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Cambio ora 2019 orario solare: quando e come spostare le lancette

Daniela Saraco 25 Ottobre 2019
D. S.
12/12/2024

Il cambio ora 2019 è tra sabato 26 e domenica 27 ottobre, alle ore 3:00 arriva l'orario solare che sostituisce quello legale, dunque si dovranno spostare le lancette indietro di un'ora Ecco tutto quello che devi sapere sul cambio orario, come funziona e perché cambiare ora.

Con l’arrivo dell’autunno tutti si chiedono: quando si cambia l’ora? Scopriamo quando e come spostare le lancette dell’orologio.

L’ora solare, infatti, sta per tornare attiva. Nonostante le proposte politiche avanzate nel corso degli anni, nessun cambiamento riguardo l’organizzazione oraria è ancora stato adottato e l’alternanza tra ora solare e ora legare rimane ancora in vigore. Spostare le lancette indietro è un’operazione che deve compiersi tutti gli anni l’ultimo weekend di ottobre: quest’anno l’ora solare 2019 scatta nella notte tra il 26 e il 27. 

Alle 3 in punto della notte di domenica 27 ottobre 2019 si devono quindi spostare le lancette degli orologi. Uno dei dubbi maggiori delle persone riguardo al cambio dell’ora è se bisogna spostare le lancette in avanti o indietro: nel caso dell’ora solare, è necessario portare l’orologio indietro di un’ora. L’ora solare che ha inizio questa domenica, sarà in vigore fino al 29 marzo 2020, giorno in cui si passerà all’ora legale.

Domenica 27 è quindi possibile godere di un’ora in più di riposo durante la notte, anche se questo significa una riduzione delle ore di sole nell’arco delle giornate che seguono.Difatti, il sole tramonta prima e il calare della notte inizia già nel primo pomeriggio.

Cambio ora 2019: quando e come spostare le lancette durante la notte per cambiare orario

L’ora solare 2019 inizia precisamente nella notte fra il 26 e il 27 ottobre: alle ore 3:00 le lancette dell’orologio tornano indietro di un’ora. Di conseguenza, la mattina c’è più luce ma il pomeriggio fa buio prima. L’ora solare 2019 dura fino all’ultimo weekend di marzo 2020.

Recentemente il Parlamento Europeo ha approvato l’abolizione del cambio orario tra ora legale e ora solare: è compito degli Stati decidere se adottare l’ora solare o l’ora legale per tutto l’anno. Molti Paesi si sono  già espressi e hanno deciso di bandire questo passaggio temporale. In Italia, invece, non si è ancora stabilito se si continua a cambiare l’ora due volte l’anno. La decisione deve essere presa entro il mese di aprile 2020.

Due volte l’anno, infatti, puntiamo l’orologio avanti o indietro di 60 minuti. Un passaggio che avviene sempre negli stessi mesi, cioè marzo ed ottobre. Si è deciso di effettuare il passaggio dell’ora sempre nel fine settimana, e quindi la data ed il giorno variano sempre. In questo modo si cerca di limitare al minimo eventuali disagi alle attività lavorative e scolastiche. Ed il nostro organismo ha più tempo per abituarsi ai nuovi ritmi della giornata.

Come spostare le lancette per cambiare orario solare da quello legale

Mentre sui cellulari e su tutti gli apparecchi connessi a internet, come tablet e pc,  il passaggio all’ora solare avviene in modo  automatico, per gli orologi analogici le lancetta devono essere spostate manualmente indietro di un’ora esatta.

Anche il corpo umano ha un proprio orologio biologico, collegato al ritmo del cuore. Pertanto, durante il cambio dell’ora, spesso può succedere di  avere delle difficoltà legate, per esempio, al sonno o alla stanchezza. Questo è il motivo principale per cui il cambiamento orario avviene sempre di domenica. Così le persone possono adattarsi in modo meno traumatico alla variazione. E si evitano errori nell’andare a scuola o a lavoro.

Ancora qualche giorno  per prepararsi mentalmente e fisicamente al passaggio che amano solo i dormiglioni. Difatti, con l’ora solare,  si dormire un’ora in più. Per coloro che amano, invece, la luce del sole bisogna attendere il ritorno della primavera, nonchè di marzo.

Durante questo moneto per smorzare lo stress, un’idea simpatica è quella di postare frasi che invitano a per spostare le lancette indietro: ecco aforismi, immagini e video per cambiare ora.

Guarda il simpatico video sul cambio ora e condividilo su Facebook

© Riproduzione Riservata
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Daniela Saraco Sona una donna, una madre, una docente. Scrivo di scuola e di formazione perché è il mio mondo quotidiano. La Direzione di Controcampus mi ha affidato la rubrica sulla scuola, per aiutare a capire meglio le notizie che raccontano la realtà scolastica, con pochi e semplici passaggi: • Cronaca, ossia il racconto dei fatti interessanti accaduti nel mondo della scuola • Inchiesta, è l'approfondimento di un tema attraverso ricerche e interviste. • Intervista, è interessante fare due chiacchiere con una persona particolare che ci può raccontare un'esperienza o una sua opinione. Perché è così difficile raccontare la scuola sui giornali? Perché è difficile trovare giornalisti davvero specializzati nel settore, che ha le sue caratteristiche peculiari e anche il suo lessico giuridico. Far scrivere un articolo sulla scuola a qualcuno che non sa cosa sia un PTOF, ignora le direttive delle ultime circolari ministeriali, non conosce la differenza fra un concorso abilitante per entrare in ruolo e uno aperto solo agli abilitati è come affidare la spiegazione di un discorso finanziario a un giornalista che non mastica neppure i termini base dell'economia. Gli articoli che riguardano la scuola e i suoi problemi, solitamente, nelle redazioni ormai sono affidati in molti casi a cronisti generici. Questo perché, mancando pagine specializzate e un interesse continuativo per il settore, l'articolo parte quasi sempre da un fatto specifico di cronaca spicciola avvenuto in tale o tal altro istituto, e che viene portato a conoscenza dei media da persone estranee alla scuola stessa. Io, invece, essendo ferrata sulle normative del settore e sui termini tecnici e avendo una memoria storica consolidata di quanto è avvenuto in precedenza, racconto episodi e avvenimenti di cui capisco la reale sostanza. Una scuola non ha un ufficio stampa o un addetto ai rapporti con i media, il Ministero non interviene se non con scarni comunicati che riguardano cose sue, i Presidi si trovano a dover rispondere a domande che rischiano di toccare particolari aspetti della privacy degli alunni e che, se rivelati incautamente, possono avere pesanti ripercussioni sulle vite di ragazzi spesso minorenni. Ecco perché risulta importante e necessario far scrivere di scuola a chi la scuola la fa! Leggi tutto