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Giovanni Boccaccio: storia, trama, mappa concettuale e analisi del testo

Carolina Campanile 31 Maggio 2019
C. C.
23/11/2024

Ecco chi era Giovanni Boccaccio: biografia, storia e trama e breve riassunto per i compiti, mappa concettuale del Boccaccio e analisi del testo, frasi, aforismi e citazioni.

Scrittore e poeta italiano, è conosciuto anche come il Certaldese. E’ una delle figure più importanti del panorama letterario europeo del XIV secolo, alcuni studiosi lo definiscono il maggior narratore europeo del suo tempo.

Grazie alla sua penna versatile riesce ad unire tendenze e generi letterari diversi, facendoli confluire in opere originali. La sua opera più celebre, il Decameron, è una delle opere più importanti della tradizione letteraria italiana.

Tuttavia non si limita a influenzare solo il panorama culturale italiano, ma si estende al resto dell’Europa. Geoffrey Chaucer, figura chiave della letteratura inglese, e Miguel de Cervantes si ispirano a lui.

Giovanni Boccaccio con Dante Alighieri e Francesco Petrarca fanno parte delle cosiddette Tre corone della letteratura italiana. È inoltre uno dei precursori dell’umanesimo: ne gettò le basi presso la città di Firenze. Infine, fu colui che diede inizio alla critica dantesca, ricopiò i codici della Divina Commedia e fu promotore dell’opera. A lui si deve l’epiteto divina, attributo con cui è divenuta nota la Commedia. Nel 1971 Pier Paolo Pasolini diresse Il Decameron, film ispirato al capolavoro boccacciano.

Ecco l’analisi del testo di Giovanni Boccaccio, mappa concettuale da scaricare in PDF per gli esami di maturità e per i compiti in classe a scuola, appunti del Boccaccio, storia e riassunto.

Chi era Giovanni Boccaccio: vita, storia, riassunto, analisi del testo > SCARICA APPUNTI

Giovanni Boccaccio è nato probabilmente a Firenze, o in un luogo nei dintorni (forse Certaldo), nel 1313. Figlio di una relazione illegittima del padre, un agiato mercante.

Nel 1348 è testimone diretto della terribile pestilenza, poi descritta nelle pagine introduttive al Decameron, la raccolta di novelle che costituisce il suo capolavoro. La fama ricevuta da quest’opera, nonché dalla sua attività di poeta e di studioso, fece sì che il comune fiorentino gli conferisse numerosi incarichi onorifici in Romagna, ad Avignone, a Roma e a Napoli, presso la corte papale.

Tra il 1360 e il 1361 un tentativo fallito di colpo di stato coinvolge vari suoi amici, facendo cadere anche su di lui vari sospetti. Perciò, esonerato da ogni incarico pubblico, è costretto a ritirarsi a Certaldo. In questo periodo, a seguito di una profonda crisi, intraprende la carriera ecclesiastica.

Nel 1363 scrive Corbaccio, che rivela un radicale cambiamento nel rapporto con le donne: dalla filoginia (amore per le donne) a misoginia (odio per le donne).

Tra le numerose opere minori, scritte in volgare, ricordiamo: i romanzi in prosa Filocolo (1336-1338) ed Elogio di Madonna Fiammetta (1343-1344), il poemetto Ninfale fiesolano (1345-1346).

Ricordiamo inoltre il Trattatello in laude di Dante (1355-1370), studio dedicato al grande e ammirato poeta. Non va inoltre dimenticata la vasta produzione di opere erudite in latino. Nel 1365 la situazione politica a Firenze cambia, e lui riceve nuovi incarichi dal Comune.

Nel 1370 trascrive il Decameron in un codice autografo (un codice scritto di pugno dall’autore e non da un copista). In pessime condizione di salute, accetta comunque un ultimo incarico dal Comune fiorentino: leggere e commentare in pubblico la Commedia dantesca. Fino alla morte lavora alla Genealogia degli dèi pagani: il più vasto e organico trattato di mitologia dell’epoca. Muore il 21 dicembre 1375 a Certaldo.

Frasi del Boccaccio citazioni e aforismi famosi da condividere

Raccolta delle migliori frasi di Boccaccio, citazioni tratte dalle sue opere e aforismi tratti dalla vita del poeta fiorentino.

  • Amor può molto più che né voi né io possiamo;
  • Tu se´ colei che nelle tue mani hai la vita mia, e non la ti posso tôrre;
  • Le leggi deono essere comuni e fatte con consentimento di coloro a cui toccano;
  • E’ meglio fare e pentere, che starsi e pentersi;
  • Amor mi fa parlar, che m´è nel core gran tempo stato e fatto n´ha su´ albergo;
  • Chi mal ti vuol, mal ti sogna;
  • Amor, s’i’ posso uscir de’ tuoi artigli,  appena creder posso  che alcun altro uncin più mai mi pigli;
  • Chi è reo e buon è tenuto, può far male e non è creduto;
  • Umana cosa è l’aver compassione agli afflitti; e come che a ciascuna persona stea bene, a coloro è massimamente richiesto li quali già hanno di conforto avuto mestiere, e hannol trovato in alcuni: fra’ quali, se alcuno mai n’ebbe bisogno, o gli fu caro, o già ne ricevette piacere, io son uno di quegli;
  • Lo ingannatore rimane a piè dello ingannato;
  • Ogni giusto re, primo servatore dee essere delle leggi fatte da lui;
  • Donna del cielo, e non m’ avere a sdegno, perch’io sia di peccati grave e brutto.  Io spero in te, e ‘n te sempre ho sperato:  Prega per me, ed esser mi fa’ degno di veder teco il tuo beato frutto;
  • Bocca baciata non perde ventura, anzi rinnuova come fa la luna;
  • La gente è più acconcia a credere il male che il bene;
  • E così stando, essendo Rustico più che mai nel suo disidero acceso per lo vederla così bella, venne la resurrezion della carne;
  • Una boccuccia piccolina, le cui labbra parevan due rubinetti.

Mappa concettuale di Giovanni Boccaccio per esami e compiti a scuola

Scarica la mappa concettuale di Giovanni Boccaccio da usare con la tesina per i compiti in classe ed esami di terza media e maturità.

Mappa concettuale di Giovanni Boccaccio

Anagrafica Principale
Nel 1348 vive in prima persona la terribile pestilenza, che lo porterà alla stesura del suo celebre capolavoro il Decameron o Decamerone. Tre le numerose opere pubblicate ricordiamo anche le minori pubblicate in volgare, che hanno affermato il suo prestigio. Muore il 21 dicembre 1375 a Certaldo.
Nome e CognomeGiovanni Boccaccio
Luogo di nascitaFirenze, o forse Certaldo
ProfessioneScrittore e poeta
Anagrafica Principale
Nel 1348 vive in prima persona la terribile pestilenza, che lo porterà alla stesura del suo celebre capolavoro il Decameron o Decamerone. Tre le numerose opere pubblicate ricordiamo anche le minori pubblicate in volgare, che hanno affermato il suo prestigio. Muore il 21 dicembre 1375 a Certaldo.
Nome e CognomeGiovanni Boccaccio
Luogo di nascitaFirenze, o forse Certaldo
ProfessioneScrittore e poeta
© Riproduzione Riservata
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Carolina Campanile Diplomata in Scienze del Turismo, sono iscritta alla Facoltà di Lettere Moderne alla Federico II. La passione per la scrittura nasce sin da piccola, quando nella mia stanzetta inventavo fiabe che ancora oggi custodisco gelosamente. Appassionata di letteratura e di arte, con gli anni ho iniziato ad interessarmi anche a ciò che è successo e succede nel mondo. Sensibile ai problemi che il pianeta (e l'uomo) affronta quotidianamente, per ControCampus scrivo prettamente per la rubrica Giornate e festività. L'idea nasce dalla volontà di raccogliere tutte le ricorrenze il cui obiettivo è sensibilizzare gli animi. Gli articoli trattano vari temi, dal problema dell'inquinamento alle malattie per le quali non ancora esiste una cura specifica. In passato ho scritto per la rubrica Il Personaggio e Frasi, dove ogni tanto mi ritroverete. Leggi tutto