, dove i giovani venivano sempre più messi da parte. Disabilità, corruzione, baronato, droga, sessualità: sono questi alcuni dei temi che il periodico affronta. Nel 2003 il comune di Salerno viene colto da un improvviso “terremoto” politico a causa della questione sul registro delle unioni civili, “terremoto” che addirittura provoca le dimissioni dell’assessore Piero Cardalesi, favorevole ad una battaglia di civiltà (cit. corriere). Nello stesso periodo Controcampus manda in stampa, all’insaputa dell’accaduto, un numero con all’interno un’ inchiesta sulla omosessualità intitolata “dirselo senza paura” che vede in copertina due ragazze lesbiche. Il fatto giunge subito all’attenzione del caporedattore G. Boyano del corriere del mezzogiorno. È cosi che Controcampus entra nell’attenzione dei media, prima locali e poi nazionali. Nel 2003 Mario Di Stasi avverte nell’aria segnali di cambiamento sia della società che rispetto al periodico Controcampus. Pensa allora di investire ulteriormente sul progetto, in redazione erano presenti nuove figure: Ernesto Natella, Laura Muro, Emilio C. Bertelli, Antonio Palmieri. Il periodico aumenta le pagine, (44 pagine e poi 60 pagine), è stampato interamente a colori, la testata è disegnata più piccola e posizionata al lato sinistro della prima pagina. La redazione si trasferisce in una nuova sede, presso la palazzina E.di.su del campus di Salerno, questa volta per concessione dell’allora presidente dell’E.di.su, la Professoressa Caterina Miraglia che crede in Controcampus. Nello stesso anno Controcampus per la prima volta entra nel mondo del Web e a farne da padrino è Antonio Palmieri, allora studente della facoltà di Economia, giovane brillante negli studi e nelle sue capacità web. Crea un portale su piattaforma CMS realizzato in asp. È la nascita di www.controcampus.it e l’inizio di un percorso più grande. Controcampus è conosciuto in tutti gli atenei italiani, grazie al rapporto e collaborazione che si instaura con gli uffici stampa di ogni ateneo, grazie alla distribuzione del cartaceo ed alla nuova iniziativa manageriale di aprire sedi - redazioni in tutta Italia. Nel 2004 Mario Di Stasi, Antonio Palmieri, Emilio C. Bertelli e altri redattori del periodico controcampus vengono eletti rappresentanti di facoltà. Questo non permette di sporcare l’indirizzo e linea editoriale di Controcampus, che resta libera da condizionamenti di partito, ma offre la possibilità di poter accedere a finanziamenti provenienti dalla stessa Università degli Studi di Salerno che, insieme alla pubblicità, permettono di aumentare gli investimenti del gruppo editoriale. Ciò nonostante Controcampus rispetto alla concorrenza doveva contare solamente sulle proprie forze. La forza del giornale stava nella fiducia che i lettori avevano ormai riposto nel periodico. I redattori di Controcampus diventarono 15, le redazioni nelle varie università italiane aumentavano. Tutto questo faceva si che il periodico si consolidasse, diventando punto di riferimento informativo non soltanto più dei soli studenti ma anche di docenti, personale e politici, interessati a conoscere l’informazione universitaria. Gli stessi organi dell’istruzione quali Miur e Crui intrecciavano rapporti di collaborazione con il periodico. Dal 2005 al 2009 A partire dal 2005 Controcampus e www.controcampus.it ospitano delle rubriche fisse. Le principali sono: Università, la rubrica dedicata alle notizie istituzionali Uni Nord, Uni Centro e Uni Sud, rubriche dedicate alla cronaca universitaria Cominciano inoltre a prender piede informazioni di taglio più leggero come il gossip che anche nel contesto universitario interessa. La redazione di Controcampus intuisce che il gossip può permettergli di aumentare il numero di lettori e fedeli e nasce cosi da controcampus anche una iniziativa che sarà poi riproposta ogni anno, Elogio alla Bellezza, un concorso di bellezza che vede protagonisti studenti, docenti e personale amministrativo. Dal 2006 al 2009 la rivista si consolida ma la difficoltà di mantenete una tiratura nazionale si fa sentire anche per forza della crisi economia che investe il settore della carta stampata. Dal 2009 ad oggi Nel maggio del 2009 Mario Di Stasi, nel tentativo di voler superare qualsiasi rischio di chiusura del periodico e colto dall’interesse sempre maggiore dell’informazione sul web (web 2.0 ecc), decide di portare l’intero periodico sul web, abbandonando la produzione in stampa. Nasce un nuovo portale: www.controcampus.it su piattaforma francese Spip. Questo se da un lato presenta la forza di poter interessare e raggiungere un vastissimo pubblico (le indicizzazioni lo dimostrano), dall’altro lato presenta subito delle debolezze dovute alla cattiva programmazione dello stesso portale. Nel 2012 www.controcampus.it si rinnova totalmente, Mario Di Stasi porta con se un nuovo staff: Pasqualina Scalea (Caporedattore), Dora Della Sala (Vice Caporedattore), Antonietta Amato (segreteria di Redazione) Antonio Palmieri (Responsabile dell’area Web) Lucia Picardo (Area Marketing), Rosario Santitoro ( Area Commerciale). Ci sono nuovi responsabili di area, ciascuno dei quali è a capo di una redazione nelle diverse sedi dei principali Atenei Italiani: sono nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico. Nel 2013 www.controcampus.it si aplia, il portale d'informazione universitario, diventa un network. Una nuova edizione, non più un periodico ma un quotidiano anzi un notiziario in tempo reale. Nasce il Magazine Controcampus, nascono nuovi contenuti: scuola, università, ricerca, formazione e lavoro. Nascono ulteriori piattaforme collegate alla webzine, non solo informazione ma servizi come bacheche, appunti, ricerca lavoro e anche nuovi servizi sociali. Certo le difficoltà sono state sempre in agguato ma hanno generato all’interno della redazione la consapevolezza che esse non sono altro che delle opportunità da cogliere al volo per radicare il progetto Controcampus nel mondo dell’istruzione globale, non più solo università. Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza. Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria. Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. Leggi tutto