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Test Medicina 2014: abolizione test e numero chiuso dal 2015

R. C.
23/11/2024

Il test medicina 2014 è stato l'epilogo di una situazione ormai giunta al capolinea! Bisognava intervenire,lo chiedevano in troppi.

L’intervento Miur sull’abolizione test e numero chiuso sarà stata la soluzione giusta?

Abolizione test medicina e numero chiuso dal 2015.

Ma cosa significa? e cosa cambia ora con l’abolizione del test di medicina?

Intanto una cosa è certo gli studenti sono nuovamente in tilt e cominciano le proteste degli studenti, non mancano quelle dei politici.

“Ho sentito la proposta del ministro Giannini, e debbo dire che nutro qualche perplessità. Vorrei capire bene come la vuole strutturare”: dice Beatrice Lorenzin in merito alla volontà della sua collega del MIUR di cancellare il test di ammissione a Medicina.

Test Medicina 2014. sarà l’ultimo test per le facoltà a numero chiuso?

Ormai fa tutto parte del passato: il test di accesso alla facoltà di Medicina è stato abolito. Gli studenti possono tirare un sospiro di sollievo. Dal 2015, dunque, chiunque volesse iscriversi a facoltà quali Medicina, Veterinaria e Odontoiatria non dovrà svolgere alcun test. Come cambieranno le cose? Scopriamo insieme tutte le novità relative all’abolizione test Medicina 2015.

Abolizione test medicina e numero chiuso dal 2015: ecco cosa cambia

Il metodo di selezione d’ingresso a medicina, in realtà, non è stato annullato bensì sostituito da un nuovo metodo di selezione ispirato al modello francese.

La proposta di legge sull’abolizione del numero chiuso e sui nuovi criteri di selezione sarà redatta a luglio mentre il nuovo metodo selettivo per medicina sarà più duro in quanto verranno considerati soltanto la preparazione e la motivazione del candidato. Tale sistema pare si baserà su un primo anno aperto a tutti seguito da uno sbarramento molto selettivo; questa prova alla fine del primo anno è probabile sarà gestito autonomamente dalle singole università.

Molte le reazioni contrastanti sulla nuova proposta di legge per l’ingresso a medicina; le associazioni hanno esultato in quanto hanno finalmente visto realizzarsi una richiesta fatta da tempo a gran voce mentre altri hanno lamentato il rischio di sovraffollamento delle aule e le consequenziali difficoltà.

Test Medicina 2015: le news del Miur e del Ministro Giannini

Le parole del Ministro Giannini sono state chiare: primo anno aperto a tutti con sbarramento finale, se passi gli esami ti iscrivi al secondo anno, altrimenti sei fuori. Molti hanno contestato la decisione del Ministro di abolire il test sottolineando la necessità di selezionare candidati a seconda della necessità di nuovi futuri medici e, dunque, della disponibilità di posti lavoro. Il Ministro ha risposto mettendo in chiaro la propria considerazione dei test accesso: secondo Giannini, bilanciamento tra fabbisogno di camici bianchi e numero laureati è sacrosanto. Non è detto che il sistema dei test a risposta multipla sia il migliore.

Test Medicina 2015: le critiche degli studenti

Cosa ne pensano gli studenti di questo importante cambiamento nella selezione universitaria? A questo ha risposto Danilo Lampis, Coordinatore Nazionale Unione degli Studenti.

Dopo numerose lotte da parte delle unioni studentesche, finalmente il Miur si attiva in favore degli studenti. Ora i metodi di valutazione, nel corso degli studi, pare cambieranno drasticamente. Si è parlato di un test medicina alla fine del primo anno di università. Cosa ne pensate?

Abolizione test medicina – Danilo Lampis

“No, non ci ritroviamo d’accordo soprattutto con la metodologia con cui la Ministra ha scelto questo metodo di selezione.”

“Più volte, in questi mesi di lotta contro il numero chiuso nelle facoltà ad accesso programmato, abbiamo richiesto un tavolo di discussione con il ministero per far si che non si verificasse l’ennesima scelta calata dall’alto senza pensare minimamente a quelli che sono i desideri e le istanze degli studenti.”

“A quanto pare la ministra Giannini, in continuità con i precedenti reggenti del dicastero ha deciso di non curarsi di quello che gli studenti vogliono e propongono ma di operare scelte a tavolino. Chiediamo dunque con forza che venga istituito al più presto un tavolo di confronto tra studenti e Miur per l’elaborazione di una proposta condivisa.”

“Stiamo valutando le ipotesi di un primo anno comune e sistemi di passerelle che non escludano nessuno dalle università. Il problema del numero chiuso, inoltre, non riguarda solo medicina ed a nostro avviso occorre ragionare anche su quel 58% di altre facoltà che lo mettono in pratica in modo giustificato solo per motivazione prettamente economica, a causa dei tagli e delle carenze di spazi e docenze all’interno dell’università.”

Test Medicina 2015: le critiche della Politica, M5s

La politica non si è astenuta dall’esprimere opinioni in merito. Fra coloro che si sono espressi l’onorevole Silvia Chimienti del M5s, esperta in scuola e università a chiarirci la questione medicina 2015 e a renderci edotti sulle news medicina proposte dal Ministro dell’Istruzione Giannini

Abolizione test medicina – Silvia Chimenti

Siamo favorevoli all’abolizione dei test medicina e abbiamo depositato una nostra proposta di legge, a prima firma D’Uva, sul numero chiuso che prevede appunto il test medicina alla fine, e non all’inizio, del primo anno. – dice Silvia Chimienti del Movimento 5 Stelle 

“Questo consentirebbe di avere una valutazione più meritocratica e una selezione non basata sulla cultura generale ma sull’acquisizione delle prime competenze. Certamente il sistema attuale va modificato perché nega la possibilità a molti ragazzi meritevoli e motivati di accedere alla facoltà e dimostrare sul campo la loro motivazione”.

“La legge è stata anche messa in rete e discussa con i cittadini”.

Parere decisamente contrario alla decisione del Ministro Giannini quello della FederSpecializzandi, i quali esprimono la loro preoccupazione in merito ad un possibile fallimento dell’adozione del modello francese.

“FederSpecializzandi chiede al Ministro se oltre alla modifica delle tempistiche con cui avverrebbe la selezione e delle modalità del concorso, siano in discussione anche i criteri su cui si basa la selezione. In Italia, l’accesso a medicina è storicamente affidato alla esclusiva valutazione di conoscenze nozionistiche nel campo delle scienze biologiche, fisiche, chimiche, matematiche e della logica e cultura generale. In altri paesi europei ed extra-europei, i criteri di selezione si basano, totalmente o in parte, su test standardizzati che esplorano attitudini comunicative, comportamentali ed etiche alla professione medica. A questo proposito, riteniamo utile che si apra una seria e approfondita riflessione su quali siano i requisiti richiesti per intraprendere il percorso formativo verso la professione etica”.

“FederSpecializzandi, infine, ribadisce l’assoluta importanza di mantenere l’accesso programmato ai corsi di tutte le professioni di ambito sanitario, basando tale programmazione sulle reali necessità di numero, tipologia e competenze di risorse umane del nostro Servizio Sanitario Nazionale”

Test Medicina 2015: pro e contro, i dubbi sull’abolizione del test

Non è tutto oro quello che luccica. Se la riforma andasse in porto, e l’abiura ai test d’ingresso relativi ai dipartimenti di medicina 2014 fosse dunque confermata, si verificherebbe, in realtà, uno scenario non del tutto rasserenante. Il modello francese, infatti, è strutturato su due concorsi, uno relativo al primo semestre, e l’altro al secondo, corredati da quiz a risposta multipla inerenti a temi specifici studiati durante l’anno, e corretti con l’ausilio di appositi sistemi informatici. Il primo anno accademico è incentrato sul principio della libertà di accesso, ed è diviso in due semestri. Al termine del primo, comune a tutti i vari indirizzi, gli studenti devono sostenere una prima prova destinata a vagliare le competenze acquisite. Quelli che non riescono a raggiungere il punteggio minimo possono essere indirizzati verso altre facoltà. Il secondo semestre è, invece, caratterizzato da un percorso di gran lunga più specifico, destinato a terminare con un vero e proprio esame di sbarramento, una prova irta d’insidie che deciderà le sorti degli aspiranti medici.

Come qualunque cosa, dunque, esiste un rovescio della medaglia. Si attendono ulteriori risvolti della vicenda.

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Il suo successo si riconosce da subito, principalmente in due fattori; i suoi ideatori, giovani e brillanti menti, capaci di percepire i bisogni dell’utenza, il riuscire ad essere dentro le notizie, di cogliere i fatti in diretta e con obiettività, di trasmetterli in tempo reale in modo sempre più semplice e capillare, grazie anche ai numerosi collaboratori in tutta Italia che si avvicinano al progetto. Nascono nuove redazioni all’interno dei diversi atenei italiani, dei soggetti sensibili al bisogno dell’utente finale, di chi vive l’università, un’esplosione di dinamismo e professionalità capace di diventare spunto di discussioni nell’università non solo tra gli studenti, ma anche tra dottorandi, docenti e personale amministrativo. Controcampus ha voglia di emergere. Abbattere le barriere che il cartaceo può creare. Si aprono cosi le frontiere per un nuovo e più ambizioso progetto, per nuovi investimenti che possano demolire le barriere che un giornale cartaceo può avere. 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Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei nostri lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. La Storia Controcampus è un periodico d’informazione universitaria, tra i primi per diffusione. Ha la sua sede principale a Salerno e molte altri sedi presso i principali atenei italiani. Una rivista con la denominazione Controcampus, fondata dal ventitreenne Mario Di Stasi nel 2001, fu pubblicata per la prima volta nel Ottobre 2001 con un numero 0. Il giornale nei primi anni di attività non riuscì a mantenere una costanza di pubblicazione. Nel 2002, raggiunta una minima possibilità economica, venne registrato al Tribunale di Salerno. Nel Settembre del 2004 ne seguì la registrazione ed integrazione della testata www.controcampus.it. Dalle origini al 2004 Controcampus nacque nel Settembre del 2001 quando Mario Di Stasi, allora studente della facoltà di giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Salerno, decise di fondare una rivista che offrisse la possibilità a tutti coloro che vivevano il campus campano di poter raccontare la loro vita universitaria, e ad altrettanta popolazione universitaria di conoscere notizie che li riguardassero. Il primo numero venne diffuso all’interno della sola Università di Salerno, nei corridoi, nelle aule e nei dipartimenti. Per il lancio vennero scelti i tre giorni nei quali si tenevano le elezioni universitarie per il rinnovo degli organi di rappresentanza studentesca. In quei giorni il fermento e la partecipazione alla vita universitaria era enorme, e l’idea fu proprio quella di arrivare ad un numero elevatissimo di persone. Controcampus riuscì a terminare le copie date in stampa nel giro di pochissime ore. Era un mensile. La foliazione era di 6 pagine, in due colori, stampate in 5.000 copie e ristampa di altre 5.000 copie (primo numero). Come sede del giornale fu scelto un luogo strategico, un posto che potesse essere d’aiuto a cercare fonti quanto più attendibili e giovani interessati alla scrittura ed all’ informazione universitaria. La prima redazione aveva sede presso il corridoio della facoltà di giurisprudenza, in un locale adibito in precedenza a magazzino ed allora in disuso. La redazione era quindi raccolta in un unico ambiente ed era composta da un gruppo di ragazzi, di studenti (oltre al direttore) interessati all’idea di avere uno spazio e la possibilità di informare ed essere informati. Le principali figure erano, oltre a Mario Di Stasi: Giovanni Acconciagioco, studente della facoltà di scienze della comunicazione Mario Ferrazzano, studente della facoltà di Lettere e Filosofia Il giornale veniva fatto stampare da una tipografia esterna nei pressi della stessa università di Salerno. Nei giorni successivi alla prima distribuzione, molte furono le persone che si avvicinarono al nuovo progetto universitario, chi per cercarne una copia, chi per poter partecipare attivamente. Stava per nascere un nuovo fenomeno mai conosciuto prima, Controcampus, “il periodico d’informazione universitaria”. “L’università gratis, quello che si può dire e quello che altrimenti non si sarebbe detto”, erano questi i primi slogan con cui si presentava il periodico, quasi a farne intendere e precisare la sua intenzione di università libera e senza privilegi, informazione a 360° senza censure. Il giornale, nei primi numeri, era composto da una copertina che raccoglieva le immagini (foto) più rappresentative del mese, un sommario e, a seguire, Campus Voci, la pagina del direttore. La quarta pagina ospitava l’intervista al corpo docente e o amministrativo (il primo numero aveva l’intervista al rettore uscente G. Donsi e al rettore in carica R. Pasquino). Nelle pagine successive era possibile leggere la cronaca universitaria. A seguire uno spazio dedicato all’arte (poesia e fumettistica). I caratteri erano stampati in corpo 10. Nel Marzo del 2002 avvenne un primo essenziale cambiamento: venne creato un vero e proprio staff di lavoro, il direttore si affianca a nuove figure: un caporedattore (Donatella Masiello) una segreteria di redazione (Enrico Stolfi), redattori fissi (Antonella Pacella, Mario Bove). Il periodico cambia l’impaginato e acquista il suo colore editoriale che lo accompagnerà per tutto il percorso: il blu. Viene creata una nuova testata che vede la dicitura Controcampus per esteso e per riflesso (specchiato), a voler significare che l’informazione che appare è quella che si riflette, quello che, se non fatto sapere da Controcampus, mai si sarebbe saputo (effetto specchiato della testata). La rivista viene stampa in una tipografia diversa dalla precedente, la redazione non aveva una tipografia propria, ma veniva impaginata (un nuovo e più accattivante impaginato) da grafici interni alla redazione. Aumentarono le pagine (24 pagine poi 28 poi 32) e alcune di queste per la prima volta vengono dedicate alla pubblicità. Viene aperta una nuova sede, questa volta di due stanze. Nel Maggio 2002 la tiratura cominciò a salire, fu l’anno in cui Mario Di Stasi ed il suo staff decisero di portare il giornale in edicola ad un prezzo simbolico di € 0,50. Il periodico era cosi diventato la voce ufficiale del campus salernitano, i temi erano sempre più scottanti e di attualità. Numero dopo numero l’obbiettivo era diventato non più e soltanto quello di informare della cronaca universitaria, ma anche quello di rompere tabù. Nel puntuale editoriale del direttore si poteva ascoltare la denuncia, la critica, la voce di migliaia di giovani, in un periodo storico che cominciava a portare allo scoperto i risultati di una cattiva gestione politica e amministrativa del Paese e mostrava i primi segni di una poi calzante crisi economica, sociale ed ideologica, dove i giovani venivano sempre più messi da parte. Disabilità, corruzione, baronato, droga, sessualità: sono questi alcuni dei temi che il periodico affronta. Nel 2003 il comune di Salerno viene colto da un improvviso “terremoto” politico a causa della questione sul registro delle unioni civili, “terremoto” che addirittura provoca le dimissioni dell’assessore Piero Cardalesi, favorevole ad una battaglia di civiltà (cit. corriere). Nello stesso periodo Controcampus manda in stampa, all’insaputa dell’accaduto, un numero con all’interno un’ inchiesta sulla omosessualità intitolata “dirselo senza paura” che vede in copertina due ragazze lesbiche. Il fatto giunge subito all’attenzione del caporedattore G. Boyano del corriere del mezzogiorno. È cosi che Controcampus entra nell’attenzione dei media, prima locali e poi nazionali. Nel 2003 Mario Di Stasi avverte nell’aria segnali di cambiamento sia della società che rispetto al periodico Controcampus. Pensa allora di investire ulteriormente sul progetto, in redazione erano presenti nuove figure: Ernesto Natella, Laura Muro, Emilio C. Bertelli, Antonio Palmieri. Il periodico aumenta le pagine, (44 pagine e poi 60 pagine), è stampato interamente a colori, la testata è disegnata più piccola e posizionata al lato sinistro della prima pagina. La redazione si trasferisce in una nuova sede, presso la palazzina E.di.su del campus di Salerno, questa volta per concessione dell’allora presidente dell’E.di.su, la Professoressa Caterina Miraglia che crede in Controcampus. Nello stesso anno Controcampus per la prima volta entra nel mondo del Web e a farne da padrino è Antonio Palmieri, allora studente della facoltà di Economia, giovane brillante negli studi e nelle sue capacità web. Crea un portale su piattaforma CMS realizzato in asp. È la nascita di www.controcampus.it e l’inizio di un percorso più grande. Controcampus è conosciuto in tutti gli atenei italiani, grazie al rapporto e collaborazione che si instaura con gli uffici stampa di ogni ateneo, grazie alla distribuzione del cartaceo ed alla nuova iniziativa manageriale di aprire sedi - redazioni in tutta Italia. Nel 2004 Mario Di Stasi, Antonio Palmieri, Emilio C. Bertelli e altri redattori del periodico controcampus vengono eletti rappresentanti di facoltà. Questo non permette di sporcare l’indirizzo e linea editoriale di Controcampus, che resta libera da condizionamenti di partito, ma offre la possibilità di poter accedere a finanziamenti provenienti dalla stessa Università degli Studi di Salerno che, insieme alla pubblicità, permettono di aumentare gli investimenti del gruppo editoriale. Ciò nonostante Controcampus rispetto alla concorrenza doveva contare solamente sulle proprie forze. La forza del giornale stava nella fiducia che i lettori avevano ormai riposto nel periodico. I redattori di Controcampus diventarono 15, le redazioni nelle varie università italiane aumentavano. Tutto questo faceva si che il periodico si consolidasse, diventando punto di riferimento informativo non soltanto più dei soli studenti ma anche di docenti, personale e politici, interessati a conoscere l’informazione universitaria. Gli stessi organi dell’istruzione quali Miur e Crui intrecciavano rapporti di collaborazione con il periodico. Dal 2005 al 2009 A partire dal 2005 Controcampus e www.controcampus.it ospitano delle rubriche fisse. Le principali sono: Università, la rubrica dedicata alle notizie istituzionali Uni Nord, Uni Centro e Uni Sud, rubriche dedicate alla cronaca universitaria Cominciano inoltre a prender piede informazioni di taglio più leggero come il gossip che anche nel contesto universitario interessa. La redazione di Controcampus intuisce che il gossip può permettergli di aumentare il numero di lettori e fedeli e nasce cosi da controcampus anche una iniziativa che sarà poi riproposta ogni anno, Elogio alla Bellezza, un concorso di bellezza che vede protagonisti studenti, docenti e personale amministrativo. Dal 2006 al 2009 la rivista si consolida ma la difficoltà di mantenete una tiratura nazionale si fa sentire anche per forza della crisi economia che investe il settore della carta stampata. Dal 2009 ad oggi Nel maggio del 2009 Mario Di Stasi, nel tentativo di voler superare qualsiasi rischio di chiusura del periodico e colto dall’interesse sempre maggiore dell’informazione sul web (web 2.0 ecc), decide di portare l’intero periodico sul web, abbandonando la produzione in stampa. Nasce un nuovo portale: www.controcampus.it su piattaforma francese Spip. Questo se da un lato presenta la forza di poter interessare e raggiungere un vastissimo pubblico (le indicizzazioni lo dimostrano), dall’altro lato presenta subito delle debolezze dovute alla cattiva programmazione dello stesso portale. Nel 2012 www.controcampus.it si rinnova totalmente, Mario Di Stasi porta con se un nuovo staff: Pasqualina Scalea (Caporedattore), Dora Della Sala (Vice Caporedattore), Antonietta Amato (segreteria di Redazione) Antonio Palmieri (Responsabile dell’area Web) Lucia Picardo (Area Marketing), Rosario Santitoro ( Area Commerciale). Ci sono nuovi responsabili di area, ciascuno dei quali è a capo di una redazione nelle diverse sedi dei principali Atenei Italiani: sono nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico. Nel 2013 www.controcampus.it si aplia, il portale d'informazione universitario, diventa un network. Una nuova edizione, non più un periodico ma un quotidiano anzi un notiziario in tempo reale. Nasce il Magazine Controcampus, nascono nuovi contenuti: scuola, università, ricerca, formazione e lavoro. Nascono ulteriori piattaforme collegate alla webzine, non solo informazione ma servizi come bacheche, appunti, ricerca lavoro e anche nuovi servizi sociali. Certo le difficoltà sono state sempre in agguato ma hanno generato all’interno della redazione la consapevolezza che esse non sono altro che delle opportunità da cogliere al volo per radicare il progetto Controcampus nel mondo dell’istruzione globale, non più solo università. Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza. Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria. Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. Leggi tutto
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