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Sara Tonini vince la Borsa Demattè dell’Unitn e 25 mila euro

R. C.
24/11/2024

Università degli Studi di Trento - Borsa Dematté: Sara Tonini vince 25 mila euro per il suo progetto Segui le News della tua Università con la Fan Page Controcampus.

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Riconoscimento anche per un altro candidato: Enrico Fiorentini. In occasione della premiazione, venerdì 20 marzo, si terrà una tavola rotonda su Jobs Act e crescita alla quale parteciperanno anche Filippo Taddei (responsabile dell’economia del Partito democratico e uno degli autori della riforma del lavoro) e Roberto Nicastro (direttore generale del Gruppo UniCredit)

La vincitrice del premio laudio Dematté, Sara Tonini

È Sara Tonini la vincitrice della borsa di studio intitolata al professor Claudio Dematté, istituita per iniziativa del Comitato Amici di Claudio Demattè, in collaborazione con Università di Trento e Fondazione Trentino Università e giunta alla nona edizione.

Sara Tonini laurea magistrale in Economics and Finance alla Luiss di Roma e dottoranda in Local Development and Global Dynamics all’Università di Trento (nell’ambito della Scuola in Scienze sociali), la trentenne si è aggiudicata un finanziamento di 25 mila euro per il suo progetto sulla trasmissione della fiducia tra generazioni di migranti e la costruzione della coesione sociale (“Building social cohesion: the transmission of trust through migrant generations”). Come destinazione per lavorare alla sua ricerca ha scelto l’Institute for the Study of Labor (IZA) di Bonn per le competenze presenti in tema di immigrazione e per una conoscenza profonda degli strumenti d’indagine socio-economica necessari per sviluppare il suo progetto.

Questa volta poi la commissione di selezione del premio Dematté ha deciso di dare un riconoscimento anche a un altro candidato. Il riconoscimento, che consiste in un prestito sulla fiducia in fase di definizione e con garanzia della Fondazione Trentino Università, va a Enrico Fiorentini per la validità del suo progetto “Breaking the impasse in global governance: towards experimentalist security governance?”, che si concentra sulle problematiche derivanti da rischio nucleare nel mondo. Fiorentini si è laureato in Non-Proliferation and Terrorism Studies a Monterey (California) e prima a Trento presso la Scuola di Studi Internazionali, dove è tuttora studente di dottorato. Il prestito lo aiuterà a svolgere il suo progetto presso il Belfer Center for Science and International Affairs, Kennedy School of Government, Università di Harvard.

La cerimonia di premiazione di Sara Tonini avrà luogo a Trento venerdì 20 marzo alle 17 nella sede della Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto (Via Calepina, 1).

Nell’occasione, come di consueto, è stata organizzata una tavola rotonda che questa volta avrà per tema “Ottimismo della ragione, pessimismo della volontà: come passare dal Jobs Act alla crescita in Italia e in Trentino?” e vedrà la partecipazione di Filippo Taddei, responsabile dell’economia del Partito democratico e uno degli autori della riforma del lavoro, del presidente della Provincia autonoma di Trento Ugo Rossi, di Roberto Nicastro (direttore generale del Gruppo UniCredit, laureato in Economia aziendale con Claudio Demattè alla Bocconi e presidente della commissione di selezione), di Rudi Bogni (ex ceo di Ubs Private Banking e International Advisor) e di Puccio Zadra (ex direttore generale di Abi, Associazione bancaria italiana). Il moderatore sarà Michele Andreaus, presidente della Fondazione Trentino Università. Tra le novità dell’edizione di quest’anno il sostegno di Mediocredito Trentino Alto Adige che ha partecipato attivamente anche nelle fasi di selezione.

Si discuterà, quindi, di Jobs Act (tra valenza reale e simbolica), del rapporto delle comunità locali con l’Europa e con il mercato globale, di occasioni colte e perse dall’Italia e dal Trentino negli ultimi 25 anni, del ruolo della finanza e delle banche in questo momento di transizione, del legame tra economia e politica e dei rispettivi ruoli, dei fronti di riforma aperti in Italia e in Trentino.
Dopo la tavola rotonda ci sarà la cerimonia di assegnazione della borsa di studio Claudio Dematté al progetto vincitore di Sara Tonini e del prestito sulla fiducia al secondo progetto meritevole di attenzione, quello di Enrico Fiorentini.

Bando borsa di studio claudio dematté 2014 – 9a edizione

La borsa di studio Claudio Dematté è stata istituita per iniziativa del Comitato Amici di Claudio Demattè, in collaborazione con Università di Trento e Fondazione Trentino Università, per finanziare un’esperienza di approfondimento di tematiche provenienti da tutte le aree scientifiche – purché abbiano una declinazione di carattere economico, manageriale e aziendalistico – all’estero o presso l’Università Bocconi di Milano. I temi ritenuti prioritari dalla Commissione di Selezione sono indicati nel bando.

La borsa di studio, del valore di 25mila euro (al lordo delle ritenute di legge), è destinata a laureandi, laureati o dottorandi – di qualsiasi area disciplinare – dell’Università di Trento o laureandi, laureati o dottorandi presso altro ateneo italiano o straniero purché residenti in Trentino.

Progetto vincitore della borsa 2014: building social cohesion: the transmission of trust through migrant generations

Perché a una economista dovrebbe importare il livello di fiducia interpersonale all’interno di una comunità?
Numerose ricerche, sia empiriche sia teoriche, hanno mostrato che la fiducia reciproca tra gli appartenenti a un gruppo sociale ha importanti implicazioni sia macro- sia microeconomiche.

La ricerca che Sara Tonini propone arricchisce innanzitutto il dibattito sull’importanza relativa della trasmissione intergenerazionale e dell’ambiente socio-culturale nella formazione del livello individuale di fiducia reciproca. Inoltre, fornisce evidenza empirica rilevante per quanto riguarda la persistenza di lungo periodo di alcuni tratti culturali. Sebbene recentemente alcuni lavori in tema di capitale sociale abbiano mostrato come esso possa avere effetti che si dispiegano nel lungo periodo, mancano contributi in grado di spiegare i meccanismi che rendono possibile una tale persistenza nel tempo.

Per separare l’effetto ambientale (da intendersi quale contesto locale, comunità in cui una persona vive quotidianamente) da quello della trasmissione intergenerazionale sul livello individuale di fiducia interpersonale, Tonini considera il caso degli immigrati di seconda generazione. Questi ultimi, non avendo mai vissuto nel Paese d’origine, non ne hanno conosciuto norme e valori, se non tramite i loro genitori, i quali, invece, hanno sperimentato e fatto proprio quel sistema di istituzioni sociali che si sono portati con sé al momento della migrazione. Per identificare l’intensità della trasmissione dai genitori ai figli del livello di fiducia negli altri Sara Tonini utilizza l’approccio epidemiologico, studiando come varia il livello di fiducia interpersonale tra gli immigrati di seconda generazione che risiedono nello stesso Paese (la Germania), ma provenienti da Paesi diversi.

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Dalle origini al 2004 Controcampus nacque nel Settembre del 2001 quando Mario Di Stasi, allora studente della facoltà di giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Salerno, decise di fondare una rivista che offrisse la possibilità a tutti coloro che vivevano il campus campano di poter raccontare la loro vita universitaria, e ad altrettanta popolazione universitaria di conoscere notizie che li riguardassero. Il primo numero venne diffuso all’interno della sola Università di Salerno, nei corridoi, nelle aule e nei dipartimenti. Per il lancio vennero scelti i tre giorni nei quali si tenevano le elezioni universitarie per il rinnovo degli organi di rappresentanza studentesca. In quei giorni il fermento e la partecipazione alla vita universitaria era enorme, e l’idea fu proprio quella di arrivare ad un numero elevatissimo di persone. Controcampus riuscì a terminare le copie date in stampa nel giro di pochissime ore. Era un mensile. La foliazione era di 6 pagine, in due colori, stampate in 5.000 copie e ristampa di altre 5.000 copie (primo numero). Come sede del giornale fu scelto un luogo strategico, un posto che potesse essere d’aiuto a cercare fonti quanto più attendibili e giovani interessati alla scrittura ed all’ informazione universitaria. La prima redazione aveva sede presso il corridoio della facoltà di giurisprudenza, in un locale adibito in precedenza a magazzino ed allora in disuso. La redazione era quindi raccolta in un unico ambiente ed era composta da un gruppo di ragazzi, di studenti (oltre al direttore) interessati all’idea di avere uno spazio e la possibilità di informare ed essere informati. Le principali figure erano, oltre a Mario Di Stasi: Giovanni Acconciagioco, studente della facoltà di scienze della comunicazione Mario Ferrazzano, studente della facoltà di Lettere e Filosofia Il giornale veniva fatto stampare da una tipografia esterna nei pressi della stessa università di Salerno. Nei giorni successivi alla prima distribuzione, molte furono le persone che si avvicinarono al nuovo progetto universitario, chi per cercarne una copia, chi per poter partecipare attivamente. Stava per nascere un nuovo fenomeno mai conosciuto prima, Controcampus, “il periodico d’informazione universitaria”. “L’università gratis, quello che si può dire e quello che altrimenti non si sarebbe detto”, erano questi i primi slogan con cui si presentava il periodico, quasi a farne intendere e precisare la sua intenzione di università libera e senza privilegi, informazione a 360° senza censure. Il giornale, nei primi numeri, era composto da una copertina che raccoglieva le immagini (foto) più rappresentative del mese, un sommario e, a seguire, Campus Voci, la pagina del direttore. La quarta pagina ospitava l’intervista al corpo docente e o amministrativo (il primo numero aveva l’intervista al rettore uscente G. Donsi e al rettore in carica R. Pasquino). Nelle pagine successive era possibile leggere la cronaca universitaria. A seguire uno spazio dedicato all’arte (poesia e fumettistica). I caratteri erano stampati in corpo 10. Nel Marzo del 2002 avvenne un primo essenziale cambiamento: venne creato un vero e proprio staff di lavoro, il direttore si affianca a nuove figure: un caporedattore (Donatella Masiello) una segreteria di redazione (Enrico Stolfi), redattori fissi (Antonella Pacella, Mario Bove). Il periodico cambia l’impaginato e acquista il suo colore editoriale che lo accompagnerà per tutto il percorso: il blu. Viene creata una nuova testata che vede la dicitura Controcampus per esteso e per riflesso (specchiato), a voler significare che l’informazione che appare è quella che si riflette, quello che, se non fatto sapere da Controcampus, mai si sarebbe saputo (effetto specchiato della testata). La rivista viene stampa in una tipografia diversa dalla precedente, la redazione non aveva una tipografia propria, ma veniva impaginata (un nuovo e più accattivante impaginato) da grafici interni alla redazione. Aumentarono le pagine (24 pagine poi 28 poi 32) e alcune di queste per la prima volta vengono dedicate alla pubblicità. Viene aperta una nuova sede, questa volta di due stanze. Nel Maggio 2002 la tiratura cominciò a salire, fu l’anno in cui Mario Di Stasi ed il suo staff decisero di portare il giornale in edicola ad un prezzo simbolico di € 0,50. Il periodico era cosi diventato la voce ufficiale del campus salernitano, i temi erano sempre più scottanti e di attualità. Numero dopo numero l’obbiettivo era diventato non più e soltanto quello di informare della cronaca universitaria, ma anche quello di rompere tabù. Nel puntuale editoriale del direttore si poteva ascoltare la denuncia, la critica, la voce di migliaia di giovani, in un periodo storico che cominciava a portare allo scoperto i risultati di una cattiva gestione politica e amministrativa del Paese e mostrava i primi segni di una poi calzante crisi economica, sociale ed ideologica, dove i giovani venivano sempre più messi da parte. Disabilità, corruzione, baronato, droga, sessualità: sono questi alcuni dei temi che il periodico affronta. Nel 2003 il comune di Salerno viene colto da un improvviso “terremoto” politico a causa della questione sul registro delle unioni civili, “terremoto” che addirittura provoca le dimissioni dell’assessore Piero Cardalesi, favorevole ad una battaglia di civiltà (cit. corriere). Nello stesso periodo Controcampus manda in stampa, all’insaputa dell’accaduto, un numero con all’interno un’ inchiesta sulla omosessualità intitolata “dirselo senza paura” che vede in copertina due ragazze lesbiche. Il fatto giunge subito all’attenzione del caporedattore G. Boyano del corriere del mezzogiorno. È cosi che Controcampus entra nell’attenzione dei media, prima locali e poi nazionali. Nel 2003 Mario Di Stasi avverte nell’aria segnali di cambiamento sia della società che rispetto al periodico Controcampus. Pensa allora di investire ulteriormente sul progetto, in redazione erano presenti nuove figure: Ernesto Natella, Laura Muro, Emilio C. Bertelli, Antonio Palmieri. Il periodico aumenta le pagine, (44 pagine e poi 60 pagine), è stampato interamente a colori, la testata è disegnata più piccola e posizionata al lato sinistro della prima pagina. La redazione si trasferisce in una nuova sede, presso la palazzina E.di.su del campus di Salerno, questa volta per concessione dell’allora presidente dell’E.di.su, la Professoressa Caterina Miraglia che crede in Controcampus. Nello stesso anno Controcampus per la prima volta entra nel mondo del Web e a farne da padrino è Antonio Palmieri, allora studente della facoltà di Economia, giovane brillante negli studi e nelle sue capacità web. Crea un portale su piattaforma CMS realizzato in asp. È la nascita di www.controcampus.it e l’inizio di un percorso più grande. Controcampus è conosciuto in tutti gli atenei italiani, grazie al rapporto e collaborazione che si instaura con gli uffici stampa di ogni ateneo, grazie alla distribuzione del cartaceo ed alla nuova iniziativa manageriale di aprire sedi - redazioni in tutta Italia. Nel 2004 Mario Di Stasi, Antonio Palmieri, Emilio C. Bertelli e altri redattori del periodico controcampus vengono eletti rappresentanti di facoltà. Questo non permette di sporcare l’indirizzo e linea editoriale di Controcampus, che resta libera da condizionamenti di partito, ma offre la possibilità di poter accedere a finanziamenti provenienti dalla stessa Università degli Studi di Salerno che, insieme alla pubblicità, permettono di aumentare gli investimenti del gruppo editoriale. Ciò nonostante Controcampus rispetto alla concorrenza doveva contare solamente sulle proprie forze. La forza del giornale stava nella fiducia che i lettori avevano ormai riposto nel periodico. I redattori di Controcampus diventarono 15, le redazioni nelle varie università italiane aumentavano. Tutto questo faceva si che il periodico si consolidasse, diventando punto di riferimento informativo non soltanto più dei soli studenti ma anche di docenti, personale e politici, interessati a conoscere l’informazione universitaria. Gli stessi organi dell’istruzione quali Miur e Crui intrecciavano rapporti di collaborazione con il periodico. Dal 2005 al 2009 A partire dal 2005 Controcampus e www.controcampus.it ospitano delle rubriche fisse. Le principali sono: Università, la rubrica dedicata alle notizie istituzionali Uni Nord, Uni Centro e Uni Sud, rubriche dedicate alla cronaca universitaria Cominciano inoltre a prender piede informazioni di taglio più leggero come il gossip che anche nel contesto universitario interessa. La redazione di Controcampus intuisce che il gossip può permettergli di aumentare il numero di lettori e fedeli e nasce cosi da controcampus anche una iniziativa che sarà poi riproposta ogni anno, Elogio alla Bellezza, un concorso di bellezza che vede protagonisti studenti, docenti e personale amministrativo. Dal 2006 al 2009 la rivista si consolida ma la difficoltà di mantenete una tiratura nazionale si fa sentire anche per forza della crisi economia che investe il settore della carta stampata. Dal 2009 ad oggi Nel maggio del 2009 Mario Di Stasi, nel tentativo di voler superare qualsiasi rischio di chiusura del periodico e colto dall’interesse sempre maggiore dell’informazione sul web (web 2.0 ecc), decide di portare l’intero periodico sul web, abbandonando la produzione in stampa. Nasce un nuovo portale: www.controcampus.it su piattaforma francese Spip. Questo se da un lato presenta la forza di poter interessare e raggiungere un vastissimo pubblico (le indicizzazioni lo dimostrano), dall’altro lato presenta subito delle debolezze dovute alla cattiva programmazione dello stesso portale. Nel 2012 www.controcampus.it si rinnova totalmente, Mario Di Stasi porta con se un nuovo staff: Pasqualina Scalea (Caporedattore), Dora Della Sala (Vice Caporedattore), Antonietta Amato (segreteria di Redazione) Antonio Palmieri (Responsabile dell’area Web) Lucia Picardo (Area Marketing), Rosario Santitoro ( Area Commerciale). Ci sono nuovi responsabili di area, ciascuno dei quali è a capo di una redazione nelle diverse sedi dei principali Atenei Italiani: sono nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico. Nel 2013 www.controcampus.it si aplia, il portale d'informazione universitario, diventa un network. Una nuova edizione, non più un periodico ma un quotidiano anzi un notiziario in tempo reale. Nasce il Magazine Controcampus, nascono nuovi contenuti: scuola, università, ricerca, formazione e lavoro. Nascono ulteriori piattaforme collegate alla webzine, non solo informazione ma servizi come bacheche, appunti, ricerca lavoro e anche nuovi servizi sociali. Certo le difficoltà sono state sempre in agguato ma hanno generato all’interno della redazione la consapevolezza che esse non sono altro che delle opportunità da cogliere al volo per radicare il progetto Controcampus nel mondo dell’istruzione globale, non più solo università. Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza. Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria. Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. Leggi tutto
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