L’attuale carta docente ideata da Renzi per l’aggiornamento e la formazione professionale, può essere speso per la partecipazione a corsi di specializzazione o formazione, acquisto di libri o supporti multimediali e biglietti. Inizialmente il bonus è stato erogato direttamente sulla busta paga dell’insegnante, perché non c’erano i tempi tecnici per creare una procedura telematica. Attualmente invece, i docenti possono registrarsi su un sito dedicato e da lì attivare la carta e fare la rendicontazione delle spese.
Anche per l’anno scolastico in corso, ovvero 2019/2020,l’incentivo per i docenti è stato confermato e rifinanziato. Ma chi ne ha diritto? Quale è la somma erogata? E in che modo? Scopriamo subito tutto ciò che c’è da sapere sul premio per i docenti.
Tutti i docenti di ruolo possono accedere al servizio Carta Docenti per utilizzare i 500€ di bonus per l’aggiornamento professionale. E’ possibile, difatti, acquistare libri, riviste, ingressi nei musei, biglietti per eventi culturali, teatro e cinema o iscriversi a corsi di laurea e master universitari, a corsi per attività di aggiornamento, svolti da enti qualificati e accreditati presso il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca. I nuovi docenti possono effetture la registrazione al portale fino al 30 ottobre 2019, secondo quanto comunicato dal Ministero dell’Istruzione.
Requisiti del bonus docenti 2019: chi può chiederlo e come fare domanda carta docente
Tutti gli insegnanti di ruolo hanno diritto al bonus, il cui nome corretto è Carta del docente, è un importo di 500 euro a cui hanno diritto gli insegnanti di ruolo, quindi con cattedra. Per usufruirne è necessario avere le credenziali SPID, ossia password e username riconosciute dallo Stato per accedere al sito Carta del docente ed effettuare gli acquisti .
Per attivare una identità SPID bisogna collegarsi sul sito ufficiale Spid.gov e cliccare su Richiedi SPID. Il soggetto, al quale rivolgersi per ottenere l’identità digitale SPID, si può scegliere tra: InfoCert, Poste Italiane, Sielte o TIM.
Lo scopo di questa agevolazione è permettere l’aggiornamento professionale degli insegnanti, tramite un incentivo economico. Entro il 31 agosto dell’anno scoalstico in corso bisogna validare i buoni. In questo modo, il personale scolastico ha la certezza di spendere le somme presenti nel proprio borsellino elettronico. Ma cosa succede se il bonus docenti non viene speso entro il 31 agosto? Se gli incentivi sono riconfermati, le somme residue sono dunque aggiunte ai 500 euro dell’anno in corso . Ma non risulta al momento possibile cumulare le somme per oltre due anni scolastici. In pratica, l’eventuale somma residua del 2018/19 non va spesa obbligatoriamente, in quanto si cumula ai 500 € di quest’anno scolastico. Il residuo del 2017/18, invece, andava obbligatoriamente speso entro il 31 agosto, in quanto il bonus ha validità biennale.
Come usare il bonus di merito e cosa comprare con la carta docente
L’incentivo della carta docenti va speso per :
- Libri cartacei ed eBook;
- Riviste relative all’aggiornamento professionale;
- Corsi di formazione;
- Software e hardware;
- Cellulari, compreso gli smartphone;
- Iscrizione a corsi di laurea che siano relativi al proprio profilo professionale;
- Master universitari;
- Corsi post laurea;
- Corsi online purché erogati da università o consorzi universitari;
- Esami di certificazione lingua straniera;
- Biglietti o abbonamenti a teatro e cinema.
I buoni generati vanno stampati e presentati al momento dell’acquisto.
La carta può essere speso anche on line, su tutti i siti che aderiscono all’iniziativa e che trattano i prodotti su citati. Difatti, gli acquisti possono essere effettuati soltanto presso le strutture, gli esercenti e gli enti registrati e presenti in piattaforma.