Detenuto dai Romani a Gerusalemme, assieme ad alcuni ribelli, negli stessi giorni della passione di Gesù.
La sua figura è trattata solo nei vangeli, non essendovi altre fonti che testimoniano l’esistenza di questo personaggio storico molto discusso anche nelle società moderna per i fatti compiuti e narrati.
Ha ispirato inoltre numerosi romanzi e qualche film, di cui il più famoso è quello di Richard Fleischer.
Scopriamo meglio la storia di Barabba e l’origine del suo nome, attraverso un articolo completo di approfondimenti in PDF, mappa concettuale e analisi del testo del periodo storico.
Chi era Barabba: storia, trama e analisi del testo per esami e compiti a scuola – scarica PDF
Era un ebreo appartenente al partito degli zeloti. Della sua nascita, e della sua vita in generale, non si hanno fonti storiche, fatta eccezione dei Vangeli. I Vangeli lo presentano, inoltre, in modi diversi.
Nel Vangelo secondo Marco e nel Vangelo secondo Luca è rappresentato come un assassino, messo in carcere a seguito di un omicidio. Nel Vangelo secondo Matteo è rappresentato come «un prigioniero famoso». Mentre nel Vangelo secondo Giovanni è rappresentato semplicemente come un brigante.
Tuttavia in tutti i vangeli compare durante la scena del processo di Gesù davanti a Ponzio Pilato. Il governatore, dopo aver fatto scegliere al popolo se liberare Barabba o Gesù, decide di liberarlo. Egli era infatti solito liberare un carcerato nel giorno di Pasqua. Tuttavia questa amnistia non è mai stata storicamente documentata.
E risulta inoltre improbabile che il governatore, noto per la sua crudeltà, fosse disposto a liberare un ribelle. Ancor più assurdo risulta la delegazione al popolo circa la liberazione di un suo detenuto. Sono infatti molti gli autori che mettono in dubbio la storicità dell’episodio.
Il nome Bar-Abbas in aramaico, lingua parlata nella Palestina del I secolo, significa figlio del padre. Tale nome all’interno dei vangeli ha sollevato qualche ipotesi. Alcuni autori ipotizzano che bar-Abbâ potrebbe essere riferito a Gesù, in quanto figlio del padre.
Secondo Fanelli Abbà sarebbe il nome di Dio, rivelato dallo stesso Gesù nel Nuovo Testamento. Tuttavia potrebbe trattarsi anche di un patronimico: Bar-Abbas, figlio di Abbas.
Abbas era un sacerdote che si occupò dell’ossario del re di Giuda, verso il 38 a.C. Questo sacerdote potrebbe pertanto essere un parente stretto del personaggio biblico, se non anche il padre, poiché non si conosce l’età di Barabba.
Riassunto breve e analisi del testo del periodo storico
Il I secolo inizia nell’anno 1 e termina nell’anno 100 incluso. Questo secolo vede la diffusione del cristianesimo in Medio Oriente. Il cristianesimo è stata una delle principali religioni dai tempi dell’Impero romano d’Oriente, fino alla diffusione dell’islamismo nel corso del VII secolo.
Oggi i cristiani costituiscono il 5% della popolazione mediorientale, rispetto al 20% del XX secolo. Il numero dei cristiani è in significativo calo a causa del basso tasso di natalità e dell’alto tasso di emigrazione, provocata dalla persecuzione religiosa. I disordini politici continuano ad essere uno dei fattori principali dell’emigrazione religiosa degli indigeni cristiani mediorientali.
Nel I secolo comparvero anche le tovaglie, sotto forma di drappi multicolori oppure di fogli di cuoio o di pergamena. La tovaglia bianca si impose con il cristianesimo, a copertura sia del tavolo sia dell’altare. In quel secolo, inoltre, scetticismo filosofico, epicureismo e stoicismo sono all’apice della diffusione.
Lo scetticismo filosofico è una posizione, nell’ambito della gnoseologia, che nega la possibilità di raggiungere la verità attraverso la conoscenza. L’epicureismo si inserisce nel clima culturale dell’ellenismo in seguito caduta della democrazia ateniese.
Essa si fonda su:
- sensismo: principio della verità e del bene;
- atomismo: spiegazione della formazione e del mutamento delle cose mediante l’unione del atomi;
- semi-ateismo: Epicuro ritiene che gli dèi non abbiamo alcuna parte nella formazione del mondo.
Lo stoicismo è una corrente filosofica e spirituale, con un forte orientamento etico. Insieme all’epicureismo e allo scetticismo rappresenta una delle maggiori scuole filosofiche dell’età ellenistica.