Basso di statura, con un largo torace e una testa grande, gli occhi piccoli, la barba sottile e brizzolata, il naso piatto e una carnagione scura. Era probabilmente asiatico (orientale o mongolo), o forse appartenente alle popolazioni turche centro-asiatiche.
Soprannominato flagellum Dei per la sua ferocia, si diceva che dove fosse passato non sarebbe più cresciuta l’erba. E’ stato condottiero e sovrano Unno dal 434 fino alla sua morte.
Governatore di un vastissimo impero che si estendeva dall’Europa centrale al Mar Caspio e dal Danubio al Mar Baltico. Per la prima ed ultima volta nella storia unifica la maggior parte dei popoli barbarici dell’Eurasia settentrionale.
Figura leggendaria nella storia europea, a seconda della zona i Paesi lo ricordano in modo diverso. Guerriero feroce a Roma, condottiero impavido e coraggioso nei paesi che facevano parte del suo impero. Compare nelle letterature sia germaniche sia scandinave, mentre in Italia è figura centrale di un poema di Rocco degli Ariminesi. Citato anche da Dante Alighieri nel canto XII dell’Inferno, tra i violenti contro il prossimo.
Per conoscere meglio il re degli Unni e flagello di Dio, per sapere veramente chi era Attila, mappa concettuale e analisi del testo aiutano a farci conoscere storia e trama, utile per esami e compiti di scuola.
Chi era Attila: storia, riassunto breve trama e analisi del testo > SCARICA APPUNTI
Acerrimo nemico dell’Impero bizantino e dell’Impero romano d’Occidente, Attila è nato nel 406. Si dice che a cinque anni sapesse già combattere con archi e frecce. Alla sua nascita vi era sul trono suo zio Rua. Ventenne, partecipa alle numerose invasioni scatenate dallo zio. Alla morte dello zio, nel 434, sale al trono Bleda, fratello del re Unno.
Nel 435 i Romani chiedono il loro sostegno militare contro le minacce nella Gallia. Gli Unni accettano e, nel 436/437, contribuiscono alla distruzione del regno dei Burgundi, alla repressione dei Bagaudi in Armorica e alla sconfitta dei Visigoti a Narbona.
Nel 442 conquistano Naissus. Si racconta che quando attaccò la città coprì le rive del fiume di tantissimi cadaveri. Qualche tempo dopo Bleda muore, lasciando tutto il potere nelle mani del fratello. Consolidato il suo potere, si mette nuovamente in marcia verso il sud dell’Impero.
Gli Unni sottomettono i campi militari di Ratiera e si impossessano di Sardica (oggi Sofia), Philippopolis (oggi Plovdiv) e Arcadiopolis (nell’odierna Turchia). Teodosio, ammettendo la sconfitta, invia l’ufficiale di corte Anatolio a negoziare le condizioni di pace.
Nel 449 circa, Teodosio invia un’ambasceria dal re unno per complottare il suo assassinio. Tuttavia il re viene informato della congiura dallo Edeco, non intenzionato a tradirlo. Nel 450 gli arriva una richiesta di aiuto di Onoria, sorella di Valentiniano, che voleva sottrarsi all’obbligo di fidanzamento. Interpretato il messaggio come proposta di matrimonio accetta, pretendendo in dote metà dell’Impero d’Occidente.
Nel 451 circa si combatta la Battaglia di Chalôn, definita come una delle quindici battaglie più decisive della storia. Infatti se il flagello di dio avesse vinto, la civiltà europea non sarebbe esistita.
Conosciuto per le barbarie commesse e per essere un impavido guerriero, il re unno muore nel 453.
Riassunto breve del Flagello di Dio e le più belle frasi, citazioni e aforismi
Raccolta delle più belle frasi di Attila, citazioni della sua vita, aforismi sul re Unno da condividere.
- Lanciamoci contro il nemico con ardore, poiché sono sempre i più coraggiosi ad attaccare;
- Chi riposa mentre Attila combatte è un uomo morto;
- Chi si difende tramite un’alleanza dimostra codardia;
- È un diritto naturale saziarsi l’anima con la vendetta;
- Quale fortezza, quale città, nella vasta estensione dell’impero Romano, può sperare di esistere, sicura e inespugnabile, se è nostro piacere che venga cancellata dalla faccia della terra?
- Cos’è la guerra per voi se non una consuetudine? Oppure cosa per un uomo coraggioso è più piacevole che cercare vendetta con la propria mano?
- Chi rimane ferito pretenda in cambio la morte del suo avversario, chi è incolume si diverta a massacrare il nemico;
- Nemmeno una massa di nazioni federate potrebbe resistere alla vista degli Unni;
- Per ognuno di noi che ucciderai, cento ne sorgeranno contro di te. Non si vince uccidendo, Attila;
- Ti ricorderà la storia, ma come il flagello di Dio;
- Il suo orgoglio era pari soltanto alla sua avarizia, ch’era immensa. Il suo potere era basato unicamente sulla paura ch’egli ispirava;
- Non c’erano intorno a lui né entusiasmi né affetti, ma soltanto il terrore;
- Nonostante il loro aspetto terrificante, gli Unni sarebbero stati poco più che semplici predoni, se non fosse stato per il carisma di Attila.
- Gli unni, un mare di sangue, di distruzione, di morte. Li guida un capo fanatico e feroce dal nome mormorato come quello del demonio, minaccioso come una spada;
- Tu potrai devastare le nostre città e le nostre terre, ma non potrai distruggere la nostra fede. Non potrai mai vincere, Attila.
Mappa concettuale di Attila per esami e compiti di scuola
Anagrafica Principale | |
Nato nel 406 d.C., è da sempre acerrimo nemico dell'Impero bizantino e dell'Impero romano d'Occidente. Conosciuto per le barbarie commesse e per essere un impavido guerriero, il re unno muore nel 453. | |
Nome e Cognome | Attila |
Luogo di nascita | Caucaso |
Professione | Condottiero e sovrano |
Breve Biografia | Nato nel 406 d.C., è da sempre acerrimo nemico dell'Impero bizantino e dell'Impero romano d'Occidente. Conosciuto per le barbarie commesse e per essere un impavido guerriero, il re unno muore nel 453. |