Il giudice Paolo Borsellino e cinque agenti della sua scorta sono stati uccisi da Cosa Nostra, 19 luglio 1992. Il magistrato si era opposto ed indagava sulle trattative ed i collegamenti in corso tra la mafia e lo Stato italiano. Dopo i maxi-processi ascoltati dai giudici Falcone e Borsellino, centinaia di mafiosi sono stati arrestati e soggetti all ‘”articolo 41 bis”, il rigoroso regime carcerario di alta sicurezza.
Sotto la guida di Toto Riina, Cosa Nostra ha quindi deciso di lanciare una campagna di attacchi terroristici ai danni dello Stato italiano. Il deputato siciliano Salvo Lima ed il giudice Giovanni Falcone sono le prime vittime. All’inizio di luglio, Toto Riina inviò una lettera a due ufficiali carabinieri tramite l’ex sindaco di Palermo, Vito Ciancimino.
In questo documento scritto di proprio pugno, il padrino indica le sue condizioni per fermare l’ondata di attacchi. Il ministro dell’Interno Nicola Mancino segue il caso, ma Paolo Borsellino, il più alto funzionario del pool antimafia a Palermo, non viene informato dai suoi superiori. Per lui, è inaccettabile che lo stato faccia un patto con gli assassini di Giovanni Falcone. Ma Borsellino capisce cosa sta succedendo.
La mafia scopre che il magistrato è consapevole della transazione e che si oppone. Il 19 luglio nel primo pomeriggio, una Fiat 126 caricata con 100 chili di Simtex e Tritolo venne fatta saltare in aria, uccidendo Paolo Borsellino e la sua scorta in via Amelio a Palermo. Ecco le frasi di Paolo Borsellino più belle, citazioni famose per ricordare la sua lotta contro la mafia.
Chi era Paolo Borsellino: frasi contro la mafia e citazioni sulla giustizia famose per ricordarlo
Nel garage dove la Fiat 126 era stata riempita con gli esplosivi, diversi pentiti riferirono della presenza di un uomo che non apparteneva a Cosa Nostra. Chi era? La sua identità è ancora avvolta nel mistero. Inoltre un altro interrogativo aperto riguarda il diario rosso su cui Borsellino ha registrato tutto ciò che faceva.
I primi carabinieri arrivati sulla scena dell’attacco lo avevano trovato, ma successivamente sembra essere scomparso da allora.
L’esplosione in via Amelio uccide il Magistrato, ma anche i suoi cinque fucilieri che compongono la sua scorta, Agostino Catalano, Walter Cosina, Emanuela Loi (primo fuciliere femminile), Vincenzo Li Muli e Claudio Traina. Salvatore “Toto” Riina, il capo della famiglia mafiosa Corleone, ha scontato l’ergastolo per aver ordinato gli omicidi dei giudici Borsellino e Falcone, oltre a molti altri omicidi. Anche Gaspare Spatuzza è stato condannato in questo caso, dopo aver confessato di aver rubato la Fiat utilizzata per l’attacco.
Paolo Borsellino è oggi considerato uno dei più importanti giudici assassinati dalla mafia siciliana negli anni ’80 e ’90 e rimane uno dei simboli della lotta dello stato italiano contro il crimine organizzato. Molte scuole e edifici pubblici portano il suo nome, compreso l’aeroporto internazionale di Palermo, ora noto come aeroporto Falcone-Borsellino. Di seguito, frasi famose di Borsellino e citazioni contro la mafia per ricordare la sua scomparsa.
Breve biografia e curriculum: quando e nato e quando è morto
- Paolo Borsellino è nato a Kalsa, un distretto operaio di Palermo. Nel 1962, si è laureato presso la Facoltà di Giurisprudenza di Palermo e ha superato l’esame del concorso nazionale della magistratura nel 1963.
- Pratica in diverse città siciliane prima del suo matrimonio nel 1968. Nel 1975, fu trasferito a Palermo, dove iniziò a combattere la mafia siciliana. Porta al suo attivo l’arresto di sei membri dell’organizzazione nel 1980; nello stesso anno, uno dei suoi parenti, il capitano dei carabinieri Emanuele Basile, viene assassinato dalla mafia. A seguito di questo evento, gli viene assegnata la protezione della polizia.
- Lavorando con i giudici Giovanni Falcone e Rocco Chinnici, Borsellino continua la sua indagine sulla mafia e sui suoi legami con il potere politico ed economico italiano e siciliano. Nel 1986, Borsellino divenne procuratore capo di Marsala, la principale città della provincia di Trapani, dove continuò il suo lavoro antimafia. I suoi legami con Giovanni Falcone, che soggiornò a Palermo, gli permisero di indagare su tutta la Sicilia occidentale.
- Nel 1987, dopo che Caponnetto si dimise per motivi di salute, Borsellino prese parte al movimento di protesta dopo il fallimento della nomina del suo amico Giovanni Falcone alla guida della rete antimafia. Il 19 luglio 1992, dopo cinque anni di lotta contro la mafia, il giudice Borsellino fu ucciso nell’esplosione di un’autobomba in via D’Amelio, a Palermo, meno di due mesi dopo la morte del suo amico e collega Falcone.
Le più belle frasi di Paolo Borsellino da condividere e inviare
- “Chi ha paura muore ogni giorno, chi non ha paura muore una volta sola”.
- “La paura è umana, ma combattetela con il coraggio.”
- “Non sono né un eroe né un Kamikaze, ma una persona come tante altre”.
- “Politica e mafia sono due poteri che vivono sul controllo dello stesso territorio: o si fanno la guerra o si mettono d’accordo”.
- “Non ho mai chiesto di occuparmi di mafia. Ci sono entrato per caso. E poi ci sono rimasto per un problema morale. La gente mi moriva attorno.”
- “È bello morire per ciò in cui si crede; chi ha paura muore ogni giorno, chi non ha paura muore una volta sola.”
- “Se la gioventù le negherà il consenso, anche l’onnipotente e misteriosa mafia svanirà come un incubo.”
- “Parlate della mafia. Parlatene alla radio, in televisione, sui giornali. Però parlatene”.
- “È normale che esista la paura, in ogni uomo, l’importante è che sia accompagnata dal coraggio. Non bisogna lasciarsi sopraffare dalla paura, altrimenti diventa un ostacolo che impedisce di andare avanti.”
- “Almeno, l’opinione pubblica deve sapere e conoscere. Il pool deve morire davanti a tutti”.