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Elezioni comunali: ballottaggio Pisticci, Viviana Verri del M5S come la Raggi

R. C.
26/11/2024

News elezioni comunali 2016: dal ballottaggio a Pisticci comune lucano al perché il Movimento 5 Stelle è rinnovamento: Viviana Verri M5s, forza in comune con Virginia Raggi.

I risultati delle elezioni amministrative restituiscono un quadro politico nuovo del nostro Paese, grazie a nuove forze come il Movimento 5 Stelle. A dirlo è la candidata sindaco di Pisticci Viviana Verri: ecco chi è, breve biografia e programma  di un giovane avvocato ex studente fuori sede, rivolto ai giovani studenti, futuro del paese. Le votazioni 2016, nelle grandi città come nei piccoli comuni, danno un segnale di rinnovamento: lo dicono i ballottaggi che vedono contrapporsi forze nuove a quelle delle passate amministrazioni. E’ il caso delle elezioni comunali di Pisticci, dove domenica 19 giugno si vota per il ballottaggio tra Viviana Verri, Movimento 5 Stelle e Vito Anio Di Trani del Partito Democratico.

Ma a chi votare, si chiede la popolazione pisticcese, e cosa dicono i sondaggi politici a Pisticci? Un fatto è certo: le immagini della folla raccolta sotto il palco di sabato scorso nella frazione di Marconia, alla presenza di Alessandro Di Battista, comunicano desiderio di rinnovamento.

Dopo i risultati di domenica 5 giugno delle elezioni amministrative di Pisticci, con il ballottaggio del 19 giugno si saprà chi sarà il sindaco del bel paese della provincia di Matera.

Le elezioni comunali vedono contrapporsi la giovane candidata sindaco Viviana Verri del M5S (che ha raggiunto il 31,4% dei voti) e Vito Anio Di Tranio (27,57%), sindaco eletto già nel 2011. Il ballottaggio di Pisticci rappresenta per molti giovani anche un’occasione di riscatto, perché diversi punti del programma elettorale dell’Avvocato Verri sono proprio incentrati sulla valorizzazione del territorio per creare nuove occasioni di lavoro.

Contrastare la disoccupazione, uno dei principali problemi del paese, e favorire la creazione di nuove possibilità all’interno del proprio territorio, sono soltanto alcuni dei principali obiettivi dei candidati grillini, impegnati in questi giorni nella corsa elettorale.

Elezioni Comunali Pisticci: al ballottaggio la candidata sindaco Viviana Verri del M5S

I recenti scandali che hanno interessato la politica italiana non potevano passare inosservati ed il malcontento generale degli elettori si è manifestato anche attraverso il cosiddetto “voto di protesta”. Le elezioni amministrative 2016 hanno chiaramente espresso quanto sia profondo il dissenso dei cittadini nei confronti del Governo Renzi ed anche Comuni “virtuosi” come quello di Torino, la forza dell’opposizione ha preso il sopravvento.

I risultati delle elezioni comunali 2016 per il M5S rappresentano l’occasione che da tempo i grillini aspettavano. C’è chi insinua che, in realtà, le amministrative di Roma, ad esempio, non siano una reale vittoria per il M5S, perché le possibilità di sbagliare in una città devastata e complicatissima da governare sono elevate. Virginia Raggi è però sicura e determinata, grazie al suo gruppo di collaboratori ed esperti pronti a governare, desiderosi di mettersi in gioco e di rimboccarsi le maniche.

Queste nuove dinamiche politiche interessano Nord e Sud, senza alcuna distinzione tra grande città (come ad esempio, Roma con Virginia Raggi) e Comuni più piccoli (Viviana Verri a Pisticci).

Il ballottaggio di Pisticci è solo un’altra manifestazione della volontà dei Lucani di iniziare a dare una svolta decisiva alla loro regione. Già con iI risultato del referendum sulle trivellazioni, dove solo la Basilicata ha raggiunto il quorum, era chiaro che qualcosa stava iniziando a cambiare. Le vecchie amministrazioni hanno lasciato un malcontento tale da indurre i cittadini a voler cambiare pagina una volta per tutte, e di non voler più dare seguito a promesse mai mantenute.

Le elezioni Comunali 2016 di Pisticci rappresentano una grande opportunità anche per il Movimento Cinque Stelle, che non si è lasciato scappare l’occasione di aprire un confronto con gli elettori. Alessandro Di Battista, esponente del M5S, sabato 11 giugno 2016 è intervenuto in Piazza Elettra a Marconia, frazione di Pisticci, per sostenere la giovane candidata sindaco Viviana Verri. Un confronto che ha significato molto per i cittadini di un paese del profondo Sud, le cui richieste troppo spesso restano inascoltate, o devono sottostare alla logica dei poteri forti come quelli che regalano le estrazioni petrolifere.

Ecco chi è Viviana Verri, candidata sindaco, elezioni comunali di Pisticci

La sicurezza di Alessandro Di Battista del Movimento 5 Stelle ha acceso l’entusiasmo dei cittadini, ma l’esperienza ha ormai insegnato a tutti che è facile dire “rottamazione”, mentre è un po’ più complicato metterla in pratica.

Abbiamo quindi rivolto alcune domande all’Avvocato Viviana Verri per provare a conoscere meglio le nuove proposte che si oppongono alle vecchie amministrazioni.

Chi è Viviana Verri, candidata sindaco delle elezioni comunali 2016 con il Movimento 5 Stelle ed impegnata nel ballottaggio di domenica 19 giugno?

“Sono un avvocato, ho 30 anni, ho studiato a Roma e ho lavorato lì diversi anni. Sono poi tornata al mio paese, perchè credo che il mio paese sia bello e ricco di risorse, che ha però bisogno che queste risorse siano valorizzate adeguatamente. Credo che la prima risorsa  siamo proprio noi: noi che lo viviamo, noi che crediamo che possa svilupparsi ancora. Quindi il mio grande sogno è proprio questo: riprendere in mano Pisticci alle prossime elezioni comunali e condurlo verso un destino migliore di quello al quale sembra attualmente avviato.”

In merito alle accuse che rivolgono a Lei e al suo gruppo di non avere esperienza, secondo Lei qual è l’esperienza che serve in politica per governare?

“Secondo me per governare in politica e, ovviamente anche nel nostro paese, serve innanzitutto la competenza.  Bisogna essere competenti soprattutto negli ambiti più rilevanti degli aspetti del vivere. L’esperienza certamente è un valore aggiunto, un valore importante, ma da sola non basta. L’esperienza ci ha portato anche ai risultati che abbiamo oggi, che certamente non sono vantaggiosi per il nostro paese.  Quindi io penso che appellarsi alla mia mancanza di esperienza nasconda in realtà una mancanza di argomenti diversi per attaccarmi, e che quindi si sono attaccati con tutte le forze a questo. Certamente non abbiamo una grande esperienza politica, ma abbiamo competenze, esperienze di vita perché abbiamo studiato, lavorato, vissuto fuori casa. Ognuno di noi nel nostro gruppo ha diverse professionalità, e le metteremo tutte a servizio del nostro paese, qualora diventassimo la nuova amministrazione.”

Insieme alla mancanza di esperienza, un’altra accusa che viene rivolta al Movimento 5 Stelle, a livello nazionale e locale, è quella di essere una forza indipendente che non fa accordi. Qualora dovesse essere eletta alle elezioni comunali di Pisticci, come pensa di preservare una maggioranza per poter continuare poi la sua amministrazione?

“Io penso di poter preservare la nostra maggioranza proprio per questo. Il fatto di non avere alleanze, accordi politici, per me non è un punto di debolezza, ma un punto di forza, perché il gruppo che abbiamo costruito in questi anni e mesi di lavoro è un gruppo solido, che crede nello stesso progetto politico. E proprio il fatto di non aver fatto alleanze ci permette di non scendere a compromessi, qualora dovessimo vincere le elezioni comunali di Pisticci. Poi, quando si va ad amministrare, si apre un dialogo con altre forze su progetti concreti, non su cariche e su alleanze politiche. Noi siamo d’accordo sulla convergenza su progetti utili per Pisticci, non cerchiamo alleati e compromessi.”

Per governare, però, ci vogliono i numeri, altrimenti il rischio è che possa cadere il Governo e quindi si possano creare altre situazioni di disagio in un’Italia che è già stata devastata dalle recenti vicissitudini politiche. Come pensate di ovviare a questo problema che potrebbe interessare anche le città più grandi come Roma e Torino, dove Raggi ed Appendino sono state chiamate a garantire una certa stabilità?

“In realtà i numeri ce li abbiamo, le maggioranza ci sono e sono state fatte anche delle proiezioni politiche sulle possibili maggioranze, sia nel mio caso che per l’altro candidato alle elezioni comunali di Pisticci. Questo è un altro falso mito, perché abbiamo il numero di consiglieri necessari per governare. Non siamo a rischio più di quanto non lo siano gli altri, anzi, forse lo siamo di meno perché esiste un solo ed unico progetto. Se poi maggioranza significa avere tanti candidati disponibili per rinforzare il consiglio, si, loro hanno più candidati, avendo liste anche maggiori. Ma noi abbiamo dalla nostra parte una maggiore coerenza e visione d’insieme, quindi io penso che la forza noi ce l’abbiamo, e che non sia data dai numeri, ma dalla coesione su un progetto politico ben chiaro e preciso.”

Da un decennio a questa parte i giovani del Sud scappano dalla loro terra perché non hanno interlocutori e possibilità sulle quali investire. Il Sud sta invecchiando e necessita di vigore e nuova linfa. Lei è una giovane professionista, se diventasse sindaco di Pisticci alle prossime elezioni comunali, pensa sia importante far rimpatriare i giovani? Se si, come intende riuscirci? 

“Dobbiamo valorizzare il vostro territorio, fare in modo che torni a rivivere, potenziando al massimo le sue risorse maggiori. Agricoltura, turismo, e tutte le bellezze naturali e artistiche del nostro paese sono in completo abbandono proprio per la mancanza di una progettualità e di una visione d’insieme. Non c’è una vera idea sulla direzione che dobbiamo dare al nostro paese. Noi vogliamo lavorare per costruire questo dopo le elezioni comunali di Pisticci, con una visione d’insieme nuova per il paese, e che vada nella direzione di uno sviluppo coerente con le sue potenzialità”.

Foto candidati M5s elezioni comunali Pisticci

“Riteniamo che questo sia l’unico modo per farlo ritornare a camminare, anzi a correre, e per richiamare a casa tutta quella generazione di giovani, che poi è la mia, che è andata via. Io a questo ricatto non ci sto, io non voglio andar via da qui, anzi, voglio veder ritornare i miei coetanei. Questo sarà il nostro maggiore impegno e anche la sfida più grande della futura amministrazione, qualunque essa sia.” – Conclude Viviana Verri –

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Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei nostri lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. La Storia Controcampus è un periodico d’informazione universitaria, tra i primi per diffusione. Ha la sua sede principale a Salerno e molte altri sedi presso i principali atenei italiani. Una rivista con la denominazione Controcampus, fondata dal ventitreenne Mario Di Stasi nel 2001, fu pubblicata per la prima volta nel Ottobre 2001 con un numero 0. Il giornale nei primi anni di attività non riuscì a mantenere una costanza di pubblicazione. Nel 2002, raggiunta una minima possibilità economica, venne registrato al Tribunale di Salerno. Nel Settembre del 2004 ne seguì la registrazione ed integrazione della testata www.controcampus.it. Dalle origini al 2004 Controcampus nacque nel Settembre del 2001 quando Mario Di Stasi, allora studente della facoltà di giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Salerno, decise di fondare una rivista che offrisse la possibilità a tutti coloro che vivevano il campus campano di poter raccontare la loro vita universitaria, e ad altrettanta popolazione universitaria di conoscere notizie che li riguardassero. Il primo numero venne diffuso all’interno della sola Università di Salerno, nei corridoi, nelle aule e nei dipartimenti. Per il lancio vennero scelti i tre giorni nei quali si tenevano le elezioni universitarie per il rinnovo degli organi di rappresentanza studentesca. In quei giorni il fermento e la partecipazione alla vita universitaria era enorme, e l’idea fu proprio quella di arrivare ad un numero elevatissimo di persone. Controcampus riuscì a terminare le copie date in stampa nel giro di pochissime ore. Era un mensile. La foliazione era di 6 pagine, in due colori, stampate in 5.000 copie e ristampa di altre 5.000 copie (primo numero). Come sede del giornale fu scelto un luogo strategico, un posto che potesse essere d’aiuto a cercare fonti quanto più attendibili e giovani interessati alla scrittura ed all’ informazione universitaria. La prima redazione aveva sede presso il corridoio della facoltà di giurisprudenza, in un locale adibito in precedenza a magazzino ed allora in disuso. La redazione era quindi raccolta in un unico ambiente ed era composta da un gruppo di ragazzi, di studenti (oltre al direttore) interessati all’idea di avere uno spazio e la possibilità di informare ed essere informati. Le principali figure erano, oltre a Mario Di Stasi: Giovanni Acconciagioco, studente della facoltà di scienze della comunicazione Mario Ferrazzano, studente della facoltà di Lettere e Filosofia Il giornale veniva fatto stampare da una tipografia esterna nei pressi della stessa università di Salerno. Nei giorni successivi alla prima distribuzione, molte furono le persone che si avvicinarono al nuovo progetto universitario, chi per cercarne una copia, chi per poter partecipare attivamente. Stava per nascere un nuovo fenomeno mai conosciuto prima, Controcampus, “il periodico d’informazione universitaria”. “L’università gratis, quello che si può dire e quello che altrimenti non si sarebbe detto”, erano questi i primi slogan con cui si presentava il periodico, quasi a farne intendere e precisare la sua intenzione di università libera e senza privilegi, informazione a 360° senza censure. Il giornale, nei primi numeri, era composto da una copertina che raccoglieva le immagini (foto) più rappresentative del mese, un sommario e, a seguire, Campus Voci, la pagina del direttore. La quarta pagina ospitava l’intervista al corpo docente e o amministrativo (il primo numero aveva l’intervista al rettore uscente G. Donsi e al rettore in carica R. Pasquino). Nelle pagine successive era possibile leggere la cronaca universitaria. A seguire uno spazio dedicato all’arte (poesia e fumettistica). I caratteri erano stampati in corpo 10. Nel Marzo del 2002 avvenne un primo essenziale cambiamento: venne creato un vero e proprio staff di lavoro, il direttore si affianca a nuove figure: un caporedattore (Donatella Masiello) una segreteria di redazione (Enrico Stolfi), redattori fissi (Antonella Pacella, Mario Bove). Il periodico cambia l’impaginato e acquista il suo colore editoriale che lo accompagnerà per tutto il percorso: il blu. Viene creata una nuova testata che vede la dicitura Controcampus per esteso e per riflesso (specchiato), a voler significare che l’informazione che appare è quella che si riflette, quello che, se non fatto sapere da Controcampus, mai si sarebbe saputo (effetto specchiato della testata). La rivista viene stampa in una tipografia diversa dalla precedente, la redazione non aveva una tipografia propria, ma veniva impaginata (un nuovo e più accattivante impaginato) da grafici interni alla redazione. Aumentarono le pagine (24 pagine poi 28 poi 32) e alcune di queste per la prima volta vengono dedicate alla pubblicità. Viene aperta una nuova sede, questa volta di due stanze. Nel Maggio 2002 la tiratura cominciò a salire, fu l’anno in cui Mario Di Stasi ed il suo staff decisero di portare il giornale in edicola ad un prezzo simbolico di € 0,50. Il periodico era cosi diventato la voce ufficiale del campus salernitano, i temi erano sempre più scottanti e di attualità. Numero dopo numero l’obbiettivo era diventato non più e soltanto quello di informare della cronaca universitaria, ma anche quello di rompere tabù. Nel puntuale editoriale del direttore si poteva ascoltare la denuncia, la critica, la voce di migliaia di giovani, in un periodo storico che cominciava a portare allo scoperto i risultati di una cattiva gestione politica e amministrativa del Paese e mostrava i primi segni di una poi calzante crisi economica, sociale ed ideologica, dove i giovani venivano sempre più messi da parte. Disabilità, corruzione, baronato, droga, sessualità: sono questi alcuni dei temi che il periodico affronta. Nel 2003 il comune di Salerno viene colto da un improvviso “terremoto” politico a causa della questione sul registro delle unioni civili, “terremoto” che addirittura provoca le dimissioni dell’assessore Piero Cardalesi, favorevole ad una battaglia di civiltà (cit. corriere). Nello stesso periodo Controcampus manda in stampa, all’insaputa dell’accaduto, un numero con all’interno un’ inchiesta sulla omosessualità intitolata “dirselo senza paura” che vede in copertina due ragazze lesbiche. Il fatto giunge subito all’attenzione del caporedattore G. Boyano del corriere del mezzogiorno. È cosi che Controcampus entra nell’attenzione dei media, prima locali e poi nazionali. Nel 2003 Mario Di Stasi avverte nell’aria segnali di cambiamento sia della società che rispetto al periodico Controcampus. Pensa allora di investire ulteriormente sul progetto, in redazione erano presenti nuove figure: Ernesto Natella, Laura Muro, Emilio C. Bertelli, Antonio Palmieri. Il periodico aumenta le pagine, (44 pagine e poi 60 pagine), è stampato interamente a colori, la testata è disegnata più piccola e posizionata al lato sinistro della prima pagina. La redazione si trasferisce in una nuova sede, presso la palazzina E.di.su del campus di Salerno, questa volta per concessione dell’allora presidente dell’E.di.su, la Professoressa Caterina Miraglia che crede in Controcampus. Nello stesso anno Controcampus per la prima volta entra nel mondo del Web e a farne da padrino è Antonio Palmieri, allora studente della facoltà di Economia, giovane brillante negli studi e nelle sue capacità web. Crea un portale su piattaforma CMS realizzato in asp. È la nascita di www.controcampus.it e l’inizio di un percorso più grande. Controcampus è conosciuto in tutti gli atenei italiani, grazie al rapporto e collaborazione che si instaura con gli uffici stampa di ogni ateneo, grazie alla distribuzione del cartaceo ed alla nuova iniziativa manageriale di aprire sedi - redazioni in tutta Italia. Nel 2004 Mario Di Stasi, Antonio Palmieri, Emilio C. Bertelli e altri redattori del periodico controcampus vengono eletti rappresentanti di facoltà. Questo non permette di sporcare l’indirizzo e linea editoriale di Controcampus, che resta libera da condizionamenti di partito, ma offre la possibilità di poter accedere a finanziamenti provenienti dalla stessa Università degli Studi di Salerno che, insieme alla pubblicità, permettono di aumentare gli investimenti del gruppo editoriale. Ciò nonostante Controcampus rispetto alla concorrenza doveva contare solamente sulle proprie forze. La forza del giornale stava nella fiducia che i lettori avevano ormai riposto nel periodico. I redattori di Controcampus diventarono 15, le redazioni nelle varie università italiane aumentavano. Tutto questo faceva si che il periodico si consolidasse, diventando punto di riferimento informativo non soltanto più dei soli studenti ma anche di docenti, personale e politici, interessati a conoscere l’informazione universitaria. Gli stessi organi dell’istruzione quali Miur e Crui intrecciavano rapporti di collaborazione con il periodico. Dal 2005 al 2009 A partire dal 2005 Controcampus e www.controcampus.it ospitano delle rubriche fisse. Le principali sono: Università, la rubrica dedicata alle notizie istituzionali Uni Nord, Uni Centro e Uni Sud, rubriche dedicate alla cronaca universitaria Cominciano inoltre a prender piede informazioni di taglio più leggero come il gossip che anche nel contesto universitario interessa. La redazione di Controcampus intuisce che il gossip può permettergli di aumentare il numero di lettori e fedeli e nasce cosi da controcampus anche una iniziativa che sarà poi riproposta ogni anno, Elogio alla Bellezza, un concorso di bellezza che vede protagonisti studenti, docenti e personale amministrativo. Dal 2006 al 2009 la rivista si consolida ma la difficoltà di mantenete una tiratura nazionale si fa sentire anche per forza della crisi economia che investe il settore della carta stampata. Dal 2009 ad oggi Nel maggio del 2009 Mario Di Stasi, nel tentativo di voler superare qualsiasi rischio di chiusura del periodico e colto dall’interesse sempre maggiore dell’informazione sul web (web 2.0 ecc), decide di portare l’intero periodico sul web, abbandonando la produzione in stampa. Nasce un nuovo portale: www.controcampus.it su piattaforma francese Spip. Questo se da un lato presenta la forza di poter interessare e raggiungere un vastissimo pubblico (le indicizzazioni lo dimostrano), dall’altro lato presenta subito delle debolezze dovute alla cattiva programmazione dello stesso portale. Nel 2012 www.controcampus.it si rinnova totalmente, Mario Di Stasi porta con se un nuovo staff: Pasqualina Scalea (Caporedattore), Dora Della Sala (Vice Caporedattore), Antonietta Amato (segreteria di Redazione) Antonio Palmieri (Responsabile dell’area Web) Lucia Picardo (Area Marketing), Rosario Santitoro ( Area Commerciale). Ci sono nuovi responsabili di area, ciascuno dei quali è a capo di una redazione nelle diverse sedi dei principali Atenei Italiani: sono nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico. Nel 2013 www.controcampus.it si aplia, il portale d'informazione universitario, diventa un network. Una nuova edizione, non più un periodico ma un quotidiano anzi un notiziario in tempo reale. Nasce il Magazine Controcampus, nascono nuovi contenuti: scuola, università, ricerca, formazione e lavoro. Nascono ulteriori piattaforme collegate alla webzine, non solo informazione ma servizi come bacheche, appunti, ricerca lavoro e anche nuovi servizi sociali. Certo le difficoltà sono state sempre in agguato ma hanno generato all’interno della redazione la consapevolezza che esse non sono altro che delle opportunità da cogliere al volo per radicare il progetto Controcampus nel mondo dell’istruzione globale, non più solo università. Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza. Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria. Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. Leggi tutto
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