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Francesca Bilotti, l’Università si ferma e nasce Unisa Per Francesca

Redazione Controcampus 25 Novembre 2014
R. C.
25/12/2024

Ultimo Saluto a Francesca Bilotti.

L’Unisa si ferma: sospese le lezioni. Il Rettore Tommasetti: “Siamo a fianco della famiglia Bilotti”. Alle 15 i funerali presso la Parrocchia dell’Annunziata a Giffoni Valle Piana, paese natale della 23enne. In centinaia per l’ultimo saluto alla 23enne

Un gesto di amore di Francesca Bilotti

Un gesto di amore di Francesca Bilotti

Intanto l’ateneo comunica che la Santa Messa in suffragio di Francesca Bilotti si terrà in Aula Magna martedì 2 Dicembre alle ore 15. La celebrazione è presieduta dall’Arcivescovo Monsignor Luigi Moretti e animata dal Coro diocesano di Salerno.

La commozione corre sul web. Nasce su Facebook “Unisa per Francesca”, pagina dedicata a Francesca Bilotti.

Cresce il cordoglio dopo la tragedia occorsa ieri, intorno alle 9, all’Università degli Studi di Salerno a Francesca Bilotti, studentessa universitaria di 23 anni, investita ed uccisa da un pullman al terminal bus dell’ateneo. Cordoglio, ma anche l’indignazione per una tragedia che, col passare delle ore, sembra assumere contorni sempre più definiti. Distrazione (forse), una giacca che rimane chiusa nelle portiere del bus (forse), poi il buio. «Ma come si può morire così?», il grido disperato, l’invocazione pietosa in cui implode la rassegnazione di una famiglia, quella di Francesca Bilotti, colpita al cuore, a tradimento. Gli occhi gonfi di mamma Mariateresa e papà Nicola a gridare un dolore indicibile, che non dà scampo. Ma “come si può morire così’” è il grido, rabbioso, di tutti, di tutti gli amici arrivati all’ospedale per stringersi alla famiglia, di tutta la comunità universitaria, di tutti quelli che, in un modo o nell’altro, hanno sentito addosso l’assurdo di una morte piena di ombre.

Le dichiarazioni del fidanzato di Francesca sulla tragedia all’Unisa

Francesca Bilotti

Francesca Bilotti

Troppi forse dicevamo. Ad alimentare i primi dubbi sull’effettiva dinamica dell’incidente, infatti, erano state, già nella giornata di ieri, le dichiarazioni del fidanzato di Francesca Bilotti, Vincenzo. «Abbiamo fatto colazione insieme alle otto e dopo l’ho accompagnata all’Università», rivela il giovane, quasi colpevolizzandosi.

Poi la svolta: smentita la primissima ricostruzione. Francesca Bilotti, stando alle ultime indiscrezioni, sarebbe stata investita mentre si dirigeva, a piedi, verso l’ateneo. A fare chiarezza sull’esatta dinamica dell’investimento, i militari della compagnia di Mercato San Severino, che, dopo l’esame dei video ripresi dalle telecamere di sorveglianza, avrebbero scartato l’ipotesi incidente.

Nessuna giacca impigliata, nessuna caduta, nessuno specchietto retrovisore.

Le immagini dimostrerebbero, infatti, che l’autobus di linea della Sita si sarebbe incolonnato ad un altro mezzo. Francecsa Bilotti sta per superarlo, quando la colonna di traffico si decongestiona e l’autista sterza (a velocità moderata) verso destra. La 23enne cade, colpita dalla fiancata destra del veicolo, e viene investita dall’anteriore destra dello stesso. Inutili le grida di un conducente Cstp, presente sul luogo, che invano aveva tentato di avvertire il collega del pericolo imminente.

Incidente Studentessa Unisa

Incidente Studentessa Unisa

L’autista della società di trasporti SITA  è stato subito condotto all’ospedale di Salerno per gli esami di rito. È indagato per omicidio colposo. Nelle prossime ore si conosceranno i risultati del tasso alcolemico e delle altre analisi.

La Procura intanto ha aperto un fascicolo a suo carico.

Una commozione palpabile, divenuta sempre più densa e corale col passare delle ore. Un dolore che non dà pace, incontenibile, così grande da essere divenuto subito “virale”.

Lo dimostra la pagina Facebook intitolata a Francesca Bilotti poche ore dopo la tragedia: “Unisa per Francesca”. Oltre 10mila in una sola giornata. Ad inaugurarla, Carmen. Studentessa Unisa. Una che Francesca Bilotti la conosceva solo di vista. Il che, meglio di qualunque dedica “precotta” o di rito, ci restituisce la misura perfetta ed, insieme, il senso vivo e profondo di una commozione che unisce, che si cementa per un’affinità naturale, spontanea. Perché chi è giovane lo sa meglio di chiunque altro: potevo essere io.

Unisa per Francesca

Unisa per Francesca

Era una come me, una dei nostri. Fatta della stessa sostanza di cui siamo fatti noi ragazzi: sogni, cazzate, vittorie, sconfitte. Perché, scrive Carmen, mi ha toccata dentro ancora di più, perché aveva quasi la mia età. Era una ragazza con i sogni di ventenne, con le ansie, le paure legate agli esami e la fretta di finire, perché la laurea è il coronamento e il podio su cui far posare tutti i sacrifici e le rinunce fatte per stare sui libri.”

Il commovente post a Francesca che ha toccato gli amici di Facebook

“Questa Pagina è dedicata a te, Francesca, che hai lasciato troppo presto questo Mondo, per diventare un Dolce Angelo”.

Un piccolo muro del pianto, spontaneo, su cui si raccoglie la rabbia certo, ma anche il ricordo, l’affetto e il calore dei tanti, ragazzi e non, conoscenti e non, che in queste ore si stanno stringendo intorno alla famiglia di Francesca Bilotti. Uno spazio per ricordare, per incontrarsi, per gettare un seme di vita in mezzo a tanta devastazione. Per dire che la storia di Francesca Bilotti, che lo si voglia o no, non è solo dolore e lacrime. Una storia interrotta, forse sul più bello, ma una storia che racconta di gioie, amicizie, traguardi conquistati, di altri puntati, di una voglia di vivere matta e disperatissima, di un’età vissuta col sole negli occhi, col sole di quei 23 anni che tutti abbiamo conosciuto, che tutti conosciamo o ricordiamo. Talvolta con nostalgia, quasi sempre con dolcezza..

C’è chi, come Massimiliano, propone di istituire una giornata dedicata a Francesca Bilotti, ogni anno il 24 Novembre. E in questa giornata, oltre a dedicare un minuto di silenzio, riunire gli studenti tutti nella cappella universitaria e pregare per lei. E c’è chi, come Cinzia, suggerisce una laurea ad honorem in memoria di Francesca, perché “in fondo è morta mentre correva verso questo sogno”.

Un’onda emotiva, o se volete, un domino continuo di solidarietà sincera, purissima. Di ora in ora più serrato. C’è chi propone di dedicarle il terminal, chi di apporre una targa commemorativa, chi addirittura di dedicare alla 23enne l’intera UNISA. “Università degli Studi di Salerno Francesca Bilotti. Per una ragazza che, come noi, era li per coronare un sogno, ed invece ha incontrato la morte”.

Intanto il Rettore Unisa, Aurelio Tommasetti, a nome dell’intera comunità universitaria, esprime, nell’ennesimo comunicato uscito in queste ore, cordoglio e vicinanza alla famiglia di Francesca, rimasta vittima nel tragico incidente nel Terminal Bus di Fisciano.

“Siamo certi che l’Autorità Giudiziaria inquirente farà piena luce sulla dinamica dell’incidente, accertando e perseguendo eventuali responsabilità, anche grazie alle immagini fornite dal sistema di videosorveglianza messe a disposizione dall’Università. L’Ateneo, nel ribadire totale disponibilità a tutti gli accertamenti del caso, preannuncia la sua intenzione di valutare l’opportunità di costituirsi parte civile nel processo penale a fianco della famiglia, a tutela della reputazione dell’Ateneo e avendo sempre come priorità gli interessi dei nostri studenti”.

Una tragedia evitabile? Ultima parola agli inquirenti. Dopodiché ad ognuno il suo. Ai giornalisti la fredda cronaca. A tutti noi una preghiera e poco altro. Tu che conosci il cielo, saluta Dio per me. Ciao, Francesca! Dalla Redazione Controcampus.

© Riproduzione Riservata
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Redazione Controcampus Controcampus è Il magazine più letto dai giovani su: Scuola, Università, Ricerca, Formazione, Lavoro. Controcampus nasce nell’ottobre 2001 con la missione di affiancare con la notizia e l’informazione, il mondo dell’istruzione e dell’università. Il suo cuore pulsante sono i giovani, menti libere e non compromesse da nessun interesse di parte. Il progetto è ambizioso e Controcampus cresce e si evolve arricchendo il proprio staff con nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus, ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico. 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Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei nostri lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. La Storia Controcampus è un periodico d’informazione universitaria, tra i primi per diffusione. Ha la sua sede principale a Salerno e molte altri sedi presso i principali atenei italiani. Una rivista con la denominazione Controcampus, fondata dal ventitreenne Mario Di Stasi nel 2001, fu pubblicata per la prima volta nel Ottobre 2001 con un numero 0. Il giornale nei primi anni di attività non riuscì a mantenere una costanza di pubblicazione. Nel 2002, raggiunta una minima possibilità economica, venne registrato al Tribunale di Salerno. Nel Settembre del 2004 ne seguì la registrazione ed integrazione della testata www.controcampus.it. Dalle origini al 2004 Controcampus nacque nel Settembre del 2001 quando Mario Di Stasi, allora studente della facoltà di giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Salerno, decise di fondare una rivista che offrisse la possibilità a tutti coloro che vivevano il campus campano di poter raccontare la loro vita universitaria, e ad altrettanta popolazione universitaria di conoscere notizie che li riguardassero. Il primo numero venne diffuso all’interno della sola Università di Salerno, nei corridoi, nelle aule e nei dipartimenti. Per il lancio vennero scelti i tre giorni nei quali si tenevano le elezioni universitarie per il rinnovo degli organi di rappresentanza studentesca. In quei giorni il fermento e la partecipazione alla vita universitaria era enorme, e l’idea fu proprio quella di arrivare ad un numero elevatissimo di persone. Controcampus riuscì a terminare le copie date in stampa nel giro di pochissime ore. Era un mensile. La foliazione era di 6 pagine, in due colori, stampate in 5.000 copie e ristampa di altre 5.000 copie (primo numero). Come sede del giornale fu scelto un luogo strategico, un posto che potesse essere d’aiuto a cercare fonti quanto più attendibili e giovani interessati alla scrittura ed all’ informazione universitaria. La prima redazione aveva sede presso il corridoio della facoltà di giurisprudenza, in un locale adibito in precedenza a magazzino ed allora in disuso. La redazione era quindi raccolta in un unico ambiente ed era composta da un gruppo di ragazzi, di studenti (oltre al direttore) interessati all’idea di avere uno spazio e la possibilità di informare ed essere informati. Le principali figure erano, oltre a Mario Di Stasi: Giovanni Acconciagioco, studente della facoltà di scienze della comunicazione Mario Ferrazzano, studente della facoltà di Lettere e Filosofia Il giornale veniva fatto stampare da una tipografia esterna nei pressi della stessa università di Salerno. Nei giorni successivi alla prima distribuzione, molte furono le persone che si avvicinarono al nuovo progetto universitario, chi per cercarne una copia, chi per poter partecipare attivamente. Stava per nascere un nuovo fenomeno mai conosciuto prima, Controcampus, “il periodico d’informazione universitaria”. “L’università gratis, quello che si può dire e quello che altrimenti non si sarebbe detto”, erano questi i primi slogan con cui si presentava il periodico, quasi a farne intendere e precisare la sua intenzione di università libera e senza privilegi, informazione a 360° senza censure. Il giornale, nei primi numeri, era composto da una copertina che raccoglieva le immagini (foto) più rappresentative del mese, un sommario e, a seguire, Campus Voci, la pagina del direttore. La quarta pagina ospitava l’intervista al corpo docente e o amministrativo (il primo numero aveva l’intervista al rettore uscente G. Donsi e al rettore in carica R. Pasquino). Nelle pagine successive era possibile leggere la cronaca universitaria. A seguire uno spazio dedicato all’arte (poesia e fumettistica). I caratteri erano stampati in corpo 10. Nel Marzo del 2002 avvenne un primo essenziale cambiamento: venne creato un vero e proprio staff di lavoro, il direttore si affianca a nuove figure: un caporedattore (Donatella Masiello) una segreteria di redazione (Enrico Stolfi), redattori fissi (Antonella Pacella, Mario Bove). Il periodico cambia l’impaginato e acquista il suo colore editoriale che lo accompagnerà per tutto il percorso: il blu. Viene creata una nuova testata che vede la dicitura Controcampus per esteso e per riflesso (specchiato), a voler significare che l’informazione che appare è quella che si riflette, quello che, se non fatto sapere da Controcampus, mai si sarebbe saputo (effetto specchiato della testata). La rivista viene stampa in una tipografia diversa dalla precedente, la redazione non aveva una tipografia propria, ma veniva impaginata (un nuovo e più accattivante impaginato) da grafici interni alla redazione. Aumentarono le pagine (24 pagine poi 28 poi 32) e alcune di queste per la prima volta vengono dedicate alla pubblicità. Viene aperta una nuova sede, questa volta di due stanze. Nel Maggio 2002 la tiratura cominciò a salire, fu l’anno in cui Mario Di Stasi ed il suo staff decisero di portare il giornale in edicola ad un prezzo simbolico di € 0,50. Il periodico era cosi diventato la voce ufficiale del campus salernitano, i temi erano sempre più scottanti e di attualità. Numero dopo numero l’obbiettivo era diventato non più e soltanto quello di informare della cronaca universitaria, ma anche quello di rompere tabù. Nel puntuale editoriale del direttore si poteva ascoltare la denuncia, la critica, la voce di migliaia di giovani, in un periodo storico che cominciava a portare allo scoperto i risultati di una cattiva gestione politica e amministrativa del Paese e mostrava i primi segni di una poi calzante crisi economica, sociale ed ideologica, dove i giovani venivano sempre più messi da parte. Disabilità, corruzione, baronato, droga, sessualità: sono questi alcuni dei temi che il periodico affronta. Nel 2003 il comune di Salerno viene colto da un improvviso “terremoto” politico a causa della questione sul registro delle unioni civili, “terremoto” che addirittura provoca le dimissioni dell’assessore Piero Cardalesi, favorevole ad una battaglia di civiltà (cit. corriere). Nello stesso periodo Controcampus manda in stampa, all’insaputa dell’accaduto, un numero con all’interno un’ inchiesta sulla omosessualità intitolata “dirselo senza paura” che vede in copertina due ragazze lesbiche. Il fatto giunge subito all’attenzione del caporedattore G. Boyano del corriere del mezzogiorno. È cosi che Controcampus entra nell’attenzione dei media, prima locali e poi nazionali. Nel 2003 Mario Di Stasi avverte nell’aria segnali di cambiamento sia della società che rispetto al periodico Controcampus. Pensa allora di investire ulteriormente sul progetto, in redazione erano presenti nuove figure: Ernesto Natella, Laura Muro, Emilio C. Bertelli, Antonio Palmieri. Il periodico aumenta le pagine, (44 pagine e poi 60 pagine), è stampato interamente a colori, la testata è disegnata più piccola e posizionata al lato sinistro della prima pagina. La redazione si trasferisce in una nuova sede, presso la palazzina E.di.su del campus di Salerno, questa volta per concessione dell’allora presidente dell’E.di.su, la Professoressa Caterina Miraglia che crede in Controcampus. Nello stesso anno Controcampus per la prima volta entra nel mondo del Web e a farne da padrino è Antonio Palmieri, allora studente della facoltà di Economia, giovane brillante negli studi e nelle sue capacità web. Crea un portale su piattaforma CMS realizzato in asp. È la nascita di www.controcampus.it e l’inizio di un percorso più grande. Controcampus è conosciuto in tutti gli atenei italiani, grazie al rapporto e collaborazione che si instaura con gli uffici stampa di ogni ateneo, grazie alla distribuzione del cartaceo ed alla nuova iniziativa manageriale di aprire sedi - redazioni in tutta Italia. Nel 2004 Mario Di Stasi, Antonio Palmieri, Emilio C. Bertelli e altri redattori del periodico controcampus vengono eletti rappresentanti di facoltà. Questo non permette di sporcare l’indirizzo e linea editoriale di Controcampus, che resta libera da condizionamenti di partito, ma offre la possibilità di poter accedere a finanziamenti provenienti dalla stessa Università degli Studi di Salerno che, insieme alla pubblicità, permettono di aumentare gli investimenti del gruppo editoriale. Ciò nonostante Controcampus rispetto alla concorrenza doveva contare solamente sulle proprie forze. La forza del giornale stava nella fiducia che i lettori avevano ormai riposto nel periodico. I redattori di Controcampus diventarono 15, le redazioni nelle varie università italiane aumentavano. Tutto questo faceva si che il periodico si consolidasse, diventando punto di riferimento informativo non soltanto più dei soli studenti ma anche di docenti, personale e politici, interessati a conoscere l’informazione universitaria. Gli stessi organi dell’istruzione quali Miur e Crui intrecciavano rapporti di collaborazione con il periodico. Dal 2005 al 2009 A partire dal 2005 Controcampus e www.controcampus.it ospitano delle rubriche fisse. Le principali sono: Università, la rubrica dedicata alle notizie istituzionali Uni Nord, Uni Centro e Uni Sud, rubriche dedicate alla cronaca universitaria Cominciano inoltre a prender piede informazioni di taglio più leggero come il gossip che anche nel contesto universitario interessa. La redazione di Controcampus intuisce che il gossip può permettergli di aumentare il numero di lettori e fedeli e nasce cosi da controcampus anche una iniziativa che sarà poi riproposta ogni anno, Elogio alla Bellezza, un concorso di bellezza che vede protagonisti studenti, docenti e personale amministrativo. Dal 2006 al 2009 la rivista si consolida ma la difficoltà di mantenete una tiratura nazionale si fa sentire anche per forza della crisi economia che investe il settore della carta stampata. Dal 2009 ad oggi Nel maggio del 2009 Mario Di Stasi, nel tentativo di voler superare qualsiasi rischio di chiusura del periodico e colto dall’interesse sempre maggiore dell’informazione sul web (web 2.0 ecc), decide di portare l’intero periodico sul web, abbandonando la produzione in stampa. Nasce un nuovo portale: www.controcampus.it su piattaforma francese Spip. Questo se da un lato presenta la forza di poter interessare e raggiungere un vastissimo pubblico (le indicizzazioni lo dimostrano), dall’altro lato presenta subito delle debolezze dovute alla cattiva programmazione dello stesso portale. Nel 2012 www.controcampus.it si rinnova totalmente, Mario Di Stasi porta con se un nuovo staff: Pasqualina Scalea (Caporedattore), Dora Della Sala (Vice Caporedattore), Antonietta Amato (segreteria di Redazione) Antonio Palmieri (Responsabile dell’area Web) Lucia Picardo (Area Marketing), Rosario Santitoro ( Area Commerciale). Ci sono nuovi responsabili di area, ciascuno dei quali è a capo di una redazione nelle diverse sedi dei principali Atenei Italiani: sono nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico. Nel 2013 www.controcampus.it si aplia, il portale d'informazione universitario, diventa un network. Una nuova edizione, non più un periodico ma un quotidiano anzi un notiziario in tempo reale. Nasce il Magazine Controcampus, nascono nuovi contenuti: scuola, università, ricerca, formazione e lavoro. Nascono ulteriori piattaforme collegate alla webzine, non solo informazione ma servizi come bacheche, appunti, ricerca lavoro e anche nuovi servizi sociali. Certo le difficoltà sono state sempre in agguato ma hanno generato all’interno della redazione la consapevolezza che esse non sono altro che delle opportunità da cogliere al volo per radicare il progetto Controcampus nel mondo dell’istruzione globale, non più solo università. Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza. Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria. Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. Leggi tutto