News risultati ed esami avvocato e abilitazione all’estero: risultati per corte d’appello, elenco nomi ammessi, date parte orale con lettera estratta e l’alternativa degli esami avvocato all’estero.
Sono quasi terminate le pubblicazioni degli esiti esame avvocato 2014-2015 prove scritte: ultime Corti di Appello a dover pubblicare i risultati degli esami per avvocato sono Trento, corretta dalla CdA di Caltanissetta; Messina, corretta a Perugia; la Corte d’Appello di Brescia, corretta a Lecce; la Cda di Cagliari, ed in fine sono stati pubblicati elenco nomi ammessi all’orale della corte d’appello di Napoli.
Diversamente sono stati pubblicati i risultati esame avvocato 2014-2015 della Corte di Appello di di Venezia, la cui correzione avveniva presso Corte d’Appello di Bologna; noti anche i nomi degli ammessi all’orale esame avvocato 2014 CdA L’Aquila, corretta da Genova; come pure ecco i risultati di Torino, corretta dalla commissione di Corte d’Appello di Bari.
Pubblicati i risultati esame d’avvocato a Trieste, dove la data della prova orale è fissata per il 16 luglio, lettera sorteggiata è la D; elenco nomi ammessi all’orale dalla corte di appello di Catania, lettera sorteggiata L; e ancora lista ammessi all’orale esame di avvocato a Salerno, lettera estratta per la prova orale la V.
Corrette le prove scritte e pubblicati i risultati esame avvocato 2014-2015 della Corte di Appello di Campobasso, lettera estratta è la U e data orali in pre-appello il 13 luglio 2015.
Si conoscono da più di una settimana anche gli esiti esame avvocato 2014-2015 di Roma, corretta da Milano; come anche i risultati e nomi delle aspiranti toghe di Firenze e di Catanzaro.
Anche quest’anno, come le indiscrezioni esame avvoccato 2014-2015 avevano previsto, al Sud si confermano percentuali ammessi all’orale basse: è il caso dei risultati esame avvocato 2014-2015 a Potenza, corretta dalla Corte di Appello di Ancona, e di Palermo e Reggio Calabria.
Un margine di ammissione così basso, non fa che alimentare un fenomeno in crescita nel silenzio del CNF e del Ministero della Giustizia: quello della richiesta dell’esame avvocato all’estero.
Risultati ed esami avvocato all’estero: come diventare avvocato in Spagna e Romania
Duro monito dell’Aiga sugli Esami avvocato: “la carenza di uniformità normativa nei percorsi universitari può generare concorrenza sleale fra gli avvocati professionisti.”
Si è svolto giovedì scorso a Biella, a Palazzo Gromo Losa, il convegno “Dagli avvocati in Europa all’avvocato europeo – L’accesso alla professione forense in Italia e in Europa”. Finalità dell’evento è analizzare l’attuale sistema di accesso alla professione forense nel nostro paese. L’Aiga ha quindi presentato il rapporto sulla condizione della professione di avvocato in Europa, evidenziando le divergenze normative esistenti fra i vari sistemi d’accesso europei.
“I laureati in giurisprudenza viaggiano in tutta Europa alla ricerca dell’esame avvocato più semplice che esista”. E’ questo il leitmotiv del report curato dai Dipartimenti Esperienze all’estero e Università dell’Associazione giovani avvocati. S tratta di un fenomeno in continua ascesa, le cui cause vanno ricercate, con molta probabilità, nell’assenza di normative che rendano uniformi i percorsi d’accesso alla professione forense. Secondo l’Aiga, la penuria d’uniformità tende a generare una concorrenza sleale fra i professionisti. A coronamento dei lavori, destinati, come detto, a far luce sull’inquietante fenomeno migratorio degli aspiranti avvocati italiani, è stato sottoscritto inoltre un documento solenne, “la Carta di Biella”, contenente alcune proposte di riforma.
Secondo il Presidente nazionale di Aiga, Avv. Nicoletta Giorgi: “Per invertire questa tendenza e battere la concorrenza sleale dobbiamo aprire la professione alle opportunità del mercato europeo, puntando al riconoscimento dell’avvocato europeo come nuova figura professionale. Serve uniformità per garantire davvero la libera circolazione dei professionisti in Europa”.
Dai risultati ed esami avvocato all’estero, alle scorciatoie europee
Diventare avvocato in Italia è un’impresa a dir poco intricata. Dai cinque (e passa) anni di studio ai 18 mesi di pratica presso lo studio di un dominus, fino a scalfire l’agognata abilitazione con il superamento dell’esame avvocato. Per diventare avvocato e potersi fregiare dell’ambìto titolo di libero professionista, infatti, è necessario essere in possesso di molteplici requisiti. Ciononostante, la toga continua a simboleggiare un traguardo bramato, da migliaia di aspiranti principi del foro.
C’è poi chi, dopo la laurea, sceglie di trasferirsi all’estero, in Spagna o in Romania, per conseguire l’agognata abilitazione. A rivelarlo è un dossier divulgato dal Consiglio Nazionale Forense (Cnf).
Secondo l’Ufficio Studi del Cnf il 92% degli iscritti nell’elenco degli avvocati stabiliti è di nazionalità italiana e, tra questi, l’83% ha conseguito l’abilitazione nella Penisola Iberica e il 4% in Romania. In totale, su 3759 Abogados e Avocat stabiliti, soltanto 307 non sarebbero italiani. Si tratta, come potrete ben immaginare, di un dato che fa riflettere.
Risultati ed esami avvocato all’estero: il punto dei candidati
Probabilmente, per due semplici ragioni. In primis, per via delle oggettive complessità strutturali e sostanziali degli esami avvocato italiani. E, in secundis, perché esiste una direttiva europea (Direttiva 98/5/CE recepita in Italia con il D. Lgs. 2 febbraio 2001 n. 96) che consente agli avvocati comunitari, cioè a coloro i quali abbiano conseguito il titolo all’estero, la possibilità di svolgere stabilmente la professione forense in ogni Paese dell’Unione Europea. Ne consegue, dunque, che un italiano in possesso di un’abilitazione spagnola o romena possa, in virtù della presente disciplina, recarsi nel proprio Paese d’origine per iscriversi all’elenco degli avvocati stabiliti.
Dopo aver esercitato in maniera effettiva e regolare la professione in Italia per 3 anni, infatti, l’abogado può chiedere al proprio Ordine: da un lato, la dispensa dalla prova attitudinale e, dall’altro, l’iscrizione all’Albo degli avvocati. In tal modo, dunque, decorsi tre anni, l’aspirante giurista può iniziare ad esercitare la propria professione, pur non avendo sostenuto alcun esame avvocato.
Risultati ed esami avvocato all’estero secondo il Consiglio Nazionale Forense
Secondo il Consiglio Nazionale Forense, però, questi comportamenti, finalizzati allo svolgimento delle prove relative all’esame avvocato all’estero, andrebbero a falsare la concorrenza tra avvocati nei Paesi Ue ed a mettere a rischio i diritti dei cittadini che si affidano a questi professionisti.
Per tale ragione il Cnf aveva presentato, circa un anno fa, con l’intento di accertare, definitivamente, la legittimità dei suindicati fenomeni (esami avvocato all’estero), un rinvio pregiudiziale alla Corte di Giustizia dell’Unione Europea.
Un ricorso che, a quanto pare, non sembra, però, essere stato accolto dai giudici lussemburghesi, i quali, al contrario, in una recente sentenza hanno chiarito che: “Un cittadino di uno Stato membro, in possesso di una laurea conseguita nel proprio Paese, che si rechi in un altro Stato membro al fine di acquisirvi il titolo di avvocato e faccia, in seguito, ritorno nel proprio paese per esercitarvi la professione di avvocato con il titolo professionale ottenuto nell’altro Stato membro, realizza uno degli obiettivi della direttiva e non commette abuso del diritto di stabilimento anche se l’intenzione è quella di godere di regole più favorevoli”.
Redazione Controcampus
Controcampus è Il magazine più letto dai giovani su: Scuola, Università, Ricerca, Formazione, Lavoro.
Controcampus nasce nell’ottobre 2001 con la missione di affiancare con la notizia e l’informazione, il mondo dell’istruzione e dell’università. Il suo cuore pulsante sono i giovani, menti libere e non compromesse da nessun interesse di parte.
Il progetto è ambizioso e Controcampus cresce e si evolve arricchendo il proprio staff con nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus, ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico.
Il suo successo si riconosce da subito, principalmente in due fattori; i suoi ideatori, giovani e brillanti menti, capaci di percepire i bisogni dell’utenza, il riuscire ad essere dentro le notizie, di cogliere i fatti in diretta e con obiettività, di trasmetterli in tempo reale in modo sempre più semplice e capillare, grazie anche ai numerosi collaboratori in tutta Italia che si avvicinano al progetto.
Nascono nuove redazioni all’interno dei diversi atenei italiani, dei soggetti sensibili al bisogno dell’utente finale, di chi vive l’università, un’esplosione di dinamismo e professionalità capace di diventare spunto di discussioni nell’università non solo tra gli studenti, ma anche tra dottorandi, docenti e personale amministrativo.
Controcampus ha voglia di emergere. Abbattere le barriere che il cartaceo può creare. Si aprono cosi le frontiere per un nuovo e più ambizioso progetto, per nuovi investimenti che possano demolire le barriere che un giornale cartaceo può avere. Nasce Controcampus.it, primo portale di informazione universitaria e il trend degli accessi è in costante crescita, sia in assoluto che rispetto alla concorrenza (fonti Google Analytics).
I numeri sono importanti e Controcampus si conquista spazi importanti su importanti organi d’informazione: dal Corriere ad altri mass media nazionale e locali, dalla Crui alla quasi totalità degli uffici stampa universitari, con i quali si crea un ottimo rapporto di partnership.
Certo le difficoltà sono state sempre in agguato ma hanno generato all’interno della redazione la consapevolezza che esse non sono altro che delle opportunità da cogliere al volo per radicare il progetto Controcampus nel mondo dell’istruzione globale, non più solo università.
Controcampus ha un proprio obiettivo: confermarsi come la principale fonte di informazione universitaria, diventando giorno dopo giorno, notizia dopo notizia un punto di riferimento per i giovani universitari, per i dottorandi, per i ricercatori, per i docenti che costituiscono il target di riferimento del portale.
Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito, l’università gratis. L’università a portata di click è cosi che ci piace chiamarla. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza.
Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria.
Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei nostri lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario.
La Storia
Controcampus è un periodico d’informazione universitaria, tra i primi per diffusione.
Ha la sua sede principale a Salerno e molte altri sedi presso i principali atenei italiani.
Una rivista con la denominazione Controcampus, fondata dal ventitreenne Mario Di Stasi nel 2001, fu pubblicata per la prima volta nel Ottobre 2001 con un numero 0. Il giornale nei primi anni di attività non riuscì a mantenere una costanza di pubblicazione. Nel 2002, raggiunta una minima possibilità economica, venne registrato al Tribunale di Salerno. Nel Settembre del 2004 ne seguì la registrazione ed integrazione della testata www.controcampus.it.
Dalle origini al 2004
Controcampus nacque nel Settembre del 2001 quando Mario Di Stasi, allora studente della facoltà di giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Salerno, decise di fondare una rivista che offrisse la possibilità a tutti coloro che vivevano il campus campano di poter raccontare la loro vita universitaria, e ad altrettanta popolazione universitaria di conoscere notizie che li riguardassero.
Il primo numero venne diffuso all’interno della sola Università di Salerno, nei corridoi, nelle aule e nei dipartimenti. Per il lancio vennero scelti i tre giorni nei quali si tenevano le elezioni universitarie per il rinnovo degli organi di rappresentanza studentesca. In quei giorni il fermento e la partecipazione alla vita universitaria era enorme, e l’idea fu proprio quella di arrivare ad un numero elevatissimo di persone. Controcampus riuscì a terminare le copie date in stampa nel giro di pochissime ore.
Era un mensile. La foliazione era di 6 pagine, in due colori, stampate in 5.000 copie e ristampa di altre 5.000 copie (primo numero). Come sede del giornale fu scelto un luogo strategico, un posto che potesse essere d’aiuto a cercare fonti quanto più attendibili e giovani interessati alla scrittura ed all’ informazione universitaria. La prima redazione aveva sede presso il corridoio della facoltà di giurisprudenza, in un locale adibito in precedenza a magazzino ed allora in disuso. La redazione era quindi raccolta in un unico ambiente ed era composta da un gruppo di ragazzi, di studenti (oltre al direttore) interessati all’idea di avere uno spazio e la possibilità di informare ed essere informati. Le principali figure erano, oltre a Mario Di Stasi:
Giovanni Acconciagioco, studente della facoltà di scienze della comunicazione
Mario Ferrazzano, studente della facoltà di Lettere e Filosofia
Il giornale veniva fatto stampare da una tipografia esterna nei pressi della stessa università di Salerno.
Nei giorni successivi alla prima distribuzione, molte furono le persone che si avvicinarono al nuovo progetto universitario, chi per cercarne una copia, chi per poter partecipare attivamente. Stava per nascere un nuovo fenomeno mai conosciuto prima, Controcampus, “il periodico d’informazione universitaria”. “L’università gratis, quello che si può dire e quello che altrimenti non si sarebbe detto”, erano questi i primi slogan con cui si presentava il periodico, quasi a farne intendere e precisare la sua intenzione di università libera e senza privilegi, informazione a 360° senza censure.
Il giornale, nei primi numeri, era composto da una copertina che raccoglieva le immagini (foto) più rappresentative del mese, un sommario e, a seguire, Campus Voci, la pagina del direttore. La quarta pagina ospitava l’intervista al corpo docente e o amministrativo (il primo numero aveva l’intervista al rettore uscente G. Donsi e al rettore in carica R. Pasquino). Nelle pagine successive era possibile leggere la cronaca universitaria. A seguire uno spazio dedicato all’arte (poesia e fumettistica). I caratteri erano stampati in corpo 10.
Nel Marzo del 2002 avvenne un primo essenziale cambiamento: venne creato un vero e proprio staff di lavoro, il direttore si affianca a nuove figure: un caporedattore (Donatella Masiello) una segreteria di redazione (Enrico Stolfi), redattori fissi (Antonella Pacella, Mario Bove). Il periodico cambia l’impaginato e acquista il suo colore editoriale che lo accompagnerà per tutto il percorso: il blu. Viene creata una nuova testata che vede la dicitura Controcampus per esteso e per riflesso (specchiato), a voler significare che l’informazione che appare è quella che si riflette, quello che, se non fatto sapere da Controcampus, mai si sarebbe saputo (effetto specchiato della testata). La rivista viene stampa in una tipografia diversa dalla precedente, la redazione non aveva una tipografia propria, ma veniva impaginata (un nuovo e più accattivante impaginato) da grafici interni alla redazione. Aumentarono le pagine (24 pagine poi 28 poi 32) e alcune di queste per la prima volta vengono dedicate alla pubblicità. Viene aperta una nuova sede, questa volta di due stanze.
Nel Maggio 2002 la tiratura cominciò a salire, fu l’anno in cui Mario Di Stasi ed il suo staff decisero di portare il giornale in edicola ad un prezzo simbolico di € 0,50.
Il periodico era cosi diventato la voce ufficiale del campus salernitano, i temi erano sempre più scottanti e di attualità. Numero dopo numero l’obbiettivo era diventato non più e soltanto quello di informare della cronaca universitaria, ma anche quello di rompere tabù. Nel puntuale editoriale del direttore si poteva ascoltare la denuncia, la critica, la voce di migliaia di giovani, in un periodo storico che cominciava a portare allo scoperto i risultati di una cattiva gestione politica e amministrativa del Paese e mostrava i primi segni di una poi calzante crisi economica, sociale ed ideologica, dove i giovani venivano sempre più messi da parte. Disabilità, corruzione, baronato, droga, sessualità: sono questi alcuni dei temi che il periodico affronta.
Nel 2003 il comune di Salerno viene colto da un improvviso “terremoto” politico a causa della questione sul registro delle unioni civili, “terremoto” che addirittura provoca le dimissioni dell’assessore Piero Cardalesi, favorevole ad una battaglia di civiltà (cit. corriere). Nello stesso periodo Controcampus manda in stampa, all’insaputa dell’accaduto, un numero con all’interno un’ inchiesta sulla omosessualità intitolata “dirselo senza paura” che vede in copertina due ragazze lesbiche. Il fatto giunge subito all’attenzione del caporedattore G. Boyano del corriere del mezzogiorno. È cosi che Controcampus entra nell’attenzione dei media, prima locali e poi nazionali.
Nel 2003 Mario Di Stasi avverte nell’aria segnali di cambiamento sia della società che rispetto al periodico Controcampus. Pensa allora di investire ulteriormente sul progetto, in redazione erano presenti nuove figure: Ernesto Natella, Laura Muro, Emilio C. Bertelli, Antonio Palmieri. Il periodico aumenta le pagine, (44 pagine e poi 60 pagine), è stampato interamente a colori, la testata è disegnata più piccola e posizionata al lato sinistro della prima pagina. La redazione si trasferisce in una nuova sede, presso la palazzina E.di.su del campus di Salerno, questa volta per concessione dell’allora presidente dell’E.di.su, la Professoressa Caterina Miraglia che crede in Controcampus. Nello stesso anno Controcampus per la prima volta entra nel mondo del Web e a farne da padrino è Antonio Palmieri, allora studente della facoltà di Economia, giovane brillante negli studi e nelle sue capacità web. Crea un portale su piattaforma CMS realizzato in asp.
È la nascita di www.controcampus.it e l’inizio di un percorso più grande. Controcampus è conosciuto in tutti gli atenei italiani, grazie al rapporto e collaborazione che si instaura con gli uffici stampa di ogni ateneo, grazie alla distribuzione del cartaceo ed alla nuova iniziativa manageriale di aprire sedi - redazioni in tutta Italia.
Nel 2004 Mario Di Stasi, Antonio Palmieri, Emilio C. Bertelli e altri redattori del periodico controcampus vengono eletti rappresentanti di facoltà. Questo non permette di sporcare l’indirizzo e linea editoriale di Controcampus, che resta libera da condizionamenti di partito, ma offre la possibilità di poter accedere a finanziamenti provenienti dalla stessa Università degli Studi di Salerno che, insieme alla pubblicità, permettono di aumentare gli investimenti del gruppo editoriale. Ciò nonostante Controcampus rispetto alla concorrenza doveva contare solamente sulle proprie forze.
La forza del giornale stava nella fiducia che i lettori avevano ormai riposto nel periodico. I redattori di Controcampus diventarono 15, le redazioni nelle varie università italiane aumentavano. Tutto questo faceva si che il periodico si consolidasse, diventando punto di riferimento informativo non soltanto più dei soli studenti ma anche di docenti, personale e politici, interessati a conoscere l’informazione universitaria. Gli stessi organi dell’istruzione quali Miur e Crui intrecciavano rapporti di collaborazione con il periodico.
Dal 2005 al 2009
A partire dal 2005 Controcampus e www.controcampus.it ospitano delle rubriche fisse. Le principali sono:
Università, la rubrica dedicata alle notizie istituzionali
Uni Nord, Uni Centro e Uni Sud, rubriche dedicate alla cronaca universitaria
Cominciano inoltre a prender piede informazioni di taglio più leggero come il gossip che anche nel contesto universitario interessa. La redazione di Controcampus intuisce che il gossip può permettergli di aumentare il numero di lettori e fedeli e nasce cosi da controcampus anche una iniziativa che sarà poi riproposta ogni anno, Elogio alla Bellezza, un concorso di bellezza che vede protagonisti studenti, docenti e personale amministrativo.
Dal 2006 al 2009 la rivista si consolida ma la difficoltà di mantenete una tiratura nazionale si fa sentire anche per forza della crisi economia che investe il settore della carta stampata.
Dal 2009 ad oggi
Nel maggio del 2009 Mario Di Stasi, nel tentativo di voler superare qualsiasi rischio di chiusura del periodico e colto dall’interesse sempre maggiore dell’informazione sul web (web 2.0 ecc), decide di portare l’intero periodico sul web, abbandonando la produzione in stampa. Nasce un nuovo portale: www.controcampus.it su piattaforma francese Spip. Questo se da un lato presenta la forza di poter interessare e raggiungere un vastissimo pubblico (le indicizzazioni lo dimostrano), dall’altro lato presenta subito delle debolezze dovute alla cattiva programmazione dello stesso portale.
Nel 2012 www.controcampus.it si rinnova totalmente, Mario Di Stasi porta con se un nuovo staff: Pasqualina Scalea (Caporedattore), Dora Della Sala (Vice Caporedattore), Antonietta Amato (segreteria di Redazione) Antonio Palmieri (Responsabile dell’area Web) Lucia Picardo (Area Marketing), Rosario Santitoro ( Area Commerciale). Ci sono nuovi responsabili di area, ciascuno dei quali è a capo di una redazione nelle diverse sedi dei principali Atenei Italiani: sono nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico.
Nel 2013 www.controcampus.it si aplia, il portale d'informazione universitario, diventa un network. Una nuova edizione, non più un periodico ma un quotidiano anzi un notiziario in tempo reale. Nasce il Magazine Controcampus, nascono nuovi contenuti: scuola, università, ricerca, formazione e lavoro. Nascono ulteriori piattaforme collegate alla webzine, non solo informazione ma servizi come bacheche, appunti, ricerca lavoro e anche nuovi servizi sociali.
Certo le difficoltà sono state sempre in agguato ma hanno generato all’interno della redazione la consapevolezza che esse non sono altro che delle opportunità da cogliere al volo per radicare il progetto Controcampus nel mondo dell’istruzione globale, non più solo università.
Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza.
Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria.
Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario.
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