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Aumenti dirigenti scolastici 2019-2020: quando e quali sono le cifre

Daniela Saraco 11 Luglio 2019
D. S.
29/12/2024

Ecco quali sono gli aumenti dirigenti scolastici 2019-2020: quando saranno corrisposti in busta paga e quali sono le cifre degli aumenti stipendiali secondo le ultime tabelle, scarica Pdf.

Ultime notizie ad oggi sui contratti statali e sull’aumento in busta paga previsto per i dirigenti scolastici non valutati da anni.

Anche se in ritardo, quindi, scattano i maxi aumenti ai dirigenti scolastici. Dopo lunghi mesi di trattative, finalmente l’accordo alla firma. Scesi in campo i sindacati, in prima fila l’Aran.

Dall’ipotesi di accordo siglata a Dicembre 2018, l’otto luglio 2019 l’Aran ha difatti firmato il rinnovo del contratto del dirigente scolastico per il periodo 2016-2018.

Circa € 900 lordi, arriverebbero, comprensivi di arretrati, tra luglio e agosto sul cedolino del sistema gestionale degli addetti scuola.

Oltre i 125 € lordi al mese di aumento tabellare che innalzano lordo annuo da 43.310 euro a 45.260, la parte più consistente è rappresentata dalla nuova retribuzione di parte fissa che aumenta di 9.000 mila euro lordi l’anno, passando da 3.556 euro a 12.565 euro. I soldi per questo aumento erano già stati stanziati nella manovra di due anni fa e ammontano a 37 milioni per il 2018, 41 per il 2019 e 96 per il 2020.

Buone notizie, dunque, per in tema di aumenti per i dirigenti scolastici, in quanto il contratto prevede un congruo aumento stipendiale.

Ultime notizie sugli aumenti dirigenti scolastici 2019-2020: quando partono negli stipendi

Ma quando sono previsti gli aumenti dei dirigenti scolastici e quanto ammontano? Arrivano negli stipendi di Luglio e Settembre, col la firma del nuovo CCNL. Sin’ora il cedolino di un capo di Istituto oscillava tra i € 2500,00 e i € 3000,00 netti al mese.

A determinare tale cifra sono gli scatti contrattuali  avuti e gli stessi anni di servizio in tale carica. Considerando, quindi, i circa € 900 lordi in arrivo già dalla prossima busta paga, lo stipendio di un dirigente è di gran lunga migliorato. Così come tutte le novità contrattuali che riguardano la parte normativa. Vediamo insieme le principali:

  • Entra in campo una sorta di diritto alla disconnessione, con la possibilità di essere sostituito da un docente nei periodi di ferie o malattia.
  • Viene, poi, considerato il ruolo di Dirigente Scolastico entro i cinque anni di servizio, con la possibilità  di rientrare a far parte del corpo docente.
  •  gli obblighi relativi alla sicurezza nei luoghi di lavoro sono circoscritti alle funzioni organizzative e gestionali svolte dal dirigente.

Non ultima per importanza, la possibilità di avere a disposizione più tempo personale, ovviamente dichiarato e certificato. Difatti, aumenta  lo spazio riservato ai capi di Istituto affetti da gravi patologie o a ferie e riposi solidali per l’assistenza di un figlio minore bisognoso di cure.

Si dichiarano soddisfatti, pertanto, i sindacati che da anni richiedevano una revisione normativa e stipendiale dei Dirigenti Scolastici che vantavano gli stipendi più bassi della Pubblica Amministrazione.

Tabella aumento stipendiale del dirigente scolastico: quali sono le cifre

Tabella aumenti dirigenti scolastici 2019-2020

Finalmente lo stipendio dei Dirigenti Scolastici sarà messo alla pari di quelli degli altri dirigenti statali.

Ecco la più importante delle novità ipotizzate dal CCNL per il triennio 2016-2018 firmata dall’accordo tra sindacati e Aran. Gli aumenti spettano a circa 7452 dirigenti, oltre i dirigenti delle Università e degli enti di ricerca.

Questo tanto ambito aumento stipendiale, inoltre, spetta anche a coloro che sono andati in pensione negli ultimi due anni, trattandosi di un rinnovo contrattuale che riguarda il triennio 2016-2018.

E’ quindi proprio nel 2019 che verranno stanziati i novantacinque milioni di euro da ripartire per i dirigenti delle scuole italiane decisi dal Governo nella legge di bilancio 2018, che già aveva posto l’attenzione al problema stipendiale dei capi di Istituto.

 

© Riproduzione Riservata
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Daniela Saraco Sona una donna, una madre, una docente. Scrivo di scuola e di formazione perché è il mio mondo quotidiano. La Direzione di Controcampus mi ha affidato la rubrica sulla scuola, per aiutare a capire meglio le notizie che raccontano la realtà scolastica, con pochi e semplici passaggi: • Cronaca, ossia il racconto dei fatti interessanti accaduti nel mondo della scuola • Inchiesta, è l'approfondimento di un tema attraverso ricerche e interviste. • Intervista, è interessante fare due chiacchiere con una persona particolare che ci può raccontare un'esperienza o una sua opinione. Perché è così difficile raccontare la scuola sui giornali? Perché è difficile trovare giornalisti davvero specializzati nel settore, che ha le sue caratteristiche peculiari e anche il suo lessico giuridico. Far scrivere un articolo sulla scuola a qualcuno che non sa cosa sia un PTOF, ignora le direttive delle ultime circolari ministeriali, non conosce la differenza fra un concorso abilitante per entrare in ruolo e uno aperto solo agli abilitati è come affidare la spiegazione di un discorso finanziario a un giornalista che non mastica neppure i termini base dell'economia. Gli articoli che riguardano la scuola e i suoi problemi, solitamente, nelle redazioni ormai sono affidati in molti casi a cronisti generici. Questo perché, mancando pagine specializzate e un interesse continuativo per il settore, l'articolo parte quasi sempre da un fatto specifico di cronaca spicciola avvenuto in tale o tal altro istituto, e che viene portato a conoscenza dei media da persone estranee alla scuola stessa. Io, invece, essendo ferrata sulle normative del settore e sui termini tecnici e avendo una memoria storica consolidata di quanto è avvenuto in precedenza, racconto episodi e avvenimenti di cui capisco la reale sostanza. Una scuola non ha un ufficio stampa o un addetto ai rapporti con i media, il Ministero non interviene se non con scarni comunicati che riguardano cose sue, i Presidi si trovano a dover rispondere a domande che rischiano di toccare particolari aspetti della privacy degli alunni e che, se rivelati incautamente, possono avere pesanti ripercussioni sulle vite di ragazzi spesso minorenni. Ecco perché risulta importante e necessario far scrivere di scuola a chi la scuola la fa! Leggi tutto