Il web insorge e piovono gli insulti.
Romano doc, nato il 22 ottobre del 1984 proprio nella capitale. Si appassiona fin da giovane alla recitazione e sceglie di farla diventare a tutti i costi la sua strada futura.
Con “La solitudine dei numeri primi”, tutti si accorgono di colpo della sua esistenza.
Ma è con “Lo chiamavano Jeeg Robot” che Luca Marinelli nel ruolo dello Zingaro, regala una performance destinata a rimanere nella storia del cinema italiano. Non è quindi una sorpresa che, candidato ai David per la terza volta, vince il premio come Migliore Attore non Protagonista del 2016. Un modo diverso di essere attore in Italia, nascosto e riservato invece che palese.
Piace a tutti non solo per il suo talento, ma per l’aria da ragazzo semplice e genuino che traspare in ogni sua interpretazione. Anche nel ruolo del compianto Fabrizio de Andrè, l’attore romano è convincente, seppur con un altro accento e una fisionomia leggermente diversa. Insomma, ad oggi è fra le stelle del cinema nostrano destinata a dividersi tra una carriera nazionale, e una internazionale. Alla Mostra del Cinema di Venezia, ha ricevuto la coppa Volpi per l’ultimo lavoro che lo vede protagonista. La sua dedica però, ha generato non pochi malumori sui principali social. Ecco le sue parole e il perchè delle critiche ricevute.
Luca Marinelli insultato sui social per la sua dedica alle ONG che salvano gli immigrati
Luca Marinelli, vincitore della Coppa Volpi per la migliore interpretazione maschile in Martin Eden, durante la cerimonia di premiazione della Mostra del Cinema di Venezia ha scelto poche parole, ma misurate e programmate per ringraziare del riconoscimento ricevuto. Il discorso dell’attore romano, ha diviso l’opinione pubblica per la forte posizione umana, sociale e politica espressa sulle Ong e sull’immigrazione. “Ho questo premio tra le mani anche grazie a un uomo di nome Jack London che ha creato questo personaggio meraviglioso, un marinaio che cercava la verità.”
L’attore ha poi proseguito con i ringraziamenti: “Per questo vorrei dedicare questo premio a tutte le persone splendide che sono in mare a salvare altri esseri umani che fuggono da situazioni inimmaginabili. E grazie anche per evitarci di fare una figura pessima con noi stessi e con il prossimo. Viva l’umanità e viva l’amore”. Acclamazioni in sala e sui social. L’interprete è stato elogiato per il coraggio e la sensibilità dimostrate a favore di un argomento tanto delicato in un momento importante e cruciale della sua carriera. A tanta positività però, sono corrisposti altrettanti dissensi, insulti, e tanto, troppo malumore nei suoi confronti.
I Sovranisti Italiani Riuniti, si sono dati appuntamento sulla sua pagina facebook per cantargliele chiare e tonde. E’ stato definito finto moralista, pessimo moralizzatore e ipocrita. Tali personaggi si augurano una politica lontana dal cinema e criticano fortemente il “sistema” che vede recitare sul grande schermo principalmente attori di sinistra. C’è anche chi lo rimprovera per non aver dedicato la vittoria ai pensionati italiani e chi lo chiama “Robert De Niro dei poveri”. Una vera e propria protesta che arriva proprio al termine della Mostra, quando tutti i riflettori sembravano essere spenti definitivamente. E’ giunto infatti un comunicato direttamente dal Codacons.
Codacons contro Marinelli dopo la sua vicinanza espressa alle ONG
Tra i tanti dissensi espressi nei confronti del discorso a favore delle ONG di Luca Marinelli a Venezia, a spiccare è la protesta del Codacons, il Coordinamento delle associazioni per la difesa dell’ambiente e dei diritti degli utenti e dei consumatori. Ha infatti diffuso una nota inequivocabile contro l’attore romano: “La Coppa Volpi come miglior attore quest’anno rappresenta una delle pagine più imbarazzanti della storia del cinema italiano. Il Codacons intanto si ripropone di consegnare alla prima occasione utile un riconoscimento di scuse a Joaquin Phoenix per Joker a nome di tutti i veri italiani appassionati di cinema.”.
L’accusa è, come già accennato, quella di politicizzazione del premio, strumentalizzato per promuovere ideali e orientamenti politici. La stessa accusa lanciata dopo la vittoria dell’italo-egiziano Mahmood a Sanremo. Marinelli non parla. Non ama le interviste, non ama comparire se non per lavoro, non ama fare discorsi. Già questo lo separa nettamente dal profilo dell’attore italiano a cui siamo abituati. A Venezia però,in compagnia di sua moglie come agli scorsi David di Donatello, ha deciso di esporsi commentando una delle pagine più cupe e discusse della nostra storia attuale.
Un gesto che ha sicuramente significato tanto per lui e per la sua carriera da oggi in poi. Luca Marinelli non ha profili social, non commenta, non prende parte, non interagisce molto come la maggior parte dei suoi colleghi. “Sta sulle sue” forse è la definizione migliore per descrivere la sua personalità, anche se poi ogni tanto lascia intravedere che non è che viva proprio fuori dal mondo moderno. Venezia ne è stata la prova lampante. Sarà a questo punto difficile aspettarsi una risposta da parte sua al polverone sollevatosi dopo la dedica alla Mostra. Nel frattempo, si prepara al prossimo ruolo sul grande schermo in cui interpreterà Diabolik.