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Concorso per docenti e dirigenti scolastici: Premio Tullio De Mauro

D. S.
21/11/2024

Concorso per docenti e dirigenti scolastici innovatori: tutto ciò che c’è da sapere per assicurarsi il premio Tullio De Mauro.

Scopri come candidarsi, i tempi e dove inviare la candidatura.

Così come la  “Buona scuola” ha introdotto un bonus da corrispondere ai docenti più meritevoli per distinguere quei lavoratori che svolgono con impegno il proprio lavoro, esistono molti concorsi  per docenti e dirigenti  che caratterizzano la propria opera formativa. ll “Premio Tullio De Mauro alla scuola che Innova e Include” del Global Junior Challenge  è appunto dedicato al professore emerito Tullio De Mauro (Torre Annunziata, 1932 – Roma, 2017), che ha guidato per dieci anni la Fondazione Mondo Digitale. La Fondazione, difatti,  nel proseguire l’attività del Professore,  vuole ricordare l’impegno civile del Maestro. Inoltre, mira a valorizzare il prezioso ruolo del personale scolastico che coniuga inclusione e qualità dell’offerta formativa.

La nona edizione del concorso per docenti e dirigenti  internazionale Global Junior Challenge è intitolato alla figura di Tullio De Mauro. Si svolge a Roma dall’undici al tredici Dicembre 2019.

Il concorso internazionale è promosso, oltre che  dalla Fondazione Mondo Digitale,  da Erickson ed è dedicata a un’istruzione di qualità per tutti. Si tratta di un premio riservato a docenti e dirigenti delle istituzioni scolastiche italiane. L’obiettivo del premio è valorizzare tutti gli insegnanti che hanno saputo coniugare nella propria offerta formativa un’educazione di qualità, equa e inclusiva, anche attraverso l’uso di tecnologie, strumenti e metodologie didattiche innovative.

Concorso per docenti e dirigenti scolastici innovatori Premio Tullio De Mauro: cosa fare

La procedura del concorso per docenti e dirigenti scolastici innovatori è diretta sia ai docenti che ai dirigenti. Scopriamo subito le differenze.

I docenti di scuole di ogni ordine e grado che vogliono candidarsi, devono inviare un testo di massimo 500 parole che descrive il lavoro educativo, innovativo e inclusivo, svolto. La candidatura deve essere inserita nell’area dedicata sul sito www.gjc.it.  entro e non oltre il 30 ottobre 2019. Insieme al testo è necessario inviare un video di massimo 2 minuti e una foto del candidato a info@gjc.it. Nella descrizione vanno specificati i destinatari, il progetto educativo e i risultati ottenuti. Va anche motivata  la scelta di strumenti e metodologie didattiche innovativi.

Ai dirigenti scolastici che hanno saputo guidare la trasformazione sistemica della propria scuola anche attraverso la realizzazione di progetti condivisi con il territorio e l’uso inclusivo delle nuove tecnologie, è riservata una sessione speciale del concorso per docenti e dirigenti scolastici innovatori.

E’ necessario, infatti, sintetizzare la propria visione di scuola e  descrivere brevemente quanto hanno realizzato. La candidatura deve essere inserita nell’area dedicata sul sito www.gjc.it entro e non oltre  il 30 ottobre 2019.

I dirigenti finalisti partecipano all’evento conclusivo del Global Junior Challenge e prendono parte a una sessione di progettazione collettiva, con la metodologia Lego® Serious Play®, per arrivare a una visione condivisa di istruzione di qualità.

Cos’è il Premio Tullio De Mauro: come prepararsi e vincere

Tullio De Mauro era un linguista e professore di linguistica e di filosofia del linguaggio. Da linguista De Mauro ha più volte denunciato, negli ultimi anni della sua vita, il preoccupante fenomeno dell’analfabetismo funzionale che affligge una consistente percentuale della popolazione italiana.

Il premio a lui dedicato, rivolto a docenti e dirigenti, vuole promuovere tutte le figure che si impegnano per una educazione di qualità. Non vi è alcun programma ministeriale da studiare, nè quesiti da risolvere. Il premio si basa semplicemente sull’opera quotidiana che si svolge tra i banchi di scuola con  l’uso di tecnologie, strumenti e metodologie innovative.

All’edizione 2019 possono partecipare i docenti e i dirigenti  che hanno realizzato  progetti con  le moderne tecnologie in modo innovativo.  Nelle otto edizioni precedenti  si è  creata una banca dati con 3.700 progetti realizzati in ogni parte del mondo. Sono stati selezionati oltre 600 casi di successo e assegnati più 100 premi.

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Daniela Saraco Sona una donna, una madre, una docente. Scrivo di scuola e di formazione perché è il mio mondo quotidiano. La Direzione di Controcampus mi ha affidato la rubrica sulla scuola, per aiutare a capire meglio le notizie che raccontano la realtà scolastica, con pochi e semplici passaggi: • Cronaca, ossia il racconto dei fatti interessanti accaduti nel mondo della scuola • Inchiesta, è l'approfondimento di un tema attraverso ricerche e interviste. • Intervista, è interessante fare due chiacchiere con una persona particolare che ci può raccontare un'esperienza o una sua opinione. Perché è così difficile raccontare la scuola sui giornali? Perché è difficile trovare giornalisti davvero specializzati nel settore, che ha le sue caratteristiche peculiari e anche il suo lessico giuridico. Far scrivere un articolo sulla scuola a qualcuno che non sa cosa sia un PTOF, ignora le direttive delle ultime circolari ministeriali, non conosce la differenza fra un concorso abilitante per entrare in ruolo e uno aperto solo agli abilitati è come affidare la spiegazione di un discorso finanziario a un giornalista che non mastica neppure i termini base dell'economia. Gli articoli che riguardano la scuola e i suoi problemi, solitamente, nelle redazioni ormai sono affidati in molti casi a cronisti generici. Questo perché, mancando pagine specializzate e un interesse continuativo per il settore, l'articolo parte quasi sempre da un fatto specifico di cronaca spicciola avvenuto in tale o tal altro istituto, e che viene portato a conoscenza dei media da persone estranee alla scuola stessa. Io, invece, essendo ferrata sulle normative del settore e sui termini tecnici e avendo una memoria storica consolidata di quanto è avvenuto in precedenza, racconto episodi e avvenimenti di cui capisco la reale sostanza. Una scuola non ha un ufficio stampa o un addetto ai rapporti con i media, il Ministero non interviene se non con scarni comunicati che riguardano cose sue, i Presidi si trovano a dover rispondere a domande che rischiano di toccare particolari aspetti della privacy degli alunni e che, se rivelati incautamente, possono avere pesanti ripercussioni sulle vite di ragazzi spesso minorenni. Ecco perché risulta importante e necessario far scrivere di scuola a chi la scuola la fa! Leggi tutto
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