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Esame di Stato 2015: Materie e Commissari Maturità, ecco cosa cambia

R. C.
05/11/2024

Il 17 Giugno inizia il Nuovo Esame di Stato 2015, il vecchio esame di maturità va via, arriva la Buona Scuola.

Ecco cosa cambia: le novità del Miur su date, materie, commissioni e commissari di maturità

Resta aggiornano sulle News maturità, collegati alla Fan Page Controcampus.

Sono tanti i cambiamenti in opera all’esame maturità 2015 a vista del Miur, dalla commissione interna ai commissari esterni fino alla seconda prova per i licei come per gli altri istituti.

Ma cosa prevede nel dettaglio la riforma della Maturità? Quali sono le materie alla seconda prova? Cos’à la Buona Scuola?

Da giugno 2015 decollano per tutti i percorsi di studio introdotti dalla Riforma Gelmini le modifiche adottate in seguito alla cosiddetta riforma degli ordinamenti. Il vecchio esame di maturità è abolito? Intanto il Miur invia alle scuole la circolare che specifica le modalità di svolgimento e le tipologie del secondo scritto. Vizi e virtù del nuovo esame di stato e del piano La Buona Scuola nella lettura di Domenico Pantaleo, Segretario generale Flc Cgil.

Esame di Stato 2015: date delle tre prove scritte e Buona Scuola

Tante le novità alla finestra. Un esame nuovo di zecca. Intanto il Ministro Giannini ha scelto (29 Gennaio) le materie della seconda prova Latino al Classico, Matematica allo Scientifico, Tecniche della Danza al Coreutico e più attenzione alle lingue. Debuttano al nuovo esame di stato 2015 gli indirizzi della riforma Gelmini.

Date Esame di Stato 2015

Non solo. In seguito all’annuncio della presenza di tutti i membri interni il decreto,infatti, il Miur ha individuato le tre discipline affidate ai commissari esterni.

Debutto assoluto per Licei coreutico e musicali. Si parte il 17 giugno, con italiano. Il 18 sarà la volta della prova scritta nella materia caratterizzante ciascun indirizzo. Cosa cambia e come funzionerà il nuovo Esame Maturità 2015? Qual è il calendario di questa maturità  2015? Come si articolano materie e prove del nuovo esame di stato?

Di sicuro, intanto, ci sono le date. Il nuovo esame di stato prenderà ufficialmente il via mercoledì 17 Giugno con la prima prova di italiano (riformata più che abolita) unica per tutti gli indirizzi. Il resto del calendario, ovviamente, viene da sé con la seconda prova, differente per ciascun indirizzo, che si svolgerà il giorno successivo, giovedì 18 Giugno, mentre lunedì 22, dopo la tradizionale “pausa dei 3 giorni”, toccherà al terzo scritto (anch’esso diverso per ogni istituto), ultimo atto del Nuovo esame Maturità 2015.

Novità Esame di Stato 2015: cosa cambia-come funziona, materie prove

Ma  entriamo nel vivo degli aggiornamenti, che toccheranno anzitutto la prima prova. A tale proposito vale la pena ricordare come  a Settembre 2014  il Ministro Giannini avesse  promesso di rilanciare il saggio breve, prova di interpretazione di una serie di materiali su uno spunto tematico, con conseguente capacità di sintesi. Al tempo stesso l’inquilina di Viale Trastevere aveva definito il tema di storia e di letteratura “sempre meno adeguato alle scelte dello studente”. Da allora nessuan presa di posizione ufficiale. Com’è noto, tuttavia, già da qualche tempo, si affaccia con una certa insistenza l’ipotesi per cui il Miur starebbe pensando di depennare (anche se non si esclude un intervento semplicemente sostitutivo) la tipologia A del primo scritto dal nuovo esame di stato. Conseguenza? Si a verso l’esclusione della mai troppo apprezzata analisi del testo, poiché ritenuta eccessivamente facilitante per i maturandi provenienti  dai licei (ritenuti decisamente più “allenati” dei parietà che frequentano, invece, istituti tecnici e professionali rispetto alle tracce solitamente somministrate)  e poco in sintonia col genere di prove scritte  che  i ragazzi sostengono durante l’anno.

Il Ministro Giannini sceglie le materie della seconda prova. Le novità più rilevanti, comunque, paiono ravvisarsi soprattutto rispetto alla seconda prova scritta del nuovo Esame di Stato 2015, quella che definisce ogni indirizzo di studio e che potrebbe avere più quesiti afferenti alle attività svolte dai candidati negli ultimi tre anni nelle tre materie. Possibile che le prove vengano svolte su computer o in laboratorio. Intanto, vi illustriamo (nel dettaglio) il quadro di tutte le materie scelte dal Miur per la seconda prova del nuovo esame di stato 2015, indirizzo per indirizzo:

Esame di Stato 2015: rimandata l’ipotesi quarta prova Invalsi

Prove Invalsi Esame di Stato 2015

Era stata annunciata come la  vera bomba di questo nuovo esame di stato 215. Niente più Quizzone al nuovo esame maturità. Ma non sarà così, almeno non quest’anno. Parliamo dell’ipotesi, ventilata nei mesi scorsi, di introdurre una quarta prova d’esame, da affiancare alle tre prove scritte e all’orale multidisciplinare. Un Test Invalsi al quinto anno delle superiori, ma concepito non più come mero strumento valutativo quanto piuttosto come parametro indispensabile ai fini dell’assegnazione del voto maturità 2015.  Una soluzione assolutamente sgradita agli studenti, dacché la sostituzione avrebbe “disturbato” non poco la preparazione ai test d’accesso alle facoltà a numero chiuso, aggravando ulteriormente la mole di studio richiesta per sostenere con successo le prove del nuovo esame maturità.

E il silenzio del Miur sul punto sa decisamente di stand-by. Morale: le prove sono e resteranno tre anche per questa sessione 2015.

Prove orali esame di stato: tesina o discussione attività svolta nell’anno

Relativamente, poi, la parte orale dell’esame, si discute ancora sull’eventualità di far presentare la classica tesina o aggiungere una discussione su un’attività svolta durante l’anno. Stando ai rumors di questa densissima vigilia, sembra prendere quota l’ipotesi (tuttavia ancora marginale) di una rivisitazione sostanziale della prova orale. Quello che si sta valutando, insomma, è il possibile pensionamento dell’immarciscibile tesina. Stop ai copia-incolla. Di qui la presunta volontà di Viale Trastevere di congedare definitivamente l’elaborato a piacere. Ad incalzare l’accantonamento, sarebbero proprio i commissari, anno dopo anno sempre più sfiduciati rispetto ad una tesina incapace di dimostrare quell’auto-esercizio critico, quella capacità, quella passione che sarebbero, invece, meglio misurabili attraverso una discussione, un momento dialettico attivo, inerenti ad una attività in cui lo studente si sia sentito particolarmente coinvolto durante l’anno.

Commissioni e commissari interni ed esterni esami di stato 2015

Salve le commissioni esterne. Scopri commissari interni ed esterni della prossima maturità 2015 Intanto gli studenti tirano un sospirone di sollievo: sembra scongiurata definitivamente l’ipotesi di una commissione composta esclusivamente da interni. Salve, quindi, le commissioni esterne. Anche per l’a.s. 2015/16, cioè, la commissione del nuovo Esame di Stato per la scuola secondaria di II grado sarà mista. Dopotutto parliamo della comunicazione più attesa dagli studneti, dopo quella relativa alle materie della 2° prova. Riguardo alla nomina dei commissari interni, non si può parlare, ovviamente di  data unica ufficiale. Generalmente sono i professori stessi ad informare i ragazzi sulla composizione delle commissioni interne scelte dal consiglio di classe. Riguardo, invece, ai commissari esterni,  un tempo il Miur era solito diffondere i nominativi  intorno alla  fine maggio. Oggi, invece, la consuetudine vuole che questi non siano, per diverse ragioni, noti prima di Giugno (di solito fine Maggio). In genere basterà richiedere la lista nelle segreterie dei nostri istituti oppure attendere che il Miur attivi l’apposito motore di ricerca per i commissari esterni (generalmente disponibile pochissimi giorni dopo la pubblicazione della lista).

Scopri chi comporrà la “tua” commissione d’esame dal motore di ricerca per verificare la composizione delle commissioni Esame di Stato 2014 per ogni tipologia di istituto. Familiarizzateci un po’, dacché il Motore del nuovo esame di stato 2015 sarà pressoché identico:

Ma proviamo a mettere sul tappeto criticità e punti di forza dei correttivi che di qui a pochi gironi dovrebbero darci una fisionomia più netta del nuovo esame di stato e ad incardinarli nel quadro più ampio del programma, made in PD, La Buona Scuola. Lo abbiamo chiesto a Domenico Pantaleo, Segretario generale Flc Cgil.

Domenico Pantaleo

Segretario Pantaleo, come sa, a partire dal 2015 avremo a che fare con una maturità in gran parte nuova.

La direzione di marcia del nuovo esame di stato, insomma, è quella di renderlo finalmente compatibile, parole del Ministro Giannini, con la scuola che i ragazzi già fanno e con la scuola che il Governo sta cercando di costruire con le linee guida contenute ne “La Buona Scuola”.

Cosa pensa del nuovo esame di stato 2015? E più in generale che giudizio dà degli indirizzi elencati ne “La Buona Scuola”?

“Il Presidente del Consiglio ritiene che i problemi della scuola possono essere affrontati in modo autoritario e senza alcun reale confronto con le organizzazioni sindacali e le tante soggettività che operano nel sistema d’istruzione. Non vedo una reale discontinuità rispetto al passato nel piegare  la scuola all’ortodossia liberista. Il piano buona scuola ormai è ridotto a   chiacchiere, cinguettii e marketing. Perfino la discutibile consultazione on line sembra che non avrà alcun peso nelle scelte concrete del Governo. La politica degli ultimi venti anni non ha avuto un’idea di scuola. La prima condizione è tornare a investire in istruzione  e ricerca invece nella legge di stabilità da un lato si stanzia un miliardo per la stabilizzazione di 150 mila precari e dall’altro nella stessa legge finanziaria si prosegue con i tagli. L’innovazione della scuola non si può fare a costo zero. Ribadiamo, poi, la necessità di elevare l’obbligo scolastico a 18 anni, argomento del tutto assente nel piano buona scuola.

Da quali basi, allora, dovrebbe muovere la sospirata riforma?

“I nostri riferimenti ideali sono prima di tutto nella carte costituzionale. Pensiamo a una scuola per tutti e  gratuita e invece aumentano i contributi che si chiedono alle famiglie. Il lavoro nelle scuole deve tornare a essere valorizzato e per questa ragione bisogna rinnovare i contratti come condizione per rispondere alla domanda di salario, valorizzazione professionale e di estensione dei diritti ai precari. L’istruzione deve tornare a  essere un potente strumento di democrazia, emancipazione e costruzione egualitaria di cittadinanza. Nulla di tutto questo è presente nel piano buona scuola che in realtà afferma l’idea che l’istruzione deve essere piegata esclusivamente ai bisogni dell’impresa e del mercato. Le scuole devono continuare a  essere comunità cooperante e non invece luoghi della competizione individuale.”

L’alternanza scuola – lavoro è una delle linee guida della riforma dell’istruzione. Una direzione che verrà mantenuta anche per quanto riguarda il nuovo esame di stato, per il quale si cercherà di valorizzare le esperienze laboratoriali e gli stage aziendali svolti durante l’anno scolastico. Cosa può dirci a riguardo?

L’alternanza scuola lavoro non deve essere confusa con l’apprendistato perché non è un contratto di lavoro ma un percorso didattico. I percorsi devono essere progettati, attuati, verificati e valutati sotto la responsabilità dell’istituzione scolastica.  L’esperienza in contesti lavorativi assume rilievo, nell’ambito dei percorsi di istruzione, se connotata da una forte intenzionalità educativa correlata con il profilo e le competenze previste dai percorsi della secondaria superiore. Tali percorsi devono essere estesi a anche ai licei. Obiettivo centrale dell’alternanza scuola lavoro dovrebbe essere quello di contribuire a superare le tendenze alla iperspecializzazione, da un lato, o il rischio di una formazione generica e astratta, dall’altro, che attraversano ancora la tradizione della scuola italiana. Come avviene da anni la partita scuola lavoro oltre a essere gestita in maniera autoreferenziale è priva di risorse adeguate. Da anni  denunciamo non solo l’erosione progressiva delle risorse destinate all’alternanza rivenienti fondamentalmente dalla ex legge 440/97 ma anche come la loro quantificazione arrivi in tempi diversi rispetto alla progettazione delle attività formative.”

Leggi e scarica >> Materie Esame di Stato 2015: tabelle per tutti gli indirizzi

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Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei nostri lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. La Storia Controcampus è un periodico d’informazione universitaria, tra i primi per diffusione. Ha la sua sede principale a Salerno e molte altri sedi presso i principali atenei italiani. Una rivista con la denominazione Controcampus, fondata dal ventitreenne Mario Di Stasi nel 2001, fu pubblicata per la prima volta nel Ottobre 2001 con un numero 0. Il giornale nei primi anni di attività non riuscì a mantenere una costanza di pubblicazione. Nel 2002, raggiunta una minima possibilità economica, venne registrato al Tribunale di Salerno. Nel Settembre del 2004 ne seguì la registrazione ed integrazione della testata www.controcampus.it. Dalle origini al 2004 Controcampus nacque nel Settembre del 2001 quando Mario Di Stasi, allora studente della facoltà di giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Salerno, decise di fondare una rivista che offrisse la possibilità a tutti coloro che vivevano il campus campano di poter raccontare la loro vita universitaria, e ad altrettanta popolazione universitaria di conoscere notizie che li riguardassero. Il primo numero venne diffuso all’interno della sola Università di Salerno, nei corridoi, nelle aule e nei dipartimenti. Per il lancio vennero scelti i tre giorni nei quali si tenevano le elezioni universitarie per il rinnovo degli organi di rappresentanza studentesca. In quei giorni il fermento e la partecipazione alla vita universitaria era enorme, e l’idea fu proprio quella di arrivare ad un numero elevatissimo di persone. Controcampus riuscì a terminare le copie date in stampa nel giro di pochissime ore. Era un mensile. La foliazione era di 6 pagine, in due colori, stampate in 5.000 copie e ristampa di altre 5.000 copie (primo numero). Come sede del giornale fu scelto un luogo strategico, un posto che potesse essere d’aiuto a cercare fonti quanto più attendibili e giovani interessati alla scrittura ed all’ informazione universitaria. La prima redazione aveva sede presso il corridoio della facoltà di giurisprudenza, in un locale adibito in precedenza a magazzino ed allora in disuso. La redazione era quindi raccolta in un unico ambiente ed era composta da un gruppo di ragazzi, di studenti (oltre al direttore) interessati all’idea di avere uno spazio e la possibilità di informare ed essere informati. Le principali figure erano, oltre a Mario Di Stasi: Giovanni Acconciagioco, studente della facoltà di scienze della comunicazione Mario Ferrazzano, studente della facoltà di Lettere e Filosofia Il giornale veniva fatto stampare da una tipografia esterna nei pressi della stessa università di Salerno. Nei giorni successivi alla prima distribuzione, molte furono le persone che si avvicinarono al nuovo progetto universitario, chi per cercarne una copia, chi per poter partecipare attivamente. Stava per nascere un nuovo fenomeno mai conosciuto prima, Controcampus, “il periodico d’informazione universitaria”. “L’università gratis, quello che si può dire e quello che altrimenti non si sarebbe detto”, erano questi i primi slogan con cui si presentava il periodico, quasi a farne intendere e precisare la sua intenzione di università libera e senza privilegi, informazione a 360° senza censure. Il giornale, nei primi numeri, era composto da una copertina che raccoglieva le immagini (foto) più rappresentative del mese, un sommario e, a seguire, Campus Voci, la pagina del direttore. La quarta pagina ospitava l’intervista al corpo docente e o amministrativo (il primo numero aveva l’intervista al rettore uscente G. Donsi e al rettore in carica R. Pasquino). Nelle pagine successive era possibile leggere la cronaca universitaria. A seguire uno spazio dedicato all’arte (poesia e fumettistica). I caratteri erano stampati in corpo 10. Nel Marzo del 2002 avvenne un primo essenziale cambiamento: venne creato un vero e proprio staff di lavoro, il direttore si affianca a nuove figure: un caporedattore (Donatella Masiello) una segreteria di redazione (Enrico Stolfi), redattori fissi (Antonella Pacella, Mario Bove). Il periodico cambia l’impaginato e acquista il suo colore editoriale che lo accompagnerà per tutto il percorso: il blu. Viene creata una nuova testata che vede la dicitura Controcampus per esteso e per riflesso (specchiato), a voler significare che l’informazione che appare è quella che si riflette, quello che, se non fatto sapere da Controcampus, mai si sarebbe saputo (effetto specchiato della testata). La rivista viene stampa in una tipografia diversa dalla precedente, la redazione non aveva una tipografia propria, ma veniva impaginata (un nuovo e più accattivante impaginato) da grafici interni alla redazione. Aumentarono le pagine (24 pagine poi 28 poi 32) e alcune di queste per la prima volta vengono dedicate alla pubblicità. Viene aperta una nuova sede, questa volta di due stanze. Nel Maggio 2002 la tiratura cominciò a salire, fu l’anno in cui Mario Di Stasi ed il suo staff decisero di portare il giornale in edicola ad un prezzo simbolico di € 0,50. Il periodico era cosi diventato la voce ufficiale del campus salernitano, i temi erano sempre più scottanti e di attualità. Numero dopo numero l’obbiettivo era diventato non più e soltanto quello di informare della cronaca universitaria, ma anche quello di rompere tabù. Nel puntuale editoriale del direttore si poteva ascoltare la denuncia, la critica, la voce di migliaia di giovani, in un periodo storico che cominciava a portare allo scoperto i risultati di una cattiva gestione politica e amministrativa del Paese e mostrava i primi segni di una poi calzante crisi economica, sociale ed ideologica, dove i giovani venivano sempre più messi da parte. Disabilità, corruzione, baronato, droga, sessualità: sono questi alcuni dei temi che il periodico affronta. Nel 2003 il comune di Salerno viene colto da un improvviso “terremoto” politico a causa della questione sul registro delle unioni civili, “terremoto” che addirittura provoca le dimissioni dell’assessore Piero Cardalesi, favorevole ad una battaglia di civiltà (cit. corriere). Nello stesso periodo Controcampus manda in stampa, all’insaputa dell’accaduto, un numero con all’interno un’ inchiesta sulla omosessualità intitolata “dirselo senza paura” che vede in copertina due ragazze lesbiche. Il fatto giunge subito all’attenzione del caporedattore G. Boyano del corriere del mezzogiorno. È cosi che Controcampus entra nell’attenzione dei media, prima locali e poi nazionali. Nel 2003 Mario Di Stasi avverte nell’aria segnali di cambiamento sia della società che rispetto al periodico Controcampus. Pensa allora di investire ulteriormente sul progetto, in redazione erano presenti nuove figure: Ernesto Natella, Laura Muro, Emilio C. Bertelli, Antonio Palmieri. Il periodico aumenta le pagine, (44 pagine e poi 60 pagine), è stampato interamente a colori, la testata è disegnata più piccola e posizionata al lato sinistro della prima pagina. La redazione si trasferisce in una nuova sede, presso la palazzina E.di.su del campus di Salerno, questa volta per concessione dell’allora presidente dell’E.di.su, la Professoressa Caterina Miraglia che crede in Controcampus. Nello stesso anno Controcampus per la prima volta entra nel mondo del Web e a farne da padrino è Antonio Palmieri, allora studente della facoltà di Economia, giovane brillante negli studi e nelle sue capacità web. Crea un portale su piattaforma CMS realizzato in asp. È la nascita di www.controcampus.it e l’inizio di un percorso più grande. Controcampus è conosciuto in tutti gli atenei italiani, grazie al rapporto e collaborazione che si instaura con gli uffici stampa di ogni ateneo, grazie alla distribuzione del cartaceo ed alla nuova iniziativa manageriale di aprire sedi - redazioni in tutta Italia. Nel 2004 Mario Di Stasi, Antonio Palmieri, Emilio C. Bertelli e altri redattori del periodico controcampus vengono eletti rappresentanti di facoltà. Questo non permette di sporcare l’indirizzo e linea editoriale di Controcampus, che resta libera da condizionamenti di partito, ma offre la possibilità di poter accedere a finanziamenti provenienti dalla stessa Università degli Studi di Salerno che, insieme alla pubblicità, permettono di aumentare gli investimenti del gruppo editoriale. Ciò nonostante Controcampus rispetto alla concorrenza doveva contare solamente sulle proprie forze. La forza del giornale stava nella fiducia che i lettori avevano ormai riposto nel periodico. I redattori di Controcampus diventarono 15, le redazioni nelle varie università italiane aumentavano. Tutto questo faceva si che il periodico si consolidasse, diventando punto di riferimento informativo non soltanto più dei soli studenti ma anche di docenti, personale e politici, interessati a conoscere l’informazione universitaria. Gli stessi organi dell’istruzione quali Miur e Crui intrecciavano rapporti di collaborazione con il periodico. Dal 2005 al 2009 A partire dal 2005 Controcampus e www.controcampus.it ospitano delle rubriche fisse. Le principali sono: Università, la rubrica dedicata alle notizie istituzionali Uni Nord, Uni Centro e Uni Sud, rubriche dedicate alla cronaca universitaria Cominciano inoltre a prender piede informazioni di taglio più leggero come il gossip che anche nel contesto universitario interessa. La redazione di Controcampus intuisce che il gossip può permettergli di aumentare il numero di lettori e fedeli e nasce cosi da controcampus anche una iniziativa che sarà poi riproposta ogni anno, Elogio alla Bellezza, un concorso di bellezza che vede protagonisti studenti, docenti e personale amministrativo. Dal 2006 al 2009 la rivista si consolida ma la difficoltà di mantenete una tiratura nazionale si fa sentire anche per forza della crisi economia che investe il settore della carta stampata. Dal 2009 ad oggi Nel maggio del 2009 Mario Di Stasi, nel tentativo di voler superare qualsiasi rischio di chiusura del periodico e colto dall’interesse sempre maggiore dell’informazione sul web (web 2.0 ecc), decide di portare l’intero periodico sul web, abbandonando la produzione in stampa. Nasce un nuovo portale: www.controcampus.it su piattaforma francese Spip. Questo se da un lato presenta la forza di poter interessare e raggiungere un vastissimo pubblico (le indicizzazioni lo dimostrano), dall’altro lato presenta subito delle debolezze dovute alla cattiva programmazione dello stesso portale. Nel 2012 www.controcampus.it si rinnova totalmente, Mario Di Stasi porta con se un nuovo staff: Pasqualina Scalea (Caporedattore), Dora Della Sala (Vice Caporedattore), Antonietta Amato (segreteria di Redazione) Antonio Palmieri (Responsabile dell’area Web) Lucia Picardo (Area Marketing), Rosario Santitoro ( Area Commerciale). Ci sono nuovi responsabili di area, ciascuno dei quali è a capo di una redazione nelle diverse sedi dei principali Atenei Italiani: sono nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico. Nel 2013 www.controcampus.it si aplia, il portale d'informazione universitario, diventa un network. Una nuova edizione, non più un periodico ma un quotidiano anzi un notiziario in tempo reale. Nasce il Magazine Controcampus, nascono nuovi contenuti: scuola, università, ricerca, formazione e lavoro. Nascono ulteriori piattaforme collegate alla webzine, non solo informazione ma servizi come bacheche, appunti, ricerca lavoro e anche nuovi servizi sociali. Certo le difficoltà sono state sempre in agguato ma hanno generato all’interno della redazione la consapevolezza che esse non sono altro che delle opportunità da cogliere al volo per radicare il progetto Controcampus nel mondo dell’istruzione globale, non più solo università. Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza. Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria. Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. Leggi tutto
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