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Gite Scolastiche 2015: le mete più visitate e le idee per organizzarsi

Antonietta Amato 9 Aprile 2015
A. A.
26/12/2024

E' tempo di gite scolastiche 2015 per gli studenti delle scuole elementari e materne, delle scuole medie e delle scuole superiori: ecco le mete più gettonate e visitate e le idee per organizzarsi.

Gite Scolastiche in Italia, gite scolastiche all’estero, itinerari più ambiti e tutto ciò che c’è da sapere sulla normativa per le gite scolastiche.

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L’anno scolastico è quasi al termine, eppure per alcuni professori i mesi conclusivi comprendono un’ulteriore preoccupazione che è allo stesso tempo un’esperienza unica: le gite scolastiche 2015.

Le visite guidate sono organizzate in base all’età dei ragazzi, infatti le gite scolastiche a scuola dell’infanzia, le gite della scuola media e le gite del liceo sono tutte esperienze differenti sia per i ragazzi che per i prof.

Una differenza sostanziale è nelle mete: le gite scolastiche della scuola dell’infanzia e le gite delle scuole medie normalmente prevedono mete nelle vicinanze della città in cui si trova la scuola o comunque in territorio nazionale. Per quanto riguarda le gite scolastiche al liceo, di solito si punta alle gite scolastiche all’estero, cercando di informarsi per tempo per quanto riguarda le offerte e gli itinerari più adatti all’istituto (ad esempio, al liceo classico è facile venga scelta la Grecia, al linguistico è più ovvio sia scelta una meta che abbia a che fare con le lingue che sono state oggetto di studio). Se al liceo sono anche gli studenti ad essere attivamente coinvolti nell’organizzazione del viaggio di istruzione, alle elementari e alle medie, gli alunni hanno un ruolo marginale e il grosso viene lasciato agli insegnanti, che devono preoccuparsi di avere sottomano la normativa e, come sempre, le autorizzazioni dei genitori degli alunni coinvolti.

Ma come si organizza una gita scolastica? Quali sono le normative gite scolastiche 2015 da rispettare? E quali sono le mete più ambite?

Vediamo, per ogni fascia d’età quali sono le idee più quotate per le gite, come mettersi d’accordo con studenti, dirigenti, accompagnatori e genitori, se è possibile avere fondi per l’organizzazione delle gite scolastiche 2015, come procedere nell’organizzazione delle stesse, i consigli dei maestri e dei prof.

Gite Scolastiche: come organizzare una gita e normativa in vigore

La normativa gite scolastiche 2015 non prevede particolari cambiamenti rispetto agli anni scorsi. Sostanzialmente la normativa gite scolastiche viene stabilita quasi in totale autonomia da ogni scuola. Infatti, le tempistiche, le mete, i fondi investiti e le autorizzazioni necessarie variano da istituto ad istituto.

Uno dei consigli più comuni è di solito quello di cercare, ove possibile, di concordare insieme agli studenti una meta che potrebbe essere interessante.

Ovviamente alla scuola dell’infanzia la cosa rischia di essere complessa, mentre alle medie e negli istituti superiori è possibile uno scambio più maturo e i rappresentanti di classe e di istituto possono ricoprire un ruolo di una certa importanza anche nell’indagare su itinerari con prezzi convenienti e percorsi interessanti.

Come accennato, ogni scuola ha a disposizione dei fondi che può decidere di investire anche nelle visite guidate per cercare di alleggerire le famiglie degli studenti.

Solitamente, prima di sottoporre il progetto della visita guidata al dirigente scolastico, viene stilata una istanza da un docente designato, contenete i preventivi, il percorso, le date. Se la proposta viene accettata dal dirigente, si procede con la prenotazione del viaggio e le autorizzazioni dei genitori degli alunni che normalmente comprendono anche il numero di un documento di riferimento dello studente.

Nonostante secondo alcune voci i genitori possono fare da accompagnatori, anche quando ciò accade, come ad esempio nel caso in cui un genitore accompagni un figlio disabile, nonostante l’età adulta il genitore non ricopre e non può ricoprire il ruolo di accompagnatore poiché non è una figura istituzionale, dunque non può addossarsi alcun tipo di responsabilità in caso succeda qualsiasi cosa.

Gite scolastiche 2015 scuola dell’infanzia e primaria, le mete più ambite

Le gite scolastiche 2015 scuola dell’infanzia e primaria vedono come mete quelle località raggiungibili nel giro di poche ore in autobus. La motivazione è che essendo gli studenti in questione bambini, la responsabilità è più pressante da parte degli insegnanti e i più piccoli non sempre sopportano il peso di più di una giornata fuori. Per questi motivi è bene limitarsi a mete a breve distanza dal luogo principale della scuola.

Generalmente, le gite scolastiche sono un ottimo pretesto per mostrare ai bambini monumenti molto importanti nelle grandi città più vicine: quindi se si è al Nord è una buona idea quella di visitare grandi città come Milano, Como, Torino, Firenze, Genova; se si è al Centro Italia o al Sud, mete molto ambite sono Roma, Perugia, Matera, Lecce, Bari, Palermo, Catania. Ovviamente ci sono anche città relativamente “minori” che meritano molta attenzione già dalle elementari, un esempio calzante in tal senso sono gli scavi di Pompei.

Ma come si fa a capire come ci si comporta durante una gita scolastica con i bambini più piccoli? Abbiamo chiesto alla maestra Antonia I. che ci racconta “Di gite scolastiche con i bambini ne ho fatte tante, soprattutto a inizio carriera in cui avevo tanta energia in più. Proprio l’energia è ciò che è necessaria per affrontare una giornata fuori con i più piccoli. Bisogna essere pronti a tutto in quanto se già alle medie i ragazzi hanno vaga consapevolezza dei propri limiti, un bambino può soffrire il mal d’auto per grandi distanze e non saperlo o ricordarselo. Inoltre, specialmente nella fascia d’età delle elementari bisogna rendersi più che mai sempre raggiungibili ai genitori, che essendo alle prime prese con questo tipo di esperienza sono piuttosto apprensivi. Nonostante gli imprevisti, è bellissimo vivere momenti indimenticabili con i bambini, vederli al di fuori dell’aula approfondire, vedere cose nuove e divertirsi”.

Gite scolastiche 2015 scuola media, mete più ambite e idee per il viaggio

Le gite scolastiche 2015 scuola media sono una via di mezzo tra le gite organizzate per le scuole elementari e quelle del liceo.

Infatti, soprattutto le scuole medie raccolgono alunni in una fascia d’età di passaggio dall’infanzia all’adolescenza.

Ancora una volta, anche in questo caso la decisione della meta e della durata della gita spetta unicamente alla scuola e soprattutto dipende dalla responsabilità che hanno intenzione di prendersi gli insegnanti che decidono di essere accompagnatori delle visite guidate.

Solitamente il grado di tranquillità della classe conta moltissimo all’interno di decisioni del genere.

Ciò che è indiscutibile è che anche in questo caso è molto difficile che si parli di gite scolastiche all’estero. Sia alle scuole medie che nel biennio del liceo, le gite si svolgono in territorio nazionale e vale la regola menzionata nel paragrafo precedente: privilegiare grandi città che gli studenti non avrebbero occasione di vedere, approfittando però, in questo caso, dell’eventualità di potersi fermare due o tre notti. Dunque è consigliabile scegliere un itinerario che contempli la visita di una grande città, che farà anche da punto d’appoggio, e poi paesi limitrofi ugualmente interessanti.

Gite scolastiche 2015 scuola superiore, mete più ambite e idee per il viaggio

La scuola superiore è probabilmente quella in cui l’argomento gite scolastiche si fa più interessante. Come accennato, gli studenti di questi istituti sono in una fascia d’età nella quale si può decidere insieme quale tipo di viaggio di istruzione potrebbe interessare di più alla classe, in base ai percorsi di studio affrontati insieme (soprattutto negli ultimi anni di liceo). Di solito, infatti, i rappresentanti di classe o di istituto partecipano attivamente anche alla stesura del preventivo e alla ricerca delle varie offerte. Non a caso ci sono le classiche mete standard studiate proprio perché costano meno e si tratta di città non meno interessanti di quelle più costose Gli esempi in questo senso sono su tutti Praga, Barcellona e la Grecia.

Come già detto, per i primi due anni di liceo ci si limita sempre a gite in territorio nazionale. Dal terzo anno in poi, si cerca di organizzare visite guidate che abbiano reale attinenza con gli argomenti studiati dai ragazzi. Dunque se si tratta di un liceo classico è facile che si vada in Grecia o in Sicilia; se si tratta di un liceo linguistico Francia, Spagna e Germania sono facilmente contemplabili; se si tratta di un liceo scientifico si andrà in città in cui ci sono significativi documenti a riguardo, come ad esempio Firenze.

Se da un punto di vista l’età degli studenti del liceo può essere vista come più matura rispetto agli studenti più piccoli, e dunque si può godere di maggiore dialogo, ci sono altre spie da tenere sott’occhio in gita per gli accompagnatori che dovranno rimanere all’erta per non far sentire troppo liberi i ragazzi e combinare eventi indesiderati.

A tal proposito, abbiamo chiesto alla professoressa di inglese M.R.M. di dare qualche consiglio agli accompagnatori delle gite scolastiche scuole superiori:

“Le classi sono composte di ragazzi molto più maturi della loro età nonostante siano ‘ancora al liceo’ e di ragazzi che dovrebbero dimostrare la loro età e invece si comportano peggio dei bambini. Essere accompagnatori in un viaggio di istruzione non è facile: bisogna conciliare il dover lasciare andare i ragazzi, lasciare loro lo spazio necessario per fare un piccolo giretto indipendente dalle visite guidate e dalla pressione che la presenza di un professore dà. Allo stesso tempo bisogna mantenersi sempre vigili. Soprattutto nelle ore notturne, nonostante la stanchezza, è bene perlustrare fino a tardi i corridoi dell’albergo per evitare uscite di nascosto. Purtroppo ci sono stati tanti casi usciti a galla dopo diverse gite e con tutto ciò che si sente e si legge il consiglio che mi sento di dare è quello di vigilare”.

© Riproduzione Riservata
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Antonietta Amato Studentessa alla facoltà di Economia, è entrata nel mondo del giornalismo giovanissima. Ha partecipato in qualità di direttrice ad un progetto che prevedeva la diffusione locale di un giornale prodotto completamente da ragazzi, i cui proventi sono stati devoluti interamente all’Unicef . Animata anche dalla passione per la scrittura, si è diplomata con una buona media al liceo classico, si è iscritta alla facoltà di economia e gestisce un’attività commerciale, ma continua a coltivare il sogno di poter lavorare un giorno in un’azienda che faccia dell’informazione apartitica la sua capacità distintiva. Il suo compito a Controcampus prevede la risoluzione di tutte le questioni relative alla organizzazione amministrativa, gestione utenze presso la testata: sarà ben disponibile a dare ai nostri collaboratori tutte le relative informazioni. Leggi tutto