>
  • Baietti
  • Antonucci
  • Gelisio
  • Ward
  • Ferrante
  • Romano
  • Santaniello
  • Grassotti
  • Miraglia
  • Gnudi
  • Cocchi
  • Romano
  • Napolitani
  • De Luca
  • Califano
  • Carfagna
  • Barnaba
  • Falco
  • Quarta
  • Leone
  • Algeri
  • Quaglia
  • Mazzone
  • di Geso
  • Valorzi
  • Alemanno
  • Buzzatti
  • Casciello
  • Rossetto
  • Bonanni
  • Paleari
  • Catizone
  • Bruzzone
  • Chelini
  • Cacciatore
  • Pasquino
  • Scorza
  • Bonetti
  • Dalia
  • Andreotti
  • Crepet
  • Coniglio
  • Liguori
  • Rinaldi
  • Meoli
  • de Durante
  • Boschetti
  • Tassone
  • De Leo

Unimore: mostra G.B. Amici e seminario su musei e innovazione

Redazione Controcampus 26 Novembre 2014
R. C.
24/11/2024

Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia - Una mostra dedicata a Giovanni Battista Amici curata dall'Unimore e un seminario di due giornate dedicate ai Musei e alle loro possibili trasformazioni Due maniere distinte per parlare di innovazione da un lato attraverso l’esempio di quello che fu uno straordinario innovatore e inventore per la sua epoca, G.

B. Amici e dall’altro per la fruizione delle collezioni museali con l’impiego di applicazioni messe a disposizione dalla tecnologia digitale.

La mostra di Amici di Unimore inaugura giovedì 27 a Reggio Emilia. Il seminario su “Musei e innovazione” si terrà venerdì 28 e sabato 29 a Modena in collaborazioen con UMAC, University Museums and Collections International Committee dell’ICOM, International Committee of Museums.

L’Unimore propone due modi e due letture distinte per parlare di innovazione. Lo fa, in primis, con una mostra dedicata a quello che fu uno straordinario innovatore della sua epoca, Giovanni Battista Amici, a 150 anni dalla sua scomparsa. E lo fa con un seminario, parlando di come sia possibile aggiornare la fruizione delle collezioni museali attraverso il supporto del digitale.

Unimore: Mostra Giovanni Battista Amici

Si comincia all’Unimore giovedì 27 novembre con l’inaugurazione alle ore 18.30 della mostra “Giovanni Battista Amici: ottico, astronomo, naturalista” che sarà allestita a Reggio Emilia, presso la sede universitaria di Palazzo Dossetti (v.le Allegri,9), curata dalla prof. ssa Elena Corradini docente di Museologia in UNIMORE e delegato del Rettore ai Musei Universitari, dal prof. Alberto Meschiari della Scuola Normale Superiore di Pisa e dalle dott.sse Elisabetta Farioli e Silvia Chicchi.

Giovanni Battista Amici  – ha sottolineato il Rettore dell’Unimore prof. Angelo O. Andrisanoè certamente uno dei più prestigiosi scienziati che ha espresso la città di Modena: ci è sembrato doveroso ricordarlo anche con questa mostra che si fonda sullo spirito di collaborazione che vede attivi i Musei della nostra Università capofila di quelli della rete delle più importanti Università italiane in un progetto finanziato dal Ministero dell’Università e della Ricerca. La modernità di Amici consiste nella sua capacità di avere sempre avuto molta attenzione a dare una finalità applicativa alle sue ricerche. Attraverso la figura di Amici assume rilevanza il ruolo che la nostra Università ha sempre esercitato per lo sviluppo e il sostegno della ricerca scientifica e della ricerca applicata, a partire dagli stimoli ricevuti da Amici fin dall’inizio dell’attività dal professore di Fisica Giovanni Battista Tommaselli per la realizzazione degli strumenti per arrivare, poi, all’insigne matematico Paolo Ruffini, Rettore dell’Università, che sostenne la ricerca scientifica di Amici, presentando e facendo pubblicare le sue memorie presso l’Accademia delle Scienze fin dal 1818”.

L’allestimento, già esposto mesi orsono a Modena, Firenze e Viterbo e per il quale è stato ricevuto il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, è suddiviso in quattro sezioni che gettano uno sguardo sulla attività molteplice dell’illustre scienziato, vissuto a cavallo fra Settecento e Ottocento, distintosi come ottico, “instrument maker”, astronomo e naturalista.

La mostra dell’Unimore, che si è arricchita di una sezione dedicata agli scienziati reggiani, prosegue le celebrazioni promosse per il 150esimo della morte di questo grande costruttore di strumenti scientifici ottici dell’Italia preunitaria, scienziato di levatura internazionale, il quale diede grande impulso allo sviluppo del moderno microscopio e delle osservazioni microscopiche.

Seminario Unimore “Musei e innovazione”

Inizia, invece, venerdì 28, a partire dalle ore 9.00, e prosegue sabato 29 novembre presso l’Aula magna del Palazzo del Rettorato (via Università, 4) a Modena il seminario internazionaleMusei e innovazione. Il contributo delle tecnologie digitali allo sviluppo del ruolo culturale e sociale dei Musei Universitari”, organizzato dalla prof. Elena Corradini in collaborazione con UMAC, University Museums and Collections International Committee dell’ICOM, International Committee of Museums, di cui sarà presente il presidente prof. Hugues Dreyssé, che ha ricevuto il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena.

Obiettivo fondamentale del seminario – afferma la prof. dell’Unimore Elena Corradini è promuovere iniziative che stimolino processi di apprendimento formale e informale su vari temi legati alla cultura scientifica attraverso esemplari, oggetti, artefatti e collezioni conservate nei Musei Universitari massimizzando la rete dei Musei Universitari Italiani di recente costituita e coordinata dalla nostra Università, e arricchendo i suoi contenuti e la sua efficacia comunicativa”.

Nel corso della due giorni verranno presentate esperienze realizzate nei musei che fanno parte della rete italiana dei Musei Universitari e messe a confronto con esperienze internazionali, europee, statunitensi e sudamericane legate alla rappresentazione del patrimonio culturale scientifico attraverso l’utilizzo di sistemi di comunicazione multimediali, strumenti interattivi e multimediali, guide virtuali, presentazioni in realtà aumentata o ricostruzioni in 3D.

I Musei Universitari – ha dichiarato il Rettore prof. Angelo O. Andrisano sono promotori di formazione continua sulla scienza e la tecnologia durante e dopo la scuola e luoghi di incontri culturali e benessere. Rafforzano la solidarietà sociale e sono attivi nel promuovere sistemi locali, regionali e virtuali e capaci di attivare sinergie nazionali e internazionali per la sostenibilità e le attività finalizzate all’ orientamento e all’apprendimento permanente e ricorrente per pubblici diversi. E’ necessario promuovere una nuova e aggiornata immagine dei Musei Universitari intesi come laboratori e luoghi di promozione di un dialogo critico, interdisciplinare e collegato ai correnti temi scientifici”.

Il ricco programma dell’iniziativa prevede i saluti del Rettore di Unimore prof. Angelo O. Andrisano, del prof. Alessandro Capra, Direttore del Dipartimento di Ingegneria “Enzo Ferrari”, del prof. del prof. Hugues Dreyssé, Presidente UMAC-ICOM (University Museums and Collections International Committe) dell’Université de Strasbourg, della dott.ssa Valentina Galloni, coordinatore regionale ICOM – International Council of Museums – Emilia Romagna Istituto per i beni artistici culturali e naturali della Regione Emilia Romagna, della prof.ssa Elena Corradini Vice-presidente ICOM-UMAC (University Museums and Collections International Committe), UNIMORE.

A seguire si terranno gli interventi di numerosi accademici ed esperti nazionali ed internazionali che contribuiranno a definire le esperienze fatte in musei internazionali nell’utilizzo di supporti digitali per l’innovazione e l’aggiornamento della fruizione delle collezioni museali.

La Mostra Unimore

Nella prima sezione, – spiega la prof.ssa Elena Corradini, che ha curato l’allestimento – introdotta dai ritratti dei più importanti scienziati di fama internazionale con i quali Amici si trovò a collaborare, viene illustrata, con il supporto di testi e manoscritti provenienti dalla Biblioteca Estense, la carriera dello scienziato e instrument maker che, dopo gli anni modenesi, si concluse a Firenze, dove Amici, direttore della Specola del Museo di storia naturale, continuò a realizzare strumenti per gli scienziati di tutta Europa. Particolare attenzione, in questa prima sezione, viene dedicata alle camere lucide, originale strumento che consentiva di riprodurre in disegno quanto veniva osservato e con il quale Amici eseguì numerosi ritratti di colleghi e amici che frequentavano il suo studio, alcuni dei quali sono riprodotti in mostra”.

Nella seconda sezione – precisa il prof. Alberto Meschiari, altro curatore della mostra – sono esposti alcuni microscopi di Amici. Grande rilevanza ha, nel bicentenario della sua costruzione, un microscopio a riflessione, o catadiottrico, del 1814, il primo ad essere conservato. Attraverso gli strumenti in mostra, i documenti e i testi esplicativi, si può seguire l’evoluzione dei contributi di rilievo internazionale dati da Amici al perfezionamento di questo strumento, dal catadiottrico all’acromatico, dalla lente emisferica frontale all’obiettivo a immersione. Di pari passo procedevano le innovative osservazioni naturalistiche compiute da Amci che furono oggetto dei suoi studi sia nel settore della botanica, dalla ripresa dello studio della circolazione della linfa in alcune pianticelle acquatiche, iniziato nel Settecento dall’abate reggiano Bonaventura Corti, docente presso la nostra Università, fino alla descrizione dell’intero processo della fecondazione in alcune piante fanerogame, che in quello della istologia. dove descrisse minuziosamente la fibra muscolare striata”.

La terza sezione è dedicata all’astronomia, ovvero alla storia della Osservatorio astronomico di Modena nel torrione orientale del Palazzo Ducale ed alla Specola del Museo di Storia Naturale di Firenze ed agli strumenti realizzati da Amici: dallo strumento dei passaggi, ai telescopi riflettori e rifrattori, ai suoi micrometri, allo spettroscopio con prisma a visione diretta, nonché alle sue osservazioni astronomiche. La quarta e ultima sezione, che è stata aggiunta nella sede reggiana, è dedicata agli scienziati reggiani collegabili con Amici: Bonaventura Corti (1779-1813) e Angelo Secchi (1818-1878).

© Riproduzione Riservata
© Riproduzione Riservata
Redazione Controcampus Controcampus è Il magazine più letto dai giovani su: Scuola, Università, Ricerca, Formazione, Lavoro. Controcampus nasce nell’ottobre 2001 con la missione di affiancare con la notizia e l’informazione, il mondo dell’istruzione e dell’università. Il suo cuore pulsante sono i giovani, menti libere e non compromesse da nessun interesse di parte. Il progetto è ambizioso e Controcampus cresce e si evolve arricchendo il proprio staff con nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus, ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico. Il suo successo si riconosce da subito, principalmente in due fattori; i suoi ideatori, giovani e brillanti menti, capaci di percepire i bisogni dell’utenza, il riuscire ad essere dentro le notizie, di cogliere i fatti in diretta e con obiettività, di trasmetterli in tempo reale in modo sempre più semplice e capillare, grazie anche ai numerosi collaboratori in tutta Italia che si avvicinano al progetto. Nascono nuove redazioni all’interno dei diversi atenei italiani, dei soggetti sensibili al bisogno dell’utente finale, di chi vive l’università, un’esplosione di dinamismo e professionalità capace di diventare spunto di discussioni nell’università non solo tra gli studenti, ma anche tra dottorandi, docenti e personale amministrativo. Controcampus ha voglia di emergere. Abbattere le barriere che il cartaceo può creare. Si aprono cosi le frontiere per un nuovo e più ambizioso progetto, per nuovi investimenti che possano demolire le barriere che un giornale cartaceo può avere. Nasce Controcampus.it, primo portale di informazione universitaria e il trend degli accessi è in costante crescita, sia in assoluto che rispetto alla concorrenza (fonti Google Analytics). I numeri sono importanti e Controcampus si conquista spazi importanti su importanti organi d’informazione: dal Corriere ad altri mass media nazionale e locali, dalla Crui alla quasi totalità degli uffici stampa universitari, con i quali si crea un ottimo rapporto di partnership. Certo le difficoltà sono state sempre in agguato ma hanno generato all’interno della redazione la consapevolezza che esse non sono altro che delle opportunità da cogliere al volo per radicare il progetto Controcampus nel mondo dell’istruzione globale, non più solo università. Controcampus ha un proprio obiettivo: confermarsi come la principale fonte di informazione universitaria, diventando giorno dopo giorno, notizia dopo notizia un punto di riferimento per i giovani universitari, per i dottorandi, per i ricercatori, per i docenti che costituiscono il target di riferimento del portale. Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito, l’università gratis. L’università a portata di click è cosi che ci piace chiamarla. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza. Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria. Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei nostri lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. La Storia Controcampus è un periodico d’informazione universitaria, tra i primi per diffusione. Ha la sua sede principale a Salerno e molte altri sedi presso i principali atenei italiani. Una rivista con la denominazione Controcampus, fondata dal ventitreenne Mario Di Stasi nel 2001, fu pubblicata per la prima volta nel Ottobre 2001 con un numero 0. Il giornale nei primi anni di attività non riuscì a mantenere una costanza di pubblicazione. Nel 2002, raggiunta una minima possibilità economica, venne registrato al Tribunale di Salerno. Nel Settembre del 2004 ne seguì la registrazione ed integrazione della testata www.controcampus.it. Dalle origini al 2004 Controcampus nacque nel Settembre del 2001 quando Mario Di Stasi, allora studente della facoltà di giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Salerno, decise di fondare una rivista che offrisse la possibilità a tutti coloro che vivevano il campus campano di poter raccontare la loro vita universitaria, e ad altrettanta popolazione universitaria di conoscere notizie che li riguardassero. Il primo numero venne diffuso all’interno della sola Università di Salerno, nei corridoi, nelle aule e nei dipartimenti. Per il lancio vennero scelti i tre giorni nei quali si tenevano le elezioni universitarie per il rinnovo degli organi di rappresentanza studentesca. In quei giorni il fermento e la partecipazione alla vita universitaria era enorme, e l’idea fu proprio quella di arrivare ad un numero elevatissimo di persone. Controcampus riuscì a terminare le copie date in stampa nel giro di pochissime ore. Era un mensile. La foliazione era di 6 pagine, in due colori, stampate in 5.000 copie e ristampa di altre 5.000 copie (primo numero). Come sede del giornale fu scelto un luogo strategico, un posto che potesse essere d’aiuto a cercare fonti quanto più attendibili e giovani interessati alla scrittura ed all’ informazione universitaria. La prima redazione aveva sede presso il corridoio della facoltà di giurisprudenza, in un locale adibito in precedenza a magazzino ed allora in disuso. La redazione era quindi raccolta in un unico ambiente ed era composta da un gruppo di ragazzi, di studenti (oltre al direttore) interessati all’idea di avere uno spazio e la possibilità di informare ed essere informati. Le principali figure erano, oltre a Mario Di Stasi: Giovanni Acconciagioco, studente della facoltà di scienze della comunicazione Mario Ferrazzano, studente della facoltà di Lettere e Filosofia Il giornale veniva fatto stampare da una tipografia esterna nei pressi della stessa università di Salerno. Nei giorni successivi alla prima distribuzione, molte furono le persone che si avvicinarono al nuovo progetto universitario, chi per cercarne una copia, chi per poter partecipare attivamente. Stava per nascere un nuovo fenomeno mai conosciuto prima, Controcampus, “il periodico d’informazione universitaria”. “L’università gratis, quello che si può dire e quello che altrimenti non si sarebbe detto”, erano questi i primi slogan con cui si presentava il periodico, quasi a farne intendere e precisare la sua intenzione di università libera e senza privilegi, informazione a 360° senza censure. Il giornale, nei primi numeri, era composto da una copertina che raccoglieva le immagini (foto) più rappresentative del mese, un sommario e, a seguire, Campus Voci, la pagina del direttore. La quarta pagina ospitava l’intervista al corpo docente e o amministrativo (il primo numero aveva l’intervista al rettore uscente G. Donsi e al rettore in carica R. Pasquino). Nelle pagine successive era possibile leggere la cronaca universitaria. A seguire uno spazio dedicato all’arte (poesia e fumettistica). I caratteri erano stampati in corpo 10. Nel Marzo del 2002 avvenne un primo essenziale cambiamento: venne creato un vero e proprio staff di lavoro, il direttore si affianca a nuove figure: un caporedattore (Donatella Masiello) una segreteria di redazione (Enrico Stolfi), redattori fissi (Antonella Pacella, Mario Bove). Il periodico cambia l’impaginato e acquista il suo colore editoriale che lo accompagnerà per tutto il percorso: il blu. Viene creata una nuova testata che vede la dicitura Controcampus per esteso e per riflesso (specchiato), a voler significare che l’informazione che appare è quella che si riflette, quello che, se non fatto sapere da Controcampus, mai si sarebbe saputo (effetto specchiato della testata). La rivista viene stampa in una tipografia diversa dalla precedente, la redazione non aveva una tipografia propria, ma veniva impaginata (un nuovo e più accattivante impaginato) da grafici interni alla redazione. Aumentarono le pagine (24 pagine poi 28 poi 32) e alcune di queste per la prima volta vengono dedicate alla pubblicità. Viene aperta una nuova sede, questa volta di due stanze. Nel Maggio 2002 la tiratura cominciò a salire, fu l’anno in cui Mario Di Stasi ed il suo staff decisero di portare il giornale in edicola ad un prezzo simbolico di € 0,50. Il periodico era cosi diventato la voce ufficiale del campus salernitano, i temi erano sempre più scottanti e di attualità. Numero dopo numero l’obbiettivo era diventato non più e soltanto quello di informare della cronaca universitaria, ma anche quello di rompere tabù. Nel puntuale editoriale del direttore si poteva ascoltare la denuncia, la critica, la voce di migliaia di giovani, in un periodo storico che cominciava a portare allo scoperto i risultati di una cattiva gestione politica e amministrativa del Paese e mostrava i primi segni di una poi calzante crisi economica, sociale ed ideologica, dove i giovani venivano sempre più messi da parte. Disabilità, corruzione, baronato, droga, sessualità: sono questi alcuni dei temi che il periodico affronta. Nel 2003 il comune di Salerno viene colto da un improvviso “terremoto” politico a causa della questione sul registro delle unioni civili, “terremoto” che addirittura provoca le dimissioni dell’assessore Piero Cardalesi, favorevole ad una battaglia di civiltà (cit. corriere). Nello stesso periodo Controcampus manda in stampa, all’insaputa dell’accaduto, un numero con all’interno un’ inchiesta sulla omosessualità intitolata “dirselo senza paura” che vede in copertina due ragazze lesbiche. Il fatto giunge subito all’attenzione del caporedattore G. Boyano del corriere del mezzogiorno. È cosi che Controcampus entra nell’attenzione dei media, prima locali e poi nazionali. Nel 2003 Mario Di Stasi avverte nell’aria segnali di cambiamento sia della società che rispetto al periodico Controcampus. Pensa allora di investire ulteriormente sul progetto, in redazione erano presenti nuove figure: Ernesto Natella, Laura Muro, Emilio C. Bertelli, Antonio Palmieri. Il periodico aumenta le pagine, (44 pagine e poi 60 pagine), è stampato interamente a colori, la testata è disegnata più piccola e posizionata al lato sinistro della prima pagina. La redazione si trasferisce in una nuova sede, presso la palazzina E.di.su del campus di Salerno, questa volta per concessione dell’allora presidente dell’E.di.su, la Professoressa Caterina Miraglia che crede in Controcampus. Nello stesso anno Controcampus per la prima volta entra nel mondo del Web e a farne da padrino è Antonio Palmieri, allora studente della facoltà di Economia, giovane brillante negli studi e nelle sue capacità web. Crea un portale su piattaforma CMS realizzato in asp. È la nascita di www.controcampus.it e l’inizio di un percorso più grande. Controcampus è conosciuto in tutti gli atenei italiani, grazie al rapporto e collaborazione che si instaura con gli uffici stampa di ogni ateneo, grazie alla distribuzione del cartaceo ed alla nuova iniziativa manageriale di aprire sedi - redazioni in tutta Italia. Nel 2004 Mario Di Stasi, Antonio Palmieri, Emilio C. Bertelli e altri redattori del periodico controcampus vengono eletti rappresentanti di facoltà. Questo non permette di sporcare l’indirizzo e linea editoriale di Controcampus, che resta libera da condizionamenti di partito, ma offre la possibilità di poter accedere a finanziamenti provenienti dalla stessa Università degli Studi di Salerno che, insieme alla pubblicità, permettono di aumentare gli investimenti del gruppo editoriale. Ciò nonostante Controcampus rispetto alla concorrenza doveva contare solamente sulle proprie forze. La forza del giornale stava nella fiducia che i lettori avevano ormai riposto nel periodico. I redattori di Controcampus diventarono 15, le redazioni nelle varie università italiane aumentavano. Tutto questo faceva si che il periodico si consolidasse, diventando punto di riferimento informativo non soltanto più dei soli studenti ma anche di docenti, personale e politici, interessati a conoscere l’informazione universitaria. Gli stessi organi dell’istruzione quali Miur e Crui intrecciavano rapporti di collaborazione con il periodico. Dal 2005 al 2009 A partire dal 2005 Controcampus e www.controcampus.it ospitano delle rubriche fisse. Le principali sono: Università, la rubrica dedicata alle notizie istituzionali Uni Nord, Uni Centro e Uni Sud, rubriche dedicate alla cronaca universitaria Cominciano inoltre a prender piede informazioni di taglio più leggero come il gossip che anche nel contesto universitario interessa. La redazione di Controcampus intuisce che il gossip può permettergli di aumentare il numero di lettori e fedeli e nasce cosi da controcampus anche una iniziativa che sarà poi riproposta ogni anno, Elogio alla Bellezza, un concorso di bellezza che vede protagonisti studenti, docenti e personale amministrativo. Dal 2006 al 2009 la rivista si consolida ma la difficoltà di mantenete una tiratura nazionale si fa sentire anche per forza della crisi economia che investe il settore della carta stampata. Dal 2009 ad oggi Nel maggio del 2009 Mario Di Stasi, nel tentativo di voler superare qualsiasi rischio di chiusura del periodico e colto dall’interesse sempre maggiore dell’informazione sul web (web 2.0 ecc), decide di portare l’intero periodico sul web, abbandonando la produzione in stampa. Nasce un nuovo portale: www.controcampus.it su piattaforma francese Spip. Questo se da un lato presenta la forza di poter interessare e raggiungere un vastissimo pubblico (le indicizzazioni lo dimostrano), dall’altro lato presenta subito delle debolezze dovute alla cattiva programmazione dello stesso portale. Nel 2012 www.controcampus.it si rinnova totalmente, Mario Di Stasi porta con se un nuovo staff: Pasqualina Scalea (Caporedattore), Dora Della Sala (Vice Caporedattore), Antonietta Amato (segreteria di Redazione) Antonio Palmieri (Responsabile dell’area Web) Lucia Picardo (Area Marketing), Rosario Santitoro ( Area Commerciale). Ci sono nuovi responsabili di area, ciascuno dei quali è a capo di una redazione nelle diverse sedi dei principali Atenei Italiani: sono nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico. Nel 2013 www.controcampus.it si aplia, il portale d'informazione universitario, diventa un network. Una nuova edizione, non più un periodico ma un quotidiano anzi un notiziario in tempo reale. Nasce il Magazine Controcampus, nascono nuovi contenuti: scuola, università, ricerca, formazione e lavoro. Nascono ulteriori piattaforme collegate alla webzine, non solo informazione ma servizi come bacheche, appunti, ricerca lavoro e anche nuovi servizi sociali. Certo le difficoltà sono state sempre in agguato ma hanno generato all’interno della redazione la consapevolezza che esse non sono altro che delle opportunità da cogliere al volo per radicare il progetto Controcampus nel mondo dell’istruzione globale, non più solo università. Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza. Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria. Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. Leggi tutto