Scopri chi troverai all’Esame di Stato. Le domande più frequenti dei commissari di maturità.
Pubblicata la lista dei commissari esterni di maturità, ma come fare a saper chi sono? come conoscere in anticipo le domande?
Come affrontare quindi i commissari maturità 2014 senza paura?
In leggero ritardo rispetto alle previsioni, sono state divulgate ieri, 3 giugno, le commissioni per l’esame di maturità 2014.
Sul sito del ministero dell’Istruzione, nella sezione dedicata agli Esami di Stato 2013-2014, è disponibile il motore di ricerca per la consultazione degli elenchi in formato elettronico. Scatta il Tototema 2014, le ultimissime.
Sotto coi commissari maturità 2014, dunque. Perché, da che maturità è maturità, sapere chi ci si ritroverà di fronte aiuta a prendere la strada giusta, a capire su quali materie vale la pena concentrarsi maggiormente e, quindi, ad affrontare l’esame con maggiore consapevolezza. Nell’era dei social network, poi, carpire attitudini, preferenze e gusti dei professori chiamati al ruolo di commissari maturità diventa ancora più semplice: tra siti specializzati e il tradizionale passaparola conoscere i “punti deboli” del proprio esaminatore è la grande ossessione di questa concitata vigilia.
Si apre così la stagione della caccia al prof. Buono o cattivo, non è la fine! Obiettivo: scoprire tutto lo scopribile sul conto dei docenti che, da qui a pochissimi giorni, siederanno in commissione per l’Esame di Stato 2014.
Commissari Maturità 2014: chi sono e come conoscerli
Nonostante la pubblicazione degli elenchi dei commissari maturità 2014 sia stata realizzata in due momenti differenti (prima nelle segreterie venerdì 30 Maggio e poi direttamente sul motore di ricerca del Miur, a partire da ieri 3 giugno), in tanti hanno giocato d’anticipo, prendendo d’assalto, tra venerdì e sabato, le segreterie scolastiche. Secondo i primissimi sondaggi, su un campione di 2.000 studenti, il giorno stesso delle pubblicazioni (venerdì 30), il 30,4% dei candidati all’esame di Stato ha bussato agli uffici scolastici per conoscere i “fatidici” nomi, il 17,3% ha scelto sabato mattina mentre il 17% avrebbe inviato “in perlustrazione” l’immancabile prof di fiducia. Solo il 14% avrebbe atteso le pubblicazioni online dei commissari maturità.
E le segreterie? Come hanno reagito alle domande dei maturandi? Il 44% avrebbe accondisceso, svelando l’identità dei commissari maturità desiderati, mentre il 14% avrebbe preteso la presenza di un docente della scuola.
Per molti la strada maestra rimane quella dei social. Facebook & C. tanto per cominciare: i quasi 460mila studenti stanno già sfogando il proprio fiuto investigativo su Twitter con l’hashtag #maturità2014, le bacheche sono già invase da massime in stile “Sei un maturando se…”, mentre gruppi di maturandi coalizzati in rete sono sorti in tutta Italia. Su social di Mark Zuckerberg , nelle ultime ore, va per la maggiore il gruppo Maturità 2014: ora tocca a me, targato ScuolaZoo, che coniuga informazioni utili sulla maturità con spunti di distrazione.
Social is the way? Probabilmente sì, per quanto rivolgersi direttamente agli alunni dei prof nominati e rubare succulente indiscrezioni ai propri prof si confermino tradizioni tutt’altro che in declino.
Come cercare lista e nomi dei commissari maturità 2014
Per la tornata 2014, onde favorire una consultazione più rapida e puntuale da parte di studenti e professori, il MIUR ha predisposto un comodo motore di ricerca, attraverso il quale è possibile risalire alla Commissione desiderata secondo tre parametri di ricerca fondamentali:
- per tipologia di istituto (tipologia e provincia)
- per istituto (denominazione e provincia)
- per Presidente/Commissario (cognome e nome)
Scopri subito la tua Commissione Maturità 2014 attraverso il Motore di Ricerca pensato dal MIUR:
Domande più frequenti dei commissari maturità 2014
Ti dicono studia D’Annunzio e poi ti chiedono Ungaretti. Ma a cosa si deve questo attivismo convulso, spesso esagerato, intorno alla figura dei commissari maturità? La risposta più immediata, e più vera, sta nell’invincibile strizza dell’ignoto. Chi e cosa devo aspettarmi? Il prof sarà un tipo morbido ed accomodante o duro, inflessibile, insidioso? E perché no, se non conosco il prof, come faccio a prevedere le domande più frequenti? Sono queste le ansie-tipo che affollano molti dei maturandi 2014. Per superarle, però, non serve farsi del male con oroscopi, tarocchi o fantasiose ricerche in internet, ma restare lucidi e tenere a mente poche e buone considerazioni ragionate. Proviamo allora a sviscerarle, senza giocare agli indovini, ma semplicemente affidandoci a quella scienza “inesatta” che è l’esperienza euristica: insomma cosa chiedono abitualmente i commissari maturità?
Come affrontare gli scritti e l’orale davanti ai commissari maturità 2014
Commissari maturità 2014 e Rebus Domande frequenti. Anzitutto una puntualizzazione, forse pleonastica, ma fondamentale. Tanto per non foraggiare le false speranze di qualche incauto ottimista: le domande dell’orale sono e restano autonome. Non sono né concordate né consigliate preventivamente, ma dipendono dalla discrezionalità dei commissari maturità, per quanto tutti i quesiti debbano necessariamente mantenere una stretta attinenza con i programmi presentati dagli commissari maturità interni. Come per le altre prove, quindi, arrivate a questa fase riposati e lucidi.
- Le domande partono, come da rito, dopo l’esposizione della tesina, durata max 10-15 minuti. Ci resta perciò una 40ina di minuti. Iniziamo con un argomento familiare è già di per sé un punto di partenza vantaggioso e potenzialmente decisivo. Distribuire una mappa del vostro percorso ad ogni commissario maturità perciò potrebbe rivelarsi una scelta saggia, capace di influenzare significativamente le eventuali domande libere. Ricordando sempre che la brevità è una virtù.
- I commissari maturità 2014, prima di aprire il valzer delle domande (più o meno lungo in relazione alla capacità del candidato di operare collegamenti, stante la quale, va detto, difficilmente si viene interrotti), hanno già presente i “confini” del programma trattato, sanno fino a che punto possono spingersi e si muovono esclusivamente all’interno del lavoro svolto in classe. Motivo per cui non aspettiamoci sorprese sconvolgenti, ma curiamo il ripasso perché sia il più possibile “allenante” rispetto all’obiettivo ultimo che è l’interdisciplinarietà del ragionamento.
- Di cosa parla la vostra tesina? Rivedete la vostra tesina/mappa concettuale nella sua globalità. Avete fatto attenzione a contestualizzare ogni singolo passaggio? Riconsiderate gli argomenti trattati e verificate se davvero avete esplorato tutti i collegamenti possibili ad un dato periodo storico o autore. In questo caso afferrate il programma dell’ultimo anno e, per esclusione, verificate eventuali falli nascoste.
- Agli scritti avete zoppicato un po’ e siete consapevoli di essere inciampati in qualcosa? Sforzatevi di individuare eventuali imprecisioni ed errori e, ovviamente, auto-correggetevi. Gli argomenti delle prove non abbracciano mai l’intero programma, ma mirati: gli errori perciò sono localizzabili facilmente e altrettanto facilmente riparabili. “Rammendate” la vostra preparazione, giocate d’anticipo. I commissari maturità apprezzeranno la lungimiranza.
- Facciamo tesoro delle lezione degli antichi retori latini. Scoprire in ogni domanda, il particolare più intrigante secondo voi e, soprattutto, secondo il commissario, cioè quell’aspetto che è più in grado di persuaderlo. Impariamo, cioè, a raccogliere con astuzia l’amo perché il professore “abbocchi” perché intervenga entusiasticamente con domande sempre più “previste”. L’espediente, addirittura, può salvarci da eventuali blocchi emotivi o ragionamenti sconclusionati: basta far scivolare il discorso su un altro aspetto più noto e il gioco è fatto.
- Infine qualche appunto di carattere più esteriore. Evitiamo di intervallare il discorso con i «cioè», «volevo dire», «assolutamente sì», «assolutamente no» che potrebbero disturbare i commissari maturità 2014 più pignoli. Preferite il sincero e chiaro «non lo so» ed evitiamo di contraddire l’esaminatore: non ha sempre ragione, ma conduce la partita. Prediligiamo la chiarezza, senza evocare questioni non sufficientemente conosciute. Accettiamo le eventuali interruzioni e conteniamo l’agitazione di fronte alle domande improvvise. Anche questo è indice