Riassunto per gli esami di maturità e i compiti in classe, mappa concettuale della Rivoluzione americana e analisi del testo approfondita.
Iniziata come una ribellione locale, nel 1778 si trasforma in un conflitto globale tra le grandi potenze europee. Francia, Spagna e Province Unite si uniscono in un’alleanza anti-inglese con i coloni statunitensi. L’obiettivo è sfidare il dominio britannico e avere il controllo sui mari e sui territori. La Gran Bretagna invece poté contare sui rinforzi delle truppe tedesche, forniti dietro compenso di denaro.
Il 4 luglio 1776 le Tredici colonie si uniscono per costituire gli Stati Uniti d’America. La loro idea di libertà mira ad essere repubblicana e non liberale.
La maturazione di questa idea avviene quando il principio di libertà incontra quello di uguaglianza. Le forze franco-americane sono guidate dai generali George Washington e Jean-Baptiste de Rochambeau.
Dopo varie vicende le truppe riescono a sconfiggere gli inglesi a Yorktown. Grazie alla Pace di Parigi gli Stati Uniti vengono riconosciuti dal Regno Unito.
La Rivoluzione Americana: trama, storia, riassunto e analisi del testo – SCARICA PDF
La Guerra d’Indipendenza americana è il conflitto che, tra il 19 aprile 1775 e il 3 settembre 1783, oppose le 13 colonie nordamericane alla madrepatria.
Dopo la Guerra dei Sette anni i coloni desideravano avere una propria rappresentanza in Parlamento.
Tuttavia il governo britannico decise di imporre maggiormente il vincolo coloniale. Approva lo Sugar Act e lo Stamp Act, tasse sullo zucchero e sui documenti ufficiali. Approva inoltre la legge sul tè (Tea Act, 1773) e le Coercitive Acts (Leggi Intollerabili).ù
Queste leggi accentravano il potere nelle mani delle autorità britanniche. Ciò non fece altro che aumentare il malcontento popolare. Affermazione dei diritti inalienabili ed emancipazione da ogni forma di tirannia. Questi, e altri, i valori che animarono una vera e propria guerra di popolo. I coloni reagirono convocando, nel 1774 a Filadelfia, il Primo Congresso Continentale. Con esso si stilò una Dichiarazione dei diritti dei coloni e nacque l’Esercito Continentale.
Il 4 luglio 1776 pubblicano la Dichiarazione di Indipendenza, redatta da Thomas Jefferson. Si sancivano così i diritti inalienabili dell’uomo e il diritto all’indipendenza dei popoli. Tra importanti vittorie e amare sconfitte, la guerra d’indipendenza finisce nel 1783. Con la Pace di Parigi la Gran Bretagna riconosce l’indipendenza delle ex colonie.
Analisi del testo: una rivoluzione diversa dalle altre
Analisi del testo della Rivoluzione Americana, trama e storia della guerra d’indipendenza e mappa concettuale in PDF.
«La Rivoluzione americana, nata non contro le libertà inglesi, si appoggia ad esse.» Richard Price. La storiografia ha sempre indicato uno stretto rapporto tra questa e le varie rivoluzioni del ‘700 e ‘800. Tuttavia vari studiosi sono giunti alla conclusione che essa ha caratteristiche che la distinguono dalle altre. La prima differenza sta nel fatto che essa muove i primi passi dalle dottrine inglesi.
E’ infatti basata sui diritti e privilegi legittimati dalle Carte inglesi. Si tratta di una rivoluzione, potremmo dire, conservatrice. Molti sostengono che gli americani contribuirono al progresso del genere umano. La rivoluzione fu mossa da una voglia di un indipendente sviluppo commerciale ed economico. Inoltre, produsse vari trattati politici importanti, mossi anche da idee illuministe.
Sebbene si verificò in un momento in cui l’Europa pullulava di filosofi, non fu particolarmente ricca di idee filosofiche.Tuttavia non diede mai molta importanza all’aspetto sociale. Il suo slogan, No taxation without representation, differentemente da quello della Rivoluzione francese, non seppe smuovere tanto gli animi.
Vi sono studiosi che ritengono derivi dalla teoria Whig della Rivoluzione inglese del 1688. Altri invece dalle lotte parlamentari del XVII secolo. Con una Dichiarazione d’Indipendenza diversa da qualsiasi altra, la Rivoluzione americana si conferma unica nel suo genere.