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Laureati Unitn nel rapporto Almalaurea 2015 sul profilo dei laureati

Redazione Controcampus 28 Maggio 2015
R. C.
21/11/2024

Università degli Studi di Trento - Il Rapporto 2015 sul Profilo dei laureati Unitn AlmaLaurea presenta il XVII Profilo dei laureati italiani al convegno “I laureati tra (im)mobilità sociale e mobilità territoriale”, all’Università di Milano Bicocca, il 28 maggio 2015.

Università degli Studi di Trento – Il Rapporto 2015 sul Profilo dei laureati Unitn

AlmaLaurea presenta il XVII Profilo dei laureati italiani al convegno “I laureati tra (im)mobilità sociale e mobilità territoriale”, all’Università di Milano Bicocca, il 28 maggio 2015.

I laureati Unitn del 2014, coinvolti nel XVII Profilo dei laureati, sono 3.440. Si tratta di 1.944 laureati di primo livello, 1.094 laureati nei percorsi magistrali biennali e 380 laureati a ciclo unico; i restanti sono laureati pre-riforma o del corso non riformato in Scienze della Formazione primaria. 

Il contesto nazionale. Provenienza geografica, tipo di diploma e riuscita negli studi universitari dei laureati Unitn 2014 

Grazie alla stretta collaborazione tra il Consorzio Interuniversitario AlmaLaurea e l’Iniziativa Stella, che ha recentemente portato all’ingresso di altre sei Università (Bergamo, Brescia, Milano Statale, Palermo, Pavia e Pisa) all’interno del sistema AlmaLaurea – che rappresenta oggi oltre il 90% dei laureati italiani – è possibile tracciare un sintetico quadro dei laureati italiani del 2014. Nello specifico, l’integrazione della documentazione raccolta, distintamente dalle due strutture, nel corso del 2014 riguarda circa 270mila laureati di 72 università italiane.

La quota di laureati Unitn di cittadinanza estera è complessivamente pari al 3,3%: 3,1% tra i triennali, 3% tra i magistrali a ciclo unico e 4% tra i magistrali biennali.

E’ in possesso di un diploma di tipo liceale (classico, scientifico e linguistico) il 64% dei laureati Unitn 2014. In particolare, è il 61% dei laureati di primo livello, l’82% dei magistrali a ciclo unico e il 64% dei magistrali biennali.

La riuscita negli studi è rilevata attraverso l’età alla laurea, il ritardo all’iscrizione, la durata e la regolarità negli studi, ma anche la votazione di laurea.

L’età media alla laurea, oggi pari a 26,4 anni per il complesso dei laureati Unitn, varia tra 25,3 anni per i laureati di primo livello e 26,9 anni per i magistrali a ciclo unico e 27,7 per i magistrali biennali.

Su tale risultato incide sicuramente il ritardo nell’iscrizione al percorso universitario, oggi più marcato rispetto a quanto non avvenisse prima dell’avvento della Riforma universitaria. Si iscrivono con almeno due anni di ritardo rispetto all’età canonica (fissata a 19 anni per i laureati di primo livello e a ciclo unico; 22 anni per quelli magistrali) 16 laureati di primo livello su cento; sono 8 su cento tra i colleghi a ciclo unico e 42 su cento tra i magistrali biennali.

Il Rapporto 2015 sul Profilo dei laureati Unitn: durata degli studi e ricerca del lavoro

La durata media degli studi per i laureati Unitn è pari a 4,6 anni: più nel dettaglio, è di 4,6 anni per i laureati di primo livello, 7,1 anni per i magistrali a ciclo unico e 2,8 per i magistrali biennali.

Su cento laureati Unitn, 45 terminano l’università in corso: in particolare, sono 44 laureati triennali, 34 laureati a ciclo unico e 54 magistrali.

Il voto medio di laurea è pari a 102,2; in particolare, è 99,4 per i laureati di primo livello, 103,8 per i magistrali a ciclo unico e 107,5 per i magistrali biennali.

Famiglia di origine, esperienze maturate nel corso degli studi, soddisfazione rispetto al corso concluso

Dal Rapporto, circoscritto ai 64 Atenei che aderiscono al Consorzio da almeno un anno, emerge che ancora oggi 71 giovani su cento portano per la prima volta il titolo in famiglia; nel dettaglio, sono 74 su cento tra i laureati di primo livello, 54 su cento fra quelli a ciclo unico e 69 su cento fra i laureati magistrali.

Proviene da fuori regione il 22% dei laureati (19% tra i triennali, 21% tra i laureati a ciclo unico e 26% tra i magistrali).

I laureati che hanno svolto tirocini riconosciuti dal proprio corso di studi sono pari al 57%. In particolare, sono il 60% dei laureati di primo livello; il 40% dei laureati magistrali a ciclo unico e il 57% dei laureati magistrali (70% considerando anche coloro che l’hanno svolta solo nel triennio).

Le esperienze di studio all’estero coinvolgono complessivamente il 12% dei laureati 2014: con programmi dell’Unione Europea (Erasmus in primo luogo), con altre esperienze riconosciute dal corso di studi o su iniziative personali. Le esperienze di studio all’estero riconosciute dal corso di laurea riguardano il 10% di tutti i laureati: il 7% del primo livello, il 15% dei magistrali a ciclo unico e il 13% dei laureati magistrali (quota che sale al 18% considerando anche coloro che le hanno svolte solo nel triennio).

Il 67% dei laureati 2014 ha svolto un’attività lavorativa durante gli studi universitari: è il 67% tra i laureati di primo livello, il 59% tra i magistrali a ciclo unico, il 69% tra i magistrali biennali.

Quanti, potendo tornare indietro, si iscriverebbero di nuovo all’Università? Conferma la scelta del corso e dell’Ateneo il 67% dei laureati italiani (64% per il primo livello, 65% per i magistrali a ciclo unico e 72% per i laureati magistrali). Una quota ulteriore si riscriverebbe alla stessa Università, ma cambiando corso: in particolare, è l’11% dei laureati di primo livello, il 7% dei magistrali a ciclo unico e il 6% dei laureati magistrali.

E dopo la laurea? Il 64% dei laureati intende proseguire gli studi. In particolare, si tratta del 77% fra i laureati di primo livello (soprattutto con l’iscrizione alla magistrale), il 66% fra i magistrali a ciclo unico e il 38% fra i laureati magistrali.

Nella lettura dei risultati di seguito riportati è importante sottolineare che molteplici sono i fattori che esercitano un effetto: l’offerta formativa dell’Ateneo, la diversa articolazione e organizzazione della didattica di ciascun corso di studio, il contesto socio-culturale di provenienza dei laureati e le esperienze maturate durante il corso degli studi universitari.

Il Profilo dei laureati dell’ateneo di Trento

Provenienza geografica, tipo di diploma e riuscita negli studi universitari dei laureati 2014

La quota di laureati di cittadinanza estera è complessivamente pari al 7,2%: 4,3% tra i triennali, 1,6% tra i magistrali a ciclo unico e 14,4% tra i magistrali biennali.

E’ in possesso di un diploma di tipo liceale (classico, scientifico e linguistico) il 58% dei laureati 2014. In particolare, è il 56% per i laureati di primo livello, il 76% per i magistrali a ciclo unico e il 55% per i magistrali biennali.

La riuscita negli studi è rilevata attraverso l’età alla laurea, il ritardo all’iscrizione, la durata e la regolarità negli studi, ma anche la votazione di laurea.

L’età media alla laurea, oggi pari a 25,7 anni per il complesso dei laureati, varia tra 24,5 anni per i laureati di primo livello e 26,4 anni per i magistrali a ciclo unico e 27,3 per i magistrali biennali.

Su tale risultato incide sicuramente il ritardo nell’iscrizione al percorso universitario, oggi più marcato rispetto a quanto non avvenisse prima dell’avvento della Riforma Universitaria. Si iscrivono con almeno due anni di ritardo rispetto all’età canonica (fissata a 19 anni per i laureati di primo livello e a ciclo unico; 22 anni per quelli magistrali) 11 laureati di primo livello su cento; sono 4 su cento tra i colleghi a ciclo unico e 37 su cento tra i magistrali biennali.

La durata media degli studi è pari a 4 anni: più nel dettaglio, è 4,1 anni per i laureati di primo livello, 6,7 anni per i magistrali a ciclo unico e 2,8 per i magistrali biennali.

Su cento laureati, 55 terminano l’università in corso: in particolare, sono 57 laureati triennali, 27 laureati a ciclo unico e 62 magistrali.

Il voto medio di laurea è pari a 100,5; in particolare, è 97,7 per i laureati di primo livello, 101,5 per i magistrali a ciclo unico e 105,4 per i magistrali biennali. 

Famiglia di origine, esperienze maturate nel corso degli studi, soddisfazione rispetto al corso concluso

Il contesto socio-familiare. Dal Rapporto emerge che ancora oggi 71 giovani su cento portano per la prima volta il titolo in famiglia: nel dettaglio sono 73 su cento tra i laureati di primo livello, 60 su centro fra i laureati a ciclo unico e 70 su cento fra i laureati magistrali.

Proviene da fuori regione il 45% dei laureati (44% tra i triennali, 63% tra i laureati a ciclo unico e 40% tra i magistrali).

I laureati che hanno svolto tirocini riconosciuti dal proprio corso di studi sono pari al 54%. In particolare, sono il 56% dei laureati di primo livello, il 19% dei laureati magistrali a ciclo unico e il 62% dei laureati magistrali (75% considerando anche coloro che l’hanno svolta solo nel triennio).

Le esperienze di studio all’estero coinvolgono complessivamente il 19% dei laureati 2014 dell’ateneo di Trento: con programmi dell’Unione Europea (Erasmus in primo luogo), con altre esperienze riconosciute dal corso di studi o su iniziative personali. Le esperienze di studio all’estero riconosciute dal corso di laurea riguardano il 16% di tutti i laureati: il 10% dei primo livello, il 32% dei magistrali a ciclo unico e il 21% dei laureati magistrali (quota che sale al 31% considerando anche coloro che le hanno svolte solo nel triennio).

Il lavoro durante gli studi. Il 73% dei  laureati Unitn ha svolto un’attività lavorativa durante gli studi universitari: è il 71% tra i laureati di primo livello, il 79% tra i magistrali a ciclo unico, il 74% tra i magistrali biennali.

La soddisfazione per l’esperienza universitaria. Quanti, potendo tornare indietro, si iscriverebbero di nuovo all’Università? Conferma la scelta del corso e dell’Ateneo il 73% dei laureati (73% per il primo livello, 70% per i magistrali a ciclo unico e 75% per i laureati magistrali). Una quota ulteriore si riscriverebbe allo stesso Ateneo, ma cambiando corso: in particolare è l’11% dei laureati di primo livello, il 10% dei magistrali a ciclo unico e il 7% dei laureati magistrali.

E dopo la laurea? Il 61% dei  laureati Unitn intende proseguire gli studi. In particolare, si tratta del 78% fra i laureati di primo livello (soprattutto con l’iscrizione alla magistrale), il 46% fra i magistrali a ciclo unico e il 33% fra i laureati magistrali.

© Riproduzione Riservata
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Redazione Controcampus Controcampus è Il magazine più letto dai giovani su: Scuola, Università, Ricerca, Formazione, Lavoro. Controcampus nasce nell’ottobre 2001 con la missione di affiancare con la notizia e l’informazione, il mondo dell’istruzione e dell’università. Il suo cuore pulsante sono i giovani, menti libere e non compromesse da nessun interesse di parte. Il progetto è ambizioso e Controcampus cresce e si evolve arricchendo il proprio staff con nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus, ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico. Il suo successo si riconosce da subito, principalmente in due fattori; i suoi ideatori, giovani e brillanti menti, capaci di percepire i bisogni dell’utenza, il riuscire ad essere dentro le notizie, di cogliere i fatti in diretta e con obiettività, di trasmetterli in tempo reale in modo sempre più semplice e capillare, grazie anche ai numerosi collaboratori in tutta Italia che si avvicinano al progetto. Nascono nuove redazioni all’interno dei diversi atenei italiani, dei soggetti sensibili al bisogno dell’utente finale, di chi vive l’università, un’esplosione di dinamismo e professionalità capace di diventare spunto di discussioni nell’università non solo tra gli studenti, ma anche tra dottorandi, docenti e personale amministrativo. Controcampus ha voglia di emergere. Abbattere le barriere che il cartaceo può creare. Si aprono cosi le frontiere per un nuovo e più ambizioso progetto, per nuovi investimenti che possano demolire le barriere che un giornale cartaceo può avere. Nasce Controcampus.it, primo portale di informazione universitaria e il trend degli accessi è in costante crescita, sia in assoluto che rispetto alla concorrenza (fonti Google Analytics). I numeri sono importanti e Controcampus si conquista spazi importanti su importanti organi d’informazione: dal Corriere ad altri mass media nazionale e locali, dalla Crui alla quasi totalità degli uffici stampa universitari, con i quali si crea un ottimo rapporto di partnership. Certo le difficoltà sono state sempre in agguato ma hanno generato all’interno della redazione la consapevolezza che esse non sono altro che delle opportunità da cogliere al volo per radicare il progetto Controcampus nel mondo dell’istruzione globale, non più solo università. Controcampus ha un proprio obiettivo: confermarsi come la principale fonte di informazione universitaria, diventando giorno dopo giorno, notizia dopo notizia un punto di riferimento per i giovani universitari, per i dottorandi, per i ricercatori, per i docenti che costituiscono il target di riferimento del portale. Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito, l’università gratis. L’università a portata di click è cosi che ci piace chiamarla. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza. Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria. Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei nostri lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. La Storia Controcampus è un periodico d’informazione universitaria, tra i primi per diffusione. Ha la sua sede principale a Salerno e molte altri sedi presso i principali atenei italiani. Una rivista con la denominazione Controcampus, fondata dal ventitreenne Mario Di Stasi nel 2001, fu pubblicata per la prima volta nel Ottobre 2001 con un numero 0. Il giornale nei primi anni di attività non riuscì a mantenere una costanza di pubblicazione. Nel 2002, raggiunta una minima possibilità economica, venne registrato al Tribunale di Salerno. Nel Settembre del 2004 ne seguì la registrazione ed integrazione della testata www.controcampus.it. Dalle origini al 2004 Controcampus nacque nel Settembre del 2001 quando Mario Di Stasi, allora studente della facoltà di giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Salerno, decise di fondare una rivista che offrisse la possibilità a tutti coloro che vivevano il campus campano di poter raccontare la loro vita universitaria, e ad altrettanta popolazione universitaria di conoscere notizie che li riguardassero. Il primo numero venne diffuso all’interno della sola Università di Salerno, nei corridoi, nelle aule e nei dipartimenti. Per il lancio vennero scelti i tre giorni nei quali si tenevano le elezioni universitarie per il rinnovo degli organi di rappresentanza studentesca. In quei giorni il fermento e la partecipazione alla vita universitaria era enorme, e l’idea fu proprio quella di arrivare ad un numero elevatissimo di persone. Controcampus riuscì a terminare le copie date in stampa nel giro di pochissime ore. Era un mensile. La foliazione era di 6 pagine, in due colori, stampate in 5.000 copie e ristampa di altre 5.000 copie (primo numero). Come sede del giornale fu scelto un luogo strategico, un posto che potesse essere d’aiuto a cercare fonti quanto più attendibili e giovani interessati alla scrittura ed all’ informazione universitaria. La prima redazione aveva sede presso il corridoio della facoltà di giurisprudenza, in un locale adibito in precedenza a magazzino ed allora in disuso. La redazione era quindi raccolta in un unico ambiente ed era composta da un gruppo di ragazzi, di studenti (oltre al direttore) interessati all’idea di avere uno spazio e la possibilità di informare ed essere informati. Le principali figure erano, oltre a Mario Di Stasi: Giovanni Acconciagioco, studente della facoltà di scienze della comunicazione Mario Ferrazzano, studente della facoltà di Lettere e Filosofia Il giornale veniva fatto stampare da una tipografia esterna nei pressi della stessa università di Salerno. Nei giorni successivi alla prima distribuzione, molte furono le persone che si avvicinarono al nuovo progetto universitario, chi per cercarne una copia, chi per poter partecipare attivamente. Stava per nascere un nuovo fenomeno mai conosciuto prima, Controcampus, “il periodico d’informazione universitaria”. “L’università gratis, quello che si può dire e quello che altrimenti non si sarebbe detto”, erano questi i primi slogan con cui si presentava il periodico, quasi a farne intendere e precisare la sua intenzione di università libera e senza privilegi, informazione a 360° senza censure. Il giornale, nei primi numeri, era composto da una copertina che raccoglieva le immagini (foto) più rappresentative del mese, un sommario e, a seguire, Campus Voci, la pagina del direttore. La quarta pagina ospitava l’intervista al corpo docente e o amministrativo (il primo numero aveva l’intervista al rettore uscente G. Donsi e al rettore in carica R. Pasquino). Nelle pagine successive era possibile leggere la cronaca universitaria. A seguire uno spazio dedicato all’arte (poesia e fumettistica). I caratteri erano stampati in corpo 10. Nel Marzo del 2002 avvenne un primo essenziale cambiamento: venne creato un vero e proprio staff di lavoro, il direttore si affianca a nuove figure: un caporedattore (Donatella Masiello) una segreteria di redazione (Enrico Stolfi), redattori fissi (Antonella Pacella, Mario Bove). Il periodico cambia l’impaginato e acquista il suo colore editoriale che lo accompagnerà per tutto il percorso: il blu. Viene creata una nuova testata che vede la dicitura Controcampus per esteso e per riflesso (specchiato), a voler significare che l’informazione che appare è quella che si riflette, quello che, se non fatto sapere da Controcampus, mai si sarebbe saputo (effetto specchiato della testata). La rivista viene stampa in una tipografia diversa dalla precedente, la redazione non aveva una tipografia propria, ma veniva impaginata (un nuovo e più accattivante impaginato) da grafici interni alla redazione. Aumentarono le pagine (24 pagine poi 28 poi 32) e alcune di queste per la prima volta vengono dedicate alla pubblicità. Viene aperta una nuova sede, questa volta di due stanze. Nel Maggio 2002 la tiratura cominciò a salire, fu l’anno in cui Mario Di Stasi ed il suo staff decisero di portare il giornale in edicola ad un prezzo simbolico di € 0,50. Il periodico era cosi diventato la voce ufficiale del campus salernitano, i temi erano sempre più scottanti e di attualità. Numero dopo numero l’obbiettivo era diventato non più e soltanto quello di informare della cronaca universitaria, ma anche quello di rompere tabù. Nel puntuale editoriale del direttore si poteva ascoltare la denuncia, la critica, la voce di migliaia di giovani, in un periodo storico che cominciava a portare allo scoperto i risultati di una cattiva gestione politica e amministrativa del Paese e mostrava i primi segni di una poi calzante crisi economica, sociale ed ideologica, dove i giovani venivano sempre più messi da parte. Disabilità, corruzione, baronato, droga, sessualità: sono questi alcuni dei temi che il periodico affronta. Nel 2003 il comune di Salerno viene colto da un improvviso “terremoto” politico a causa della questione sul registro delle unioni civili, “terremoto” che addirittura provoca le dimissioni dell’assessore Piero Cardalesi, favorevole ad una battaglia di civiltà (cit. corriere). Nello stesso periodo Controcampus manda in stampa, all’insaputa dell’accaduto, un numero con all’interno un’ inchiesta sulla omosessualità intitolata “dirselo senza paura” che vede in copertina due ragazze lesbiche. Il fatto giunge subito all’attenzione del caporedattore G. Boyano del corriere del mezzogiorno. È cosi che Controcampus entra nell’attenzione dei media, prima locali e poi nazionali. Nel 2003 Mario Di Stasi avverte nell’aria segnali di cambiamento sia della società che rispetto al periodico Controcampus. Pensa allora di investire ulteriormente sul progetto, in redazione erano presenti nuove figure: Ernesto Natella, Laura Muro, Emilio C. Bertelli, Antonio Palmieri. Il periodico aumenta le pagine, (44 pagine e poi 60 pagine), è stampato interamente a colori, la testata è disegnata più piccola e posizionata al lato sinistro della prima pagina. La redazione si trasferisce in una nuova sede, presso la palazzina E.di.su del campus di Salerno, questa volta per concessione dell’allora presidente dell’E.di.su, la Professoressa Caterina Miraglia che crede in Controcampus. Nello stesso anno Controcampus per la prima volta entra nel mondo del Web e a farne da padrino è Antonio Palmieri, allora studente della facoltà di Economia, giovane brillante negli studi e nelle sue capacità web. Crea un portale su piattaforma CMS realizzato in asp. È la nascita di www.controcampus.it e l’inizio di un percorso più grande. Controcampus è conosciuto in tutti gli atenei italiani, grazie al rapporto e collaborazione che si instaura con gli uffici stampa di ogni ateneo, grazie alla distribuzione del cartaceo ed alla nuova iniziativa manageriale di aprire sedi - redazioni in tutta Italia. Nel 2004 Mario Di Stasi, Antonio Palmieri, Emilio C. Bertelli e altri redattori del periodico controcampus vengono eletti rappresentanti di facoltà. Questo non permette di sporcare l’indirizzo e linea editoriale di Controcampus, che resta libera da condizionamenti di partito, ma offre la possibilità di poter accedere a finanziamenti provenienti dalla stessa Università degli Studi di Salerno che, insieme alla pubblicità, permettono di aumentare gli investimenti del gruppo editoriale. Ciò nonostante Controcampus rispetto alla concorrenza doveva contare solamente sulle proprie forze. La forza del giornale stava nella fiducia che i lettori avevano ormai riposto nel periodico. I redattori di Controcampus diventarono 15, le redazioni nelle varie università italiane aumentavano. Tutto questo faceva si che il periodico si consolidasse, diventando punto di riferimento informativo non soltanto più dei soli studenti ma anche di docenti, personale e politici, interessati a conoscere l’informazione universitaria. Gli stessi organi dell’istruzione quali Miur e Crui intrecciavano rapporti di collaborazione con il periodico. Dal 2005 al 2009 A partire dal 2005 Controcampus e www.controcampus.it ospitano delle rubriche fisse. Le principali sono: Università, la rubrica dedicata alle notizie istituzionali Uni Nord, Uni Centro e Uni Sud, rubriche dedicate alla cronaca universitaria Cominciano inoltre a prender piede informazioni di taglio più leggero come il gossip che anche nel contesto universitario interessa. La redazione di Controcampus intuisce che il gossip può permettergli di aumentare il numero di lettori e fedeli e nasce cosi da controcampus anche una iniziativa che sarà poi riproposta ogni anno, Elogio alla Bellezza, un concorso di bellezza che vede protagonisti studenti, docenti e personale amministrativo. Dal 2006 al 2009 la rivista si consolida ma la difficoltà di mantenete una tiratura nazionale si fa sentire anche per forza della crisi economia che investe il settore della carta stampata. Dal 2009 ad oggi Nel maggio del 2009 Mario Di Stasi, nel tentativo di voler superare qualsiasi rischio di chiusura del periodico e colto dall’interesse sempre maggiore dell’informazione sul web (web 2.0 ecc), decide di portare l’intero periodico sul web, abbandonando la produzione in stampa. Nasce un nuovo portale: www.controcampus.it su piattaforma francese Spip. Questo se da un lato presenta la forza di poter interessare e raggiungere un vastissimo pubblico (le indicizzazioni lo dimostrano), dall’altro lato presenta subito delle debolezze dovute alla cattiva programmazione dello stesso portale. Nel 2012 www.controcampus.it si rinnova totalmente, Mario Di Stasi porta con se un nuovo staff: Pasqualina Scalea (Caporedattore), Dora Della Sala (Vice Caporedattore), Antonietta Amato (segreteria di Redazione) Antonio Palmieri (Responsabile dell’area Web) Lucia Picardo (Area Marketing), Rosario Santitoro ( Area Commerciale). Ci sono nuovi responsabili di area, ciascuno dei quali è a capo di una redazione nelle diverse sedi dei principali Atenei Italiani: sono nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico. Nel 2013 www.controcampus.it si aplia, il portale d'informazione universitario, diventa un network. Una nuova edizione, non più un periodico ma un quotidiano anzi un notiziario in tempo reale. Nasce il Magazine Controcampus, nascono nuovi contenuti: scuola, università, ricerca, formazione e lavoro. Nascono ulteriori piattaforme collegate alla webzine, non solo informazione ma servizi come bacheche, appunti, ricerca lavoro e anche nuovi servizi sociali. Certo le difficoltà sono state sempre in agguato ma hanno generato all’interno della redazione la consapevolezza che esse non sono altro che delle opportunità da cogliere al volo per radicare il progetto Controcampus nel mondo dell’istruzione globale, non più solo università. Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza. Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria. Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. Leggi tutto