Violenza sulle donne: Unitrento in Orange the World
R. C.
22/11/2024
Unitn si colora di arancione per appoggiare la campagna legata alla Giornata internazionale per l'Eliminazione della violenza sulle donne del 25 novembre
In programma una sfida sportiva tra aule e corridoi dell’Ateneo, un aperitivo pubblico e una conferenza sulle differenze di genere nello sport.
Le iniziative presentate oggi in conferenza stampa dalla prorettrice Barbara Poggio e dal delegato per lo Sport Paolo Bouquet insieme all’assessora provinciale Sara Ferrari
Mercoledì prossimo, 25 novembre, si celebra in tutto il mondo la Giornata internazionale per l’Eliminazione della Violenza sulle donne.
Una ricorrenza importante che invita i cittadini a interrogarsi su un tema di drammatica attualità e a mobilitarsi prendendo parte attiva nelle iniziative promosse dal 25 novembre al 10 dicembre dalla rete UNiTE to End Violence Against Women. Anche l’Università degli Studi di Trento ha deciso di aderire all’invito arrivato al CUS Trento così come agli altri centri universitari sportivi italiani con una serie di proposte rivolte sia alla comunità accademica, sia alla cittadinanza che oggi sono state presentate in conferenza stampa dalla prorettrice alle politiche di equità e diversità, Barbara Poggio e dal delegato di Ateneo per lo sport, Paolo Bouquet. Insieme a loro per testimoniare la vicinanza della Provincia autonoma di Trento – che proporrà una serie di altre iniziative sul tema su scala territoriale – anche l’assessora provinciale all’università e ricerca, politiche giovanili, pari opportunità, cooperazione allo sviluppo della Provincia autonoma di Trento, Sara Ferrari.
Orange the world: unitrento contro la violenza sulle donne
La manifestazione è stata annunciata già in questi giorni dall’affissione di striscioni colorati di arancione – il colore ufficiale della campagna – sugli edifici universitari con slogan contro la violenza sulle donne.
«L’Università di Trento – ha spiegato la prorettrice Barbara Poggio – è attualmente impegnata in un processo di cambiamento, mirato a promuovere l’equità e a valorizzare tutte le diversità presenti al suo interno, tra cui in particolare quella di genere. Un obiettivo che passa anche per il contrasto ad ogni forma di violenza di genere, all’interno, ma anche all’esterno, visto il ruolo pubblico dell’Università nell’educazione e nella formazione alla cittadinanza. Questa iniziativa, realizzata in sinergia con la rete sportiva universitaria, rappresenta un ulteriore passo in questa direzione».
«Come rete sportiva universitaria – ha commentato il delegato di Ateneo per lo sport, Paolo Bouquet – siamo orgogliosi di poter contribuire a portare l’attenzione su un tema così cruciale come quello della violenza sulle donne. Lo sport, nelle sue espressioni migliori, è rispetto, auto-controllo, accettazione di regole condivise. Per questo mi auguro che lo sport possa essere sempre più – anche in Ateneo – uno strumento per educare al rispetto e combattere ogni forma di violenza e discriminazione, in particolare verso le donne, che purtroppo troppo spesso sono ancora la parte più offesa della nostra società».
Dall’assessora provinciale Sara Ferrari – che mercoledì parteciperà alla manifestazione mettendosi in gioco in una squadra – un plauso all’iniziativa: «Il tema della violenza richiede un’attenzione costante, bisogna parlarne in contesti diversi e con linguaggi diversi. Accanto ai convegni e agli approfondimenti, al lavoro delle scuole e alle rappresentazioni teatrali, ben venga dunque anche un evento così originale come quello ideato dall’Università, che con un approccio più leggero, saprà raggiungere destinatari nuovi. Il fenomeno della violenza appartiene alla nostra comunità, si nasconde in essa e nei rapporti tra le persone. Lo sport è terreno su cui ancora si riscontrano discriminazioni di genere, che si traducono in un’incapacità di valorizzare le donne, con una conseguente perdita di valore per l’intera società. Per questo motivo è bene parlare di violenza sulle donne anche in contesti non seriosi, creando una socializzazione del tema che permette di contare su persone consapevoli che aiutino a sensibilizzare l’opinione pubblica su questo tema».
Programma giornate violenza sulle donne – Orange the World
La due giorni si aprirà mercoledì 25 con una giornata all’insegna dello sport e del divertimento. I dipartimenti dell’Ateneo ospiteranno una vera e propria sfida a squadre, composte da 4 a 7 persone a maggioranza (ma non totalità) femminile. A contrassegnarle sarà un indumento arancione, il colore simbolo della manifestazione internazionale. Prevista una serie di sfide itineranti in ciascuna delle sei strutture universitarie di Trento, prevedendo punti bonus per l’intervento di eventuali supporter da Rovereto.
Ma anche il tempo avrà il suo peso sul punteggio finale: i dettagli di ciascuna sfida sono stati svelati in queste ore: sfide a canestro, corse sul tapis roulant, staffette, tiro alla fune. Le diverse squadre, composte da personale dell’Ateneo ma aperte anche ai cittadini, avranno tempo dalle 9 di mattina alle 17 del pomeriggio per portare a termine le varie sfide, dando prova di averle sostenute postando foto o video su facebook e chiedendo per alcune sfide anche la collaborazione della cittadinanza (invitata a sua volta a indossare per l’occasione un qualche capo di colore arancione). Una corsa contro il tempo ma anche una gara che si scoprirà essere social, contesa contemporaneamente sul campo e online.
Allo scadere del tempo squadre e simpatizzanti saranno accolti nel giardino di Economia per un aperitivo pubblico che diventerà anche occasione di confronto sul tema grazie agli interventi della prorettrice Barbara Poggio e dell’assessora Sara Ferrari. La squadra vincitrice sarà annunciata il giorno successivo su facebook.
La premiazione si terrà nel corso del seminario “Donne e uomini nello sport. Differenze di genere nella pratica e nell’agonismo sportivo” in programma giovedì 26 novembre alle 17 nell’aula 5 del Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale (via Verdi, 26). A intervenire saranno ancora una volta la prorettrice Barbara Poggio insieme a Sandro Scarpitti, Tavolo per le pari opportunità nello sport, Gaia Tozzo, formatrice nel settore sportivo e Dody Nicolussi, ex azzurra di sci alpino, giornalista sportiva e allenatrice federale.
Tutte le iniziative promosse dall’Università di Trento si inseriscono nel percorso di sensibilizzazione indetto da UNiTE to End Violence Against Women dal 25 novembre al 10 dicembre, in occasione della Giornata internazionale per l’Eliminazione della Violenza sulle Donne. UN Women – Comitato Nazionale Italia ha invitato i Centri Sportivi Universitari di tutta Italia a mobilitarsi al suo fianco per prendere attivamente parte.
Obiettivo della campagna contro la violenza sulle donne: conciliare i temi della lotta contro tutte le forme di violenza di genere con il tema dello sport e dell’università, per sottolineare quanto i giovani siano fondamentali in questo processo di evoluzione culturale e nella presa di consapevolezza che un cambiamento è possibile.
Redazione Controcampus
Controcampus è Il magazine più letto dai giovani su: Scuola, Università, Ricerca, Formazione, Lavoro.
Controcampus nasce nell’ottobre 2001 con la missione di affiancare con la notizia e l’informazione, il mondo dell’istruzione e dell’università. Il suo cuore pulsante sono i giovani, menti libere e non compromesse da nessun interesse di parte.
Il progetto è ambizioso e Controcampus cresce e si evolve arricchendo il proprio staff con nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus, ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico.
Il suo successo si riconosce da subito, principalmente in due fattori; i suoi ideatori, giovani e brillanti menti, capaci di percepire i bisogni dell’utenza, il riuscire ad essere dentro le notizie, di cogliere i fatti in diretta e con obiettività, di trasmetterli in tempo reale in modo sempre più semplice e capillare, grazie anche ai numerosi collaboratori in tutta Italia che si avvicinano al progetto.
Nascono nuove redazioni all’interno dei diversi atenei italiani, dei soggetti sensibili al bisogno dell’utente finale, di chi vive l’università, un’esplosione di dinamismo e professionalità capace di diventare spunto di discussioni nell’università non solo tra gli studenti, ma anche tra dottorandi, docenti e personale amministrativo.
Controcampus ha voglia di emergere. Abbattere le barriere che il cartaceo può creare. Si aprono cosi le frontiere per un nuovo e più ambizioso progetto, per nuovi investimenti che possano demolire le barriere che un giornale cartaceo può avere. Nasce Controcampus.it, primo portale di informazione universitaria e il trend degli accessi è in costante crescita, sia in assoluto che rispetto alla concorrenza (fonti Google Analytics).
I numeri sono importanti e Controcampus si conquista spazi importanti su importanti organi d’informazione: dal Corriere ad altri mass media nazionale e locali, dalla Crui alla quasi totalità degli uffici stampa universitari, con i quali si crea un ottimo rapporto di partnership.
Certo le difficoltà sono state sempre in agguato ma hanno generato all’interno della redazione la consapevolezza che esse non sono altro che delle opportunità da cogliere al volo per radicare il progetto Controcampus nel mondo dell’istruzione globale, non più solo università.
Controcampus ha un proprio obiettivo: confermarsi come la principale fonte di informazione universitaria, diventando giorno dopo giorno, notizia dopo notizia un punto di riferimento per i giovani universitari, per i dottorandi, per i ricercatori, per i docenti che costituiscono il target di riferimento del portale.
Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito, l’università gratis. L’università a portata di click è cosi che ci piace chiamarla. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza.
Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria.
Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei nostri lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario.
La Storia
Controcampus è un periodico d’informazione universitaria, tra i primi per diffusione.
Ha la sua sede principale a Salerno e molte altri sedi presso i principali atenei italiani.
Una rivista con la denominazione Controcampus, fondata dal ventitreenne Mario Di Stasi nel 2001, fu pubblicata per la prima volta nel Ottobre 2001 con un numero 0. Il giornale nei primi anni di attività non riuscì a mantenere una costanza di pubblicazione. Nel 2002, raggiunta una minima possibilità economica, venne registrato al Tribunale di Salerno. Nel Settembre del 2004 ne seguì la registrazione ed integrazione della testata www.controcampus.it.
Dalle origini al 2004
Controcampus nacque nel Settembre del 2001 quando Mario Di Stasi, allora studente della facoltà di giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Salerno, decise di fondare una rivista che offrisse la possibilità a tutti coloro che vivevano il campus campano di poter raccontare la loro vita universitaria, e ad altrettanta popolazione universitaria di conoscere notizie che li riguardassero.
Il primo numero venne diffuso all’interno della sola Università di Salerno, nei corridoi, nelle aule e nei dipartimenti. Per il lancio vennero scelti i tre giorni nei quali si tenevano le elezioni universitarie per il rinnovo degli organi di rappresentanza studentesca. In quei giorni il fermento e la partecipazione alla vita universitaria era enorme, e l’idea fu proprio quella di arrivare ad un numero elevatissimo di persone. Controcampus riuscì a terminare le copie date in stampa nel giro di pochissime ore.
Era un mensile. La foliazione era di 6 pagine, in due colori, stampate in 5.000 copie e ristampa di altre 5.000 copie (primo numero). Come sede del giornale fu scelto un luogo strategico, un posto che potesse essere d’aiuto a cercare fonti quanto più attendibili e giovani interessati alla scrittura ed all’ informazione universitaria. La prima redazione aveva sede presso il corridoio della facoltà di giurisprudenza, in un locale adibito in precedenza a magazzino ed allora in disuso. La redazione era quindi raccolta in un unico ambiente ed era composta da un gruppo di ragazzi, di studenti (oltre al direttore) interessati all’idea di avere uno spazio e la possibilità di informare ed essere informati. Le principali figure erano, oltre a Mario Di Stasi:
Giovanni Acconciagioco, studente della facoltà di scienze della comunicazione
Mario Ferrazzano, studente della facoltà di Lettere e Filosofia
Il giornale veniva fatto stampare da una tipografia esterna nei pressi della stessa università di Salerno.
Nei giorni successivi alla prima distribuzione, molte furono le persone che si avvicinarono al nuovo progetto universitario, chi per cercarne una copia, chi per poter partecipare attivamente. Stava per nascere un nuovo fenomeno mai conosciuto prima, Controcampus, “il periodico d’informazione universitaria”. “L’università gratis, quello che si può dire e quello che altrimenti non si sarebbe detto”, erano questi i primi slogan con cui si presentava il periodico, quasi a farne intendere e precisare la sua intenzione di università libera e senza privilegi, informazione a 360° senza censure.
Il giornale, nei primi numeri, era composto da una copertina che raccoglieva le immagini (foto) più rappresentative del mese, un sommario e, a seguire, Campus Voci, la pagina del direttore. La quarta pagina ospitava l’intervista al corpo docente e o amministrativo (il primo numero aveva l’intervista al rettore uscente G. Donsi e al rettore in carica R. Pasquino). Nelle pagine successive era possibile leggere la cronaca universitaria. A seguire uno spazio dedicato all’arte (poesia e fumettistica). I caratteri erano stampati in corpo 10.
Nel Marzo del 2002 avvenne un primo essenziale cambiamento: venne creato un vero e proprio staff di lavoro, il direttore si affianca a nuove figure: un caporedattore (Donatella Masiello) una segreteria di redazione (Enrico Stolfi), redattori fissi (Antonella Pacella, Mario Bove). Il periodico cambia l’impaginato e acquista il suo colore editoriale che lo accompagnerà per tutto il percorso: il blu. Viene creata una nuova testata che vede la dicitura Controcampus per esteso e per riflesso (specchiato), a voler significare che l’informazione che appare è quella che si riflette, quello che, se non fatto sapere da Controcampus, mai si sarebbe saputo (effetto specchiato della testata). La rivista viene stampa in una tipografia diversa dalla precedente, la redazione non aveva una tipografia propria, ma veniva impaginata (un nuovo e più accattivante impaginato) da grafici interni alla redazione. Aumentarono le pagine (24 pagine poi 28 poi 32) e alcune di queste per la prima volta vengono dedicate alla pubblicità. Viene aperta una nuova sede, questa volta di due stanze.
Nel Maggio 2002 la tiratura cominciò a salire, fu l’anno in cui Mario Di Stasi ed il suo staff decisero di portare il giornale in edicola ad un prezzo simbolico di € 0,50.
Il periodico era cosi diventato la voce ufficiale del campus salernitano, i temi erano sempre più scottanti e di attualità. Numero dopo numero l’obbiettivo era diventato non più e soltanto quello di informare della cronaca universitaria, ma anche quello di rompere tabù. Nel puntuale editoriale del direttore si poteva ascoltare la denuncia, la critica, la voce di migliaia di giovani, in un periodo storico che cominciava a portare allo scoperto i risultati di una cattiva gestione politica e amministrativa del Paese e mostrava i primi segni di una poi calzante crisi economica, sociale ed ideologica, dove i giovani venivano sempre più messi da parte. Disabilità, corruzione, baronato, droga, sessualità: sono questi alcuni dei temi che il periodico affronta.
Nel 2003 il comune di Salerno viene colto da un improvviso “terremoto” politico a causa della questione sul registro delle unioni civili, “terremoto” che addirittura provoca le dimissioni dell’assessore Piero Cardalesi, favorevole ad una battaglia di civiltà (cit. corriere). Nello stesso periodo Controcampus manda in stampa, all’insaputa dell’accaduto, un numero con all’interno un’ inchiesta sulla omosessualità intitolata “dirselo senza paura” che vede in copertina due ragazze lesbiche. Il fatto giunge subito all’attenzione del caporedattore G. Boyano del corriere del mezzogiorno. È cosi che Controcampus entra nell’attenzione dei media, prima locali e poi nazionali.
Nel 2003 Mario Di Stasi avverte nell’aria segnali di cambiamento sia della società che rispetto al periodico Controcampus. Pensa allora di investire ulteriormente sul progetto, in redazione erano presenti nuove figure: Ernesto Natella, Laura Muro, Emilio C. Bertelli, Antonio Palmieri. Il periodico aumenta le pagine, (44 pagine e poi 60 pagine), è stampato interamente a colori, la testata è disegnata più piccola e posizionata al lato sinistro della prima pagina. La redazione si trasferisce in una nuova sede, presso la palazzina E.di.su del campus di Salerno, questa volta per concessione dell’allora presidente dell’E.di.su, la Professoressa Caterina Miraglia che crede in Controcampus. Nello stesso anno Controcampus per la prima volta entra nel mondo del Web e a farne da padrino è Antonio Palmieri, allora studente della facoltà di Economia, giovane brillante negli studi e nelle sue capacità web. Crea un portale su piattaforma CMS realizzato in asp.
È la nascita di www.controcampus.it e l’inizio di un percorso più grande. Controcampus è conosciuto in tutti gli atenei italiani, grazie al rapporto e collaborazione che si instaura con gli uffici stampa di ogni ateneo, grazie alla distribuzione del cartaceo ed alla nuova iniziativa manageriale di aprire sedi - redazioni in tutta Italia.
Nel 2004 Mario Di Stasi, Antonio Palmieri, Emilio C. Bertelli e altri redattori del periodico controcampus vengono eletti rappresentanti di facoltà. Questo non permette di sporcare l’indirizzo e linea editoriale di Controcampus, che resta libera da condizionamenti di partito, ma offre la possibilità di poter accedere a finanziamenti provenienti dalla stessa Università degli Studi di Salerno che, insieme alla pubblicità, permettono di aumentare gli investimenti del gruppo editoriale. Ciò nonostante Controcampus rispetto alla concorrenza doveva contare solamente sulle proprie forze.
La forza del giornale stava nella fiducia che i lettori avevano ormai riposto nel periodico. I redattori di Controcampus diventarono 15, le redazioni nelle varie università italiane aumentavano. Tutto questo faceva si che il periodico si consolidasse, diventando punto di riferimento informativo non soltanto più dei soli studenti ma anche di docenti, personale e politici, interessati a conoscere l’informazione universitaria. Gli stessi organi dell’istruzione quali Miur e Crui intrecciavano rapporti di collaborazione con il periodico.
Dal 2005 al 2009
A partire dal 2005 Controcampus e www.controcampus.it ospitano delle rubriche fisse. Le principali sono:
Università, la rubrica dedicata alle notizie istituzionali
Uni Nord, Uni Centro e Uni Sud, rubriche dedicate alla cronaca universitaria
Cominciano inoltre a prender piede informazioni di taglio più leggero come il gossip che anche nel contesto universitario interessa. La redazione di Controcampus intuisce che il gossip può permettergli di aumentare il numero di lettori e fedeli e nasce cosi da controcampus anche una iniziativa che sarà poi riproposta ogni anno, Elogio alla Bellezza, un concorso di bellezza che vede protagonisti studenti, docenti e personale amministrativo.
Dal 2006 al 2009 la rivista si consolida ma la difficoltà di mantenete una tiratura nazionale si fa sentire anche per forza della crisi economia che investe il settore della carta stampata.
Dal 2009 ad oggi
Nel maggio del 2009 Mario Di Stasi, nel tentativo di voler superare qualsiasi rischio di chiusura del periodico e colto dall’interesse sempre maggiore dell’informazione sul web (web 2.0 ecc), decide di portare l’intero periodico sul web, abbandonando la produzione in stampa. Nasce un nuovo portale: www.controcampus.it su piattaforma francese Spip. Questo se da un lato presenta la forza di poter interessare e raggiungere un vastissimo pubblico (le indicizzazioni lo dimostrano), dall’altro lato presenta subito delle debolezze dovute alla cattiva programmazione dello stesso portale.
Nel 2012 www.controcampus.it si rinnova totalmente, Mario Di Stasi porta con se un nuovo staff: Pasqualina Scalea (Caporedattore), Dora Della Sala (Vice Caporedattore), Antonietta Amato (segreteria di Redazione) Antonio Palmieri (Responsabile dell’area Web) Lucia Picardo (Area Marketing), Rosario Santitoro ( Area Commerciale). Ci sono nuovi responsabili di area, ciascuno dei quali è a capo di una redazione nelle diverse sedi dei principali Atenei Italiani: sono nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico.
Nel 2013 www.controcampus.it si aplia, il portale d'informazione universitario, diventa un network. Una nuova edizione, non più un periodico ma un quotidiano anzi un notiziario in tempo reale. Nasce il Magazine Controcampus, nascono nuovi contenuti: scuola, università, ricerca, formazione e lavoro. Nascono ulteriori piattaforme collegate alla webzine, non solo informazione ma servizi come bacheche, appunti, ricerca lavoro e anche nuovi servizi sociali.
Certo le difficoltà sono state sempre in agguato ma hanno generato all’interno della redazione la consapevolezza che esse non sono altro che delle opportunità da cogliere al volo per radicare il progetto Controcampus nel mondo dell’istruzione globale, non più solo università.
Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza.
Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria.
Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. Leggi tutto