Come vestirsi alla maturità per un esame di stato di successo
R. C.
23/11/2024
Ecco come vestirsi alla maturità per un esame: i consigli dell'esperta per lei e per lui per come vestirsi, il look ideale alla maturità e all'esame di stato.
Per molti ragazzi si avvicina il fatidico momento della maturità: studio, prove scritte, orali e tanta tensione.
Insieme a tutto questo si aggiunge il desiderio da parte dei maturandi di fare buona impressione agli occhi della commissione, in particolare di quei professori appartenenti alla commissione esterna.
Qui entra in gioco l’importanza dell’abbigliamento da indossare in un giorno tanto importante quanto l’esame di stato. Scopriamo insieme come vestirsi alla maturità.
Iniziamo con i consigli per lui, ecco come deve vestirsi uno studente: l’abbigliamento ideale, gli accessori e le cose da evitare. Ecco cosa mettere e cosa no all’esame di stato.
Abbigliamento per come vestirsi alla maturità: È inevitabile che per le ragazze ci sia un interesse maggiore rispetto a questo aspetto. Il consiglio utile è quello di scegliere un look castigato, senza scollature vertiginose e senza colori troppo vivaci. Se si dovesse scegliere un completo elegante è bene tenere in considerazione che si è in estate e la temperatura, di norma, è elevata. Vestirsi in maniera più pratica, leggera ma non provocante, è il modo migliore per affrontare con comodità un momento di stress e tensione come la maturità. Da evitare un abbigliamento evocante orientamenti politici di qualunque tipo come, ad esempio, magliette con su scritto “Hasta la victoria”, ecc..
Trucco per prepararsi e vestirsi alla maturità: un filo di trucco “acqua e sapone” non guasta ma, anzi, può dare senso di ordine e maturità. Evitare assolutamente trucchi dai colori eccessivi o smalti dalle tonalità forti: per quanto sia giusto rispettare la libertà di espressione, questi colori possono dare idea di aggressività e, di conseguenza, far perdere alla candidata credibilità agli occhi della commissione.
Taglio Capelli ideali vestirsi alla maturità: così come per abbigliamento e trucco, è preferibile mantenere un look sobrio anche per la pettinatura. Per chi ha i capelli corti evitare troppo modellamento dei capelli, ma rispettare il taglio in maniera morbida e semplice. Per chi ha i capelli lunghi, invece, va bene sia portarli sciolti che raccolti in una semplice coda di cavallo che rimanda anche all’ordine e alla semplicità. Insomma, evitare stravaganze è il consiglio su come vestirsi senza dare troppo nell’occhio ai prof. Specie nel caso dei commissari esterni assegnati da MIUR che non vi conoscono.
Come vestirsi alla maturità per un esame: consigli per le studentesse: abbigliamento e trucco
Abbigliamento per come vestirsi alla maturità: anche i ragazzi potrebbero optare per un look semplice e sobrio ma, soprattutto, ordinato. I look stravaganti (seppure molto belli) è bene lasciarli a casa perché, purtroppo, esistono professori tradizionalisti che associano alla stravaganza la poca serietà. Un jeans, una maglietta semplice ma con un particolare di carattere sono decisamente consigliati. Le scarpe è bene siano semplici scarpe da ginnastica che, insomma, sono comode e non hanno nulla di equivoco.
Taglio Capelli ideale per come vestirsi alla maturità: i ragazzi, in quest’ultimo periodo, si stanno sbizzarrendo nella scelta di pettinature particolarmente “impegnative”. La precisione nella pettinatura è sintomo di ordine e serietà, ma non bisogna eccedere. È bene, dunque, rispettare un certo ordine ma rimanendo sobri.
Come vestirsi alla maturità gli errori ed orrori da evitare. Per entrambi i sessi, evitare accessori appariscenti ma indossare, invece, qualcosa di semplice ma allo stesso tempo particolare, che richiami alla propria personalità.
I consigli dell’esperta su come vestirsi agli esami
Per avere maggiori chiarimenti su come vestirsi e prepararsi, abbiamo intervistato l’esperta di moda Simonetta Scaglione, laureata in progettazione della moda ed esperta in abbigliamento.
Dott.ssa Scaglione, quanto influisce lo stile sulla fiducia che il candidato ha in se stesso e dunque come devono gli studenti vestirsi alla maturità?
“Il look che ognuno di noi ha è, solitamente, il biglietto da visita con cui ci presentiamo.”
Attraverso il nostro abbigliamento manifestiamo la nostra personalità e comunichiamo all’esterno ciò che siamo. Per questa ragione, è importante, per un’occasione come la maturità, scegliere un abbigliamento in cui ci sentiamo a nostro agio e che ci dia, dunque, fiducia in noi stessi”. – Dice Simonetta –
“Per sentire su di sé una spinta ancor più positiva è consigliabile indossare qualcosa di nuovo, oppure un indumento, un accessorio, a cui si è particolarmente affezionati; l’importante è che tutto sia pulito e impeccabile. Se si sceglie qualcosa di nuovo è decisamente meglio, dà ancor più senso di ordine e serietà”.
Quanto può influire lo stile sul giudizio finale e sull’impressione che lo studente dà ai professori?
“L’abbigliamento – continua Simonetta con i consigli su come vestirsi – è ciò che salta all’occhio dei professori sin dal primo anno di scuola superiore. I docenti, però, nel corso dei 5 anni hanno modo di andare oltre l’apparenza” e di conoscere lo studente anche nel suo carattere e nelle sue capacità. Nel caso della maturità, vista l’occasione e la presenza di membri della commissione esterna, è bene badare all’abbigliamento in quanto il docente è attraverso questo che avrà una prima impressione del tipo di candidato che si trova davanti”.
Consigli su come vestirsi alla maturità per un esame
Quali abiti consiglieresti per la prova orale dell’esame di maturità? Quindi quali consigli daresti ai nostri maturandi su come vestirsi alla maturità?
“Innanzitutto per i consigli su come vestirsi alla maturità, è bene considerare la prova orale come un vero colloquio, in cui ci si distacca un po’ dalla quotidianità”.
“Per i ragazzi consiglierei una camicia semplice che, seppur tale, dà sempre un certo tono. Ai piedi suggerisco o un paio di mocassini oppure delle scarpe di tela, possibilmente pulite, senza lacci. Il tutto accompagnato da un pantalone semplice o da un jeans”.
“Alle ragazze, invece, sconsiglio i vestiti, intesi come abito lungo: se si decidesse, visto che sarà in piena estate, di indossare un vestitino ne consiglio uno non scollato, con gonna a mezza coscia oppure lungo fino alle caviglie, magari stretto in vita e con bretelline. Per andare sul sicuro, suggerisco dei jeans e, come i ragazzi, una camicia visto che ora vanno molto di moda. In merito alle scarpe, evitare zeppe vertiginose e tacchi: vestire comodo e, dunque, optare per ballerine o sandali comodi”.
“E’ necessario precisare che, nonostante è bene avere certe accortezze, tutto dipende da come si abbinano gli indumenti: una zeppa, ad esempio, se abbinata bene può perdere quel valore “promiscuo” che assumerebbe in una circostanza come la maturità e dare, invece, un tocco particolare senza cadere nell’eccessivo”.
Redazione Controcampus
Controcampus è Il magazine più letto dai giovani su: Scuola, Università, Ricerca, Formazione, Lavoro.
Controcampus nasce nell’ottobre 2001 con la missione di affiancare con la notizia e l’informazione, il mondo dell’istruzione e dell’università. Il suo cuore pulsante sono i giovani, menti libere e non compromesse da nessun interesse di parte.
Il progetto è ambizioso e Controcampus cresce e si evolve arricchendo il proprio staff con nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus, ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico.
Il suo successo si riconosce da subito, principalmente in due fattori; i suoi ideatori, giovani e brillanti menti, capaci di percepire i bisogni dell’utenza, il riuscire ad essere dentro le notizie, di cogliere i fatti in diretta e con obiettività, di trasmetterli in tempo reale in modo sempre più semplice e capillare, grazie anche ai numerosi collaboratori in tutta Italia che si avvicinano al progetto.
Nascono nuove redazioni all’interno dei diversi atenei italiani, dei soggetti sensibili al bisogno dell’utente finale, di chi vive l’università, un’esplosione di dinamismo e professionalità capace di diventare spunto di discussioni nell’università non solo tra gli studenti, ma anche tra dottorandi, docenti e personale amministrativo.
Controcampus ha voglia di emergere. Abbattere le barriere che il cartaceo può creare. Si aprono cosi le frontiere per un nuovo e più ambizioso progetto, per nuovi investimenti che possano demolire le barriere che un giornale cartaceo può avere. Nasce Controcampus.it, primo portale di informazione universitaria e il trend degli accessi è in costante crescita, sia in assoluto che rispetto alla concorrenza (fonti Google Analytics).
I numeri sono importanti e Controcampus si conquista spazi importanti su importanti organi d’informazione: dal Corriere ad altri mass media nazionale e locali, dalla Crui alla quasi totalità degli uffici stampa universitari, con i quali si crea un ottimo rapporto di partnership.
Certo le difficoltà sono state sempre in agguato ma hanno generato all’interno della redazione la consapevolezza che esse non sono altro che delle opportunità da cogliere al volo per radicare il progetto Controcampus nel mondo dell’istruzione globale, non più solo università.
Controcampus ha un proprio obiettivo: confermarsi come la principale fonte di informazione universitaria, diventando giorno dopo giorno, notizia dopo notizia un punto di riferimento per i giovani universitari, per i dottorandi, per i ricercatori, per i docenti che costituiscono il target di riferimento del portale.
Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito, l’università gratis. L’università a portata di click è cosi che ci piace chiamarla. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza.
Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria.
Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei nostri lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario.
La Storia
Controcampus è un periodico d’informazione universitaria, tra i primi per diffusione.
Ha la sua sede principale a Salerno e molte altri sedi presso i principali atenei italiani.
Una rivista con la denominazione Controcampus, fondata dal ventitreenne Mario Di Stasi nel 2001, fu pubblicata per la prima volta nel Ottobre 2001 con un numero 0. Il giornale nei primi anni di attività non riuscì a mantenere una costanza di pubblicazione. Nel 2002, raggiunta una minima possibilità economica, venne registrato al Tribunale di Salerno. Nel Settembre del 2004 ne seguì la registrazione ed integrazione della testata www.controcampus.it.
Dalle origini al 2004
Controcampus nacque nel Settembre del 2001 quando Mario Di Stasi, allora studente della facoltà di giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Salerno, decise di fondare una rivista che offrisse la possibilità a tutti coloro che vivevano il campus campano di poter raccontare la loro vita universitaria, e ad altrettanta popolazione universitaria di conoscere notizie che li riguardassero.
Il primo numero venne diffuso all’interno della sola Università di Salerno, nei corridoi, nelle aule e nei dipartimenti. Per il lancio vennero scelti i tre giorni nei quali si tenevano le elezioni universitarie per il rinnovo degli organi di rappresentanza studentesca. In quei giorni il fermento e la partecipazione alla vita universitaria era enorme, e l’idea fu proprio quella di arrivare ad un numero elevatissimo di persone. Controcampus riuscì a terminare le copie date in stampa nel giro di pochissime ore.
Era un mensile. La foliazione era di 6 pagine, in due colori, stampate in 5.000 copie e ristampa di altre 5.000 copie (primo numero). Come sede del giornale fu scelto un luogo strategico, un posto che potesse essere d’aiuto a cercare fonti quanto più attendibili e giovani interessati alla scrittura ed all’ informazione universitaria. La prima redazione aveva sede presso il corridoio della facoltà di giurisprudenza, in un locale adibito in precedenza a magazzino ed allora in disuso. La redazione era quindi raccolta in un unico ambiente ed era composta da un gruppo di ragazzi, di studenti (oltre al direttore) interessati all’idea di avere uno spazio e la possibilità di informare ed essere informati. Le principali figure erano, oltre a Mario Di Stasi:
Giovanni Acconciagioco, studente della facoltà di scienze della comunicazione
Mario Ferrazzano, studente della facoltà di Lettere e Filosofia
Il giornale veniva fatto stampare da una tipografia esterna nei pressi della stessa università di Salerno.
Nei giorni successivi alla prima distribuzione, molte furono le persone che si avvicinarono al nuovo progetto universitario, chi per cercarne una copia, chi per poter partecipare attivamente. Stava per nascere un nuovo fenomeno mai conosciuto prima, Controcampus, “il periodico d’informazione universitaria”. “L’università gratis, quello che si può dire e quello che altrimenti non si sarebbe detto”, erano questi i primi slogan con cui si presentava il periodico, quasi a farne intendere e precisare la sua intenzione di università libera e senza privilegi, informazione a 360° senza censure.
Il giornale, nei primi numeri, era composto da una copertina che raccoglieva le immagini (foto) più rappresentative del mese, un sommario e, a seguire, Campus Voci, la pagina del direttore. La quarta pagina ospitava l’intervista al corpo docente e o amministrativo (il primo numero aveva l’intervista al rettore uscente G. Donsi e al rettore in carica R. Pasquino). Nelle pagine successive era possibile leggere la cronaca universitaria. A seguire uno spazio dedicato all’arte (poesia e fumettistica). I caratteri erano stampati in corpo 10.
Nel Marzo del 2002 avvenne un primo essenziale cambiamento: venne creato un vero e proprio staff di lavoro, il direttore si affianca a nuove figure: un caporedattore (Donatella Masiello) una segreteria di redazione (Enrico Stolfi), redattori fissi (Antonella Pacella, Mario Bove). Il periodico cambia l’impaginato e acquista il suo colore editoriale che lo accompagnerà per tutto il percorso: il blu. Viene creata una nuova testata che vede la dicitura Controcampus per esteso e per riflesso (specchiato), a voler significare che l’informazione che appare è quella che si riflette, quello che, se non fatto sapere da Controcampus, mai si sarebbe saputo (effetto specchiato della testata). La rivista viene stampa in una tipografia diversa dalla precedente, la redazione non aveva una tipografia propria, ma veniva impaginata (un nuovo e più accattivante impaginato) da grafici interni alla redazione. Aumentarono le pagine (24 pagine poi 28 poi 32) e alcune di queste per la prima volta vengono dedicate alla pubblicità. Viene aperta una nuova sede, questa volta di due stanze.
Nel Maggio 2002 la tiratura cominciò a salire, fu l’anno in cui Mario Di Stasi ed il suo staff decisero di portare il giornale in edicola ad un prezzo simbolico di € 0,50.
Il periodico era cosi diventato la voce ufficiale del campus salernitano, i temi erano sempre più scottanti e di attualità. Numero dopo numero l’obbiettivo era diventato non più e soltanto quello di informare della cronaca universitaria, ma anche quello di rompere tabù. Nel puntuale editoriale del direttore si poteva ascoltare la denuncia, la critica, la voce di migliaia di giovani, in un periodo storico che cominciava a portare allo scoperto i risultati di una cattiva gestione politica e amministrativa del Paese e mostrava i primi segni di una poi calzante crisi economica, sociale ed ideologica, dove i giovani venivano sempre più messi da parte. Disabilità, corruzione, baronato, droga, sessualità: sono questi alcuni dei temi che il periodico affronta.
Nel 2003 il comune di Salerno viene colto da un improvviso “terremoto” politico a causa della questione sul registro delle unioni civili, “terremoto” che addirittura provoca le dimissioni dell’assessore Piero Cardalesi, favorevole ad una battaglia di civiltà (cit. corriere). Nello stesso periodo Controcampus manda in stampa, all’insaputa dell’accaduto, un numero con all’interno un’ inchiesta sulla omosessualità intitolata “dirselo senza paura” che vede in copertina due ragazze lesbiche. Il fatto giunge subito all’attenzione del caporedattore G. Boyano del corriere del mezzogiorno. È cosi che Controcampus entra nell’attenzione dei media, prima locali e poi nazionali.
Nel 2003 Mario Di Stasi avverte nell’aria segnali di cambiamento sia della società che rispetto al periodico Controcampus. Pensa allora di investire ulteriormente sul progetto, in redazione erano presenti nuove figure: Ernesto Natella, Laura Muro, Emilio C. Bertelli, Antonio Palmieri. Il periodico aumenta le pagine, (44 pagine e poi 60 pagine), è stampato interamente a colori, la testata è disegnata più piccola e posizionata al lato sinistro della prima pagina. La redazione si trasferisce in una nuova sede, presso la palazzina E.di.su del campus di Salerno, questa volta per concessione dell’allora presidente dell’E.di.su, la Professoressa Caterina Miraglia che crede in Controcampus. Nello stesso anno Controcampus per la prima volta entra nel mondo del Web e a farne da padrino è Antonio Palmieri, allora studente della facoltà di Economia, giovane brillante negli studi e nelle sue capacità web. Crea un portale su piattaforma CMS realizzato in asp.
È la nascita di www.controcampus.it e l’inizio di un percorso più grande. Controcampus è conosciuto in tutti gli atenei italiani, grazie al rapporto e collaborazione che si instaura con gli uffici stampa di ogni ateneo, grazie alla distribuzione del cartaceo ed alla nuova iniziativa manageriale di aprire sedi - redazioni in tutta Italia.
Nel 2004 Mario Di Stasi, Antonio Palmieri, Emilio C. Bertelli e altri redattori del periodico controcampus vengono eletti rappresentanti di facoltà. Questo non permette di sporcare l’indirizzo e linea editoriale di Controcampus, che resta libera da condizionamenti di partito, ma offre la possibilità di poter accedere a finanziamenti provenienti dalla stessa Università degli Studi di Salerno che, insieme alla pubblicità, permettono di aumentare gli investimenti del gruppo editoriale. Ciò nonostante Controcampus rispetto alla concorrenza doveva contare solamente sulle proprie forze.
La forza del giornale stava nella fiducia che i lettori avevano ormai riposto nel periodico. I redattori di Controcampus diventarono 15, le redazioni nelle varie università italiane aumentavano. Tutto questo faceva si che il periodico si consolidasse, diventando punto di riferimento informativo non soltanto più dei soli studenti ma anche di docenti, personale e politici, interessati a conoscere l’informazione universitaria. Gli stessi organi dell’istruzione quali Miur e Crui intrecciavano rapporti di collaborazione con il periodico.
Dal 2005 al 2009
A partire dal 2005 Controcampus e www.controcampus.it ospitano delle rubriche fisse. Le principali sono:
Università, la rubrica dedicata alle notizie istituzionali
Uni Nord, Uni Centro e Uni Sud, rubriche dedicate alla cronaca universitaria
Cominciano inoltre a prender piede informazioni di taglio più leggero come il gossip che anche nel contesto universitario interessa. La redazione di Controcampus intuisce che il gossip può permettergli di aumentare il numero di lettori e fedeli e nasce cosi da controcampus anche una iniziativa che sarà poi riproposta ogni anno, Elogio alla Bellezza, un concorso di bellezza che vede protagonisti studenti, docenti e personale amministrativo.
Dal 2006 al 2009 la rivista si consolida ma la difficoltà di mantenete una tiratura nazionale si fa sentire anche per forza della crisi economia che investe il settore della carta stampata.
Dal 2009 ad oggi
Nel maggio del 2009 Mario Di Stasi, nel tentativo di voler superare qualsiasi rischio di chiusura del periodico e colto dall’interesse sempre maggiore dell’informazione sul web (web 2.0 ecc), decide di portare l’intero periodico sul web, abbandonando la produzione in stampa. Nasce un nuovo portale: www.controcampus.it su piattaforma francese Spip. Questo se da un lato presenta la forza di poter interessare e raggiungere un vastissimo pubblico (le indicizzazioni lo dimostrano), dall’altro lato presenta subito delle debolezze dovute alla cattiva programmazione dello stesso portale.
Nel 2012 www.controcampus.it si rinnova totalmente, Mario Di Stasi porta con se un nuovo staff: Pasqualina Scalea (Caporedattore), Dora Della Sala (Vice Caporedattore), Antonietta Amato (segreteria di Redazione) Antonio Palmieri (Responsabile dell’area Web) Lucia Picardo (Area Marketing), Rosario Santitoro ( Area Commerciale). Ci sono nuovi responsabili di area, ciascuno dei quali è a capo di una redazione nelle diverse sedi dei principali Atenei Italiani: sono nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico.
Nel 2013 www.controcampus.it si aplia, il portale d'informazione universitario, diventa un network. Una nuova edizione, non più un periodico ma un quotidiano anzi un notiziario in tempo reale. Nasce il Magazine Controcampus, nascono nuovi contenuti: scuola, università, ricerca, formazione e lavoro. Nascono ulteriori piattaforme collegate alla webzine, non solo informazione ma servizi come bacheche, appunti, ricerca lavoro e anche nuovi servizi sociali.
Certo le difficoltà sono state sempre in agguato ma hanno generato all’interno della redazione la consapevolezza che esse non sono altro che delle opportunità da cogliere al volo per radicare il progetto Controcampus nel mondo dell’istruzione globale, non più solo università.
Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza.
Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria.
Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. Leggi tutto