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Riforma Pensioni novità oggi 15 novembre 2016 lavori usuranti e precoci

R. C.
24/12/2024

Ultime novità sulla riforma pensioni di oggi 15 novembre: le modifiche su Ape social, lavori usuranti, prestito pensionistico e Quota 41 per i lavoratori precoci.

Continua il percorso parlamentare della Legge di Stabilità di cui fa parte anche la riforma del sistema pensionistico.

Al vaglio in queste ore i 30 emendamenti proposti dall’ex Ministro del Lavoro Cesare Damiano alla Legge di Bilancio proprio sugli aspetti previdenziali. Ormai è chiaro che il Governo ha cercato di venire incontro alle istanze dei sindacati e dei lavoratori. L’accordo raggiunto ha previsto l’introduzione della possibilità di anticipare la pensione di 3 anni e 7 mesi. Tale possibilità, com’è noto, non è senza conseguenze.

Infatti, i lavoratori per godere dell’anticipata uscita dal lavoro vedranno diminuiti gli importi dell’assegno pensionistico.

Dovranno, cioè, autofinanziarsi l’anticipo con rate mensili decurtate dalla pensione.

C’è poi una schiera di lavoratori tutelati maggiormente che godranno della cosiddetta Ape social. La riforma pensioni prevede, infatti, che quei lavoratori il cui reddito non supera i 1.500 euro lordi e che hanno una invalidità superiore al 74%, oppure svolgono lavori usuranti e rischiosi possono anticipare la pensione senza penalizzazioni.

Per coloro i quali rientrano nelle categorie tutelate, ma il cui reddito supera la soglia limite, la decurtazione sarà mitigata da un bonus fiscale e non supererà il 3%.

Per tutti gli altri l’Ape comporterà un taglio sulla pensione fino al 25%.  Il tema delle pensioni è un tema caldo, che preoccupa notevolmente i sindacati.

Le risorse messe a disposizioni dal Governo sono sempre insufficienti a coprire i reali bisogni dei lavoratori. Tuttavia, questa riforma pensioni sta cercando di arginare i problemi creati dalla legge Monti Fornero.

Riforma pensioni: quali sono le novità in arrivo sugli emendamenti su precoci e lavoro usurante

La Commissione Lavoro del Parlamento è al lavoro sugli emendamenti presentati per apportare dei correttivi e miglioramenti alla riforma. Riguardano le misure a vantaggio dei lavoratori.

I sindacati sono soddisfatti dell’accordo raggiunto, ma ritengono che si poteva fare di più. Susanna Camusso, segretario della Cgil, ha dichiarato in un’intervista al Corriere della Sera il suo malcontento per come è stata strutturata l’Ape. Secondo la sindacalista il governo ha trasformato l’Ape in uno strumento selettivo anzichè di tutela per quei lavoratori soggetti a discontinuità.

Recependo le istanze dei sindacati sono stati presentati degli emendamenti alla legge di stabilità che include la riforma pensioni.

Innanzitutto, è stata chiesta la possibilità di estendere l’Ape social, ossia senza penalizzazioni, ad altre categorie di lavoro considerato usurante. Ad oggi il Governo ha ritenuto considerare gravoso il lavoro di 11 categorie professionali.

L’emendamento proposto chiede di annoverare tra i lavori usuranti al fine della pensione anticipata:

Per vedersi attribuita la qualifica di lavoratori in categorie professionali usuranti è necessario un periodo di 6 anni di lavoro continuativo. Ma in molti settori la continuità non è garantita. Per questo uno degli emendamenti propone di abolire il requisito minimo.

Un altro dei punti cruciali è l‘abbassamento da 36 a 35 anni di contributi per poter accedere all’Ape social per i lavoratori impiegati in attività usuranti. Inoltre, è stato proposto che vengano conteggiati nei 35 anni i contributi figurativi ossia Naspi e Mobilità.

Ultime notizie sulla riforma pensioni: precoci Quota 41 e tredicesima

La riforma previdenziale è ad un passo dall’approvazione. Si discutono ancora, però, alcuni punti rimasti in sospeso. Alcuni dei 5.000 emendamenti proposti alla Legge di Stabilità riguardano proprio la tutela di lavoratori.

Si chiede di integrare quanto già stabilito in fase di contrattazione con i sindacati, estendendo le tutele ad altre categorie.

Se la richiesta di modifica venisse approvata sarebbero beneficiari del sistema Ape social anche i lavoratori agricoli, marittimi, i lavoratori in altezza e quelli imbarcati.

Discussa, invece, l’inclusione degli stuntman, poichè molti ritengono non possano paragonarsi a quanti lavorano su cantieri, a contatto con materiali pericolosi o su turni.

La riforma pensioni prevista per il 2017 ha anche stabilito un aumento della tredicesima a favore dei pensionati. Coloro che hanno una pensione inferiore ai 1.000 euro riceveranno un aumento dai 30 ai 50 euro.

A fronte delle risorse stanziate e degli interventi programmati rimane la spinosa questione dei Quota 41. I lavoratori precoci chiedono a gran voce di poter anticipare l’uscita dal lavoro. Tuttavia, su questo punto il governo non è intervenuto nè è possibile prevedere se accoglierà quanto proposto con gli emendamenti presentati.

Continua comunque la pressione da parte dei lavoratori precoci che in una lettera al sottosegretario Nannicini hanno manifestato la loro contrarietà ad una riforma che non persegue l’equità sociale. Chiedono, infatti, l’estensione della possibilità di uscire dal lavoro con anticipo senza penalizzazioni anche a loro.

Il governo, dal canto suo, si è detto impossibilitato ad estendere le tutele ad ulteriori categorie a causa della scarsità di risorse economiche.

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Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei nostri lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. La Storia Controcampus è un periodico d’informazione universitaria, tra i primi per diffusione. Ha la sua sede principale a Salerno e molte altri sedi presso i principali atenei italiani. Una rivista con la denominazione Controcampus, fondata dal ventitreenne Mario Di Stasi nel 2001, fu pubblicata per la prima volta nel Ottobre 2001 con un numero 0. Il giornale nei primi anni di attività non riuscì a mantenere una costanza di pubblicazione. Nel 2002, raggiunta una minima possibilità economica, venne registrato al Tribunale di Salerno. Nel Settembre del 2004 ne seguì la registrazione ed integrazione della testata www.controcampus.it. Dalle origini al 2004 Controcampus nacque nel Settembre del 2001 quando Mario Di Stasi, allora studente della facoltà di giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Salerno, decise di fondare una rivista che offrisse la possibilità a tutti coloro che vivevano il campus campano di poter raccontare la loro vita universitaria, e ad altrettanta popolazione universitaria di conoscere notizie che li riguardassero. Il primo numero venne diffuso all’interno della sola Università di Salerno, nei corridoi, nelle aule e nei dipartimenti. Per il lancio vennero scelti i tre giorni nei quali si tenevano le elezioni universitarie per il rinnovo degli organi di rappresentanza studentesca. In quei giorni il fermento e la partecipazione alla vita universitaria era enorme, e l’idea fu proprio quella di arrivare ad un numero elevatissimo di persone. Controcampus riuscì a terminare le copie date in stampa nel giro di pochissime ore. Era un mensile. La foliazione era di 6 pagine, in due colori, stampate in 5.000 copie e ristampa di altre 5.000 copie (primo numero). Come sede del giornale fu scelto un luogo strategico, un posto che potesse essere d’aiuto a cercare fonti quanto più attendibili e giovani interessati alla scrittura ed all’ informazione universitaria. La prima redazione aveva sede presso il corridoio della facoltà di giurisprudenza, in un locale adibito in precedenza a magazzino ed allora in disuso. La redazione era quindi raccolta in un unico ambiente ed era composta da un gruppo di ragazzi, di studenti (oltre al direttore) interessati all’idea di avere uno spazio e la possibilità di informare ed essere informati. Le principali figure erano, oltre a Mario Di Stasi: Giovanni Acconciagioco, studente della facoltà di scienze della comunicazione Mario Ferrazzano, studente della facoltà di Lettere e Filosofia Il giornale veniva fatto stampare da una tipografia esterna nei pressi della stessa università di Salerno. Nei giorni successivi alla prima distribuzione, molte furono le persone che si avvicinarono al nuovo progetto universitario, chi per cercarne una copia, chi per poter partecipare attivamente. Stava per nascere un nuovo fenomeno mai conosciuto prima, Controcampus, “il periodico d’informazione universitaria”. “L’università gratis, quello che si può dire e quello che altrimenti non si sarebbe detto”, erano questi i primi slogan con cui si presentava il periodico, quasi a farne intendere e precisare la sua intenzione di università libera e senza privilegi, informazione a 360° senza censure. Il giornale, nei primi numeri, era composto da una copertina che raccoglieva le immagini (foto) più rappresentative del mese, un sommario e, a seguire, Campus Voci, la pagina del direttore. La quarta pagina ospitava l’intervista al corpo docente e o amministrativo (il primo numero aveva l’intervista al rettore uscente G. Donsi e al rettore in carica R. Pasquino). Nelle pagine successive era possibile leggere la cronaca universitaria. A seguire uno spazio dedicato all’arte (poesia e fumettistica). I caratteri erano stampati in corpo 10. Nel Marzo del 2002 avvenne un primo essenziale cambiamento: venne creato un vero e proprio staff di lavoro, il direttore si affianca a nuove figure: un caporedattore (Donatella Masiello) una segreteria di redazione (Enrico Stolfi), redattori fissi (Antonella Pacella, Mario Bove). Il periodico cambia l’impaginato e acquista il suo colore editoriale che lo accompagnerà per tutto il percorso: il blu. Viene creata una nuova testata che vede la dicitura Controcampus per esteso e per riflesso (specchiato), a voler significare che l’informazione che appare è quella che si riflette, quello che, se non fatto sapere da Controcampus, mai si sarebbe saputo (effetto specchiato della testata). La rivista viene stampa in una tipografia diversa dalla precedente, la redazione non aveva una tipografia propria, ma veniva impaginata (un nuovo e più accattivante impaginato) da grafici interni alla redazione. Aumentarono le pagine (24 pagine poi 28 poi 32) e alcune di queste per la prima volta vengono dedicate alla pubblicità. Viene aperta una nuova sede, questa volta di due stanze. Nel Maggio 2002 la tiratura cominciò a salire, fu l’anno in cui Mario Di Stasi ed il suo staff decisero di portare il giornale in edicola ad un prezzo simbolico di € 0,50. Il periodico era cosi diventato la voce ufficiale del campus salernitano, i temi erano sempre più scottanti e di attualità. Numero dopo numero l’obbiettivo era diventato non più e soltanto quello di informare della cronaca universitaria, ma anche quello di rompere tabù. Nel puntuale editoriale del direttore si poteva ascoltare la denuncia, la critica, la voce di migliaia di giovani, in un periodo storico che cominciava a portare allo scoperto i risultati di una cattiva gestione politica e amministrativa del Paese e mostrava i primi segni di una poi calzante crisi economica, sociale ed ideologica, dove i giovani venivano sempre più messi da parte. Disabilità, corruzione, baronato, droga, sessualità: sono questi alcuni dei temi che il periodico affronta. Nel 2003 il comune di Salerno viene colto da un improvviso “terremoto” politico a causa della questione sul registro delle unioni civili, “terremoto” che addirittura provoca le dimissioni dell’assessore Piero Cardalesi, favorevole ad una battaglia di civiltà (cit. corriere). Nello stesso periodo Controcampus manda in stampa, all’insaputa dell’accaduto, un numero con all’interno un’ inchiesta sulla omosessualità intitolata “dirselo senza paura” che vede in copertina due ragazze lesbiche. Il fatto giunge subito all’attenzione del caporedattore G. Boyano del corriere del mezzogiorno. È cosi che Controcampus entra nell’attenzione dei media, prima locali e poi nazionali. Nel 2003 Mario Di Stasi avverte nell’aria segnali di cambiamento sia della società che rispetto al periodico Controcampus. Pensa allora di investire ulteriormente sul progetto, in redazione erano presenti nuove figure: Ernesto Natella, Laura Muro, Emilio C. Bertelli, Antonio Palmieri. Il periodico aumenta le pagine, (44 pagine e poi 60 pagine), è stampato interamente a colori, la testata è disegnata più piccola e posizionata al lato sinistro della prima pagina. La redazione si trasferisce in una nuova sede, presso la palazzina E.di.su del campus di Salerno, questa volta per concessione dell’allora presidente dell’E.di.su, la Professoressa Caterina Miraglia che crede in Controcampus. Nello stesso anno Controcampus per la prima volta entra nel mondo del Web e a farne da padrino è Antonio Palmieri, allora studente della facoltà di Economia, giovane brillante negli studi e nelle sue capacità web. Crea un portale su piattaforma CMS realizzato in asp. È la nascita di www.controcampus.it e l’inizio di un percorso più grande. Controcampus è conosciuto in tutti gli atenei italiani, grazie al rapporto e collaborazione che si instaura con gli uffici stampa di ogni ateneo, grazie alla distribuzione del cartaceo ed alla nuova iniziativa manageriale di aprire sedi - redazioni in tutta Italia. Nel 2004 Mario Di Stasi, Antonio Palmieri, Emilio C. Bertelli e altri redattori del periodico controcampus vengono eletti rappresentanti di facoltà. Questo non permette di sporcare l’indirizzo e linea editoriale di Controcampus, che resta libera da condizionamenti di partito, ma offre la possibilità di poter accedere a finanziamenti provenienti dalla stessa Università degli Studi di Salerno che, insieme alla pubblicità, permettono di aumentare gli investimenti del gruppo editoriale. Ciò nonostante Controcampus rispetto alla concorrenza doveva contare solamente sulle proprie forze. La forza del giornale stava nella fiducia che i lettori avevano ormai riposto nel periodico. I redattori di Controcampus diventarono 15, le redazioni nelle varie università italiane aumentavano. Tutto questo faceva si che il periodico si consolidasse, diventando punto di riferimento informativo non soltanto più dei soli studenti ma anche di docenti, personale e politici, interessati a conoscere l’informazione universitaria. Gli stessi organi dell’istruzione quali Miur e Crui intrecciavano rapporti di collaborazione con il periodico. Dal 2005 al 2009 A partire dal 2005 Controcampus e www.controcampus.it ospitano delle rubriche fisse. Le principali sono: Università, la rubrica dedicata alle notizie istituzionali Uni Nord, Uni Centro e Uni Sud, rubriche dedicate alla cronaca universitaria Cominciano inoltre a prender piede informazioni di taglio più leggero come il gossip che anche nel contesto universitario interessa. La redazione di Controcampus intuisce che il gossip può permettergli di aumentare il numero di lettori e fedeli e nasce cosi da controcampus anche una iniziativa che sarà poi riproposta ogni anno, Elogio alla Bellezza, un concorso di bellezza che vede protagonisti studenti, docenti e personale amministrativo. Dal 2006 al 2009 la rivista si consolida ma la difficoltà di mantenete una tiratura nazionale si fa sentire anche per forza della crisi economia che investe il settore della carta stampata. Dal 2009 ad oggi Nel maggio del 2009 Mario Di Stasi, nel tentativo di voler superare qualsiasi rischio di chiusura del periodico e colto dall’interesse sempre maggiore dell’informazione sul web (web 2.0 ecc), decide di portare l’intero periodico sul web, abbandonando la produzione in stampa. Nasce un nuovo portale: www.controcampus.it su piattaforma francese Spip. Questo se da un lato presenta la forza di poter interessare e raggiungere un vastissimo pubblico (le indicizzazioni lo dimostrano), dall’altro lato presenta subito delle debolezze dovute alla cattiva programmazione dello stesso portale. Nel 2012 www.controcampus.it si rinnova totalmente, Mario Di Stasi porta con se un nuovo staff: Pasqualina Scalea (Caporedattore), Dora Della Sala (Vice Caporedattore), Antonietta Amato (segreteria di Redazione) Antonio Palmieri (Responsabile dell’area Web) Lucia Picardo (Area Marketing), Rosario Santitoro ( Area Commerciale). Ci sono nuovi responsabili di area, ciascuno dei quali è a capo di una redazione nelle diverse sedi dei principali Atenei Italiani: sono nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico. Nel 2013 www.controcampus.it si aplia, il portale d'informazione universitario, diventa un network. Una nuova edizione, non più un periodico ma un quotidiano anzi un notiziario in tempo reale. Nasce il Magazine Controcampus, nascono nuovi contenuti: scuola, università, ricerca, formazione e lavoro. Nascono ulteriori piattaforme collegate alla webzine, non solo informazione ma servizi come bacheche, appunti, ricerca lavoro e anche nuovi servizi sociali. Certo le difficoltà sono state sempre in agguato ma hanno generato all’interno della redazione la consapevolezza che esse non sono altro che delle opportunità da cogliere al volo per radicare il progetto Controcampus nel mondo dell’istruzione globale, non più solo università. Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza. Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria. Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. Leggi tutto
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