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Epifania 2015: cosa fare e dove andare, eventi 6 gennaio Epifania 2015

Redazione Controcampus 3 Gennaio 2015
R. C.
22/11/2024

6 gennaio 2015, giorno dell'epifania che come dice un vecchio detto ogni festa porta via: ultimi giorni quindi di vacanze prima di ricominciare definitivamente il lavoro.

Ma cosa fare per l’epifania 2015? Ecco delle idee

Cosa fare e dove andare per celebrare al meglio la nostra Epifania 2015?

Che tempo farà il 6 gennaio 2015 giorno dell”epifania?

Quali saranno i “main trends” della Befana 2015?

Dopo Natale e Capodanno è il turno della Befana 2015.

Ultimo giro, ultima corsa! Per voi una ricchissima selezione dei migliori Eventi Epifania 2015 scelti dalla Redazione: le idee più cool, gli eventi di piazza più trendy, le soluzioni più “alternative” (in città e provincia) di questa Epifania 2015.

Arriva l’Epifania 2015, la festa “pigliatutto” per antonomasia. L’appuntamento con la Befana (che cade quest’anno di martedì) chiuderà il lungo calendario delle feste di Natale 2014, regalandoci gli ultimi, densissimi scampoli di evasione prima di fare ritorno in ufficio o a scuola/università ed abbandonare, non senza un pizzico di nostalgia, i nostri luoghi di villeggiatura.

Epifania 2015: cosa fare e dove andare, eventi idee e offerte week-end

Epifania 2015. Cosa fare e dove andare? – Il dubbio vi tormenta? Il tempo stringe e state ancora inseguendo la soluzione giusta per voi? Controcampus vi dà un mano. Niente carbone, ma tanti spunti utili buoni per ogni situazione!

Tutto quello che dovete fare è spulciare la nostra guida agli eventi Epifania 2015 e scegliere la vostra formula “vincente”!

  • Epifania o festa della Befana “fatta in casa”! Passare l’Epifania 2015 a casa, visti i rigori degli ultimi giorni, sarà senza dubbio l’opzione privilegiata dalla maggioranza delle famiglie italiane. La calza colma di dolci e carbone, le gioia dei bambini, il pranzo con i parenti, l’immancabile partita a carte. Se il tempo sarà inclemente, come sembra, e se i bambini sono ancora indaffarati con gli immancabili compiti per le vacanze o a limite un po’ raffreddati, non c’è nulla di male a programmare la Befana in casa. Un Epifania 2015 fai da te, insomma, condita da giochi, canzoni e filastrocche. Per completare il pomeriggio da favola, in particolare, si consiglia la visione di un bel film in famiglia, da scegliere magari fra i grandi classici di ogni festa: E.T. L’extraterrestre, Mary Poppins, Biancaneve e gli altri classici della Disney. Sparate nel mucchio, non ve ne pentirete! Per i più grandicelli, invece, le pellicole “calde” di questa  Epifania 2015 potrebbero essere: La Storia Infinita, la saga di Harry PotterMister Magorium e la bottega delle meraviglieCome d’incanto ecc. L’importante è che si tratti di storie “favolose”, per sognare ancora un po’, in famiglia.
  • Epifania tra passeggiate e giochi in giro per la città – La temperatura è dura, ma non ci fa paura! Insomma per chi, grandi e piccini, avesse voglia di sfidare l’inverno ed uscire a godersi strade e piazze, le cose da fare e i posti dove andare non mancano di certo. Per il ponte della Epifania 2015 spazio al divertimento a km zero. Se clima e voglia lo permettono, approfittate degli ultimi scampoli delle feste di Natale e programmate una bella passeggiata in città. Fra artisti di strada, rievocazioni e bancarelle colorate sarà facile respirare le ultime emozioni di queste festività natalizie, prima che l’Epifania 2015 chiuda nel suo sacco rattoppato tutti i ricordi delle vacanze appena trascorse. Scommettiamo?
  • Epifania con falò della Befana – Farà freddo? Niente paura, a riscaldare l’Epifania 2015 saranno, ancora una volta loro, i falò della Befana o di inizio anno. Una tradizione popolare antichissima, nata nell’Italia nord-orientale e consistente nel bruciare delle grandi cataste di legno e frasche nei primi giorni di gennaio, solitamente la vigilia dell’Epifania. Data la sua larga diffusione, ne esistono moltissime versioni e denominazioni: in Friuli è detto pignarûl, in Bisiacaria seima, nelle provincie di Treviso e Venezia panevìn o panaìn (da pan e vin “pane e vino”, in segno di augurio per un anno di abbondanza), ma anche pìroła-pàroła, vècia (“vecchia”: le pire possono assumere la forma di un fantoccio), fogherada e bubarata, nel basso Friuli e nel Veneto Orientale foghèra o casèra, nel Veronese e nel Polesine briolo, buriolo, brugnèlo, brujèo, bruja e simili. Ma li si trova ormai ovunque, anche nel Mezzogiorno e nelle isole. I roghi della Befana vogliono simboleggiare la speranza, la prosperità e la forza delle comunità di bruciare il vecchio e tutte le cose brutte e tristi legate all’anno precedente. Si tratta di riti altamente suggestivi e catartici, accompagnati pressoché ovunque dalla degustazione di vin brulè e di un pezzo di pane o focaccia serviti insieme ad altri cibi tipici del posto, nonché vengono da danze, musiche tradizionali (contadine soprattutto) e spettacoli pirotecnici di assoluto pregio.
  • Epifania tra sport e diete di inizio anno. Non si ingrassa da Natale a Capodanno ma da Capodanno a Natale, vanno ripetendo da sempre, in coro, dietologi, dietisti. nutrizionisti. Una verità cosmica ed incontrovertibile, della quale, però, un po’ tutti ci dimentichiamo con complice disinvoltura. Ma quest’anno si cambia musica! E siccome chi ben comincia è a metà dell’opera, perché non cominciare proprio il giorno della Befana? Petto in dentro e pancia in fuori! Niente sport all’Epifania! Chi l’ha detto? Stop agli eccessi culinari. Mettete la tuta e stringete i denti! Usciamo, prendiamo un po’ d’aria, passeggiamo. Magari approfittandone per correre un po’ con il nostro cane o per praticare sport già frequentati abitualmente o, ancora meglio, sperimentarci in attività assolutamente inedite: trekking, maratone in bici, parapendio. E chissà che il dinamismo dell’arzilla nonnina non possa esservi d’ispirazione!.
  • Epifania in Spa o alle terme. Sarà anche simpatica, questa nonnina tanto peperina e frizzante, ma alzi la mano chi, pensando a quella figura un po’ ingobbita, fatalmente avvizzita, non ha mai esclamato: buon Dio! Succederà anche a me? Ecco allora che la contromossa vi apparirà terribilmente scontata: avete bisogno di un Day Spa! Fatevi coccolare dall’acqua, rilassatevi in piscina, fatevi massaggiare, provate tutti i trattamenti estetici che vi pare. Da Ischia alle Terme dei Papi di Viterbo, da Chianciano ad Aqui Terme, la mappa dei paradisi “sulfurei” italiani non conosce confine. Buoni in ogni stagione (e a prova di crisi), i centri benessere cittadini. Il relax all’Epifania e della Befana 2015, tutte le rughe si porta via!
  • Epifania sulla neve o al mare, settimana bianca in montagna o relax al mare. Meglio aspettare la Befana sulla neve o al sole? Per molti sarà un Epifania 2015 “mordi e fuggi”, per altri invece l’occasione per il primo ponte dell’anno nuovo. Per molti insomma ci sarà il tempo per programmare una fuga in montagna o al mare. Mappare al dettaglio i “must visit” della stagione invernale 2014/2015 è ovviamente un’impresa titanica cui volentieri deroghiamo. Vista ormai l’imminente e contemporanea riapertura degli impianti sciistici. Una cosa, però, è certa: comandano le Dolomiti. Per gli afecionados della prima neve i nomi sono quelli di sempre: Livigno, Cortina e Madonna di Campiglio. Appello cui non possono mancare, ovviamente, i grandi classici: Courmayeur, Bormio, Moena, Corvara, Ortisei. Il mare d’inverno è un pensiero che la mente non considera? Ma anche no. Vamos a la plaia! Tanto le mete per chi cerca un’Epifania 2015 al caldo: dalle Seychelles a Zanzibar, dal Brasile alla costa occidentale della Thailandia, passando per Santo Domingo, Cuba e le coste del Messico. Spiagge bianchissime ombreggiate dai palmizi, mari screziati,  tramonti romantici, cucina esotica. Viaggi chi può!
  • Epifania alla ricerca del low cost, ecco le migliori offerte. Qualche idee low cost per la Befana? Noleggiare una bici e pedalare per i luccicanti canali di Amsterdam, ad es., oppure scaldarsi in un delizioso bistrò di Parigi o perdersi nella jungla metropolitana di Berlino oppure fra le stupende architetture di Barcellona. E ancora per la vostra Epifania 2015: passeggiare sul lungomare di Lisbona o sui ponti di Praga mentre il la città si vesta di luci. Ma occhio a non snobbare il made in Italy per la fine dell’anno, anche qui infatti troverete ottime offerte per gli eventi Epifania 2015: Venezia, Roma, Torino, Bologna, Milano non sono certo un ripiego! Città d’arte e borghi medievali (Tosca e Umbria in testa) le mete perfette dove trascorrere l’Epifania 2015 se siete degli inguaribili romantici o amate passeggiare nei luoghi dove si è fatta la storia. Alternativa: una calda ed accogliente baita o chalet di montagna, abbracciati davanti al camino e circondati da prelibati piatti locali.
  • Epifania all’insegna della cultura. Porte aperte per musei e siti archeologici gratis. La cultura non va in vacanza! E visto che la Befana vien di notte, di giorno si può andare nei musei e siti archeologici della nostra bella Penisola. Anche per questa Epifania 2015, il MiBAC ha aperto straordinariamente moltissimi luoghi d’arte statali con ingresso gratuito per tutti. Per l’occasione verranno anche organizzati eventi e offerte culturali differenziate (mostre, manifestazioni, visite guidate, visite a tema). Saranno a disposizione dei visitatori il Colosseo con i Fori e il Palatino, il Pantheon, la Galleria Borghese, Palazzo Barberini a Roma. E poi ancora gli Uffizi a Firenze, le Gallerie dell’Accademia a Venezia, la Certosa e il Museo di San Martino a Napoli, gli Scavi di Pompei ed Ercolano. Dall’Abruzzo, che riesce ad aprire anche la grandiosa Abbazia di san Clemente a Casauria, all’Emilia Romagna, dove sarà possibile entrare nel Palazzo Ducale di Sassuolo. Un’Epifania 2015 tutt’altro che “low profile”, da trascorrere in mezzo ai tesori che hanno fatto grande il nostro Paese.

Previsioni meteo, ecco che tempo farà il 6 Gennaio 2015

Resta poco tempo prima che la Befana chiuda il suo sacco polveroso ed inforchi la scopa dandoci l’arrivederci al 2016. Morale: chi ha tempo non aspetti tempo! Tanto per cominciare, allora, diamo  uno sguardo al metero! E cominciamo col botto, perché, per la gioia degli Italiani tutti, rientrerà  l’”allarme gelo/neve” che ha tenuto sotto scacco il paese negli ultimi scampoli di Dicembre. Il nuovo anno, recitano le previsioni di martedì 6 Gennaio, ci riporterà infatti l’alta pressione, che almeno fino all’Epifania prevarrà sulla nostra Penisola, pur con periodici disturbi indotti da veloci perturbazioni in discesa dal Nord Europa ma diretti principalmente verso i Balcani. Avremo dunque condizioni di tempo in prevalenza stabile e soleggiato, pur con qualche disturbo soprattutto nel weekend con le temperature che, in linea di massima, subiranno tutte un generale netto aumento. Tradotto, sarà un’Epifania fredda, ma non freddissima. Il che, ovviamente, ci rincuora non poco.

Da Nord a Sud, lo Stivale è un’enorme calza da girare e rigirare! Sono tante, infatti, le località italiane che per il break dell’Epifania 2015 si sfideranno a colpi di eventi e calendari, tutti ovviamente all’insegna del divertimento e della scaramanzia più genuini.

© Riproduzione Riservata
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Redazione Controcampus Controcampus è Il magazine più letto dai giovani su: Scuola, Università, Ricerca, Formazione, Lavoro. Controcampus nasce nell’ottobre 2001 con la missione di affiancare con la notizia e l’informazione, il mondo dell’istruzione e dell’università. Il suo cuore pulsante sono i giovani, menti libere e non compromesse da nessun interesse di parte. Il progetto è ambizioso e Controcampus cresce e si evolve arricchendo il proprio staff con nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus, ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico. Il suo successo si riconosce da subito, principalmente in due fattori; i suoi ideatori, giovani e brillanti menti, capaci di percepire i bisogni dell’utenza, il riuscire ad essere dentro le notizie, di cogliere i fatti in diretta e con obiettività, di trasmetterli in tempo reale in modo sempre più semplice e capillare, grazie anche ai numerosi collaboratori in tutta Italia che si avvicinano al progetto. Nascono nuove redazioni all’interno dei diversi atenei italiani, dei soggetti sensibili al bisogno dell’utente finale, di chi vive l’università, un’esplosione di dinamismo e professionalità capace di diventare spunto di discussioni nell’università non solo tra gli studenti, ma anche tra dottorandi, docenti e personale amministrativo. Controcampus ha voglia di emergere. Abbattere le barriere che il cartaceo può creare. Si aprono cosi le frontiere per un nuovo e più ambizioso progetto, per nuovi investimenti che possano demolire le barriere che un giornale cartaceo può avere. Nasce Controcampus.it, primo portale di informazione universitaria e il trend degli accessi è in costante crescita, sia in assoluto che rispetto alla concorrenza (fonti Google Analytics). I numeri sono importanti e Controcampus si conquista spazi importanti su importanti organi d’informazione: dal Corriere ad altri mass media nazionale e locali, dalla Crui alla quasi totalità degli uffici stampa universitari, con i quali si crea un ottimo rapporto di partnership. Certo le difficoltà sono state sempre in agguato ma hanno generato all’interno della redazione la consapevolezza che esse non sono altro che delle opportunità da cogliere al volo per radicare il progetto Controcampus nel mondo dell’istruzione globale, non più solo università. Controcampus ha un proprio obiettivo: confermarsi come la principale fonte di informazione universitaria, diventando giorno dopo giorno, notizia dopo notizia un punto di riferimento per i giovani universitari, per i dottorandi, per i ricercatori, per i docenti che costituiscono il target di riferimento del portale. Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito, l’università gratis. L’università a portata di click è cosi che ci piace chiamarla. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza. Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria. Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei nostri lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. La Storia Controcampus è un periodico d’informazione universitaria, tra i primi per diffusione. Ha la sua sede principale a Salerno e molte altri sedi presso i principali atenei italiani. Una rivista con la denominazione Controcampus, fondata dal ventitreenne Mario Di Stasi nel 2001, fu pubblicata per la prima volta nel Ottobre 2001 con un numero 0. Il giornale nei primi anni di attività non riuscì a mantenere una costanza di pubblicazione. Nel 2002, raggiunta una minima possibilità economica, venne registrato al Tribunale di Salerno. Nel Settembre del 2004 ne seguì la registrazione ed integrazione della testata www.controcampus.it. Dalle origini al 2004 Controcampus nacque nel Settembre del 2001 quando Mario Di Stasi, allora studente della facoltà di giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Salerno, decise di fondare una rivista che offrisse la possibilità a tutti coloro che vivevano il campus campano di poter raccontare la loro vita universitaria, e ad altrettanta popolazione universitaria di conoscere notizie che li riguardassero. Il primo numero venne diffuso all’interno della sola Università di Salerno, nei corridoi, nelle aule e nei dipartimenti. Per il lancio vennero scelti i tre giorni nei quali si tenevano le elezioni universitarie per il rinnovo degli organi di rappresentanza studentesca. In quei giorni il fermento e la partecipazione alla vita universitaria era enorme, e l’idea fu proprio quella di arrivare ad un numero elevatissimo di persone. Controcampus riuscì a terminare le copie date in stampa nel giro di pochissime ore. Era un mensile. La foliazione era di 6 pagine, in due colori, stampate in 5.000 copie e ristampa di altre 5.000 copie (primo numero). Come sede del giornale fu scelto un luogo strategico, un posto che potesse essere d’aiuto a cercare fonti quanto più attendibili e giovani interessati alla scrittura ed all’ informazione universitaria. La prima redazione aveva sede presso il corridoio della facoltà di giurisprudenza, in un locale adibito in precedenza a magazzino ed allora in disuso. La redazione era quindi raccolta in un unico ambiente ed era composta da un gruppo di ragazzi, di studenti (oltre al direttore) interessati all’idea di avere uno spazio e la possibilità di informare ed essere informati. Le principali figure erano, oltre a Mario Di Stasi: Giovanni Acconciagioco, studente della facoltà di scienze della comunicazione Mario Ferrazzano, studente della facoltà di Lettere e Filosofia Il giornale veniva fatto stampare da una tipografia esterna nei pressi della stessa università di Salerno. Nei giorni successivi alla prima distribuzione, molte furono le persone che si avvicinarono al nuovo progetto universitario, chi per cercarne una copia, chi per poter partecipare attivamente. Stava per nascere un nuovo fenomeno mai conosciuto prima, Controcampus, “il periodico d’informazione universitaria”. “L’università gratis, quello che si può dire e quello che altrimenti non si sarebbe detto”, erano questi i primi slogan con cui si presentava il periodico, quasi a farne intendere e precisare la sua intenzione di università libera e senza privilegi, informazione a 360° senza censure. Il giornale, nei primi numeri, era composto da una copertina che raccoglieva le immagini (foto) più rappresentative del mese, un sommario e, a seguire, Campus Voci, la pagina del direttore. La quarta pagina ospitava l’intervista al corpo docente e o amministrativo (il primo numero aveva l’intervista al rettore uscente G. Donsi e al rettore in carica R. Pasquino). Nelle pagine successive era possibile leggere la cronaca universitaria. A seguire uno spazio dedicato all’arte (poesia e fumettistica). I caratteri erano stampati in corpo 10. Nel Marzo del 2002 avvenne un primo essenziale cambiamento: venne creato un vero e proprio staff di lavoro, il direttore si affianca a nuove figure: un caporedattore (Donatella Masiello) una segreteria di redazione (Enrico Stolfi), redattori fissi (Antonella Pacella, Mario Bove). Il periodico cambia l’impaginato e acquista il suo colore editoriale che lo accompagnerà per tutto il percorso: il blu. Viene creata una nuova testata che vede la dicitura Controcampus per esteso e per riflesso (specchiato), a voler significare che l’informazione che appare è quella che si riflette, quello che, se non fatto sapere da Controcampus, mai si sarebbe saputo (effetto specchiato della testata). La rivista viene stampa in una tipografia diversa dalla precedente, la redazione non aveva una tipografia propria, ma veniva impaginata (un nuovo e più accattivante impaginato) da grafici interni alla redazione. Aumentarono le pagine (24 pagine poi 28 poi 32) e alcune di queste per la prima volta vengono dedicate alla pubblicità. Viene aperta una nuova sede, questa volta di due stanze. Nel Maggio 2002 la tiratura cominciò a salire, fu l’anno in cui Mario Di Stasi ed il suo staff decisero di portare il giornale in edicola ad un prezzo simbolico di € 0,50. Il periodico era cosi diventato la voce ufficiale del campus salernitano, i temi erano sempre più scottanti e di attualità. Numero dopo numero l’obbiettivo era diventato non più e soltanto quello di informare della cronaca universitaria, ma anche quello di rompere tabù. Nel puntuale editoriale del direttore si poteva ascoltare la denuncia, la critica, la voce di migliaia di giovani, in un periodo storico che cominciava a portare allo scoperto i risultati di una cattiva gestione politica e amministrativa del Paese e mostrava i primi segni di una poi calzante crisi economica, sociale ed ideologica, dove i giovani venivano sempre più messi da parte. Disabilità, corruzione, baronato, droga, sessualità: sono questi alcuni dei temi che il periodico affronta. Nel 2003 il comune di Salerno viene colto da un improvviso “terremoto” politico a causa della questione sul registro delle unioni civili, “terremoto” che addirittura provoca le dimissioni dell’assessore Piero Cardalesi, favorevole ad una battaglia di civiltà (cit. corriere). Nello stesso periodo Controcampus manda in stampa, all’insaputa dell’accaduto, un numero con all’interno un’ inchiesta sulla omosessualità intitolata “dirselo senza paura” che vede in copertina due ragazze lesbiche. Il fatto giunge subito all’attenzione del caporedattore G. Boyano del corriere del mezzogiorno. È cosi che Controcampus entra nell’attenzione dei media, prima locali e poi nazionali. Nel 2003 Mario Di Stasi avverte nell’aria segnali di cambiamento sia della società che rispetto al periodico Controcampus. Pensa allora di investire ulteriormente sul progetto, in redazione erano presenti nuove figure: Ernesto Natella, Laura Muro, Emilio C. Bertelli, Antonio Palmieri. Il periodico aumenta le pagine, (44 pagine e poi 60 pagine), è stampato interamente a colori, la testata è disegnata più piccola e posizionata al lato sinistro della prima pagina. La redazione si trasferisce in una nuova sede, presso la palazzina E.di.su del campus di Salerno, questa volta per concessione dell’allora presidente dell’E.di.su, la Professoressa Caterina Miraglia che crede in Controcampus. Nello stesso anno Controcampus per la prima volta entra nel mondo del Web e a farne da padrino è Antonio Palmieri, allora studente della facoltà di Economia, giovane brillante negli studi e nelle sue capacità web. Crea un portale su piattaforma CMS realizzato in asp. È la nascita di www.controcampus.it e l’inizio di un percorso più grande. Controcampus è conosciuto in tutti gli atenei italiani, grazie al rapporto e collaborazione che si instaura con gli uffici stampa di ogni ateneo, grazie alla distribuzione del cartaceo ed alla nuova iniziativa manageriale di aprire sedi - redazioni in tutta Italia. Nel 2004 Mario Di Stasi, Antonio Palmieri, Emilio C. Bertelli e altri redattori del periodico controcampus vengono eletti rappresentanti di facoltà. Questo non permette di sporcare l’indirizzo e linea editoriale di Controcampus, che resta libera da condizionamenti di partito, ma offre la possibilità di poter accedere a finanziamenti provenienti dalla stessa Università degli Studi di Salerno che, insieme alla pubblicità, permettono di aumentare gli investimenti del gruppo editoriale. Ciò nonostante Controcampus rispetto alla concorrenza doveva contare solamente sulle proprie forze. La forza del giornale stava nella fiducia che i lettori avevano ormai riposto nel periodico. I redattori di Controcampus diventarono 15, le redazioni nelle varie università italiane aumentavano. Tutto questo faceva si che il periodico si consolidasse, diventando punto di riferimento informativo non soltanto più dei soli studenti ma anche di docenti, personale e politici, interessati a conoscere l’informazione universitaria. Gli stessi organi dell’istruzione quali Miur e Crui intrecciavano rapporti di collaborazione con il periodico. Dal 2005 al 2009 A partire dal 2005 Controcampus e www.controcampus.it ospitano delle rubriche fisse. Le principali sono: Università, la rubrica dedicata alle notizie istituzionali Uni Nord, Uni Centro e Uni Sud, rubriche dedicate alla cronaca universitaria Cominciano inoltre a prender piede informazioni di taglio più leggero come il gossip che anche nel contesto universitario interessa. La redazione di Controcampus intuisce che il gossip può permettergli di aumentare il numero di lettori e fedeli e nasce cosi da controcampus anche una iniziativa che sarà poi riproposta ogni anno, Elogio alla Bellezza, un concorso di bellezza che vede protagonisti studenti, docenti e personale amministrativo. Dal 2006 al 2009 la rivista si consolida ma la difficoltà di mantenete una tiratura nazionale si fa sentire anche per forza della crisi economia che investe il settore della carta stampata. Dal 2009 ad oggi Nel maggio del 2009 Mario Di Stasi, nel tentativo di voler superare qualsiasi rischio di chiusura del periodico e colto dall’interesse sempre maggiore dell’informazione sul web (web 2.0 ecc), decide di portare l’intero periodico sul web, abbandonando la produzione in stampa. Nasce un nuovo portale: www.controcampus.it su piattaforma francese Spip. Questo se da un lato presenta la forza di poter interessare e raggiungere un vastissimo pubblico (le indicizzazioni lo dimostrano), dall’altro lato presenta subito delle debolezze dovute alla cattiva programmazione dello stesso portale. Nel 2012 www.controcampus.it si rinnova totalmente, Mario Di Stasi porta con se un nuovo staff: Pasqualina Scalea (Caporedattore), Dora Della Sala (Vice Caporedattore), Antonietta Amato (segreteria di Redazione) Antonio Palmieri (Responsabile dell’area Web) Lucia Picardo (Area Marketing), Rosario Santitoro ( Area Commerciale). Ci sono nuovi responsabili di area, ciascuno dei quali è a capo di una redazione nelle diverse sedi dei principali Atenei Italiani: sono nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico. Nel 2013 www.controcampus.it si aplia, il portale d'informazione universitario, diventa un network. Una nuova edizione, non più un periodico ma un quotidiano anzi un notiziario in tempo reale. Nasce il Magazine Controcampus, nascono nuovi contenuti: scuola, università, ricerca, formazione e lavoro. Nascono ulteriori piattaforme collegate alla webzine, non solo informazione ma servizi come bacheche, appunti, ricerca lavoro e anche nuovi servizi sociali. Certo le difficoltà sono state sempre in agguato ma hanno generato all’interno della redazione la consapevolezza che esse non sono altro che delle opportunità da cogliere al volo per radicare il progetto Controcampus nel mondo dell’istruzione globale, non più solo università. Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza. Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria. Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. Leggi tutto