Ecco chi era Aldo Moro, presidente della DC, professore ordinario di diritto penale, cinque volte Presidente del Consiglio, ritrovato senza vita il 9 maggio 1978 nel bagagliaio di una Renault parcheggiata in via Caetani. Non è un caso che la violenta morte di Aldo Moro, susciti ancora imbarazzo nello Stato e da sempre dolore nei suoi figli. Prigioniero per cinquantacinque giorni, Moro è stato infatti assassinato dalle Brigate rosse e lasciato su un’auto nel centro di Roma.
Moro rapito: il più grave crimine politico della Repubblica avvenuto il 14 marzo del 1978 in via Fani, mentre Moro si recava in Parlamento per assistere all’insediamento di un governo con l’appoggio esterno del Partito Comunista. Un accordo per il quale si era tanto prodigato.
Aldo Moro è stato ucciso perchè le elezioni politiche del 1976 videro Democristiani e Comunisti chiamati al governo dell’Italia: alla DC il 38,7%, al PCI il 34,4%. Un governo senza maggioranza e per Moro nessun problema: si fa insieme. Lo storico compromesso che ha dato fastidio: l’accordo tra Comunisti e DC che figurò come il patto tra il diavolo e l’acqua Santa.
Oggi stupisce che a quarant’anni dalla sua morte si ripresenti in Italia il più difficile Parlamento della Repubblica. Di seguito aforismi e citazioni del professore pugliese, moniti e consigli per i neoeletti, le parole che potrebbero risolvere l’ingovernabilità del nostro Paese.
Aldo Moro: frasi sulla giustizia e sulla Costituzione famose per ricordare chi era
E’ il 1946 quando Moro è eletto all’Assemblea Costituente della neonata Repubblica Italiana. Rappresentante della DC, entra nella Commissione dei Settantacinque. E’ il gravoso compito di redigere la carta Costituzionale. Singolare l’episodio dell’articolo 1, dove Palmiro Togliatti suscita disaccordo volendo scrivere “l’Italia è una Repubblica democratica di lavoratori”. E’ la mediazione a concludere il dibattito. La sua proposta “l’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro” convince tutti. Passi significativi di un uomo temprato. Un padre costituente. L’artefice di quella teoria delle convergenze parallele che gli costerà la vita.
Prove di coraggio nel 1963: partecipazione dei socialisti al governo. Il risultato di un compromesso tra le correnti democristiane. Moro propone una linea d’equilibrio a chi si oppone all’apertura del PSI. Sostiene un governo di centro sinistra. La strategia politica più dibattuta di tutti i tempi.
Ecco il testamento spirituale di un uomo di legge:
- Il diritto ha come obiettivo la tutela della vita
- Di come debba essere la pena, un giudizio negativo, in linea di principio, deve essere dato non soltanto per la pena capitale, che istantaneamente, puntualmente, elimina dal consorzio sociale la figura del reo, ma anche nei confronti della pena perpetua : l’ergastolo , che, privo com’è di qualsiasi speranza, di qualsiasi prospettiva, di qualsiasi sollecitazione al pentimento e al ritrovamento del soggetto, appare crudele e disumano non meno di quanto lo sia la pena di morte
- Fare una Costituzione significa cristallizzare le idee dominanti di una civiltà
- Non basta dire , per avere la coscienza a posto : noi abbiamo un limite, noi siamo dei politici e la cosa più appropriata e garantita che noi possiamo fare è di lasciare libero corso alla giustizia, è fare in modo che un giudice, finalmente un vero giudice, possa emettere il suo verdetto
Le più belle frasi di Aldo Moro da condividere su Facebook e Whatsapp
Nel 40° anniversario dell’omicidio di Aldo Moro data in cui ricordiamo anche l’uccisione di Peppino Impastato, le sue frasi sono state condivise sul web. Magnifiche citazioni tratte dalle lettere pervenute dalla prigionia. I più significativi passi del Presidente dove si evince la sua personalità.
Fedele è stata l’immagine di Aldo Moro data dal recente docu film il professore, con Sergio Castellitto, regia di Francesco Miccichè. Un inedito modo di raccontare la sua storia attraverso le testimonianze di alcuni studenti per porre l’obiettivo proprio sull’importanza che dava Moro alle nuove generazioni. La vita non è la stessa ma migliore se i giovani possono fare i giovani dirà Moro in uno dei suoi discorsi. La liberazione in corso nella società moderna si esprime nella carica critica ed innovatrice portata dai giovani.
Parole ai giovani. La sua eredità per ognuno di noi. Ecco i profondi pensieri di un uomo dall’animo mite:
- Pensateci bene cari amici, prima che si crei una situazione emotiva e irrazionale
- Un partito che non si rinnovi con le cose che cambiano , che non sappia collocare ed amalgamare nella sua esperienza il nuovo che si annuncia, il compito ogni giono diverso, viene prima o poi travolto dagli avvenimenti, viene tagliato fuori dal ritmo veloce delle cose che non ha saputo capire ed alle quali non ha saputo corrispondere
- Si tratta di vivere il tempo che ci è stato dato con le sue difficoltà
- Anche negli ultimi difficili mesi quante volte abbiamo parlato pacatamente tra noi, tra tutti noi, chiamandoci per nome, tutti investiti di una stessa indeclinabile responsabilità
- Naturalmente comprendo tutte le difficoltà. Ma qui occorrono non sotterfugi, ma atti di coraggio
- Dopo un pò l’opinione pubblica capisce purchè sia guidata
- Pensateci bene cari amici. Siate indipendenti. Non guardate al domani ma al dopo domani