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Concerto Erasmus, a Salerno le rarità musicali di Erasmus

R. C.
25/11/2024

Il Conservatorio statale di Musica “G.

Martucci” di Salerno Ufficio Relazioni Internazionali In collaborazione con l’Associazione Bottega San Lazzaro Presenta il Concerto Erasmus “le rarità musicali di Erasmus”

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Sabato 28 febbraio la Chiesa di Santa Apollonia ospiterà il concerto Erasmus di addio degli studenti ospiti del Conservatorio “G.Martucci” di Salerno

I ragazzi dell’ Erasmus saluteranno la città di Salerno, ove hanno trascorso un periodo d’intenso studio e crescita, offrendo un Concerto Erasmus sabato 28 febbraio, nella chiesa di Santa Apollonia, alle ore 19. Studio Apollonia e la Bottega San Lazzaro sono onorati di poter presentare, ancora una volta, il dialogo musicale di questi musicisti che hanno scelto il Conservatorio “G.Martucci” di Salerno per aprirsi a nuove esperienze, metodi di studio, tradizioni musicali italiane.

Concerto Erasmus Dipartimento di Musica e Uff Relazioni internazionali

La serata Concerto Erasmus organizzata dal Dipartimento di Musica d’insieme e dall’Ufficio Relazioni internazionali della massima istituzione musicale cittadina, verrà inaugurata da un’opera di raro ascolto, proposta da Michaela Forgàcovà al flauto, Katarìna Stasovà al violino e Francesco Saggiomo al pianoforte, i Cinq petite duos op. 56 composti da Cesar Cui, nel 1897, “Un miniaturista, un lirico, con un non so che di smanceroso ed effeminato, elegante e gracile, a volte spiritoso – scrive M.R. Hofmann – a volte sorridente: tutto il suo stile è ben francese e d’una eleganza un po’ facile, quale non si ritrova in nessuno dei suoi contemporanei russi”.

La formazione del Concerto Erasmus

La formazione ci farà ritrovare in un salotto a chiacchierare piacevolmente, senza approfondire, attraverso queste melodie che hanno il dono di levità e tenerezza.

Saremo ancora nell’ambito della Salon music con il soprano Maria Infranzi, la violinista Katarìna Stasovà e il pianista Francesco Saggiomo, i quali eseguiranno “Le bonheur est chose légère” di Camille Saint Saens, un’aria tratta dell’operina “Le timbre d’Argent”, datata 1877, dalla linea vocale morbida e fresca, che racconta della natura fugace della felicità.

Si continuerà con l’esecuzione dei primi due tempi del Quintetto in si minore op.115, composto da Johannes Brahms nell’estate del 1891 interpretato dal clarinettista Massimo Buonocore unitamente a Gizem Basak Tatlici e Mario Palermo al violino, Giuseppe Giugliano alla viola e Thomas Brian Rizzo al violoncello. In quell’ anno il musicista conobbe a Meiningen il celebre clarinettista Richard von Mühlfeld, il quale lo invitò a scrivere un pezzo per lui, ed ecco nascere quest’opera segnata da quel senso di struggente malinconia e di intima delicatezza spirituale, che è l’essenza dell’ancia.

L’Allegro d’apertura del Concerto Erasmus è carico di penetrante emozione psicologica, che dovrà essere resa più incisiva e persuasiva dal timbro dolcissimo del clarinetto, uno strumento molto amato dal musicista. Il secondo tema ha uno spessore armonico più denso, pur tra pause di accorata tristezza. Nell’Adagio in si maggiore il clarinetto ha un tono trasognato, quasi schumanniano, ed è sorretto dagli archi in sordina. La chiusura della serata è stata affidata al Quintetto in Mi Bemolle op.16 di Ludwig van Beethoven con Laura Cozzolino al pianoforte, Patrìcia Kusanovà all’oboe, Fabrizio Fornataro al clarinetto, Stefano Cardiello al corno e Gaetano Varriale al fagotto.

Opera fra le meno eseguite al Concerto Erasmus, certo a causa dell’organico, è una pagina che si ascrive sicuramente fra le più riuscite della prima maniera beethoveniana. Composto fra il 1796 e ’98, eseguito per la prima volta in Vienna il 6 aprile 1797, in una serata a casa Schuppanzigh, il lavoro, dedicato al principe Schwarzenberg, tenta una replica, in chiave di ossequio, al mirabile Quintetto, nella stessa tonalità, K.452, che segna un punto vertiginoso nella parabola mozartiana. Le assonanze con la musica di Mozart vi sono assai numerose ed evidenti, al punto che taluni studiosi asseriscono trattarsi di un vero e proprio omaggio di Beethoven a quest’ultimo. Infatti, i fondamentali motivi tematici dei tre movimenti principali del Quintetto (il Grave si configura come una Introduzione) riportano a tre Arie di Mozart: il tema dell’Allegro riecheggia la prima Aria del Flauto magico; il tema dell’Andante ricorda l’Aria di Zerlina nel Don Giovanni; il tema del Rondò presenta chiare analogie con la Aria di Papageno.

Il Quintetto del Concerto Erasmus non possiede soltanto reminiscenze tematiche delle musiche di Mozart, ma si muove tutt’intero in un clima di serenità, di felice abbandono e di grazia che si può ben qualificare come «mozartiano». Il Buenzod, volendo confutare l’immagine convenzionale di un Beethoven sempre corrusco e drammatico, cita appunto questo Quintetto: “Quando nell’Andante ricompare il motivo iniziale che sembra evocare il riposo di una divinità, come non pensare che, nel momento in cui concepiva tale frase, Beethoven avesse conosciuto uno stato d’animo prossimo alla beatitudine?”.

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Dalle origini al 2004 Controcampus nacque nel Settembre del 2001 quando Mario Di Stasi, allora studente della facoltà di giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Salerno, decise di fondare una rivista che offrisse la possibilità a tutti coloro che vivevano il campus campano di poter raccontare la loro vita universitaria, e ad altrettanta popolazione universitaria di conoscere notizie che li riguardassero. Il primo numero venne diffuso all’interno della sola Università di Salerno, nei corridoi, nelle aule e nei dipartimenti. Per il lancio vennero scelti i tre giorni nei quali si tenevano le elezioni universitarie per il rinnovo degli organi di rappresentanza studentesca. In quei giorni il fermento e la partecipazione alla vita universitaria era enorme, e l’idea fu proprio quella di arrivare ad un numero elevatissimo di persone. Controcampus riuscì a terminare le copie date in stampa nel giro di pochissime ore. Era un mensile. 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Nei giorni successivi alla prima distribuzione, molte furono le persone che si avvicinarono al nuovo progetto universitario, chi per cercarne una copia, chi per poter partecipare attivamente. Stava per nascere un nuovo fenomeno mai conosciuto prima, Controcampus, “il periodico d’informazione universitaria”. “L’università gratis, quello che si può dire e quello che altrimenti non si sarebbe detto”, erano questi i primi slogan con cui si presentava il periodico, quasi a farne intendere e precisare la sua intenzione di università libera e senza privilegi, informazione a 360° senza censure. Il giornale, nei primi numeri, era composto da una copertina che raccoglieva le immagini (foto) più rappresentative del mese, un sommario e, a seguire, Campus Voci, la pagina del direttore. La quarta pagina ospitava l’intervista al corpo docente e o amministrativo (il primo numero aveva l’intervista al rettore uscente G. Donsi e al rettore in carica R. Pasquino). Nelle pagine successive era possibile leggere la cronaca universitaria. A seguire uno spazio dedicato all’arte (poesia e fumettistica). I caratteri erano stampati in corpo 10. Nel Marzo del 2002 avvenne un primo essenziale cambiamento: venne creato un vero e proprio staff di lavoro, il direttore si affianca a nuove figure: un caporedattore (Donatella Masiello) una segreteria di redazione (Enrico Stolfi), redattori fissi (Antonella Pacella, Mario Bove). Il periodico cambia l’impaginato e acquista il suo colore editoriale che lo accompagnerà per tutto il percorso: il blu. Viene creata una nuova testata che vede la dicitura Controcampus per esteso e per riflesso (specchiato), a voler significare che l’informazione che appare è quella che si riflette, quello che, se non fatto sapere da Controcampus, mai si sarebbe saputo (effetto specchiato della testata). La rivista viene stampa in una tipografia diversa dalla precedente, la redazione non aveva una tipografia propria, ma veniva impaginata (un nuovo e più accattivante impaginato) da grafici interni alla redazione. Aumentarono le pagine (24 pagine poi 28 poi 32) e alcune di queste per la prima volta vengono dedicate alla pubblicità. Viene aperta una nuova sede, questa volta di due stanze. Nel Maggio 2002 la tiratura cominciò a salire, fu l’anno in cui Mario Di Stasi ed il suo staff decisero di portare il giornale in edicola ad un prezzo simbolico di € 0,50. Il periodico era cosi diventato la voce ufficiale del campus salernitano, i temi erano sempre più scottanti e di attualità. Numero dopo numero l’obbiettivo era diventato non più e soltanto quello di informare della cronaca universitaria, ma anche quello di rompere tabù. Nel puntuale editoriale del direttore si poteva ascoltare la denuncia, la critica, la voce di migliaia di giovani, in un periodo storico che cominciava a portare allo scoperto i risultati di una cattiva gestione politica e amministrativa del Paese e mostrava i primi segni di una poi calzante crisi economica, sociale ed ideologica, dove i giovani venivano sempre più messi da parte. Disabilità, corruzione, baronato, droga, sessualità: sono questi alcuni dei temi che il periodico affronta. Nel 2003 il comune di Salerno viene colto da un improvviso “terremoto” politico a causa della questione sul registro delle unioni civili, “terremoto” che addirittura provoca le dimissioni dell’assessore Piero Cardalesi, favorevole ad una battaglia di civiltà (cit. corriere). Nello stesso periodo Controcampus manda in stampa, all’insaputa dell’accaduto, un numero con all’interno un’ inchiesta sulla omosessualità intitolata “dirselo senza paura” che vede in copertina due ragazze lesbiche. Il fatto giunge subito all’attenzione del caporedattore G. Boyano del corriere del mezzogiorno. È cosi che Controcampus entra nell’attenzione dei media, prima locali e poi nazionali. Nel 2003 Mario Di Stasi avverte nell’aria segnali di cambiamento sia della società che rispetto al periodico Controcampus. Pensa allora di investire ulteriormente sul progetto, in redazione erano presenti nuove figure: Ernesto Natella, Laura Muro, Emilio C. Bertelli, Antonio Palmieri. Il periodico aumenta le pagine, (44 pagine e poi 60 pagine), è stampato interamente a colori, la testata è disegnata più piccola e posizionata al lato sinistro della prima pagina. La redazione si trasferisce in una nuova sede, presso la palazzina E.di.su del campus di Salerno, questa volta per concessione dell’allora presidente dell’E.di.su, la Professoressa Caterina Miraglia che crede in Controcampus. Nello stesso anno Controcampus per la prima volta entra nel mondo del Web e a farne da padrino è Antonio Palmieri, allora studente della facoltà di Economia, giovane brillante negli studi e nelle sue capacità web. Crea un portale su piattaforma CMS realizzato in asp. È la nascita di www.controcampus.it e l’inizio di un percorso più grande. Controcampus è conosciuto in tutti gli atenei italiani, grazie al rapporto e collaborazione che si instaura con gli uffici stampa di ogni ateneo, grazie alla distribuzione del cartaceo ed alla nuova iniziativa manageriale di aprire sedi - redazioni in tutta Italia. Nel 2004 Mario Di Stasi, Antonio Palmieri, Emilio C. Bertelli e altri redattori del periodico controcampus vengono eletti rappresentanti di facoltà. Questo non permette di sporcare l’indirizzo e linea editoriale di Controcampus, che resta libera da condizionamenti di partito, ma offre la possibilità di poter accedere a finanziamenti provenienti dalla stessa Università degli Studi di Salerno che, insieme alla pubblicità, permettono di aumentare gli investimenti del gruppo editoriale. Ciò nonostante Controcampus rispetto alla concorrenza doveva contare solamente sulle proprie forze. La forza del giornale stava nella fiducia che i lettori avevano ormai riposto nel periodico. I redattori di Controcampus diventarono 15, le redazioni nelle varie università italiane aumentavano. Tutto questo faceva si che il periodico si consolidasse, diventando punto di riferimento informativo non soltanto più dei soli studenti ma anche di docenti, personale e politici, interessati a conoscere l’informazione universitaria. Gli stessi organi dell’istruzione quali Miur e Crui intrecciavano rapporti di collaborazione con il periodico. Dal 2005 al 2009 A partire dal 2005 Controcampus e www.controcampus.it ospitano delle rubriche fisse. Le principali sono: Università, la rubrica dedicata alle notizie istituzionali Uni Nord, Uni Centro e Uni Sud, rubriche dedicate alla cronaca universitaria Cominciano inoltre a prender piede informazioni di taglio più leggero come il gossip che anche nel contesto universitario interessa. La redazione di Controcampus intuisce che il gossip può permettergli di aumentare il numero di lettori e fedeli e nasce cosi da controcampus anche una iniziativa che sarà poi riproposta ogni anno, Elogio alla Bellezza, un concorso di bellezza che vede protagonisti studenti, docenti e personale amministrativo. Dal 2006 al 2009 la rivista si consolida ma la difficoltà di mantenete una tiratura nazionale si fa sentire anche per forza della crisi economia che investe il settore della carta stampata. Dal 2009 ad oggi Nel maggio del 2009 Mario Di Stasi, nel tentativo di voler superare qualsiasi rischio di chiusura del periodico e colto dall’interesse sempre maggiore dell’informazione sul web (web 2.0 ecc), decide di portare l’intero periodico sul web, abbandonando la produzione in stampa. Nasce un nuovo portale: www.controcampus.it su piattaforma francese Spip. Questo se da un lato presenta la forza di poter interessare e raggiungere un vastissimo pubblico (le indicizzazioni lo dimostrano), dall’altro lato presenta subito delle debolezze dovute alla cattiva programmazione dello stesso portale. Nel 2012 www.controcampus.it si rinnova totalmente, Mario Di Stasi porta con se un nuovo staff: Pasqualina Scalea (Caporedattore), Dora Della Sala (Vice Caporedattore), Antonietta Amato (segreteria di Redazione) Antonio Palmieri (Responsabile dell’area Web) Lucia Picardo (Area Marketing), Rosario Santitoro ( Area Commerciale). Ci sono nuovi responsabili di area, ciascuno dei quali è a capo di una redazione nelle diverse sedi dei principali Atenei Italiani: sono nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico. Nel 2013 www.controcampus.it si aplia, il portale d'informazione universitario, diventa un network. Una nuova edizione, non più un periodico ma un quotidiano anzi un notiziario in tempo reale. Nasce il Magazine Controcampus, nascono nuovi contenuti: scuola, università, ricerca, formazione e lavoro. Nascono ulteriori piattaforme collegate alla webzine, non solo informazione ma servizi come bacheche, appunti, ricerca lavoro e anche nuovi servizi sociali. Certo le difficoltà sono state sempre in agguato ma hanno generato all’interno della redazione la consapevolezza che esse non sono altro che delle opportunità da cogliere al volo per radicare il progetto Controcampus nel mondo dell’istruzione globale, non più solo università. Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza. Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria. Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. Leggi tutto
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