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Polimi Start-Up studenti–imprenditori al Politecnico di Milano

Redazione Controcampus 30 Aprile 2015
R. C.
04/11/2024

Politecnico di Milano - Fenomeno studenti e Polimi Start-Up – imprenditori: tutti i dati del Politecnico di Milano sugli studenti Polimi La creazione di impresa da parte di studenti e laureati (student entrepreneurship) è una tendenza in forte crescita ma “inesplorata”: non esistono dati relativi al territorio nazionale.

Politecnico di Milano – Fenomeno studenti e Polimi Start-Up – imprenditori: tutti i dati del Politecnico di Milano sugli studenti Polimi

La creazione di impresa da parte di studenti e laureati (student entrepreneurship) è una tendenza in forte crescita ma “inesplorata”: non esistono dati relativi al territorio nazionale.

Il Politecnico di Milano ha avviato un progetto di ricerca, coordinato da Massimo Colombo, Evila Piva e Cristina Rossi Lamastra, per censire le imprese create dai propri studenti e laureati.

Il gruppo di ricerca ha analizzato la popolazione dei 43.398 laureati dell’Ateneo tra il 2000 e il 2009, 29.352 studenti che hanno conseguito una laurea di vecchio ordinamento (VO) e 14.046 con una Laurea Magistrale di nuovo ordinamento (LM). Questa la fotografia dell’imprenditoria giovanile generata dal Politecnico di Milano.

I POLIMI founder, ossia i laureati che hanno fondato[1] in Italia almeno un’impresa tra la data di immatricolazione e fine 2013, sono quasi tremila (2.984). Complessivamente, i POLIMI founder hanno generato in Italia 3.427 imprese (definite in seguito POLIMI start-up[2]).

A fine 2013 è pari a quasi 2 miliardi di euro (1,951 miliardi di euro)[3]. Queste imprese impiegano complessivamente più di 5.000 addetti (5.194).[4]

Percorso di vita delle Polimi start up e degli studenti Polimi

Quasi il 75% delle POLIMI start-up (2.559) risultavano attive a fine 2013. 147 di queste (4.3%) erano state acquisite o fuse con altre imprese, mentre le rimanenti 2.412 (70,4%) erano rimaste indipendenti. Di queste ultime, 118 avevano un fatturato 2013 superiore a 2 milioni di euro. Le rimanenti 868 (25,3%) sono invece state liquidate o sono fallite prima della fine del 2013, oppure risultavano inattive.

Distribuzione settoriale

La loro diffusione settoriale risulta capillare nel tessuto economico italiano. Benché il 14,6% delle imprese operi nel settore dei servizi di real estate e il 13.9% in quello della costruzione di edifici, sono ben 71 i settori in cui le POLIMI start-up sono presenti (Tabella 1). Ciò non riflette, tuttavia, la distribuzione settoriale del loro fatturato. Considerando solo le POLIMI start-up attive e indipendenti a fine 2013, si osserva che il loro fatturato è concentrato in un numero limitato di settori. Il 43,4% del fatturato è generato dalle 47 imprese operanti nel macro-settore “Elettricità, gas, vapore e aria condizionata” (NACE 35) e un ulteriore 11,6% dalle 160 imprese nel macro-settore “Commercio all’ingrosso” (NACE 46). Più in generale, i primi 10 settori per fatturato coprono ben l’83% del fatturato delle POLIMI start-up, mentre nei primi 10 settori per numero di imprese operano il 67,1% delle POLIMI start-up.

Distribuzione geografica

La distribuzione geografica delle POLIMI start-up (Figure 1 e 2) documenta la capacità del Politecnico di fertilizzare l’imprenditorialità anche in territori distanti dalla sua sede. La maggioranza è localizzata in Lombardia (78%, di cui 39% nella Provincia di Milano), tuttavia, molte di esse si trovano in altre regioni del Nord Italia (13%), del Centro (3%) e del Sud e Isole (6%), con un significativo addensamento nelle province di Roma, Lecce e Catania.

Capacità di aggregare team imprenditoriali

Numerose POLIMI start-up (756 imprese; 22%) sono state fondate da più di un POLIMI founder (Tabella 2).

Identikit del POLIMI founder

2.499 POLIMI founder fanno parte della popolazione dei laureati di VO (8,5% dei 29.352 laureati nel VO), mentre i rimanenti 485 hanno conseguito una LM (3,4% dei 14.046 individui che hanno conseguito una LM).

La maggior parte di essi sono di sesso maschile (75.4% nel VO e 79.2% nella LM). Per quanto riguarda il corso di studio frequentato, i POLIMI founder sembrano non avere una distribuzione diversa da quella dei laureati, con la parziale eccezione dell’ingegneria industriale e dell’informazione dove si osserva una tendenza all’imprenditorialità leggermente minore.

Un aspetto interessante riguarda il legame tra curriculum di studi e creazione di una nuova impresa. La specializzazione del curriculum su un numero limitato di settori scientifico-disciplinari favorisce l’imprenditorialità, ma solo per i laureati con un voto di laurea elevato (superiore a 100/110). Inoltre, i laureati che hanno seguito almeno un corso di economia e management hanno probabilità decisamente superiori di diventare imprenditori.

Tabelle e figure

Tabella 1: Settori (classificazione NACE 2 digit) che contano più di 100 POLIMI start-up.

Settori (NACE 2 digit) POLIMI start-up Di cui attive e indipendenti al 2013
Numero % su totale
68 Attività immobiliari 499 14,6% 357
41 Costruzione di edifici 475 13,9% 338
71 Attività di studi di architettura e d’ingegneria 301 8,8% 239
46 Commercio all’ingrosso, escluso quello di autoveicoli e di motocicli 238 6,9% 160
62 Programmazione, consulenza informatica e attività connesse 215 6,3% 157
74 Altre attività professionali, scientifiche e tecniche 173 5,0% 130
43 Lavori di costruzione specializzati 139 4,0% 106
47 Commercio al dettaglio, escluso quello di autoveicoli e di motocicli 137 4,0% 88
70 Attività di sedi centrali; consulenza gestionale 122 3,6% 83
TOTALE 2.299 67,1%

Tabella 2: Numero POLIMI founder coinvolti nella fondazione della medesima POLIMI start-up.

Numero POLIMI founder Numero imprese % sulle POLIMI start-up
1 2.671 77,9%
2 537 15,7%
3 116 3,4%
4 66 1,9%
≥5 37 1,1%
Totale 3.427 100,0%

[1] Rientrano tra i POLIMI founder solo gli individui che hanno acquisito partecipazioni in nuove imprese nell’anno di fondazione. Al contrario, non sono considerati POLIMI founder gli individui che hanno acquisito partecipazioni in imprese negli anni successivi all’anno di fondazione.

[2] Non sono considerate POLIMI start-up, le 65 imprese classificate come holding (codici NACE 7010 e 6420).

[3] Calcolato sulle 2.348 imprese per cui è disponibile il fatturato 2013, oppure il fatturato 2012 o 2014.

[4] Calcolato sulle 2.227 imprese per cui nel bilancio 2013 (oppure nel bilancio 2012 o 2014) è indicato il numero di dipendenti.

© Riproduzione Riservata
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Redazione Controcampus Controcampus è Il magazine più letto dai giovani su: Scuola, Università, Ricerca, Formazione, Lavoro. Controcampus nasce nell’ottobre 2001 con la missione di affiancare con la notizia e l’informazione, il mondo dell’istruzione e dell’università. Il suo cuore pulsante sono i giovani, menti libere e non compromesse da nessun interesse di parte. Il progetto è ambizioso e Controcampus cresce e si evolve arricchendo il proprio staff con nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus, ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico. 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Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei nostri lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. La Storia Controcampus è un periodico d’informazione universitaria, tra i primi per diffusione. Ha la sua sede principale a Salerno e molte altri sedi presso i principali atenei italiani. Una rivista con la denominazione Controcampus, fondata dal ventitreenne Mario Di Stasi nel 2001, fu pubblicata per la prima volta nel Ottobre 2001 con un numero 0. Il giornale nei primi anni di attività non riuscì a mantenere una costanza di pubblicazione. Nel 2002, raggiunta una minima possibilità economica, venne registrato al Tribunale di Salerno. Nel Settembre del 2004 ne seguì la registrazione ed integrazione della testata www.controcampus.it. Dalle origini al 2004 Controcampus nacque nel Settembre del 2001 quando Mario Di Stasi, allora studente della facoltà di giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Salerno, decise di fondare una rivista che offrisse la possibilità a tutti coloro che vivevano il campus campano di poter raccontare la loro vita universitaria, e ad altrettanta popolazione universitaria di conoscere notizie che li riguardassero. Il primo numero venne diffuso all’interno della sola Università di Salerno, nei corridoi, nelle aule e nei dipartimenti. Per il lancio vennero scelti i tre giorni nei quali si tenevano le elezioni universitarie per il rinnovo degli organi di rappresentanza studentesca. In quei giorni il fermento e la partecipazione alla vita universitaria era enorme, e l’idea fu proprio quella di arrivare ad un numero elevatissimo di persone. Controcampus riuscì a terminare le copie date in stampa nel giro di pochissime ore. Era un mensile. La foliazione era di 6 pagine, in due colori, stampate in 5.000 copie e ristampa di altre 5.000 copie (primo numero). Come sede del giornale fu scelto un luogo strategico, un posto che potesse essere d’aiuto a cercare fonti quanto più attendibili e giovani interessati alla scrittura ed all’ informazione universitaria. La prima redazione aveva sede presso il corridoio della facoltà di giurisprudenza, in un locale adibito in precedenza a magazzino ed allora in disuso. La redazione era quindi raccolta in un unico ambiente ed era composta da un gruppo di ragazzi, di studenti (oltre al direttore) interessati all’idea di avere uno spazio e la possibilità di informare ed essere informati. Le principali figure erano, oltre a Mario Di Stasi: Giovanni Acconciagioco, studente della facoltà di scienze della comunicazione Mario Ferrazzano, studente della facoltà di Lettere e Filosofia Il giornale veniva fatto stampare da una tipografia esterna nei pressi della stessa università di Salerno. Nei giorni successivi alla prima distribuzione, molte furono le persone che si avvicinarono al nuovo progetto universitario, chi per cercarne una copia, chi per poter partecipare attivamente. Stava per nascere un nuovo fenomeno mai conosciuto prima, Controcampus, “il periodico d’informazione universitaria”. “L’università gratis, quello che si può dire e quello che altrimenti non si sarebbe detto”, erano questi i primi slogan con cui si presentava il periodico, quasi a farne intendere e precisare la sua intenzione di università libera e senza privilegi, informazione a 360° senza censure. Il giornale, nei primi numeri, era composto da una copertina che raccoglieva le immagini (foto) più rappresentative del mese, un sommario e, a seguire, Campus Voci, la pagina del direttore. La quarta pagina ospitava l’intervista al corpo docente e o amministrativo (il primo numero aveva l’intervista al rettore uscente G. Donsi e al rettore in carica R. Pasquino). Nelle pagine successive era possibile leggere la cronaca universitaria. A seguire uno spazio dedicato all’arte (poesia e fumettistica). I caratteri erano stampati in corpo 10. Nel Marzo del 2002 avvenne un primo essenziale cambiamento: venne creato un vero e proprio staff di lavoro, il direttore si affianca a nuove figure: un caporedattore (Donatella Masiello) una segreteria di redazione (Enrico Stolfi), redattori fissi (Antonella Pacella, Mario Bove). Il periodico cambia l’impaginato e acquista il suo colore editoriale che lo accompagnerà per tutto il percorso: il blu. Viene creata una nuova testata che vede la dicitura Controcampus per esteso e per riflesso (specchiato), a voler significare che l’informazione che appare è quella che si riflette, quello che, se non fatto sapere da Controcampus, mai si sarebbe saputo (effetto specchiato della testata). La rivista viene stampa in una tipografia diversa dalla precedente, la redazione non aveva una tipografia propria, ma veniva impaginata (un nuovo e più accattivante impaginato) da grafici interni alla redazione. Aumentarono le pagine (24 pagine poi 28 poi 32) e alcune di queste per la prima volta vengono dedicate alla pubblicità. Viene aperta una nuova sede, questa volta di due stanze. Nel Maggio 2002 la tiratura cominciò a salire, fu l’anno in cui Mario Di Stasi ed il suo staff decisero di portare il giornale in edicola ad un prezzo simbolico di € 0,50. Il periodico era cosi diventato la voce ufficiale del campus salernitano, i temi erano sempre più scottanti e di attualità. Numero dopo numero l’obbiettivo era diventato non più e soltanto quello di informare della cronaca universitaria, ma anche quello di rompere tabù. Nel puntuale editoriale del direttore si poteva ascoltare la denuncia, la critica, la voce di migliaia di giovani, in un periodo storico che cominciava a portare allo scoperto i risultati di una cattiva gestione politica e amministrativa del Paese e mostrava i primi segni di una poi calzante crisi economica, sociale ed ideologica, dove i giovani venivano sempre più messi da parte. Disabilità, corruzione, baronato, droga, sessualità: sono questi alcuni dei temi che il periodico affronta. Nel 2003 il comune di Salerno viene colto da un improvviso “terremoto” politico a causa della questione sul registro delle unioni civili, “terremoto” che addirittura provoca le dimissioni dell’assessore Piero Cardalesi, favorevole ad una battaglia di civiltà (cit. corriere). Nello stesso periodo Controcampus manda in stampa, all’insaputa dell’accaduto, un numero con all’interno un’ inchiesta sulla omosessualità intitolata “dirselo senza paura” che vede in copertina due ragazze lesbiche. Il fatto giunge subito all’attenzione del caporedattore G. Boyano del corriere del mezzogiorno. È cosi che Controcampus entra nell’attenzione dei media, prima locali e poi nazionali. Nel 2003 Mario Di Stasi avverte nell’aria segnali di cambiamento sia della società che rispetto al periodico Controcampus. Pensa allora di investire ulteriormente sul progetto, in redazione erano presenti nuove figure: Ernesto Natella, Laura Muro, Emilio C. Bertelli, Antonio Palmieri. Il periodico aumenta le pagine, (44 pagine e poi 60 pagine), è stampato interamente a colori, la testata è disegnata più piccola e posizionata al lato sinistro della prima pagina. La redazione si trasferisce in una nuova sede, presso la palazzina E.di.su del campus di Salerno, questa volta per concessione dell’allora presidente dell’E.di.su, la Professoressa Caterina Miraglia che crede in Controcampus. Nello stesso anno Controcampus per la prima volta entra nel mondo del Web e a farne da padrino è Antonio Palmieri, allora studente della facoltà di Economia, giovane brillante negli studi e nelle sue capacità web. Crea un portale su piattaforma CMS realizzato in asp. È la nascita di www.controcampus.it e l’inizio di un percorso più grande. Controcampus è conosciuto in tutti gli atenei italiani, grazie al rapporto e collaborazione che si instaura con gli uffici stampa di ogni ateneo, grazie alla distribuzione del cartaceo ed alla nuova iniziativa manageriale di aprire sedi - redazioni in tutta Italia. Nel 2004 Mario Di Stasi, Antonio Palmieri, Emilio C. Bertelli e altri redattori del periodico controcampus vengono eletti rappresentanti di facoltà. Questo non permette di sporcare l’indirizzo e linea editoriale di Controcampus, che resta libera da condizionamenti di partito, ma offre la possibilità di poter accedere a finanziamenti provenienti dalla stessa Università degli Studi di Salerno che, insieme alla pubblicità, permettono di aumentare gli investimenti del gruppo editoriale. Ciò nonostante Controcampus rispetto alla concorrenza doveva contare solamente sulle proprie forze. La forza del giornale stava nella fiducia che i lettori avevano ormai riposto nel periodico. I redattori di Controcampus diventarono 15, le redazioni nelle varie università italiane aumentavano. Tutto questo faceva si che il periodico si consolidasse, diventando punto di riferimento informativo non soltanto più dei soli studenti ma anche di docenti, personale e politici, interessati a conoscere l’informazione universitaria. Gli stessi organi dell’istruzione quali Miur e Crui intrecciavano rapporti di collaborazione con il periodico. Dal 2005 al 2009 A partire dal 2005 Controcampus e www.controcampus.it ospitano delle rubriche fisse. Le principali sono: Università, la rubrica dedicata alle notizie istituzionali Uni Nord, Uni Centro e Uni Sud, rubriche dedicate alla cronaca universitaria Cominciano inoltre a prender piede informazioni di taglio più leggero come il gossip che anche nel contesto universitario interessa. La redazione di Controcampus intuisce che il gossip può permettergli di aumentare il numero di lettori e fedeli e nasce cosi da controcampus anche una iniziativa che sarà poi riproposta ogni anno, Elogio alla Bellezza, un concorso di bellezza che vede protagonisti studenti, docenti e personale amministrativo. Dal 2006 al 2009 la rivista si consolida ma la difficoltà di mantenete una tiratura nazionale si fa sentire anche per forza della crisi economia che investe il settore della carta stampata. Dal 2009 ad oggi Nel maggio del 2009 Mario Di Stasi, nel tentativo di voler superare qualsiasi rischio di chiusura del periodico e colto dall’interesse sempre maggiore dell’informazione sul web (web 2.0 ecc), decide di portare l’intero periodico sul web, abbandonando la produzione in stampa. Nasce un nuovo portale: www.controcampus.it su piattaforma francese Spip. Questo se da un lato presenta la forza di poter interessare e raggiungere un vastissimo pubblico (le indicizzazioni lo dimostrano), dall’altro lato presenta subito delle debolezze dovute alla cattiva programmazione dello stesso portale. Nel 2012 www.controcampus.it si rinnova totalmente, Mario Di Stasi porta con se un nuovo staff: Pasqualina Scalea (Caporedattore), Dora Della Sala (Vice Caporedattore), Antonietta Amato (segreteria di Redazione) Antonio Palmieri (Responsabile dell’area Web) Lucia Picardo (Area Marketing), Rosario Santitoro ( Area Commerciale). Ci sono nuovi responsabili di area, ciascuno dei quali è a capo di una redazione nelle diverse sedi dei principali Atenei Italiani: sono nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico. Nel 2013 www.controcampus.it si aplia, il portale d'informazione universitario, diventa un network. Una nuova edizione, non più un periodico ma un quotidiano anzi un notiziario in tempo reale. Nasce il Magazine Controcampus, nascono nuovi contenuti: scuola, università, ricerca, formazione e lavoro. Nascono ulteriori piattaforme collegate alla webzine, non solo informazione ma servizi come bacheche, appunti, ricerca lavoro e anche nuovi servizi sociali. Certo le difficoltà sono state sempre in agguato ma hanno generato all’interno della redazione la consapevolezza che esse non sono altro che delle opportunità da cogliere al volo per radicare il progetto Controcampus nel mondo dell’istruzione globale, non più solo università. Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza. Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria. Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. Leggi tutto