Gli Esami Avvocato 2014 anche quest’anno giungono all’epilogo.
Gli Esami Avvocato 2014 anche quest’anno giungono all’epilogo. Dopo la lunga attesa per conoscere i nomi degli ammessi agli orali, le Corti di Appello di ogni regione hanno quasi tutte completato il lavoro di correzione degli scritti e pubblicazione dei risultati esami avvocato 2013/2014
Esami Avvocato
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Seppure a rilento, le Corti di Appello fanno pervenire i plichi contenenti i risultatati degli scritti esami avvocato 2013/2014, i nomi degli ammessi e le prove d’esame.
Ecco i risultati degli esami d’avvocato, con l’elenco dei nomi degli ammessi per ogni Corte d’Appello.
Leggi anche come fare gli orali all’esame d’avvocato e come proporre ricorso amministrativo in caso di ammissione con riserva o di non ammissione alle prove orali degli esami di avvocato.
In ordine di ultime pubblicazioni dei risultati esami avvocato 2014, conosciamo gli esiti dalla Corte di Appello di Campobasso, la cui correzione avveniva presso la Corte di Appello di Trento. La commissione trentina conferma la sua avidità in fatto di ammessi agli orali: sono solo 43 i candidati che passano gli scritti agli esami avvocato 2014.
Anche la Corte di Appello di Brescia diffonde la lista dei nomi degli ammessi agli orali: circa il 37,74 % passa gli scritti corretti dalla Corte di Appello di Cagliari. Pubblicati dalla Corte di Appello di Pescara i risultati degli scritti esami avvocato ed elenco dei nomi ammessi alle prove orali: solo 424 candidati passano le prove. Termina finalmente l’attesa anche alla Corte di Appello di Salerno, dove sono 640 i candidati che, sottoposti dalla correzione della Corte di Appello di Catania, passano gli scritti.
A Firenze, corretta dalla Corte di Appello di Venezia, gli ammessi all’orale sono 675, a Trieste la percentuale di ammessi si attesta al 50,49%. La Corte di Appello di Trento diffonde i risultati con un 30,23% di promossi. Da poco pubblicati gli ammessi all’orale della Corte di Appello di Ancona e i risultati esame avvocato Corte di Appello di Messina. Da poche ore pubblicati dalla Corte d’Appello di Torino, i risultati esami avvocato 2013/2014, sono 773 gli ammessi.
Percentuali molto basse anche presso la Corte di Appello di Perugia i cui compiti sono stati corretti dalla Corte di Appello di Ancona: sono solo 120 i nomi dei promossi.
Resta trepidante l’attesa per le Corti di Appello di: Milano, Roma, Venezia, Bologna, Palermo, Lecce, Catania e Reggio Calabria. In attesa dei risultati esami avvocato 2013/2014 promessi nelle prossime ore dalle Corti di Appello, anche Messina, Sassari, Caltanissetta
Esami Avvocato 2014: indiscrezioni e opinioni, CNF e Non Ammessi
Come ogni anno, l’attesa non è valsa la gioia del risultato che si attesta su numeri bassi: circa 30.000 i praticanti che hanno sostenuto la prova scritta, meno della metà è stata ammessa all’orale.
Indiscrezioni Esami Avvocato
Facciamo un giro nella varie Corti d’Appello e sedi di Tribunale per conoscer le indiscrezioni.
“E’ la quarta volta che sostengo le prove scritte degli esami avvocato” – dice Antonio, aspirante avvocato – “credo che questa professione non faccia per me, forse devo dedicarmi ad altro, forse a 35 anni devo ricominciare da 0 e iscrivermi ad un altro corso di laurea”.
“Eppure, non dovrei dirlo, ma i miei compiti erano identici a quelli del mio vicino a cui ho dato una mano, pensa lui quella mattina non voleva nemmeno venire a sostenere l’esame!”
“E pensare” – continua – “che il mio dominus – collega, una volta abilitato, mi avrebbe potuto riconoscere una qualche retribuzione, fino ad oggi mai vista.”
E’ questa in larga parte la situazione che emerge: delusione, abbattimento, rabbia, sconforto e soprattutto l’ingenerarsi di fenomeni illegittimi come quello del lavoro stage e praticantato sottomesso e sottopagato o per niente pagato.
Quale la causa di questa situazione? Dei giovani aspiranti avvocati poco preparati? Della eccessiva severità delle commissioni d’esame? O forse di un sistema già malato alla nascita?
Troppi avvocati in circolazione, sostiene il Cnf. Parliamo di 247.000 avvocati (tre volte la media europea).
Un sistema da modificare quello degli esami avvocato, e di certo non l’ha fatto l’ultima riforma dell’ordine forense che, come sostengono gli stessi praticanti, va a loro danno. Si pensi alla norma contenuta all’art. 6 del DPR 137/2012, rispetto alla quale “il certificato di compiuta pratica perde efficacia decorsi 5 anni senza che ne segua il superamento dell’esame di stato”. Decorso tale termine, il consiglio dell’ordine competente provvede alla cancellazione del soggetto dal registro praticanti. I diciotto mesi di pratica vanno rifatti ex novo.
Ma se è vero che è alto il numero degli avvocati in circolazione, ed elevato è il numero dei praticanti che cerca vie alternative per diventare avvocato, sostenendo gli esami all’estero, è ora che si intervenga seriamente sul sistema, curando il malato alla sua fonte ed origine.
Partiamo dal percorso di laurea in giurisprudenza. E’ già qui che si dovrebbe stabilire se un giovane studente di diritto può diventare avvocato, o in alternativa deve percorrere un’altra strada nell’ambito giuridico. Non sarà di certo l’ultimo confronto tra CNF e Conferenza dei Presidi di giurisprudenza in materia del tirocinio forense, anticipato agli ultimi sei mesi di laurea, a poter cambiare lo status quo delle cose.
Esami Avvocato 2014: esami orali e ricorso amministrativo
I consigli legali
In attesa di una valida proposta risolutiva dal consiglio nazionale forense, è possibile sin da ora offrire qualche utile consiglio agli aspiranti avvocati, considerando come sempre l’intera categoria, e non solo in rappresentanza di una parte di questa, come qualcuno ha ben pensato di fare.
Ecco i consigli per chi ha superato gli scritti esami avvocato 2013/2014 su come sostenere le prove orali degli esami avvocato che, ricordiamo, si articolano in due parti. La prima parte consiste nella discussione delle prove scritte. La seconda parte dell’esame forense consiste nel sostenere davanti alla commissione interna delle brevi discussioni su cinque materie a scelta del candidato.
Ecco i consigli per chi non ha superato gli scritti esami avvocato 2013/2014 su come fare un ricorso amministrativo. Sarà l’Avvocato Marco Ferrazzano a renderci edotti sulla materia.
L’avv. Ferrazzano, esperto in materia civilistica e ammnistrativa, collaboratore legale per Controcampus, più volte si è mosso a tutela dei giovani studenti, perorandone le cause nei casi di lesione dei diritti.
L’avv. Ferrazzano, prima di ogni cosa, consiglia di non arrendersi, ma di continuare a credere in se stessi. La prima regola del bravo legale è proprio questa: determinazione. La Giustizia esiste, e non c’è diritto che non possa essere fatto valere, la Giustizia riserva gli opportuni strumenti da far valere nelle adeguate sedi giudiziarie.
Cosa fare in caso di non ammissione prove orali esami avvocato
Cosa fare qualora non si passino gli scritti, pur certi di aver redatto i compiti in maniera corretta?
“Non vi è dubbio che uno dei momenti più difficili per chi si appresta a diventare Avvocato sia la prova scritta dell’esame di abilitazione per l’esercizio della professione forense.” – dice l’avv Ferrazzano –
“Sebbene sia forte la delusione nell’apprendere di non aver ottenuto l’agognata sufficienza necessaria per poter sostenere la prova orale”, – Continua – “sarà opportuno accantonare le frustrazioni e raccogliere tutte le informazioni necessarie per verificare la possibilità di ricorrere al Giudice amministrativo per far valere le proprie ragioni. Primaria importanza riveste l’analisi del/dei provvedimenti amministrativi onde vagliarne la legittimità sotto tutti i profili.”
Come proporre ricorso amministrativo se non si è ammessi agli esami avvocato parte orale?
“Con l’assistenza dell’avvocato, nei termini propri del processo amministrativo, si dovrà introdurre la domanda finalizzata ad ottenere, ove sussistano i giusti motivi, la revisione dell’elaborato svolto e, quindi, per vedere annullato il provvedimento negativo. Contestualmente sarà doveroso proporre istanza cautelare per ottenere l’autorizzazione ad espletare la prova orale nelle more della decisione e sempre che sussistano i requisiti essenziali (nel caso di specie se il periculum in mora appare pacifico, per la natura stessa dell’azione, non altrettanto potrà dirsi per il fumus boni iuris).” – Fa sapere L’avv. Marco Ferrazzano –
Quando è possibile proporre ricorso amministrativo se non si è ammessi agli esami avvocato parte orale?
“I motivi che possono giustificare e far ritenere fondato il ricorso sono vari e, chiaramente, non possono essere oggetto di disamina in questa sede”.
“La conoscenza delle norme regolanti la materia e delle interpretazioni fornite, negli anni, dalla ricca giurisprudenza; l’esame attento delle dispute sorte in ordine ai vari possibili vizi dell’atto sono certamente la base da cui partire con l’ausilio dell’esperto avvocato che, certamente, riuscirà a consigliare al meglio il futuro collega.” – Conclude l’Avv. Ferrazzano –
Risultato Esami Avvocato 2014: elenco nomi, ammessi e non ammessi
*I risultati sono in tempo reale, aggiornati sulla base delle pubblicazioni delle relative Corti d’Appello:
- Risultati Esami Avvocato Corte di Appello Potenza Elenco 2: ammessi 121
- Risultati Esami Avvocato Corte di Appello Sassari ammessi
- Risultati Esami Avvocato Corte di Appello Reggio Calabria ammessi
- Risultati Esami Avvocato Corte di Appello Catania ammessi 640 percentuale 35,52% esiti dal 21/06
- Risultati Esami Avvocato Corte di Appello Lecce ammessi
- Risultati Esami Avvocato Corte di Appello Palermo ammessi percentuale 55,67
- Risultati Esami Avvocato Corte di Appello Venezia percentuale ammessi 27,32% esiti dal 17/06
- Risultati Esami Avvocato Corte di Appello Roma ammessi percentuale 25,72%
- Risultati Esami Avvocato Corte di Appello Milano ammessi percentuale 44,12% esiti dal 20/06
Redazione Controcampus
Controcampus è Il magazine più letto dai giovani su: Scuola, Università, Ricerca, Formazione, Lavoro.
Controcampus nasce nell’ottobre 2001 con la missione di affiancare con la notizia e l’informazione, il mondo dell’istruzione e dell’università. Il suo cuore pulsante sono i giovani, menti libere e non compromesse da nessun interesse di parte.
Il progetto è ambizioso e Controcampus cresce e si evolve arricchendo il proprio staff con nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus, ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico.
Il suo successo si riconosce da subito, principalmente in due fattori; i suoi ideatori, giovani e brillanti menti, capaci di percepire i bisogni dell’utenza, il riuscire ad essere dentro le notizie, di cogliere i fatti in diretta e con obiettività, di trasmetterli in tempo reale in modo sempre più semplice e capillare, grazie anche ai numerosi collaboratori in tutta Italia che si avvicinano al progetto.
Nascono nuove redazioni all’interno dei diversi atenei italiani, dei soggetti sensibili al bisogno dell’utente finale, di chi vive l’università, un’esplosione di dinamismo e professionalità capace di diventare spunto di discussioni nell’università non solo tra gli studenti, ma anche tra dottorandi, docenti e personale amministrativo.
Controcampus ha voglia di emergere. Abbattere le barriere che il cartaceo può creare. Si aprono cosi le frontiere per un nuovo e più ambizioso progetto, per nuovi investimenti che possano demolire le barriere che un giornale cartaceo può avere. Nasce Controcampus.it, primo portale di informazione universitaria e il trend degli accessi è in costante crescita, sia in assoluto che rispetto alla concorrenza (fonti Google Analytics).
I numeri sono importanti e Controcampus si conquista spazi importanti su importanti organi d’informazione: dal Corriere ad altri mass media nazionale e locali, dalla Crui alla quasi totalità degli uffici stampa universitari, con i quali si crea un ottimo rapporto di partnership.
Certo le difficoltà sono state sempre in agguato ma hanno generato all’interno della redazione la consapevolezza che esse non sono altro che delle opportunità da cogliere al volo per radicare il progetto Controcampus nel mondo dell’istruzione globale, non più solo università.
Controcampus ha un proprio obiettivo: confermarsi come la principale fonte di informazione universitaria, diventando giorno dopo giorno, notizia dopo notizia un punto di riferimento per i giovani universitari, per i dottorandi, per i ricercatori, per i docenti che costituiscono il target di riferimento del portale.
Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito, l’università gratis. L’università a portata di click è cosi che ci piace chiamarla. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza.
Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria.
Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei nostri lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario.
La Storia
Controcampus è un periodico d’informazione universitaria, tra i primi per diffusione.
Ha la sua sede principale a Salerno e molte altri sedi presso i principali atenei italiani.
Una rivista con la denominazione Controcampus, fondata dal ventitreenne Mario Di Stasi nel 2001, fu pubblicata per la prima volta nel Ottobre 2001 con un numero 0. Il giornale nei primi anni di attività non riuscì a mantenere una costanza di pubblicazione. Nel 2002, raggiunta una minima possibilità economica, venne registrato al Tribunale di Salerno. Nel Settembre del 2004 ne seguì la registrazione ed integrazione della testata www.controcampus.it.
Dalle origini al 2004
Controcampus nacque nel Settembre del 2001 quando Mario Di Stasi, allora studente della facoltà di giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Salerno, decise di fondare una rivista che offrisse la possibilità a tutti coloro che vivevano il campus campano di poter raccontare la loro vita universitaria, e ad altrettanta popolazione universitaria di conoscere notizie che li riguardassero.
Il primo numero venne diffuso all’interno della sola Università di Salerno, nei corridoi, nelle aule e nei dipartimenti. Per il lancio vennero scelti i tre giorni nei quali si tenevano le elezioni universitarie per il rinnovo degli organi di rappresentanza studentesca. In quei giorni il fermento e la partecipazione alla vita universitaria era enorme, e l’idea fu proprio quella di arrivare ad un numero elevatissimo di persone. Controcampus riuscì a terminare le copie date in stampa nel giro di pochissime ore.
Era un mensile. La foliazione era di 6 pagine, in due colori, stampate in 5.000 copie e ristampa di altre 5.000 copie (primo numero). Come sede del giornale fu scelto un luogo strategico, un posto che potesse essere d’aiuto a cercare fonti quanto più attendibili e giovani interessati alla scrittura ed all’ informazione universitaria. La prima redazione aveva sede presso il corridoio della facoltà di giurisprudenza, in un locale adibito in precedenza a magazzino ed allora in disuso. La redazione era quindi raccolta in un unico ambiente ed era composta da un gruppo di ragazzi, di studenti (oltre al direttore) interessati all’idea di avere uno spazio e la possibilità di informare ed essere informati. Le principali figure erano, oltre a Mario Di Stasi:
Giovanni Acconciagioco, studente della facoltà di scienze della comunicazione
Mario Ferrazzano, studente della facoltà di Lettere e Filosofia
Il giornale veniva fatto stampare da una tipografia esterna nei pressi della stessa università di Salerno.
Nei giorni successivi alla prima distribuzione, molte furono le persone che si avvicinarono al nuovo progetto universitario, chi per cercarne una copia, chi per poter partecipare attivamente. Stava per nascere un nuovo fenomeno mai conosciuto prima, Controcampus, “il periodico d’informazione universitaria”. “L’università gratis, quello che si può dire e quello che altrimenti non si sarebbe detto”, erano questi i primi slogan con cui si presentava il periodico, quasi a farne intendere e precisare la sua intenzione di università libera e senza privilegi, informazione a 360° senza censure.
Il giornale, nei primi numeri, era composto da una copertina che raccoglieva le immagini (foto) più rappresentative del mese, un sommario e, a seguire, Campus Voci, la pagina del direttore. La quarta pagina ospitava l’intervista al corpo docente e o amministrativo (il primo numero aveva l’intervista al rettore uscente G. Donsi e al rettore in carica R. Pasquino). Nelle pagine successive era possibile leggere la cronaca universitaria. A seguire uno spazio dedicato all’arte (poesia e fumettistica). I caratteri erano stampati in corpo 10.
Nel Marzo del 2002 avvenne un primo essenziale cambiamento: venne creato un vero e proprio staff di lavoro, il direttore si affianca a nuove figure: un caporedattore (Donatella Masiello) una segreteria di redazione (Enrico Stolfi), redattori fissi (Antonella Pacella, Mario Bove). Il periodico cambia l’impaginato e acquista il suo colore editoriale che lo accompagnerà per tutto il percorso: il blu. Viene creata una nuova testata che vede la dicitura Controcampus per esteso e per riflesso (specchiato), a voler significare che l’informazione che appare è quella che si riflette, quello che, se non fatto sapere da Controcampus, mai si sarebbe saputo (effetto specchiato della testata). La rivista viene stampa in una tipografia diversa dalla precedente, la redazione non aveva una tipografia propria, ma veniva impaginata (un nuovo e più accattivante impaginato) da grafici interni alla redazione. Aumentarono le pagine (24 pagine poi 28 poi 32) e alcune di queste per la prima volta vengono dedicate alla pubblicità. Viene aperta una nuova sede, questa volta di due stanze.
Nel Maggio 2002 la tiratura cominciò a salire, fu l’anno in cui Mario Di Stasi ed il suo staff decisero di portare il giornale in edicola ad un prezzo simbolico di € 0,50.
Il periodico era cosi diventato la voce ufficiale del campus salernitano, i temi erano sempre più scottanti e di attualità. Numero dopo numero l’obbiettivo era diventato non più e soltanto quello di informare della cronaca universitaria, ma anche quello di rompere tabù. Nel puntuale editoriale del direttore si poteva ascoltare la denuncia, la critica, la voce di migliaia di giovani, in un periodo storico che cominciava a portare allo scoperto i risultati di una cattiva gestione politica e amministrativa del Paese e mostrava i primi segni di una poi calzante crisi economica, sociale ed ideologica, dove i giovani venivano sempre più messi da parte. Disabilità, corruzione, baronato, droga, sessualità: sono questi alcuni dei temi che il periodico affronta.
Nel 2003 il comune di Salerno viene colto da un improvviso “terremoto” politico a causa della questione sul registro delle unioni civili, “terremoto” che addirittura provoca le dimissioni dell’assessore Piero Cardalesi, favorevole ad una battaglia di civiltà (cit. corriere). Nello stesso periodo Controcampus manda in stampa, all’insaputa dell’accaduto, un numero con all’interno un’ inchiesta sulla omosessualità intitolata “dirselo senza paura” che vede in copertina due ragazze lesbiche. Il fatto giunge subito all’attenzione del caporedattore G. Boyano del corriere del mezzogiorno. È cosi che Controcampus entra nell’attenzione dei media, prima locali e poi nazionali.
Nel 2003 Mario Di Stasi avverte nell’aria segnali di cambiamento sia della società che rispetto al periodico Controcampus. Pensa allora di investire ulteriormente sul progetto, in redazione erano presenti nuove figure: Ernesto Natella, Laura Muro, Emilio C. Bertelli, Antonio Palmieri. Il periodico aumenta le pagine, (44 pagine e poi 60 pagine), è stampato interamente a colori, la testata è disegnata più piccola e posizionata al lato sinistro della prima pagina. La redazione si trasferisce in una nuova sede, presso la palazzina E.di.su del campus di Salerno, questa volta per concessione dell’allora presidente dell’E.di.su, la Professoressa Caterina Miraglia che crede in Controcampus. Nello stesso anno Controcampus per la prima volta entra nel mondo del Web e a farne da padrino è Antonio Palmieri, allora studente della facoltà di Economia, giovane brillante negli studi e nelle sue capacità web. Crea un portale su piattaforma CMS realizzato in asp.
È la nascita di www.controcampus.it e l’inizio di un percorso più grande. Controcampus è conosciuto in tutti gli atenei italiani, grazie al rapporto e collaborazione che si instaura con gli uffici stampa di ogni ateneo, grazie alla distribuzione del cartaceo ed alla nuova iniziativa manageriale di aprire sedi - redazioni in tutta Italia.
Nel 2004 Mario Di Stasi, Antonio Palmieri, Emilio C. Bertelli e altri redattori del periodico controcampus vengono eletti rappresentanti di facoltà. Questo non permette di sporcare l’indirizzo e linea editoriale di Controcampus, che resta libera da condizionamenti di partito, ma offre la possibilità di poter accedere a finanziamenti provenienti dalla stessa Università degli Studi di Salerno che, insieme alla pubblicità, permettono di aumentare gli investimenti del gruppo editoriale. Ciò nonostante Controcampus rispetto alla concorrenza doveva contare solamente sulle proprie forze.
La forza del giornale stava nella fiducia che i lettori avevano ormai riposto nel periodico. I redattori di Controcampus diventarono 15, le redazioni nelle varie università italiane aumentavano. Tutto questo faceva si che il periodico si consolidasse, diventando punto di riferimento informativo non soltanto più dei soli studenti ma anche di docenti, personale e politici, interessati a conoscere l’informazione universitaria. Gli stessi organi dell’istruzione quali Miur e Crui intrecciavano rapporti di collaborazione con il periodico.
Dal 2005 al 2009
A partire dal 2005 Controcampus e www.controcampus.it ospitano delle rubriche fisse. Le principali sono:
Università, la rubrica dedicata alle notizie istituzionali
Uni Nord, Uni Centro e Uni Sud, rubriche dedicate alla cronaca universitaria
Cominciano inoltre a prender piede informazioni di taglio più leggero come il gossip che anche nel contesto universitario interessa. La redazione di Controcampus intuisce che il gossip può permettergli di aumentare il numero di lettori e fedeli e nasce cosi da controcampus anche una iniziativa che sarà poi riproposta ogni anno, Elogio alla Bellezza, un concorso di bellezza che vede protagonisti studenti, docenti e personale amministrativo.
Dal 2006 al 2009 la rivista si consolida ma la difficoltà di mantenete una tiratura nazionale si fa sentire anche per forza della crisi economia che investe il settore della carta stampata.
Dal 2009 ad oggi
Nel maggio del 2009 Mario Di Stasi, nel tentativo di voler superare qualsiasi rischio di chiusura del periodico e colto dall’interesse sempre maggiore dell’informazione sul web (web 2.0 ecc), decide di portare l’intero periodico sul web, abbandonando la produzione in stampa. Nasce un nuovo portale: www.controcampus.it su piattaforma francese Spip. Questo se da un lato presenta la forza di poter interessare e raggiungere un vastissimo pubblico (le indicizzazioni lo dimostrano), dall’altro lato presenta subito delle debolezze dovute alla cattiva programmazione dello stesso portale.
Nel 2012 www.controcampus.it si rinnova totalmente, Mario Di Stasi porta con se un nuovo staff: Pasqualina Scalea (Caporedattore), Dora Della Sala (Vice Caporedattore), Antonietta Amato (segreteria di Redazione) Antonio Palmieri (Responsabile dell’area Web) Lucia Picardo (Area Marketing), Rosario Santitoro ( Area Commerciale). Ci sono nuovi responsabili di area, ciascuno dei quali è a capo di una redazione nelle diverse sedi dei principali Atenei Italiani: sono nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico.
Nel 2013 www.controcampus.it si aplia, il portale d'informazione universitario, diventa un network. Una nuova edizione, non più un periodico ma un quotidiano anzi un notiziario in tempo reale. Nasce il Magazine Controcampus, nascono nuovi contenuti: scuola, università, ricerca, formazione e lavoro. Nascono ulteriori piattaforme collegate alla webzine, non solo informazione ma servizi come bacheche, appunti, ricerca lavoro e anche nuovi servizi sociali.
Certo le difficoltà sono state sempre in agguato ma hanno generato all’interno della redazione la consapevolezza che esse non sono altro che delle opportunità da cogliere al volo per radicare il progetto Controcampus nel mondo dell’istruzione globale, non più solo università.
Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza.
Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria.
Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario.
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