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Bonus pensioni Renzi e rimborsi Poletti: quanto spetta a pensionato

Redazione Controcampus 25 Maggio 2015
R. C.
14/11/2024

Bonus Pensioni Renzi: ecco come funziona il bonus rimborsi Poletti, quanto spetta a pensionato, tempi e come fare domanda all'INPS per chiedere la restituzione arretrati  Le ultime novità sulla riforma pensioni 2015 sono focalizzate su flessibilità in uscita, l’unico provvedimento in grado di garantire la pensione anticipata rispetto a quanto stabilito dalla riforma pensioni Fornero, e sui bonus pensioni che spettano a 4 milioni di pensionati.

Bonus Pensioni Renzi: ecco come funziona il bonus rimborsi Poletti, quanto spetta a pensionato, tempi e come fare domanda all’INPS per chiedere la restituzione arretrati 

Le ultime novità sulla riforma pensioni 2015 sono focalizzate su flessibilità in uscita, l’unico provvedimento in grado di garantire la pensione anticipata rispetto a quanto stabilito dalla riforma pensioni Fornero, e sui bonus pensioni che spettano a 4 milioni di pensionati.

Fino a qualche mese fa, i mezzi di informazione erano concentrati sui provvedimenti proposti nell’ambito della riforma delle pensioni 2015 per garantire il diritto alla pensione anticipata, come ad esempio opzione donna,  quota 100 e quota 97 e . Purtroppo ogni proposta era ostacolata soprattutto per problemi economici. L’ostacolo più significativo si è però rivelato la dichiarazione di incostituzionalità della riforma pensioni Fornero, in quanto tramite i blocchi posti agli assegni pensionistici di ben 4 milioni di pensionati, è stata minata la stabilità dei conti e il potere d’acquisto.

A questo punto è stato necessario stabilire una procedura di rimborso minimo mediante bonus, in quanto ad ogni pensionato in questione spettano almeno 500 €.

Mentre inizialmente Renzi aveva parlato di un rimborso selettivo e per giunta in tempi non immediati, successivamente ha ritenuto necessario stilare una norma che stabilisse a chi spettasse il rimborso e in che tempi. Da qui il cosiddetto bonus Poletti, che in base all’assegno pensionistico stabilisce quanto spetta a pensionato. Le ultime novità sul rimborso pensioni, infatti, riguardano proprio la tempistica, in quanto si potrebbe seguire la strada di un bonus da ricevere una tantum oppure quella di un bonus pensioni da ricevere una volta all’anno, di somma ovviamente più bassa.

Tale risarcimento non sarà comunque totale in quanto per rimborsare tutti i pensionati della somma di cui sono stati privati ci vorrebbero 11 miliardi di euro. Renzi invece ha a disposizione soltanto 2 miliardi, messi da parte in caso di povertà estrema.

Le novità, comunque, non sono finite qui e soprattutto non riguardano soltanto i già pensionati. Per chi desidera la pensione anticipata, c’è ancora speranza in quanto Renzi ha assicurato che i provvedimenti riguardanti la flessibilità in uscita rimangono in discussione e saranno chiariti all’interno della legge di stabilità 2015/2016. Ciò che è certo è che chi deciderà di andare in pensione anticipata molto probabilmente andrà incontro a penalizzazioni sull’assegno pensionistico.

Bonus pensioni Renzi e rimborsi Poletti, ecco quanto spetta a pensionato

Chi ha diritto al bonus pensioni sono tutti i pensionati che hanno come pensione minima 1443 €. Come accennato, le norme del bonus parlano di rimborso da riscuotere o una tantum oppure basato su somme annuali.

Il bonus pensioni da riscuotere una tantum si sviluppa così:

  • Chi percepisce un assegno pensionistico di 700 € lordi, riceverà ad agosto 750 €;
  • Chi percepisce un assegno di 200 €, riceverà 450 €;
  • Chi percepisce un assegno di 3200 €, non avrà diritto a nulla;

Il bonus da riscuotere annualmente, si sviluppa invece così:

  • Chi percepisce 700 €, riceverà 180 € all’anno;
  • Chi percepisce 200 €, riceverà 99 € all’anno;
  • Chi percepisce 700 €, riceverà 60 € all’anno;

Il bonus pensioni dovrebbe avere luogo a partire dal 1 agosto 2015.

Ecco come fare domanda all’INPS per chiedere la restituzione arretrati

Per usufruire del bonus pensioni è necessario sottoporre un’apposita domanda all’Inps per via telematica, tramite apposito PIN, oppure tramite CAF o consulente del lavoro.

Nell’oggetto della domanda andrà indicata la motivazione del rimborso, in questo caso la frase che fa riferimento preciso al diritto bonus pensionistico è la seguente: ricostruzione nella pensione in virtù dell’abrogazione dell’art. 24-comma 25- D.L. n.201 del 06.12.2011 con sentenza della Corte Costituzionale n. 70 del 30.04.2015.

Nel contenuto della domanda andranno inseriti tutti i dati che influiscono sulla pensione, quindi informazioni sul proprio reddito, sulla pensione, su eventuale matrimonio, su eventuale reddito del coniuge e relativa pensione. In aggiunta, bisognerà indicare dettagliatamente le coordinate bancarie utili al rimborso.

Se la risposta non dovesse pervenire entro 120 giorni o si riceve un rifiuto, si può avviare una procedura di ricorso amministrativo, mediante via telematica, CAF o consulente del lavoro, oppure un’azione legale da avviare presso la sezione lavoro del Tribunale del territorio di riferimento. Per quest’ultima procedura è necessaria l’assistenza legale.

Bonus pensioni e rimborso pensione visti dalla Federazione dei Lavoratori Pubblici – Flp

Pasquale Nardone

Pasquale Nardone

Abbiamo chiesto a Pasquale Nardone, della Federazione dei Lavoratori Pubblici, cosa ne pensasse del bonus pensioni e del rimborso delle pensioni e se sono già in atto dei ricorsi in tal senso.

La risposta è stata la seguente: “Con il bonus delle pensioni i pensionati sarebbero rimborsati, in media, del 30% di quanto spetterebbe loro. Dal momento che però la riforma delle pensioni della Fornero è stata dichiarata incostituzionale, per essere del tutto giusti bisognerebbe rimborsare del tutto i pensionati  che sono stati privati del denaro che a loro spettava.”

“All’interno della FLP ci siamo posti il problema riguardo una class action finalizzata ad avere il rimborso totale della somma ma dal momento che non c’è ancora un decreto preciso, nonostante quanto comunicato dai politici ai media, è meglio aspettare per capire come agire al meglio per via giudiziaria.

Bonus pensioni Renzi Poletti

Bonus pensioni Renzi Poletti

“Ci è stata già chiesta qualche informazione riguardante la procedura di ricorso per il rimborso delle pensioni, ma con l’assenza di un decreto legge di riferimento è impossibile parlare precisamente di cosa fare a riguardo“. – Conclude  Pasquale Nardone, della Federazione dei Lavoratori Pubblici –

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© Riproduzione Riservata
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Redazione Controcampus Controcampus è Il magazine più letto dai giovani su: Scuola, Università, Ricerca, Formazione, Lavoro. Controcampus nasce nell’ottobre 2001 con la missione di affiancare con la notizia e l’informazione, il mondo dell’istruzione e dell’università. Il suo cuore pulsante sono i giovani, menti libere e non compromesse da nessun interesse di parte. Il progetto è ambizioso e Controcampus cresce e si evolve arricchendo il proprio staff con nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus, ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico. 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Dalle origini al 2004 Controcampus nacque nel Settembre del 2001 quando Mario Di Stasi, allora studente della facoltà di giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Salerno, decise di fondare una rivista che offrisse la possibilità a tutti coloro che vivevano il campus campano di poter raccontare la loro vita universitaria, e ad altrettanta popolazione universitaria di conoscere notizie che li riguardassero. Il primo numero venne diffuso all’interno della sola Università di Salerno, nei corridoi, nelle aule e nei dipartimenti. Per il lancio vennero scelti i tre giorni nei quali si tenevano le elezioni universitarie per il rinnovo degli organi di rappresentanza studentesca. In quei giorni il fermento e la partecipazione alla vita universitaria era enorme, e l’idea fu proprio quella di arrivare ad un numero elevatissimo di persone. Controcampus riuscì a terminare le copie date in stampa nel giro di pochissime ore. Era un mensile. La foliazione era di 6 pagine, in due colori, stampate in 5.000 copie e ristampa di altre 5.000 copie (primo numero). Come sede del giornale fu scelto un luogo strategico, un posto che potesse essere d’aiuto a cercare fonti quanto più attendibili e giovani interessati alla scrittura ed all’ informazione universitaria. La prima redazione aveva sede presso il corridoio della facoltà di giurisprudenza, in un locale adibito in precedenza a magazzino ed allora in disuso. La redazione era quindi raccolta in un unico ambiente ed era composta da un gruppo di ragazzi, di studenti (oltre al direttore) interessati all’idea di avere uno spazio e la possibilità di informare ed essere informati. Le principali figure erano, oltre a Mario Di Stasi: Giovanni Acconciagioco, studente della facoltà di scienze della comunicazione Mario Ferrazzano, studente della facoltà di Lettere e Filosofia Il giornale veniva fatto stampare da una tipografia esterna nei pressi della stessa università di Salerno. Nei giorni successivi alla prima distribuzione, molte furono le persone che si avvicinarono al nuovo progetto universitario, chi per cercarne una copia, chi per poter partecipare attivamente. Stava per nascere un nuovo fenomeno mai conosciuto prima, Controcampus, “il periodico d’informazione universitaria”. “L’università gratis, quello che si può dire e quello che altrimenti non si sarebbe detto”, erano questi i primi slogan con cui si presentava il periodico, quasi a farne intendere e precisare la sua intenzione di università libera e senza privilegi, informazione a 360° senza censure. Il giornale, nei primi numeri, era composto da una copertina che raccoglieva le immagini (foto) più rappresentative del mese, un sommario e, a seguire, Campus Voci, la pagina del direttore. La quarta pagina ospitava l’intervista al corpo docente e o amministrativo (il primo numero aveva l’intervista al rettore uscente G. Donsi e al rettore in carica R. Pasquino). Nelle pagine successive era possibile leggere la cronaca universitaria. A seguire uno spazio dedicato all’arte (poesia e fumettistica). I caratteri erano stampati in corpo 10. Nel Marzo del 2002 avvenne un primo essenziale cambiamento: venne creato un vero e proprio staff di lavoro, il direttore si affianca a nuove figure: un caporedattore (Donatella Masiello) una segreteria di redazione (Enrico Stolfi), redattori fissi (Antonella Pacella, Mario Bove). Il periodico cambia l’impaginato e acquista il suo colore editoriale che lo accompagnerà per tutto il percorso: il blu. Viene creata una nuova testata che vede la dicitura Controcampus per esteso e per riflesso (specchiato), a voler significare che l’informazione che appare è quella che si riflette, quello che, se non fatto sapere da Controcampus, mai si sarebbe saputo (effetto specchiato della testata). La rivista viene stampa in una tipografia diversa dalla precedente, la redazione non aveva una tipografia propria, ma veniva impaginata (un nuovo e più accattivante impaginato) da grafici interni alla redazione. Aumentarono le pagine (24 pagine poi 28 poi 32) e alcune di queste per la prima volta vengono dedicate alla pubblicità. Viene aperta una nuova sede, questa volta di due stanze. Nel Maggio 2002 la tiratura cominciò a salire, fu l’anno in cui Mario Di Stasi ed il suo staff decisero di portare il giornale in edicola ad un prezzo simbolico di € 0,50. Il periodico era cosi diventato la voce ufficiale del campus salernitano, i temi erano sempre più scottanti e di attualità. Numero dopo numero l’obbiettivo era diventato non più e soltanto quello di informare della cronaca universitaria, ma anche quello di rompere tabù. Nel puntuale editoriale del direttore si poteva ascoltare la denuncia, la critica, la voce di migliaia di giovani, in un periodo storico che cominciava a portare allo scoperto i risultati di una cattiva gestione politica e amministrativa del Paese e mostrava i primi segni di una poi calzante crisi economica, sociale ed ideologica, dove i giovani venivano sempre più messi da parte. Disabilità, corruzione, baronato, droga, sessualità: sono questi alcuni dei temi che il periodico affronta. Nel 2003 il comune di Salerno viene colto da un improvviso “terremoto” politico a causa della questione sul registro delle unioni civili, “terremoto” che addirittura provoca le dimissioni dell’assessore Piero Cardalesi, favorevole ad una battaglia di civiltà (cit. corriere). Nello stesso periodo Controcampus manda in stampa, all’insaputa dell’accaduto, un numero con all’interno un’ inchiesta sulla omosessualità intitolata “dirselo senza paura” che vede in copertina due ragazze lesbiche. Il fatto giunge subito all’attenzione del caporedattore G. Boyano del corriere del mezzogiorno. È cosi che Controcampus entra nell’attenzione dei media, prima locali e poi nazionali. Nel 2003 Mario Di Stasi avverte nell’aria segnali di cambiamento sia della società che rispetto al periodico Controcampus. Pensa allora di investire ulteriormente sul progetto, in redazione erano presenti nuove figure: Ernesto Natella, Laura Muro, Emilio C. Bertelli, Antonio Palmieri. Il periodico aumenta le pagine, (44 pagine e poi 60 pagine), è stampato interamente a colori, la testata è disegnata più piccola e posizionata al lato sinistro della prima pagina. La redazione si trasferisce in una nuova sede, presso la palazzina E.di.su del campus di Salerno, questa volta per concessione dell’allora presidente dell’E.di.su, la Professoressa Caterina Miraglia che crede in Controcampus. Nello stesso anno Controcampus per la prima volta entra nel mondo del Web e a farne da padrino è Antonio Palmieri, allora studente della facoltà di Economia, giovane brillante negli studi e nelle sue capacità web. Crea un portale su piattaforma CMS realizzato in asp. È la nascita di www.controcampus.it e l’inizio di un percorso più grande. Controcampus è conosciuto in tutti gli atenei italiani, grazie al rapporto e collaborazione che si instaura con gli uffici stampa di ogni ateneo, grazie alla distribuzione del cartaceo ed alla nuova iniziativa manageriale di aprire sedi - redazioni in tutta Italia. Nel 2004 Mario Di Stasi, Antonio Palmieri, Emilio C. Bertelli e altri redattori del periodico controcampus vengono eletti rappresentanti di facoltà. Questo non permette di sporcare l’indirizzo e linea editoriale di Controcampus, che resta libera da condizionamenti di partito, ma offre la possibilità di poter accedere a finanziamenti provenienti dalla stessa Università degli Studi di Salerno che, insieme alla pubblicità, permettono di aumentare gli investimenti del gruppo editoriale. Ciò nonostante Controcampus rispetto alla concorrenza doveva contare solamente sulle proprie forze. La forza del giornale stava nella fiducia che i lettori avevano ormai riposto nel periodico. I redattori di Controcampus diventarono 15, le redazioni nelle varie università italiane aumentavano. Tutto questo faceva si che il periodico si consolidasse, diventando punto di riferimento informativo non soltanto più dei soli studenti ma anche di docenti, personale e politici, interessati a conoscere l’informazione universitaria. Gli stessi organi dell’istruzione quali Miur e Crui intrecciavano rapporti di collaborazione con il periodico. Dal 2005 al 2009 A partire dal 2005 Controcampus e www.controcampus.it ospitano delle rubriche fisse. Le principali sono: Università, la rubrica dedicata alle notizie istituzionali Uni Nord, Uni Centro e Uni Sud, rubriche dedicate alla cronaca universitaria Cominciano inoltre a prender piede informazioni di taglio più leggero come il gossip che anche nel contesto universitario interessa. La redazione di Controcampus intuisce che il gossip può permettergli di aumentare il numero di lettori e fedeli e nasce cosi da controcampus anche una iniziativa che sarà poi riproposta ogni anno, Elogio alla Bellezza, un concorso di bellezza che vede protagonisti studenti, docenti e personale amministrativo. Dal 2006 al 2009 la rivista si consolida ma la difficoltà di mantenete una tiratura nazionale si fa sentire anche per forza della crisi economia che investe il settore della carta stampata. Dal 2009 ad oggi Nel maggio del 2009 Mario Di Stasi, nel tentativo di voler superare qualsiasi rischio di chiusura del periodico e colto dall’interesse sempre maggiore dell’informazione sul web (web 2.0 ecc), decide di portare l’intero periodico sul web, abbandonando la produzione in stampa. Nasce un nuovo portale: www.controcampus.it su piattaforma francese Spip. Questo se da un lato presenta la forza di poter interessare e raggiungere un vastissimo pubblico (le indicizzazioni lo dimostrano), dall’altro lato presenta subito delle debolezze dovute alla cattiva programmazione dello stesso portale. Nel 2012 www.controcampus.it si rinnova totalmente, Mario Di Stasi porta con se un nuovo staff: Pasqualina Scalea (Caporedattore), Dora Della Sala (Vice Caporedattore), Antonietta Amato (segreteria di Redazione) Antonio Palmieri (Responsabile dell’area Web) Lucia Picardo (Area Marketing), Rosario Santitoro ( Area Commerciale). Ci sono nuovi responsabili di area, ciascuno dei quali è a capo di una redazione nelle diverse sedi dei principali Atenei Italiani: sono nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico. Nel 2013 www.controcampus.it si aplia, il portale d'informazione universitario, diventa un network. Una nuova edizione, non più un periodico ma un quotidiano anzi un notiziario in tempo reale. Nasce il Magazine Controcampus, nascono nuovi contenuti: scuola, università, ricerca, formazione e lavoro. Nascono ulteriori piattaforme collegate alla webzine, non solo informazione ma servizi come bacheche, appunti, ricerca lavoro e anche nuovi servizi sociali. 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