Ceinge: nuove speranze per la diagnosi e la cura del tumore polmonare
R. C.
05/12/2024
Ceinge - Centro di Ingegneria Genetica e Biotecnologie Avanzate in collaborazione internazionale con Institute of Pathology - Università di Basilea School of Biosciences - Università di Cardiff Centre National de la Recherche Scientifique - Parigi
Nasce al CEINGE un KIT per la rilevazione dal sangue di un nuovo marcatore del tumore polmonare
Nei laboratori del CEINGE, il Centro di Ingegneria Genetica e Biotecnologie Avanzate di Napoli diretto da Franco Salvatore, e già noto recentemente come sede scientifica delle prime ricerche per il vaccino per il virus Ebola e per tante altre significative ricerche scientifiche, è nata una nuova speranza per la cura e la diagnosi precoce di uno dei tumori più diffusi: il carcinoma polmonare non a piccole cellule.
Ogni anno in Italia si manifestano circa 34.000 nuovi casi di tumore polmonare non a piccole cellule (si tratta dell’80% dei tumori polmonari) e tra questi 27.500 persone ne muoiono mediamente in sei mesi (circa 22.000 uomini e 5.500 donne). Il carcinoma polmonare rappresenta, infatti, in Italia la prima causa di morte oncologica negli uomini e la seconda nelle donne.
Grazie allo studio di un’equipe di ricercatori coordinata da Massimo Zollo, docente di Genetica presso l’Università Federico II di Napoli e “Principal Investigator” del CEINGE, dopo diversi anni di lavoro, è stato prodotto un KIT di rilevazione da siero per le malattie oncologiche del marcatore della proteina H-Prune. Un kit subito utilizzato per lo studio del tumore polmonare, nel quale l’h-prune è una proteina determinante nei processi di iniziazione tumorale e di metastasi.
Gli scienziati del CEINGE sono arrivati a dimostrare che il marcatore accende un processo di attivazione della cascata di proliferazione cellulare ed induce foci metastatici attraverso un meccanismo legato al segnale della proteina WNT3a.
Ceinge: Da Parigi a Basilea, il network internazionale della ricerca
La ricerca, pubblicata sulla prestigiosa rivista scientifica internazionale ONCOTARGET, ha visto coinvolti esperti in vari campi delle scienze e medicina, partendo da studi di oncogenomica. Ma soprattutto il progetto ricerca, che è stato finanziato dall’Unione Europea (fondo EU-FP7 “Tumic”) e dall’Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro ha impegnato nel lavoro un’ampia squadra di centri di ricerca italiani e internazionali: il Dipartimento di Medicina Molecolare e Biotecnologie Mediche dell’Università Federico II di Napoli, la Stazione Zoologica Anthon Dohrn, il Dipartimento di Scienze Cardiotoraciche e Respiratorie della Seconda Università degli Studi di Napoli, il Dipartimento di Pneumologia e Tisiologia dell’Azienda Ospedaliera “Vincenzo Monaldi” di Napoli, la Functional Genomic Unit dell’Istituto Nazionale dei Tumori “Fondazione Pascale”, il Dipartimento di Biologia e Patologia Cellulare e Molecolare del CNR, l’Institute of Pathology dell’Università di Basilea, la School of Biosciences dell’Università di Cardiff e il CNRS, il Centre National de la Recherche Scientifique di Parigi.
I risultati della ricerca: diagnosi precoce e speranze terapeutiche
“In questo lavoro – spiega il coordinatore della ricerca Massimo Zollo – descriviamo un nuovo meccanismo di azione nelle cellule del carcinoma polmonare che intensifica il segnale cellulare “WNT” responsabile del mantenimento staminale della cellula tumorale e della sua progressione in cellula metastatica.È la prima volta che questo meccanismo di azione viene indentificato come generato dalla proteina h-prune ma ancora più importante è aver scoperto che possiamo rilevare il marcatore h-prune nel sangue dei pazienti affetti negli stadi precoci di malattia (stadio 1 e 2) in modo da poter usare questa scoperta ai fini diagnostici per una diagnosi precoce del carcinonoma polmonare”.
Da un punto di vista terapeutico, invece, come anticipa Zollo “il meccanismo identificato genera anche una concreta speranza per la cura della malattia”.
10 di lavoro nei laboratori del CEINGE e degli Ospedali napoletani
Il punto di partenza della ricerca sono stati i risultati di uno studio pubblicato nel 2004 dal gruppo di ricerca del CEINGE sul carcinoma mammario, guidato da Massimo Zollo. “Un lavoro pubblicato sulla rivista Cancer Cell – spiega Zollo – dove per la prima volta fu dimostrato che la proteina umana h-prune ha un forte valore diagnostico nella predizione della presenza di metastasi in donne affette da tumore alla mammella”.
E successivamente in oltre dieci anni di lavoro nei laboratori del CEINGE, grazie alle strumentazioni ad altissima tecnologia e al know-how dei ricercatori (tra i quali Maria Neve Carotenuto e Pasqualino De Antonellis), è stato messo a punto il metodo di rilevazione dai sieri (con un campione di oltre 500 sieri) grazie alla collaborazione con Cecilia Calabrese del Dipartimento di Scienze Cardiotoraciche della Seconda Università di Napoli e della Pneumologia del Monaldi e con Francovito Piantedosi dell’ Oncologia Medica della Azienda Ospedaliera dei Colli “Monaldi”, dove i pazienti sono stati arruolati ed ospedalizzati (con un ampio campione di oltre 400 casi).
Infine il team del Prof. Trevor Dale dell’Università di Cardiff ha confermato questi dati nell’uomo utilizzando il modello animale genetico Xenopus Laevis (il girino della rana) dove il marcatore X-prune è stato dimostrato essere un gene induttore del segnale di WNT.
Il futuro di questa scoperta: prevenzione e cura
La scoperta effettuata nei laboratori del CEINGE e validata dalle collaborazioni internazionali ha due importanti sviluppi per la cura e la prevenzione del tumore polmonare.
Il primo, e forse quello più diretto, è la possibilità di valutare la presenza del biomarcatore dal sangue dei pazienti affetti da carcinoma polmonare con indicazioni predittive di “stato di malattia avanzata”, analisi da sviluppare negli stadi precoci della malattia per determinare, nel caso fosse positiva, le azioni terapeutiche disponibili.
Il secondo sviluppo è legato alla possibilità di creare nuovi farmaci per rallentare e bloccare la carcinogenesi indotta nel polmone, che, come è ben noto, è tra le più rapide tra le patologie oncologiche. “Oggi stiamo già producendo modelli murini genetici e da xenotrapianto di carcinoma indotto da h-prune per testare nuovi farmaci – anticipa Zollo – ma in essi, anche dopo l’uso del farmaco “Crizotinib” (l’ inibitore della proteina ALK,) si è notato che la presenza di h-prune resta in alte dosi nel tumore. La prospettiva adesso è quella di andare a vedere se con i farmaci di nuova generazione, ora in sviluppo nel nostro laboratorio, come inibitori specifici della stessa proteina, in associazione con altri farmaci in via sperimentale, la tumorigenesi si rallenta, o del tutto si blocchi. E abbiamo già ottenuto dati recenti che dimostrano che può essere sviluppato un farmaco specifico che possa influenzare positivamente l’azione di cellule immunitarie nel tumore bloccando la formazione del suo microambiente”.
“Siamo ancora una volta orgogliosi dell’importanza di una delle tante ricerche condotte nei nostri laboratori – evidenzia Franco Salvatore, fondatore e presidente del CEINGE – che testimonia la grande eccellenza nella ricerca e nella diagnostica che abbiamo raggiunto in questi anni e che ci ha portato ad essere, per unanime consenso della comunità scientifica, un punto di riferimento internazionale per la biologia molecolare e le biotecnologie avanzate applicate alla salute, tanto da attrarre oggi molti pazienti di diversi Paesi del mondo per le nostre attività di studio e di diagnostica sulle malattie rare e genetiche. Si tratta di risultati che ancora una volta ci spronano, nonostante le difficoltà di finanziamento a cui siamo esposti, a portare avanti la nostra mission: la ricerca sulle biotecnologie avanzate applicate alla salute dell’Uomo, che sono il presente e il futuro della medicina”.
Redazione Controcampus
Controcampus è Il magazine più letto dai giovani su: Scuola, Università, Ricerca, Formazione, Lavoro.
Controcampus nasce nell’ottobre 2001 con la missione di affiancare con la notizia e l’informazione, il mondo dell’istruzione e dell’università. Il suo cuore pulsante sono i giovani, menti libere e non compromesse da nessun interesse di parte.
Il progetto è ambizioso e Controcampus cresce e si evolve arricchendo il proprio staff con nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus, ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico.
Il suo successo si riconosce da subito, principalmente in due fattori; i suoi ideatori, giovani e brillanti menti, capaci di percepire i bisogni dell’utenza, il riuscire ad essere dentro le notizie, di cogliere i fatti in diretta e con obiettività, di trasmetterli in tempo reale in modo sempre più semplice e capillare, grazie anche ai numerosi collaboratori in tutta Italia che si avvicinano al progetto.
Nascono nuove redazioni all’interno dei diversi atenei italiani, dei soggetti sensibili al bisogno dell’utente finale, di chi vive l’università, un’esplosione di dinamismo e professionalità capace di diventare spunto di discussioni nell’università non solo tra gli studenti, ma anche tra dottorandi, docenti e personale amministrativo.
Controcampus ha voglia di emergere. Abbattere le barriere che il cartaceo può creare. Si aprono cosi le frontiere per un nuovo e più ambizioso progetto, per nuovi investimenti che possano demolire le barriere che un giornale cartaceo può avere. Nasce Controcampus.it, primo portale di informazione universitaria e il trend degli accessi è in costante crescita, sia in assoluto che rispetto alla concorrenza (fonti Google Analytics).
I numeri sono importanti e Controcampus si conquista spazi importanti su importanti organi d’informazione: dal Corriere ad altri mass media nazionale e locali, dalla Crui alla quasi totalità degli uffici stampa universitari, con i quali si crea un ottimo rapporto di partnership.
Certo le difficoltà sono state sempre in agguato ma hanno generato all’interno della redazione la consapevolezza che esse non sono altro che delle opportunità da cogliere al volo per radicare il progetto Controcampus nel mondo dell’istruzione globale, non più solo università.
Controcampus ha un proprio obiettivo: confermarsi come la principale fonte di informazione universitaria, diventando giorno dopo giorno, notizia dopo notizia un punto di riferimento per i giovani universitari, per i dottorandi, per i ricercatori, per i docenti che costituiscono il target di riferimento del portale.
Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito, l’università gratis. L’università a portata di click è cosi che ci piace chiamarla. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza.
Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria.
Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei nostri lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario.
La Storia
Controcampus è un periodico d’informazione universitaria, tra i primi per diffusione.
Ha la sua sede principale a Salerno e molte altri sedi presso i principali atenei italiani.
Una rivista con la denominazione Controcampus, fondata dal ventitreenne Mario Di Stasi nel 2001, fu pubblicata per la prima volta nel Ottobre 2001 con un numero 0. Il giornale nei primi anni di attività non riuscì a mantenere una costanza di pubblicazione. Nel 2002, raggiunta una minima possibilità economica, venne registrato al Tribunale di Salerno. Nel Settembre del 2004 ne seguì la registrazione ed integrazione della testata www.controcampus.it.
Dalle origini al 2004
Controcampus nacque nel Settembre del 2001 quando Mario Di Stasi, allora studente della facoltà di giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Salerno, decise di fondare una rivista che offrisse la possibilità a tutti coloro che vivevano il campus campano di poter raccontare la loro vita universitaria, e ad altrettanta popolazione universitaria di conoscere notizie che li riguardassero.
Il primo numero venne diffuso all’interno della sola Università di Salerno, nei corridoi, nelle aule e nei dipartimenti. Per il lancio vennero scelti i tre giorni nei quali si tenevano le elezioni universitarie per il rinnovo degli organi di rappresentanza studentesca. In quei giorni il fermento e la partecipazione alla vita universitaria era enorme, e l’idea fu proprio quella di arrivare ad un numero elevatissimo di persone. Controcampus riuscì a terminare le copie date in stampa nel giro di pochissime ore.
Era un mensile. La foliazione era di 6 pagine, in due colori, stampate in 5.000 copie e ristampa di altre 5.000 copie (primo numero). Come sede del giornale fu scelto un luogo strategico, un posto che potesse essere d’aiuto a cercare fonti quanto più attendibili e giovani interessati alla scrittura ed all’ informazione universitaria. La prima redazione aveva sede presso il corridoio della facoltà di giurisprudenza, in un locale adibito in precedenza a magazzino ed allora in disuso. La redazione era quindi raccolta in un unico ambiente ed era composta da un gruppo di ragazzi, di studenti (oltre al direttore) interessati all’idea di avere uno spazio e la possibilità di informare ed essere informati. Le principali figure erano, oltre a Mario Di Stasi:
Giovanni Acconciagioco, studente della facoltà di scienze della comunicazione
Mario Ferrazzano, studente della facoltà di Lettere e Filosofia
Il giornale veniva fatto stampare da una tipografia esterna nei pressi della stessa università di Salerno.
Nei giorni successivi alla prima distribuzione, molte furono le persone che si avvicinarono al nuovo progetto universitario, chi per cercarne una copia, chi per poter partecipare attivamente. Stava per nascere un nuovo fenomeno mai conosciuto prima, Controcampus, “il periodico d’informazione universitaria”. “L’università gratis, quello che si può dire e quello che altrimenti non si sarebbe detto”, erano questi i primi slogan con cui si presentava il periodico, quasi a farne intendere e precisare la sua intenzione di università libera e senza privilegi, informazione a 360° senza censure.
Il giornale, nei primi numeri, era composto da una copertina che raccoglieva le immagini (foto) più rappresentative del mese, un sommario e, a seguire, Campus Voci, la pagina del direttore. La quarta pagina ospitava l’intervista al corpo docente e o amministrativo (il primo numero aveva l’intervista al rettore uscente G. Donsi e al rettore in carica R. Pasquino). Nelle pagine successive era possibile leggere la cronaca universitaria. A seguire uno spazio dedicato all’arte (poesia e fumettistica). I caratteri erano stampati in corpo 10.
Nel Marzo del 2002 avvenne un primo essenziale cambiamento: venne creato un vero e proprio staff di lavoro, il direttore si affianca a nuove figure: un caporedattore (Donatella Masiello) una segreteria di redazione (Enrico Stolfi), redattori fissi (Antonella Pacella, Mario Bove). Il periodico cambia l’impaginato e acquista il suo colore editoriale che lo accompagnerà per tutto il percorso: il blu. Viene creata una nuova testata che vede la dicitura Controcampus per esteso e per riflesso (specchiato), a voler significare che l’informazione che appare è quella che si riflette, quello che, se non fatto sapere da Controcampus, mai si sarebbe saputo (effetto specchiato della testata). La rivista viene stampa in una tipografia diversa dalla precedente, la redazione non aveva una tipografia propria, ma veniva impaginata (un nuovo e più accattivante impaginato) da grafici interni alla redazione. Aumentarono le pagine (24 pagine poi 28 poi 32) e alcune di queste per la prima volta vengono dedicate alla pubblicità. Viene aperta una nuova sede, questa volta di due stanze.
Nel Maggio 2002 la tiratura cominciò a salire, fu l’anno in cui Mario Di Stasi ed il suo staff decisero di portare il giornale in edicola ad un prezzo simbolico di € 0,50.
Il periodico era cosi diventato la voce ufficiale del campus salernitano, i temi erano sempre più scottanti e di attualità. Numero dopo numero l’obbiettivo era diventato non più e soltanto quello di informare della cronaca universitaria, ma anche quello di rompere tabù. Nel puntuale editoriale del direttore si poteva ascoltare la denuncia, la critica, la voce di migliaia di giovani, in un periodo storico che cominciava a portare allo scoperto i risultati di una cattiva gestione politica e amministrativa del Paese e mostrava i primi segni di una poi calzante crisi economica, sociale ed ideologica, dove i giovani venivano sempre più messi da parte. Disabilità, corruzione, baronato, droga, sessualità: sono questi alcuni dei temi che il periodico affronta.
Nel 2003 il comune di Salerno viene colto da un improvviso “terremoto” politico a causa della questione sul registro delle unioni civili, “terremoto” che addirittura provoca le dimissioni dell’assessore Piero Cardalesi, favorevole ad una battaglia di civiltà (cit. corriere). Nello stesso periodo Controcampus manda in stampa, all’insaputa dell’accaduto, un numero con all’interno un’ inchiesta sulla omosessualità intitolata “dirselo senza paura” che vede in copertina due ragazze lesbiche. Il fatto giunge subito all’attenzione del caporedattore G. Boyano del corriere del mezzogiorno. È cosi che Controcampus entra nell’attenzione dei media, prima locali e poi nazionali.
Nel 2003 Mario Di Stasi avverte nell’aria segnali di cambiamento sia della società che rispetto al periodico Controcampus. Pensa allora di investire ulteriormente sul progetto, in redazione erano presenti nuove figure: Ernesto Natella, Laura Muro, Emilio C. Bertelli, Antonio Palmieri. Il periodico aumenta le pagine, (44 pagine e poi 60 pagine), è stampato interamente a colori, la testata è disegnata più piccola e posizionata al lato sinistro della prima pagina. La redazione si trasferisce in una nuova sede, presso la palazzina E.di.su del campus di Salerno, questa volta per concessione dell’allora presidente dell’E.di.su, la Professoressa Caterina Miraglia che crede in Controcampus. Nello stesso anno Controcampus per la prima volta entra nel mondo del Web e a farne da padrino è Antonio Palmieri, allora studente della facoltà di Economia, giovane brillante negli studi e nelle sue capacità web. Crea un portale su piattaforma CMS realizzato in asp.
È la nascita di www.controcampus.it e l’inizio di un percorso più grande. Controcampus è conosciuto in tutti gli atenei italiani, grazie al rapporto e collaborazione che si instaura con gli uffici stampa di ogni ateneo, grazie alla distribuzione del cartaceo ed alla nuova iniziativa manageriale di aprire sedi - redazioni in tutta Italia.
Nel 2004 Mario Di Stasi, Antonio Palmieri, Emilio C. Bertelli e altri redattori del periodico controcampus vengono eletti rappresentanti di facoltà. Questo non permette di sporcare l’indirizzo e linea editoriale di Controcampus, che resta libera da condizionamenti di partito, ma offre la possibilità di poter accedere a finanziamenti provenienti dalla stessa Università degli Studi di Salerno che, insieme alla pubblicità, permettono di aumentare gli investimenti del gruppo editoriale. Ciò nonostante Controcampus rispetto alla concorrenza doveva contare solamente sulle proprie forze.
La forza del giornale stava nella fiducia che i lettori avevano ormai riposto nel periodico. I redattori di Controcampus diventarono 15, le redazioni nelle varie università italiane aumentavano. Tutto questo faceva si che il periodico si consolidasse, diventando punto di riferimento informativo non soltanto più dei soli studenti ma anche di docenti, personale e politici, interessati a conoscere l’informazione universitaria. Gli stessi organi dell’istruzione quali Miur e Crui intrecciavano rapporti di collaborazione con il periodico.
Dal 2005 al 2009
A partire dal 2005 Controcampus e www.controcampus.it ospitano delle rubriche fisse. Le principali sono:
Università, la rubrica dedicata alle notizie istituzionali
Uni Nord, Uni Centro e Uni Sud, rubriche dedicate alla cronaca universitaria
Cominciano inoltre a prender piede informazioni di taglio più leggero come il gossip che anche nel contesto universitario interessa. La redazione di Controcampus intuisce che il gossip può permettergli di aumentare il numero di lettori e fedeli e nasce cosi da controcampus anche una iniziativa che sarà poi riproposta ogni anno, Elogio alla Bellezza, un concorso di bellezza che vede protagonisti studenti, docenti e personale amministrativo.
Dal 2006 al 2009 la rivista si consolida ma la difficoltà di mantenete una tiratura nazionale si fa sentire anche per forza della crisi economia che investe il settore della carta stampata.
Dal 2009 ad oggi
Nel maggio del 2009 Mario Di Stasi, nel tentativo di voler superare qualsiasi rischio di chiusura del periodico e colto dall’interesse sempre maggiore dell’informazione sul web (web 2.0 ecc), decide di portare l’intero periodico sul web, abbandonando la produzione in stampa. Nasce un nuovo portale: www.controcampus.it su piattaforma francese Spip. Questo se da un lato presenta la forza di poter interessare e raggiungere un vastissimo pubblico (le indicizzazioni lo dimostrano), dall’altro lato presenta subito delle debolezze dovute alla cattiva programmazione dello stesso portale.
Nel 2012 www.controcampus.it si rinnova totalmente, Mario Di Stasi porta con se un nuovo staff: Pasqualina Scalea (Caporedattore), Dora Della Sala (Vice Caporedattore), Antonietta Amato (segreteria di Redazione) Antonio Palmieri (Responsabile dell’area Web) Lucia Picardo (Area Marketing), Rosario Santitoro ( Area Commerciale). Ci sono nuovi responsabili di area, ciascuno dei quali è a capo di una redazione nelle diverse sedi dei principali Atenei Italiani: sono nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico.
Nel 2013 www.controcampus.it si aplia, il portale d'informazione universitario, diventa un network. Una nuova edizione, non più un periodico ma un quotidiano anzi un notiziario in tempo reale. Nasce il Magazine Controcampus, nascono nuovi contenuti: scuola, università, ricerca, formazione e lavoro. Nascono ulteriori piattaforme collegate alla webzine, non solo informazione ma servizi come bacheche, appunti, ricerca lavoro e anche nuovi servizi sociali.
Certo le difficoltà sono state sempre in agguato ma hanno generato all’interno della redazione la consapevolezza che esse non sono altro che delle opportunità da cogliere al volo per radicare il progetto Controcampus nel mondo dell’istruzione globale, non più solo università.
Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza.
Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria.
Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. Leggi tutto